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Gattinara - Paesaggio collinare a coltura viticola.© L. Fochi, 15 aprile 2017
2 Il paesaggio e gli itinerari
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alpino del Piemonte settentrionale e dell’Ossola alpino walser
pedemontano della pianura risicola urbanizzato della piana e della collina di Torino collinare
appenninico
della pianura del seminativo alpino occitano
alpino franco-provenzale soste lungo la Santhià-Arona
1 patrimonio montano 2 area dei laghi 3 distretto del tessile 4 polo logistico
5 polo chimica-vestiario 6 distretto del tessile 7 distretto del riso D.O.P.
8 patrimonio montano
9 sistema tecnologico del Canavese
10 polo torinese
11 distretto turistico Valli Olimpiche
Fig. 2.1 - Gerarchia del P.p.r.
Si ripropone a lato la scansione suggerita dal P.p.r. della Regione Piemonte, mostrando, nell'ordine, i macroambiti, gli ambiti e le unità di paesaggio.
Fig. 2.2 - Gerarchia del P.T.R.
Quadranti e relativi Ambiti di integrazione territoriale in cui il P.T.R. suddivide il Piemonte, polarità industriali e polarità turistiche individuabili sul territorio regionale.
12 comprensorio sciistico
13 area cerniera interprovinciale
14 distretto agro-terziario
15 cerniera agro-industriale
16 distretto logistico
17 polo alimentare-commercio
18 sistema tecnologico del Canavese
19 spina logistico-industriale
20 distretto agro-industriale
21 patrimonio montano
identitaria a livello regionale. Vengono dunque individuati 76 ambiti, a loro volta costituiti da un totale di 535 unità, divise per tipologie in funzione della rilevanza, della conservazione e delle modalità di trasformazione dei tratti paesaggistici prevalenti [fig.
2.1]. All’interno di queste delimitazioni il piano procede quindi con la ricognizione e la mappatura degli elementi ascrivibili quali beni paesaggistici, conformemente a parametri stabiliti in collaborazione col MiBACT.
Le schedature proposte mettono volutamente in rilievo gli elementi utili al futuro delinearsi di una rete di connessione paesaggistica che emergerà dalla sovrapposizione di più reti: ecologica (sistema delle risorse naturali), storico-culturale (sistemi del patrimonio culturale) e fruitiva (sistema delle mete di interesse storico e naturale connesse da itinerari emblematici del paesaggio regionale).
L’interazione tra le tre diverse reti individuate è ritenuta fondamentale e il piano si esprime esplicitamente in questo senso, inserendola tra i progetti strategici da realizzare per mezzo delle pianificazioni settoriali e provinciali.
L’ipotesi di ripristino della tratta Santhià-Arona va intesa quindi nell’ambito di tali indirizzi e risulterebbe pertanto in linea con le proiezioni del P.p.r. e del Piano territoriale Regionale, proponendosi come snodo di convergenza tra interventi sulla mobilità ed azioni di valorizzazione del territorio.
Rifacendosi alla scansione proposta dal piano paesaggistico, i territori analizzati sono da ricondurre a due macroambiti: il primo viene classificato come “Paesaggio pedemontano” e annovera al suo interno le Prealpi Biellesi, la Bassa Valsesia, l’eporediese e le colline a coltura vitivinicola novaresi. Il secondo è invece catalogato come
“Paesaggio della pianura risicola” e si estende sui territori dell’alta pianura novarese, sulla Baraggia tra Curino e Gattinara e sulla pianura vercellese3.
3 Regione Piemonte, «Schede degli ambiti di paesaggio» in Piano paesaggistico regionale, Torino, 03 ottobre 2017. Per la consultazione delle singole schede d'ambito: https://www.
regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2019-03/d_Schede_degli_
ambiti_di_paesaggio.pdf
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Fig. 2.3 - Viabilità e vocazione logistica L'immagine rappresenta in forma schematica la struttura logistica in cui la linea Santhià-Arona è inserita. Si segnalano quindi la prossimità con Milano e l'aeroporto di Malpensa, oltrechè con Novara, intersezione di ben due corridoi europei. Viene indicata, al contempo, la rete di percorsi cicloturistici in cui si inseriscono gli itinerari di progetto qui rappresentati in rosso. In corrispondenza del Lago Maggiore sono garantite corse via battello o traghetto per raggiungere le principali mete turistiche poste lungo i versanti lacustri e la navetta che connette la stazione di Biella al santuario di Oropa.
Fig. 2.4 - Percorsi ciclabili
Lo schema accanto restituisce il rapporto tra la linea ferroviaria Santhià-Arona e i due principali percorsi ciloturistici proposti, attraversando rispettivamente la piana a coltivazione risicola del Basso Vercellese ed i terreni a coltivazione viti-vinicola del Medio Novarese. Entrambi gli itinereari, qui segnalati in rosso, sono dunque messi in relazione alla rete di percorsi cicloturistici riportati all'interno del P.T.R. del Piemonte e che insistono su tutto il territorio regionale.
linea Santhià-Arona linee piemontesi Viabilità ferroviaria
Viabilità ciclabile
itinerari di progetto Eurovelo
intermodale traghetto-battello intermodale treno
percorsi esistenti
percorso Padano percorso Pedemontano
percorso Dalla Svizzera al mare percorso Dei pellegrini
linea Santhià-Arona linee piemontesi Viabilità ferroviaria
Viabilità ciclabile
intermodale traghetto-battello
itinerari di progetto percorsi esistenti Corridoi europei TEN-T linee lombarde
Viabilità aerea aeroporti
Eurovelo
Viabilità carrabile linea 360 linee sospese ad
uso turistico
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Osservando invece la scansione proposta dal PTR4, la tratta oggetto d'intervento si inserisce in un unico quadrante, quello nord-orientale. Il suddetto quadrante ingloba al suo interno, oltre al Verbano-Cusio-Ossola, anche le province di Biella, Novara e Vercelli, intercettando così gli Ambiti di integrazione territoriale (Ait) di Biella, Borgomanero, Borgosesia, Domodossola, Novara, Verbania-Laghi e Vercelli5.
Va dunque sottolineato che dei quattro quadranti in cui è stato suddiviso il Piemonte, quello analizzato è secondo solo al Metropolitano per dimensione demografica, potenzialità strategiche e possibilità di promuovere in modo efficace lo sviluppo alla scala regionale.
Le opportunità latenti offerte dal territorio si possono ricondurre principalmente a tre settori, il primo dei quali fa capo alla produzione agro-industriale e industriale con una prevalenza del tessile nei distretti tra Biella e Borgosesia.
Un secondo ramo attiene invece alla vocazione logistica, potendo far leva su una posizione particolarmente propizia sia a livello regionale-locale che sovraregionale e internazionale, collegando i diversi Ait anche a sistemi territoriali esterni [fig. 2.3].
Oltre a rappresentare una cerniera con Milano, e a questo proposito va sottolineata la prossimità con l'aeroporto di Malpensa, il Quadrante si configura come snodo di connessioni al di là dei confini nazionali. Qui si diramano i collegamenti su strada e su rotaie con i cantoni del Ticino in Svizzera e qui convergono i Corridoi europei n° 5 e 24, rispettivamente attraverso l’asse della pianura padana e lungo la direttrice che, passando per il Sempione, unisce Genova al Mare del Nord6.
Il terzo ed ultimo ambito è invece legato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale (Alta Valsesia e Baraggia) al pari di quellostorico-architettonicodei diversi centri storici di pregio (fra gli altri Vercelli, Novara e Biella) ed architetture minori di valenza riconosciuta.
È poi opportuno evidenziare come entrambi gli strumenti urbanistico-territoriali, P.p.r. e PTR, concordino nel ribadire il ruolo fondamentale che il Distretto dei Laghi (Lago d’Orta e sponda occidentale del Lago Maggiore) potrebbe svolgere per la
rivitalizzazione delle zone limitrofe7. Il grande bacino di utenza che si addensa attorno a queste polarità, soprattutto nel periodo primaverile-estivo, andrebbe anzi veicolato verso il resto del territorio, incentivandone una fruizione su più larga scala. È infatti evidente il forte richiamo turistico esercitato dal paesaggio lacustre, di cui, tuttavia, ad oggi, ancora non si sfruttano pienamente le potenzialità, mancando di fatto una collaborazione tra i diversi enti territoriali coinvolti.
«Alla evidente vocazione comune del Quadrante fa tuttavia riscontro una debole coesione interna. Le quattro Province sembrano seguire cammini distinti e talvolta in competizione tra loro»8.