• Non ci sono risultati.

Negli ultimi anni il quadro della stima dell’età, già piuttosto articolato da un punto di vista metodologico, è stato ulteriormente complicato da problemi di carattere etico. Le metodologie utilizzate ai fini della stima dell’età basate sull’uso delle radiografie e la visita medica condotta per esaminare la maturità sessuale dei soggetti, hanno sollevato importanti questioni etiche.

30

Naturalmente le questioni etiche legate alle metodologie in questo ambito non possono essere separate dal quadro generale dei principi dell'etica medica.

Riguardo alle procedure basate su metodi radiografici, tutte le legislazioni devono aderire alla posizione delle organizzazioni internazionali delegate alla tutela dei minori, come UNICEF e UNHCR.

Occorre ricordare che l’utilizzo di metodi che prevedono l’esposizione del soggetto a radiazioni risulta essere uno dei temi più spinosi e dibattuti che affliggono la tematica della stima dell’età. Infatti è stato ribadito che non è considerato eticamente corretto sottoporre un soggetto in crescita ad analisi tramite raggi X, in assenza di motivazioni cliniche.

L’European Union of Medical Specilists definisce come atto medico:

the medical act encompasses all the professional action, e.g. scientific, teaching, training and educational, clinical and technical steps, performed to promote health, prevent diseases, provide diagnostic or therapeutic care to patients. The medical act must always be performed by a licensed medical doctor/physician or under his/her direct supervision and/or prescription4.

Data questa definizione, l’utilizzo di raggi X per scopi amministrativi non può essere considerato un atto medico e risulta perciò un atto illecito.

A questo proposito però bisogna ricordare che la definizione di salute data dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità è tuttavia più ampia rispetto alla semplice assenza di malattia. Si legge infatti che:

Health is a state of complete physical, mental and social well-being and not merely the absence of disease or infirmity.5

Si potrebbe quindi analizzare la stima dell’età in questa prospettiva: verificare l’età del soggetto per un suo corretto inserimento nella società o nella scuola o per verificare il diritto alla richiesta d’asilo, che comporterebbe tutta una serie di tutele e di benefit. La questione risultava ancora aperta quando nel 1996 il Royal College of Radiologists di Londra ha sancito che è:

4 European Union of Medical Specialists (UEMS) News 2005/15 en: European Definition of Medical Act,

Outcomes of the UEMS Council Meeting (Munich 21–22/10/2005). http://www.uems.eu/__ data/assets/pdf_file/0012/1371/649.pdf.

5 World Health Organization (1946) Preamble to the Constitution of the World Health Organization as

adopted by the International Health Conference, New York, 19–22 giugno 1946; firmato il 22/07/ 1946 dai rappresentanti di 61 Stati ed entrato in vigore il 7/04/ 1948

31

unjustified to undertake a radiograph examination for age estimation purposes. It is not acceptable to expose children to ionizing radiation for an examination which has no therapeutic benefit and is purely for administrative purposes.6

In Australia, il Royal Australasian Colleges of Physicians and Radiologists e l’Australasian Paediatric Endocrine Group si sono opposti all’uso della radiografia per la stima dell’età7.

Per quanto riguarda l’Italia (Focardi et al. 2014) il Decreto Legislativo del 26 maggio del 2000, n° 187, sancisce che:

La ricerca con radiazioni ionizzanti su persone deve venir giustificata sulla base del beneficio diretto che può derivarne per le persone esposte o, allorché questo non sia ipotizzabile, sulla base dell'utilità sociale dei risultati conseguibili.

Riguardo alle conseguenze dell’esposizione ai raggi X diversi studi hanno mostrato un elevato rischio di comparsa di tumori, soprattutto nei soggetti in crescita (Kleinermann 2006; Baysson et al. 2012). Tuttavia questo rischio dipende da molte variabili tra le quali: l’intensità dei raggi, la frequenza dell’esposizione, il tempo intercorso tra una radiografia e l’altra e la regione anatomica interessata (Linet et al. 2009).

Sulla base della documentazione disponibile è chiaro che l’utilizzo della radiografia per scopi amministrativi è contrario ai principi etici e potenzialmente illegale, per diverse ragioni:

1) l’immagine radiografica non può comunque indicare con precisione l’età cronologica di un individuo, ma consente solo di valutarne lo sviluppo biologico;

2) la stima dell’età non viene effettuata confrontando l’età biologica del soggetto con standard di riferimento relativi all’età biologica specifica del gruppo etnico da cui proviene l’individuo, ma con soggetti su cui è stato sviluppato il metodo e pertanto il risultato è ancor meno accurato;

3) l’interpretazione dell’immagine radiografica richiede la presenza di personale specializzato, che deve quindi essere coinvolto nel procedimento;

4) la dose di radiazioni associata alla radiografia della mano o alle ortopantomografie risulta effettivamente bassa, ma i radiologi ed i dentisti non possono semplicemente minimizzare gli effetti di esposizione, poiché uno dei principi base per chi lavora con le radiazioni è quello espresso dall’acronimo ALARA (= As Low As Reasonably Achievable),

6 Council of Europe, Directorate of Communications (2011) Methods for assessing the age of migrant

children must be improved. https:// wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=1818617&Site=CommDH.

7 Australian Pardiatric endocrine Group. The unethical use of of ionizing radiation and/or genital

32

che significa che l’esposizione alle radiazioni deve essere tenuta tanto bassa quanto è ragionevolmente possibile. Il principio è usato soprattutto nei casi in cui i limiti di esposizione non sono definiti sulla base di una soglia, ma sulla base di un rischio accettabile: in queste circostanze è ragionevole minimizzare un rischio che si può presumere esista anche a livelli inferiori ai limiti raccomandati, considerato che ciò che costituisce un rischio accettabile varia molto da individuo a individuo.

Le radiografie del distretto polso-mano e le OPT sono caratterizzate da una bassa dose di radiazioni rispetto a quella richiesta per l’analisi di altre parti del corpo, soprattutto le OPT sono ritenute uno strumento ad alto potere diagnostico e a basso impatto di radiazioni (Mansour et al. 2017).

Un caso diverso è rappresentato dalle analisi tramite TAC dell’estremità mediale della clavicola (utilizzato per verificare l’età dei soggetti tra 18 e 25 anni), che richiede dosi molto più elevate di radiazioni (Focardi et al. 2014; Linet et al. 2012; Regulla e Eder 2005).

Sebbene le radiografie del polso e le OPT non siano prive di radiazioni, al momento non si dispone di metodi scientifici alternativi in grado di fornire lo stesso tipo di informazione. Negli ultimi tempi è stato fatto uno sforzo notevole per cercare di sviluppare al meglio procedure e tecniche alternative, come la risonanza magnetica e gli ultrasuoni, ma i risultati ottenuti non sono ancora buoni quanto quelli che derivano dall’uso dei raggi X. Nonostante il dibattito sull’uso delle radiografie resti una questione aperta, una recente revisione dei metodi in uso nei principali paesi europei nelle pratiche di accertamento dell’età, mostra come molte tecniche radiografiche siano in uso(EASO 2013) dato che al momento non sono disponibili altre opzioni valide.

Nonostante la pesante critica mossa nei riguardi dell’uso dei raggi X, il loro uso quindi continua ad essere perpetrato e addirittura raccomandato.

A titolo esemplificativo, si ricorda che nelle indicazioni fornite dall’AGFAD per la stima dell’età sono presenti le indagini radiografiche: sono raccomandate infatti una radiografia della mano sinistra, un’ortopantomografia e la tac del distretto relativo alle estremità mediali delle clavicole. Tuttavia poiché l’esame previsto per le estremità delle clavicole prevede un’alta dose di radiazioni, nelle stesse raccomandazioni si afferma che questo esame non deve essere effettuato sempre, ma solamente nei casi in cui l’ossificazione della mano risultasse completa.

33

La problematica relativa all’aspetto etico è stata rivolta anche alla visita medica a cui i giovani devono essere sottoposti; nello specifico quella che è stata messa in discussione è la visita per la valutazione della maturità sessuale.

Questa pratica infatti risulterebbe lesiva dei diritti dei bambini/adolescenti, che trovandosi in una posizione di “inferiorità” si sentirebbero in obbligo a sottostare a tale procedura; infatti i soggetti che sono sottoposti a questa pratica sono spesso privi dell’assistenza dei genitori o dei familiari; la possibilità di sottrarsi alla visita purtroppo spesso appare solo teorica.

Inoltre i soggetti potrebbero erroneamente pensare che il rifiuto a sottoporsi a queste analisi possa influenzare negativamente, e addirittura precludere, la possibilità di ottenere il diritto d’asilo.

Sia l’UNICEF (Smith e Brownless 2011) che altri autori considerano la pratica “highly intrusive and ethically questionable when conducted without medical or therapeutic benefit”.

34

CAPITOLO 2: METODI DI STIMA DELL’ETÀ NEI SOGGETTI IN

CRESCITA