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Foto F. Pretto

Foto D. Longo

L. Bernardo, D. Uzunov, C. Gangale e N.G. Passalacqua

Calabria

Galinsoga quadriradiata

La Calabria ha una superficie di circa 15.080 km2 e si sviluppa in lunghezza per circa 250 km, con uno sviluppo costiero di 715 km, corrispondente a quasi il 10% dell’intera penisola (Regione Calabria 2000). L’ossatura centrale della regione è costitui-ta da una serie di complessi montuosi, che si sus-seguono da nord a sud.

Per quanto riguarda l’uso del suolo, la Cala-bria presenta un alto indice di boscosità (31,9%) (ISTAT 2003a) notoriamente in relazione inversa ai processi di invasione biologica. D’altra parte, è elevata l’estensione delle superfici agricole utiliz-zate (556.503 ha pari al 36,9%; ISTAT 2003b) che, in maniera diretta o indiretta, aumentano le pro-babilità di introduzione e stabilizzazione di entità alloctone. A ciò si aggiunga che oltre il 41% del territorio regionale ricade al di sotto dei 300 m, ed è caratterizzato da clima termomediterraneo che potrebbe agevolare la diffusione di elementi ter-mofili neotropicali.

La costituzione del gruppo di lavoro per il cen-simento della flora alloctona d’Italia ha stimolato anche in Calabria la realizzazione di una checklist della flora esotica regionale. Tale indagine, quanto mai opportuna per valutare il grado di presenza e diffusione delle specie alloctone nella flora italia-na in tempi in cui si ha il proliferare di progetti in-ternazionali di salvaguardia della biodiversità e di lotta alle invasioni biologiche, ha permesso di col-mare una lacuna nelle conoscenze floristiche del-la Cadel-labria per del-la quale, ad oggi, non esiste alcun contributo di sintesi sulla componente esotica. Gli unici dati in letteratura sono deducibili dal lavoro

di Viegi et al. (1974), che riporta per la regione solo 12 entità alloctone, e da alcune puntiformi segna-lazioni floristiche in forma di note che si sono in-tensificate solo negli ultimi anni.

Il nostro lavoro non si è limitato alla realizzazio-ne di un elenco floristico, ma si è tentata un’analisi qualitativa della componente esotica regionale, con valutazione della distribuzione nei diversi habitat e stima del grado di impatto di alcune di esse divenute infestanti. Lo studio non può certo dirsi esaurito in quanto sono emerse diverse cri-ticità, per chiarire le quali occorreranno osserva-zioni mirate e protratte per un arco temporale più lungo. Infatti, per alcune specie esotiche esistono solo vecchie e frammentarie segnalazioni che ri-chiedono ulteriori indagini. Analogamente andrà verificato il reale status di alcune entità definite casuali, per le quali disponiamo attualmente solo di osservazioni parziali, relative ai settori regionali meglio indagati. Nel quantificare il grado di im-patto delle invasive, in assenza di specifici riferi-menti bibliografici, ci siamo avvalsi di osservazio-ni personali.

Fonte dei dati

Le prime significative segnalazioni di specie alloctone per la Calabria risalgono agli inizi del XIX secolo ad opera di Tenore (1811-1815, 1831) e Gussone (1826). Analizzando tutta la bibliografia successiva risulta che fino al 1900 furono riporta-te ben 66 specie alloctone, per cinque delle quali non risultano successivi ritrovamenti. Fra il 1901 e il 1929 sono state segnalate altre 34 esotiche buona parte delle quali dalla Nuova Flora analitica d’Italia (Fiori 1923-1929). Ulteriori 44 entità tasso-nomiche sono state segnalate per la prima volta dal 1956 al 1993: di queste, 10 sono state desunte dalla Flora d’Italia (Pignatti 1982). Infine, dal 2001 ad oggi la bibliografia floristica regionale registra le segnalazioni di 35 nuove alloctone.

Per altre 35 entità non risultano citazioni biblio-grafiche ma la loro presenza nella regione è testi-moniata da saggi d’erbario depositati presso l’er-bario dell’Università della Calabria (CLU). Una così

Oxalis pes-caprae, una delle infestanti più diff use nella fascia mediterranea della Calabria. Foto L. Bernardo.

elevata percentuale di dati finora inediti è motiva-ta dal fatto che le specie non native sono legate essenzialmente ad ambienti disturbati di basso stimolo per le indagini floristiche, che solitamen-te si concentrano nelle aree a più elevata valen-za naturalistica. Alcuni dati inediti si riferiscono a nostri recenti ritrovamenti, correlati alle finalità di questo studio; per alcuni taxa critici, quali i generi Opuntia ed Eragrostis, l’identificazione ha richiesto la consulenza di specialisti.

Composizione e struttura

Le piante vascolari esotiche che risultano se-gnalate per la Calabria sono 190 (poco più dell’7%

della flora regionale che ammonta a 2.629 entità;

Conti et al. 2005) alle quali si aggiungono 24 spe-cie classificate come alloctone dubbie. Un valore, dunque, che non desta particolari preoccupazioni se confrontato con quello di altre regioni italiane, in special modo settentrionali.

Il numero reale delle alloctone scende, però, a 171 se si eliminano 19 specie non segnalate dopo il 1950 (ad es. Amaranthus acutilobus, A. crassipes, Ammannia verticillata, Hydrocotyle ranuncoloides, Nicotiana rustica, Pistacia vera, Rubia tinctorum e Ziziphora capitata) oppure quelle indicate generi-camente per la Calabria da Pignatti (1982) e mai

più confermate (ad es. Broussonetia papyrifera, Glinus lotoides, Opuntia amyclea e Veronica pere-grina). Ben 94 entità sono state ritenute casuali e quindi, pur trovandosi in natura, non riescono a costituire popolamenti stabili mentre a 50 entità è stato assegnato lo status di naturalizzate e a 27 quello di invasive in Calabria.

Relativamente al periodo di introduzione e alla provenienza geografica, la maggior parte delle al-loctone rilevate in Calabria (148; 78%) è composta da neofite, e quindi è stata introdotta dopo la sco-perta dell’America, continente dal quale proviene il 44% delle specie alloctone. Il 14% è invece origi-nario dell’Asia, il 9% dell’Eurasia, il 15% dell’Africa e il 7% dell’area mediterranea e dell’Europa.

Le 190 specie alloctone in Calabria apparten-gono a 62 famiglie, delle quali le più frequenti risultano Asteraceae e Poaceae, rispettivamente con 25 e 21 entità. Seguono le Solanaceae (14), le Amaranthaceae (13) e le Fabaceae (10). Tutte le altre famiglie comprendono meno di 10 specie e ben 35 famiglie sono rappresentate da un’unica specie o sottospecie.

Si è infine quantificata la distribuzione delle specie alloctone nei diversi ambienti; da questa si evince che oltre la metà delle alloctone (122) è legata alle superfici artificiali, cioè ad aree urbane,

Macchia mediterranea su pendio rupestre invaso da Opuntia ficus-indica presso Capo Spartivento (RC). Foto L. Bernardo.

Calabria 139

rurali, industriali ed alle vie di comunicazione.

Leggermente inferiore (100) è il numero di quelle che ricorrono nelle zone agricole; in questa cate-goria rientrano tutte le infestanti delle colture. Per quanto riguarda gli ambienti boscati e le zone se-minaturali risultano presenti ben 79 entità. In par-ticolare, dalle nostre ricerche mirate, 73 ricorrono anche nelle zone aperte costiere: spiagge, dune marine, rupi e scogliere. L’ultimo dato è abbastan-za allarmante perché dimostra che ben oltre un terzo delle esotiche in Calabria insiste su ambienti naturali di per sé vulnerabili a causa dell’erosione marina, assai accentuata in alcuni tratti, e della pressione turistica che favorisce fenomeni di spe-culazione edilizia con conseguente devastazione del demanio dello Stato.

Solo 12 alloctone risultano attualmente censite in bosco e 11 in zone caratterizzate da vegetazione arbustiva e/o erbacea. Ma tali numeri sono destinati ad aumentare poiché, a differenza del caso prece-dente, non sono state effettuate indagini ad hoc.

Le entità legate ai corpi idrici, sponde comprese, sono 36. La situazione più grave si registra presso la foce dei numerosi corsi d’acqua, i quali, dopo aver

attraversato terreni agrari e ambienti disturbati, de-positano sulla sabbia delle spiagge limo e i semi di tante infestanti le colture. Per questo motivo non è raro osservare sulla spiaggia vistose fioriture o densi popolamenti di esotiche alotolleranti quali Datura stramonium, Oxalis pes-caprae e Sorghum halepense.

Dall’elenco delle alloctone nazionali, 4 si riferi-scono alla sola Calabria: Eucaliptus occidentalis, Ca-tharanthus roseus, Annona cherimola e Amaranthus crassipes. Le prime due sono state segnalate solo di recente (Caruso 2007; Caruso & Pignotti 2007), men-tre di Amaranthus crassipes, originaria dell’America tropicale, esiste un’unica segnalazione per Gioia Tauro, riportata in una nota della Nuova Flora ana-litica d’Italia (Fiori 1923-1929). Viegi et al. (1974) ri-portano questa vecchia segnalazione indicando la specie genericamente per la Calabria; poiché man-cano conferme della sua attuale presenza, l’abbia-mo annoverata fra le “non più ritrovate”.

Annona cherimolia è una fanerofita provenien-te dall’America tropicale, introdotta in Calabria

Foto P. Ferrari