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Capitolo 3. L’analisi empirica condotta in Italia

3.2. Raccolta dati

Per il nostro studio abbiamo preso in considerazione tre livelli di conoscenza dell’italiano, per studiare non solo le differenze che si riscontrano tra un livello e l’altro, ma soprattutto per osservare la presenza di un

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progressivo miglioramento nell’acquisizione delle preposizioni spaziali italiane. I livelli presi in considerazione sono:

 A1 – principianti (6 soggetti)  B1 – intermedi (10 soggetti)  C1 – avanzati (10 soggetti)

Nell’ambito della nostra ricerca sono stati distribuiti agli informanti una scheda sociolinguistica13, in cui essi hanno specificato nome, cognome, età, genere e altre informazioni personali occorrenti a tracciarne un profilo, e due test14 composti da 25 frasi ciascuno, da completare con la preposizione spaziale mancante.

In base allo riflessione teorica relativa alle preposizioni effettuata nel secondo capitolo abbiamo incluso nel campione:

preposizioni proprie sia semplici (a, da, in, etc.) che articolate (nella, dal, sulla, etc);

 locuzioni preposizionali, composte da un avverbio e una preposizione propria (di fronte alla/davanti alla).

Infine, nella creazione dei due test, abbiamo mantenuto costanti le variabili relative al tipo di preposizione e al loro numero: mettendo a confronto il primo e il secondo test, essi risultano congruenti. Si veda la Tabella 4:

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Vedi Appendice

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Tabella 4. I due test a confronto.

Sono state ideate 25 frasi per ogni test, di cui:

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2 la preposizione locativa su;

3 la preposizione locativa in;

1 la locuzione preposizionale locativa di fronte a/davanti a;

2 la preposizione locativa da;

1 la preposizione locativa tra;

5 la preposizione di moto da luogo da;

2 la preposizione di moto a luogo per;

2 la preposizione di moto a luogo su;

2 la preposizione di moto a luogo in;

2 la preposizione di moto a luogo da.

I test erano analoghi per i tre livelli di competenza e sono stati distribuiti a distanza di sessanta giorni circa l’uno dall’altro per studiare l’utilizzo delle preposizioni prima che venissero trattate dall’insegnante (nel caso del livello principianti) o trattate per un ripasso (nel caso del livello intermedio e avanzato) e dopo la spiegazione. Di conseguenza, alcuni informanti hanno sostenuto un test sulle preposizioni avendo una conoscenza scarsa dell’italiano (alcuni di essi indicano nella scheda sociolinguistica che studiano l’italiano da soli 7 giorni).

L’immissione dei dati è avvenuta inizialmente tramite un foglio elettronico di tipo Excel, suddiviso in modo tale da rendere leggibili in verticale gli output prodotti dai vari parlanti e in orizzontale il target che avrebbero dovuto produrre. In questa maniera, l’intero corpus può essere trattato quantitativamente e qualitativamente: la griglia consente infatti riferimenti incrociati in cui è facilmente recuperabile sia il numero di preposizioni prodotte che la tipologia di preposizione elaborata. Si veda la tabella 5:

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Tabella 5. I test relativo al Soggetto 5, A.T.G., L1=spagnolo, a=24, liv B1.

Nella tabella 5 è analizzato il primo test effettuato da un soggetto a cui è stato assegnato un numero progressivo (Sogg. 5), con le iniziali del nome (A.T.G.), la lingua madre (spagnolo), l’età (24 anni) e il livello di conoscenza dell’italiano (liv. B1). Le preposizioni spaziali da inserire nel test, sono di tipo locativo, moto a luogo e moto da luogo; nel foglio di calcolo Excel è stata creata una griglia per ogni tipologia di preposizione.

Nello specifico, le preposizioni spaziali locative da inserire (ovvero il target) sono riportate dalla colonna C alla colonna H: a, da, in, su, per, tra, davanti a/di fronte a; per quanto riguarda le preposizioni spaziali moto a luogo invece, si presentano sotto le stesse colonne ma qualche riga dopo: a, da, in, su, per. Infine, la preposizione spaziale da (colonna C, riga 34) è l’unica che produce il moto da luogo. Nella colonna A, sono state inseriti gli output relativi al soggetto, in modo tale da segnare nella rispettiva casella di incrocio tra target e output il numero di volte che la preposizione è stata resa. Se il soggetto completa una frase del test con una preposizione diversa da quella target viene

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inserita in questa colonna (si veda nel foglio di calcolo 1 la preposizione dietro, inserita al posto di di fronte a/davanti a). In particolare, possiamo notare che il soggetto ha prodotto una sola volta la preposizione locativa SU - le frasi che necessitano la preposizione su sono due, infatti su(2) - e allo stesso tempo ha prodotto una volta la preposizione A e una volta la preposizione locativa IN che non corrisponde all’espressione locativa richiesta dalla lingua target (A). L’analisi è stata effettuata per ogni singolo soggetto e per entrambi i test: infine è stata effettuata una tabella complessiva, in cui sono stati raccolti i dati relativi all’intero livello (una tabella per il livello A1, una per il B1 e una per il C1).

Successivamente, per fare un calcolo quantitativo di preposizioni esatte, sbagliate e omesse, sulle tabelle di un foglio di lavoro Word, sono stati annotati il numero del soggetto le iniziali del nome del soggetto, la lingua madre e l’età. L’analisi quantitativa ha come scopo quello di fornire una prima interpretazione di quanto emerge, a livello numerico, dal corpus analizzato. Si veda l’esempio sottostante:

Sogg. 1 – A R, L1 = portoghese, a = 22

Corretto Errato Omesso

Locativo: A (2) 1 - 1 DA (2) - 2 - IN (3) - - 3 SU (2) - - 2 TRA (1) - - 1 DI FRONTE A / DAVANTI A (1) - - 1

Tabella 6. Raccolta dati Sogg.1 test I livello A1: locativo.

Corretto Errato Omesso

Moto a luogo: A (2) - - 2 DA (2) - - 2 IN (2) - 2 - SU (1) - - 1 PER (2) - - 1

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Corretto Errato Omesso

Moto da luogo:

DA (5) - 3 2

Tabella 8. Raccolta dati Sogg.1 test I livello A1: moto da luogo.

Le tabelle 6, 7 e 8 riportano il numero di Corretto, Errato e Omesso prodotti: con il termine Corretto abbiamo inteso riferirci al caso in cui il soggetto ha riportato la preposizione spaziale esatta; nel caso del soggetto 1 di madrelingua portoghese, è stato prodotto una volta nel caso della preposizione locativa A e nessuna volta per ciò che concerne la preposizione locativa DA; con il termine Errato, invece, è indicato il caso in cui non vi è corrispondenza tra la forma prodotta dall’apprendente e la forma richiesta dalla norma della lingua target; il soggetto 1, ad esempio, ha prodotto erroneamente due volte la preposizione spaziale di moto a luogo IN. Infine, il termine Omesso segna il numero di volte che l’informante ha lasciato lo spazio vuoto, non inserendo nessuna preposizione. E’ il caso della preposizione di moto da luogo DA, in cui il soggetto 1 non ha prodotto 2 preposizioni.

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