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PRURITO PAROSSISTICO IN UN BOULEDOGUE FRANCESE

Natalia Fanton, Alessia Sala, Luisa Cornegliani Clinica Veterinaria San Siro, Milano

Segnalamento

Cane bouledogue francese maschio, di 1 anno e 4 mesi e di 14 kg di peso.

Anamnesi

Il cane era stato acquistato in allevamento a circa 2 mesi di età. I proprietari riportavano che fin dal momento dell’acquisto manifestava grattamento del collo e otite bilaterale. Il cane era regolarmente vaccinato e trattato per endo- ed ectoparassiti e veniva alimentato con una dieta industriale di buona qualità. A circa 6 mesi di età aveva cominciato ad accusare tremori generalizzati, senza contrazioni tonico cloniche né perdita di urina. Durante tali episodi, il cane non si muoveva e non rispondeva agli stimoli. L’esame radiografico della colonna vertebrale aveva evidenziato la presenza di anomalie nella conformazione di alcune vertebre toraciche. Per questo motivo, era stata eseguita una risonanza magnetica del neurocranio, del rachide cervicale e toraco-lombare, da cui si erano evidenziate una moderata dilatazione del sistema ventricolare e una grave idrosiringomielia cervicale e toraco-lombare con scoliosi, associata a emivertebre multiple. L’esame del liquido cefalorachidiano era risultato normale per conta cellulare e contenuto proteico. Al cane era stata prescritta una terapia a base di omeprazolo 2 mg/kg associato per i primi 15 giorni a prednisone a 0.5 mg/kg ogni 12 ore. Il cane era inoltre stato sottoposto a interventi chirurgici per correggere un prolasso bilaterale delle ghiandole della terza palpebra e una grave sindrome brachicefalica ostruttiva. Nei mesi successivi gli episodi di tremori si erano risolti, permaneva però il prurito.

Veniva quindi riferito per una visita di consulto dermatologica per il grattamento al collo, la presenza di eritema facciale e di otite bilaterale. Al momento della visita il cane era da una settimana circa in terapia con cefalessina a 25 mg/kg ogni 12 ore per una sospetta piodermite superficiale.

Esame obiettivo generale

L’esame obiettivo generale era nella norma. Alla palpazione della regione cervicale venivano evocati tentativi di grattamento a vuoto con perdita di equilibrio.

Esame dermatologico

L’esame dermatologico mostrava alopecia parziale ed eritema a carico dell’area perioculare,

ispessimento dei padiglioni auricolari. All’esame otoscopico si evidenziava un moderato restringimento dei condotti uditivi.

Quadro riassuntivo dei problemi

Prurito, alopecia parziale (multifocale), otite esterna eritematosa bilaterale (con moderata stenosi dei condotti auricolari). Episodi di prurito parossistico dell’area cervicale sinistra (cosiddetto

‘‘phantom scratching’’).

Lista delle diagnosi differenziali

Per le lesioni dermatologiche, le principali diagnosi differenziali erano: demodicosi, dermatofitosi, malattie allergiche (reazione avversa al cibo, dermatite atopica) più o meno complicate da infezione batterica o dermatite da Malassezia spp. e da otite esterna secondaria.

Per gli episodi di prurito parossistico si prendeva in considerazione primariamente una forma di iperestesia secondaria alla patologia spinale (idrosiringomielia conseguente alla presenza di emivertebre).

Esami collaterali

In base alle diagnosi differenziali venivano eseguiti esame con lampada di Wood, esami microscopici del pelo, raschiati cutanei, esame citologico auricolare e dalle aree eritematose cutanee.

L’esame con lampada di Wood e gli esami microscopici del pelo erano negativi così come i raschiati per i parassiti follicolari. L’esame citologico dalle aree eritematose, allestito con colorazione Romanowsky modificata, mostrava scaglie cornee in assenza di infiltrato infiammatorio. L’esame citologico del cerume, allestito con la medesima metodica, evidenziava un elevato numero di lieviti del genere Malassezia spp. (>10/HPF).

Diagnosi e terapia

Sulla base dell’anamnesi, segni clinici e prove effettuate, si intraprendeva l’iter delle allergie, iniziando da una sospetta reazione avversa al cibo. Veniva inoltre diagnosticata una forma di iperestesia cutanea secondaria alle lesioni midollari.

Veniva così impostata una dieta con mangime industriale idrolisato in modo esclusivo per 8 settimane. Si prescriveva una terapia con itraconazolo per bocca, 10 mg/kg una volta al dì per 2 settimane e un integratore contente palmitoiletanolamide, una capsula al giorno per 2 mesi. Veniva inoltre impostato un lavaggio settimanale con uno shampoo contenente acidi grassi essenziali e

ceramidi e una accurata pulizia auricolare settimanale con prodotto ceruminolitico. Si manteneva inalterata la terapia con omeprazolo. Veniva invece interrotto il trattamento antibiotico.

Evoluzione clinica

Dopo 3 settimane di terapia e dieta esclusiva con idrolisato, l’otite da lieviti si era risolta. Si notava inoltre una riduzione dell’eritema facciale e del prurito. Veniva interrotto il trattamento con itraconazolo e mantenuta inalterata la restante terapia e la dieta.

Discussione

Il caso presentato è peculiare per la coesistenza di prurito allergico e di origine neuropatica in un bouledogue francese, una razza in cui l’idrosiringomielia è considerata una rara anomalia.1 Nei cani brachicefalici e con coda torta sono state riportate diverse malformazioni vertebrali che possono essere causa di mielopatie e dolore, ma solitamente non causano segni neurologici evidenti.2 Possibili sequele sono la formazione di idromielia (aumento del volume del canale midollare) o di siringomielia (cavità contenente liquido cefalorachidiano che si sviluppa al di fuori del canale midollare) conseguenti ad alterazioni del normale flusso del liquido cefalorachidiano.2,3 Poiché è molto difficile la differenziazione tra le due forme, soprattutto se si tratta di cavità di grandi dimensioni, alcuni autori utilizzano il termine di idrosiringomielia3. Questa anomalia è più frequentemente riportata in corso di alterazioni atlanto-occipitali o cranio-cervicali, ma può verificarsi anche in conseguenza di malformazioni vertebrali.2-4 Si ipotizza che i segni clinici derivino da una anomala processazione delle informazioni sensoriali secondaria alla distruzione della materia grigia a livello delle corna dorsali o dalla compressione dei tratti spinotalamici.5 Nel caso presentato, i sintomi si sono verificati in giovane età, con episodi di dolore di origine neuropatica e grattamento parossistico dell’area del collo e della spalla. L’eritema e il prurito facciale sono invece probabilmente da associare a una malattia allergica. Sebbene la riduzione del prurito e dell’eritema dopo 3 settimane di dieta ipoallergenica, associati all’insorgenza dei sintomi sotto i 6 mesi di età e all’assenza di cambiamenti stagionali, possano suggerire una forma di reazione avversa al cibo, il miglioramento potrebbe anche essere da imputare alle terapie mediche prescritte. Per la diagnosi definitiva sarà necessario attendere il termine della dieta privativa e osservare la riposta dell’animale al test di provocazione.

Il trattamento dell’idrosiringomielia può essere chirurgico (correzione delle anomalie vertebrali) oppure medico, con l’utilizzo di farmaci che controllino il dolore e modulino la produzione di liquido cefalorachidiano.3 Nel nostro caso si è scelto di somministrare l’omeprazolo, un inibitore della pompa protonica che riduce la produzione di liquor.6 Nonostante la risposta parziale alla

non somministrare altri farmaci per diminuire il dolore neuropatico, come ad esempio il gabapentin4, perché la qualità di vita del cane era comunque notevolmente migliorata.

Bibliografia

1. Schmidt MJ, Kramer M, Ondreka N. Comparison of the relative occipital bone volume between cavalier king charles spaniels with and without syringohydromyelia and french bulldogs. Veterinary Radiology and Ultrasound, 53: 540–544, 2012.

2. Bailey CS, Morgan JP. Congenital spinal malformations. Veterinary Clinics of North America:

Small Animal Practice 22: 985-1015, 1992.

3. Kirberger RM, Jacobson LS, Davies J et al. Hydromyelia in the dog. Veterinary Radiology and Ultrasound 38:30-38, 1997.

4. Cerda-Gonzalez S, Dewey CW. Congenital diseases of the craniocervical junction in the dog.

Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice 40:121-41,2010.

5. Driver CJ, Volk HA, Rusbridge C et al. An update on the pathogenesis of syringomyelia secondary to Chiari-like malformations in dogs. The Veterinary Journal 198:551-559, 2013.

6. Javaheri S, Corbett WS, Simbartl LA, et al. Different effects of omeprazole and Sch 28080 on canine cerebrospinal fluid production. Brain Research 754:321-324, 1997.

ASPETTI CLINICI ED ELETTRODIAGNOSTICI DI 5 CANI CON