Repertorio di opinioni altrui in una foresta spessa e viva in una foresta spessa e viva
Nel nuovo Millennio pren-de forma il libro più corposo che porta la firma di Antonio Prezioso. Ha per titolo “La terrena foresta spessa e viva”
con sottotitolo “Repertorio ragionato di opinioni altrui”.
Stampato dalla Cleup, por-ta la dapor-ta dell’ottobre 2003.
Quattro anni dopo, siamo nel novembre 2007, esce un’o-pera “gemella” con lo stesso titolo, ma che “ragiona” su altri aspetti della nostra quo-tidianità. A titolo e sottotitolo viene aggiunto nell’opera del 2007 un “io dico seguitando”, di ispirazione dantesca.
Anche i titoli dei due libri
“gemelli” fanno riferimen-to alla Divina Commedia:
nell’Infermo troviamo “selva oscura …. selvaggia e aspra e forte” e nel Paradiso il sommo poeta parla di una “divina foresta spessa e viva”. Antonio Prezioso ha optato per il Paradiso, mutando la fore-sta da “divina” a “terrena”.
Nell’introduzione al libro del 2003, il professor Prezioso si con-fessa: “La mia aspirazione più grande, il mio desiderio più ardente è sempre stato quello di scrivere un libro; non solo di scriverlo, riga dopo riga, pagina dopo pagina, ma di averlo io tra le mani, odoroso di stampa, con il mio nome in bella vista in copertina, e di donarlo agli amici, ai conoscenti, e di saperlo in possesso di molti che posso-no dire, magari con ammirazione: Questo proprio ci voleva! Solo questo ci mancava”. Ma che tema affrontare nel libro? La politica? Meglio
I quaderni di AltaVita Ira
un bel trattato di storia o una raccolta di poesie? Poi, un’idea gli frulla in testa: “Perché non raccogliere citazioni e osservazioni, sui più vari argomenti, collegandole tra loro con qualche osservazione o ragionamento, così da sviluppare dei temi possibilmente interessan-ti, da rendere noti anche ad altri idee o fatti che a me erano sembrati degni di nota e di riflessione?”. E così è stato. Con una lunga serie di ragionamenti, conditi da altrettante citazioni, che non sono inutile sfoggio culturale, le classiche “penne del pavone”, ma un modo per dare autorevolezza e credibilità a chi scrive, fondandole sull’autori-tà di pensatori ben collaudati.
Nel caso del libro del professor Prezioso la citazione diventa la trama, il tessuto, cui viene aggiunto una riflessione personale, lunga o corta non importa, ma che da concretezza al tema trattato. Nel vo-lume del 2003 gli argomenti trattati sono 130, messi ordinatamente in fila. Sbagliato credere che si tratti di una sorta di vocabolario o di un’enciclopedia. No, è un compendio di vita vissuta, di sapienza, di arguzia, di sagacia, di intelligenza e anche di realismo.
Gli autori più citati nel primo libro sono Dante, Luigi Sturzo, Bia-gio Pascal, Jacques Maritan, una miriade. Nella pubblicazione del 2007 abbiamo pazientemente contato gli autori citati: sono, salvo errori o omissioni, 426! Si parte da Abramo e su finisce con Sergio Zavoli e Paolo Zolli. Nel primo libro di ragionamenti sulle “opinioni altrui” si partiva dalla parola Alfabeto per terminare con Zanzara.
È un errore credere che si tratti di un’esibizione muscolare di cul-tura. Tutt’altro, lì dentro si ritrova il professore di liceo, il politico impegnato, l’amministratore, il cittadino, il cattolico, l’allievo di don Sturzo, l’intellettuale che affascinato da Dante, da Lodovico Ariosto e dal pensiero di Romano Guardini, Jacques Maritan, Biagio Pascal, Pierre Teilhard de Chardin, Edgar Lee Masters, Emile Cioran. Vien fuori Antonio Prezioso in toto, ora arguto, ora “sottile”, ora impe-gnato, riflessivo sempre.
Tante parole e tante occasioni per ragionare sulle proprie e altrui opinioni.
Prendiamo ad esempio la scuola, campo di battaglia di Antonio Prezioso. Per il professore è un’”istituzione importante e delica-ta quant’altre mai”. E lo sottolinea chiamando in aiuto l’ex rettore dell’Università di Padova, Concetto Marchesi: “si ricordi che ciò che fa la scuola è l’uomo; sempre, con ogni regime, quando lei è in una stanza con i suoi ragazzi, lei può dire tutto, tutto, si ricordi. Non si può sostituire il
Un uomo prezioso
metodo all’uomo; e si ricordi che lei può far sempre, internamente, lezione.
Non dipende dall’uomo”. “In senso del dovere – aggiunge Prezioso – comincia a realizzarsi proprio qui, come il senso del vivere insie-me, in comunità”. T come “tirannia”: “certo è che il tiranno conduce una vita grama, esposto com’è a mille agguati: adulatori, avversari, serpi in seno; purtroppo per lui, necesse est multos timeat quem multi timent: deve temere molti colui che molti temono”. Morale? “Doveva pensarci prima”, taglia corto Prezioso. L come lode: “Il confine fra la lode e l’adulazione è molto vago, tanto più che è assai faticoso lodare ...”. Quando arriva la lode bisogna chiedersi se è lode o adu-lazione. D come Donna, “argomento – sostiene il professore – im-pervio quant’altri mai… Oggi – aggiunge _ la questione femminile è affrontata sulla base della parità dei sessi o delle pari opportunità:
punti di vista in parte veri, in parte errati, in ogni caso discutibili.
Basterebbe tener presente - e qui chiama in causa Sant’Agostino - che la donna è una creatura di Dio come l’uomo; è stata tratta dall’uomo solo come testimonianza di unità “...
Così, da ogni termine scelto si origina una citazione, un ragio-namento, un’opinione. Anche le parole “umili”, come “nebbia”, ad esempio, hanno la loro giusta valorizzazione: nebbia “fenomeno odiatissimo perché ritenuto causa di disastri e stragi nelle nostre strade. Si sorvola sulla responsabilità degli automobilisti colpevoli o incauti. A vederla con mente tranquilla e occhio sereno, la nebbia non manca di buone qualità. Anche (questa citazione è di don Fran-cesco Fuschini, ed è presa da Vita da cani e da preti) ha i suoi pro:
carezza il grano in erba quando la pioggia sciopera a tempi lunghi ed è velo cortese sulla faccia delle donne brutte”.
Il lettore è libero di balzare da una voce all’altra, sia essa impe-gni una o più pagine, in funzione del tempo a disposizione o delle proprie preferenze in rapporto ai diversi temi, impegnativi e non, trattati sempre anche col giusto humour. Libri da prendere ogni tanto in mano e che invitano ad approfondire i diversi temi e a ragionare magari facendo ricorso ad altri testi specifici.
Ringraziamenti Ringraziamenti
Interviste, testimonianze e documenti sono stati raccolti da AltaVita IRA.
Un particolare ringraziamento al professor Antonio Prezioso che ci ha fornito i testi delle sue poesie e ai professori Francesca e Gianpiero Dalla Zuanna e Dino Scantamburlo per le loro testimonianze.
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