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RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO (RCA)

Piano per la Gestione dei Rifiuti Speciali Pericolosi e non della Provincia di PISA

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compostaggio, in miscelazione con le altre matrici organico-umide selezionate alla fonte tramite RD, frazioni ligneo-cellulosiche e/o altre biomasse compostabili, da attuarsi presso gli impianti autorizzati sia pubblici che privati;

Come fase residuale, subordinata al recupero per scopi agronomici e/o al compostaggio (per le sole quote di materiali eventualmente eccedenti rispetto alle forme preferenziali di recupero), può essere prevista la collocazione finale in discarica dei fanghi stabilizzati e palabili, presso gli impianti di stoccaggio finale controllato previsti nel presente Piano.

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13.2 Quantitativi stimati di RCA prodotti in Provincia di Pisa

Per quanto riguarda la Provincia di Pisa la stima dei quantitativi di rifiuti contenenti amianto prodotti sul territorio e derivanti da operazioni di bonifica di beni contenenti amianto ovvero da dismissione di beni contenenti amianto, secondo le denuncie annuali al Catasto dei rifiuti per gli anni 1998 e 1999 si riscontrano i seguenti valori:

Descrizione Rifiuto CER Classificazione Quantitativo 1998

Quantitativo 1999 Materiali isolanti contenenti

amianto 17 06 01 P 320,2 t 875,4 t

Rifiuti contenenti amianto da

processi elettrolitici 06 07 01 P - -

Subtotale RCA pericolosi 320,2 t 875,4 t Materiali da costruzione a base di

amianto (cemento-amianto e cemento in matrice resinoide)

17 01 05 NP 2.250,1 t 3.821,6 t

Apparecchiature fuori uso

contenenti amianto in fibre 16 02 04 NP 63,8 t 100,5 t

Rifiuti derivanti da processi di

lavorazione dell’amianto 16 02 06 NP 9,3 t 149,2 t

Rifiuti della fabbricazione di

cemento amianto 10 13 02 NP - -

Subtotale RCA non pericolosi 2.323,2 t 4.071,3 t

A questi quantitativi debbono essere aggiunti quelli che sono stimati essere gli RCA attesi dalle operazioni di bonifica dei vapordotti geotermici presenti nei 2 comuni pisani di Pomarance e Castelnuovo VC (il terzo comune geotermico pisano – Monteverdi M.mo – non è interessato dalla presenza di condotte), come meglio esposto nell’apposito paragrafo relativo ai rifiuti del comparto geotermico.

In base ai dati acquisiti e sulla scorta delle previsioni del Piano Bonifiche delle aree geotermiche predisposto da ERGA – Gruppo ENEL, i materiali coibenti a base di amianto presenti nelle condotte e nei relativi supporti saranno smantellati e avviati a smaltimento controllato durante il periodo che va dal 2001 al 2006.

Dalle suddette operazioni, sia effettuate su vapordotti a fine esercizio sia su quelli da tempo improduttivi ma mai bonificati, si stima si debba attendere una produzione di RCA (materiale isolante contenente amianto) pari a non meno di

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600-650 tonnellate (nei 6 anni).158

13.3 Linee guida per la gestione dei RCA

In base alla normativa vigente, fino alla emanazione di specifica normativa tecnica e comunque non oltre il 16 luglio 2002, i RCA con contenuto di fibre o polveri di amianto fino a 100mg/kg potevano essere correttamente smaltiti in discariche di 2a categoria tipo A (discariche per rifiuti inerti), a condizione che si trattasse di amianto in matrice cementizia e resinoide proveniente dal settore delle demolizioni, costruzioni e scavi e purché tale modalità fosse espressamente prevista dai Piani Regionali di smaltimento.

Per RCA con concentrazioni di fibre e polveri superiori a 101 mg/kg e inferiori a 10.000 mg/kg, la destinazione prevista dalla norma era in discariche di 2a categoria di tipo B

Di conseguenza la destinazione obbligatoria ed esclusiva per l’amianto con fibre libere o polveri con concentrazioni limite superiori a 10.000 mg/kg (ad esempio amianto friabile derivanti da operazioni di bonifica) era una discarica di 2a categoria di tipo C, riservata allo stoccaggio di rifiuti tossico-nocivi.

Con l’emanazione del D. Lgs. 22/97 e successive modifiche ( in particolare quelle operate con D. Lgs. 389/97) tutti i RCA possono essere alternativamente avviati in discariche controllate di adeguata tipologia ovvero destinati a processi preliminari di trattamento finalizzato alla inertizzazione.

I procedimenti ed i metodi di trattamento ai fini dell’inertizzazione (vetrificazione, vetroceramizzazione ecc.) devono consentire, mediante un condizionamento chimico-fisico la riduzione delle fibre libere rendendo inerte la matrice finale ottenuta e con ciò stesso riducendone la pericolosità.

La inertizzazione dei RCA può consentire il raggiungimento di caratteristiche di pericolosità del prodotto ottenuto dal trattamento, tali da consentirne lo smaltimento finale in discariche diverse dalla 2C con maggiori opportunità di reperimento delle destinazioni finali e economie apprezzabili sui costi della gestione.

Allo stato della predisposizione del presente rapporto:

158 Come meglio specificato nel paragrafo dedicato alla trattazione dei “rifiuti del comparto geotermico”, questa stima non ricomprende i quantitativi dei RCA che potranno derivare dagli interventi di bonifica e messa in sicurezza dei siti interessati da depositi pregressi di MCA originati dalla decoibentazione delle condotte ed accumulati, mediante interramento, nelle adiacenze delle reti ed in aree più o meno circoscritte.

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1) non sono ancora stati approvati in sede europea i disciplinari tecnici nazionali per i trattamenti chimico-fisici dei RCA, finalizzati alla inertizzazione idonea anche al recupero dell’amianto. Ad oggi i procedimenti di inertizzazione, previa autorizzazzione, sono praticabili ai soli fini della riduzione della pericolosità per il successivo deposito controllato in discarica;

2) è ancora atteso un apposito provvedimento ministeriale teso a identificare e fissare i tipi e le caratteristiche dei RCA, nonché stabilire le condizioni tecniche per la loro corretta gestione ai fini dello smaltimento finale in sicurezza.

3) è attesa inoltre l’ entrata in vigore della norma prevista dall’art 5 comma 6 del D. Lgs. 22/97 in materia di smaltimento in discarica di rifiuti.

Con riferimento alla corretta gestione dei RCA ed in attesa di diverse determinazioni di legge, la pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi (Del CRT n. 385 del 21 dicembre 1999), al p.to 5.5.4.

aveva disposto che:

1) quale forma cautelativa di smaltimento dei RCA debba ritenersi quella inerente lo smaltimento controllato in discarica mediante l’utilizzo di settori e/o trincee appositamente dedicati ed autorizzati allo stoccaggio di questo tipo di rifiuti, nel rispetto di quanto disposto dal DM 142/98, art. 4. e ferma rimanendo la scelta obbligata del trattamento-inertizzazione di tutte le tipologie di RCA, non inerti, a partire al 1.1.2000;

2) come per le altre tipologie di rifiuto, a maggior ragione per i RCA, si indica la necessità di provvedere prima ed organizzare poi una sufficiente offerta impiantistica di trattamento/smaltimento corrispondente alla domanda esistente all’interno di ciascun singolo ATO

Per altro verso in virtù di quanto disposto dal “Piano Provinciale di gestione dei rifiuti - 1° Stralcio relativo ai rifiuti urbani ed assimilati” della Provincia di Pisa ( Del C.P. n. 36 del 25.02.2000), la discarica in Loc. Legoli – Comune di Peccioli è indicata come “impianto di piano” a cui destinare sia i rifiuti derivanti dal

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trattamento dei rifiuti, sia i rifiuti in cemento amianto.

Tutto ciò considerato e fino alla emanazione della normativa tecnica di recepimento delle direttive comunitarie in materia di smaltimento in discarica,nonché per gli effetti del Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi, nel presente Piano si dispone, ai fini della corretta ed adeguata gestione dei RCA, che siano prescrittivamente adottati i seguenti indirizzi:

1) qualsiasi tipologia di RCA dovrà essere collocata in impianti di discarica esistenti ed autorizzati di seconda categoria di tipo B, previo trattamento e secondo le modalità eventualmente previste dalla normativa tecnica di settore;

2) le diverse correnti di RCA dovranno essere allocate in apposita settore e/o trincea dedicata e delimitata all’interno del modulo da prevedersi per la gestione dei rifiuti pericolosi, evitando il contatto con altri rifiuti suscettibili di disgregare le matrici inerti e procedendo all’immediato interramento.

3) nella fase a regime presso la medesima discarica di Legoli saranno approntati gli interventi idonei sopra descritti per la gestione dei RCA provenienti dai produttori della provincia di Pisa, secondo i quantitativi, le modalità ed i criteri realizzativi e gestionali da stabilirsi all’atto delle autorizzazioni di legge;

Per tutte le fasi di gestione dei RCA, ivi comprese le operazioni di dismissione, decoibentazione e smantellamento finalizzati alla bonifica dei beni contenenti amianto, nonché imballaggio dei rifiuti a base di amianto, raccolta, trasporto e smaltimento, considerata la valutazione dei rischi da esposizione per l’ambiente e soprattutto la salute umana, è fatto obbligo di rispettare le disposizioni tecniche specifiche contenute nella normativa vigente in materia.