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A CQUE E POLITICHE AGRICOLE : UNA NECESSARIA INTEGRAZIONE

2.4 Politiche di sviluppo rurale e Politica Agricola Comune (PAC) L’attività Agricola europea è regolata dalla Politica Agricola Comune (PAC).

2.4.14 La riforma Mac Sharry

Nel 1992 fu approvata la “riforma Mac Sharry”, dal nome del Commissario responsabile dell’agricoltura.

I contenuti innovativi di questa riforma hanno riguardato principalmente due linee d’azione:

1. Una significativa riduzione dei prezzi, compensata con aiuti diretti ai redditi degli agricoltori;

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2. La razionalizzazione ed il potenziamento finanziario delle misure di sostegno e diversificazione della PAC (misure di accompagnamento volte a politiche agroambientali).

Le cosiddette misure di accompagnamento introdotte con la Riforma McSharry della PAC (1992) segnano un altro passaggio significativo per le politiche di sviluppo rurale (incentivi agro-ambientali (Reg. 2078/92), prepensionamento (Reg. 2079/92), forestazione (Reg. 2080/92)).

2.4.15 Agenda 2000

Nel luglio 1997, la Commissione presentò al Parlamento Europeo un documento contenente una proposta di riforma della PAC denominato “Agenda 2000”. Le proposte sono poi state definitivamente approvate, con alcune modifiche, nel marzo 1999 al Consiglio europeo di Berlino.

Agenda 2000 rivisita la PAC e, in vista di un ulteriore allargamento ai paesi dell’est Europa, mira a stimolare la competitività.

Agenda 2000 riconosce all’agricoltura, oltre alla funzione produttiva, il contributo nella conservazione del paesaggio, nella protezione ambientale, della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari e del benessere degli animali.

Introduce il concetto di multifunzionalità, ossia la possibilità per le aziende di offrire beni e servizi integrati all’attività agricola (funzione ricreativa per i cittadini, attività didattica, commercializzazione dei prodotti, tutela dell’ambiente, salvaguardia del paesaggio, ecc.), e getta le basi per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile e concorrenziale.

Con Agenda 2000 la PAC viene strutturata in 3 pilastri:

1° pilastro: Politica dei Mercati, basata sui meccanismi delle OCM;

2° pilastro: Sviluppo Rurale attraverso le misure agro ambientali, la forestazione, il prepensionamento;

3° pilastro: Politica delle strutture, che non riguarda solo l’agricoltura, ma opera congiuntamente ad altri ambiti (Industria, artigianato, ambiente, formazione professionale).

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Un’ulteriore novità introdotta è il cosiddetto regolamento orizzontale (Reg. CE n.1259/99), che si concretizza in una serie di norme comuni applicabili a tutti i regimi in cui sussiste il sostegno diretto (pagamenti diretti agli agricoltori) nell’ambito della PAC, con l’obiettivo di stabilire delle regole minime e comuni finalizzate a regolamentare l’accesso ai contributi diretti della PAC. Tali regole riguardano sostanzialmente il rispetto di requisiti ambientali di base e il mantenimento dell’occupazione.

L’attuazione del regolamento orizzontale è affidato agli Stati membri, ed i risparmi generati dalla sua applicazione vanno ad incrementare le risorse destinate allo sviluppo rurale.

La riforma prevede, inoltre, misure atte a:

• Rafforzare la competitività delle materie prime agricole sui mercati interni e mondiali;

• Promuovere un tenore di vita adeguato della comunità agricola;

• Creare posti di lavoro sostitutivi e altre fonti di reddito per i lavoratori agricoli;

• Elaborare una nuova politica dello sviluppo rurale come secondo pilastro della PAC;

• Integrare maggiormente questioni ambientali e strutturali; • Migliorare la qualità dei prodotti alimentari;

• Semplificare la legislazione in materia agraria e decentralizzarne l'applicazione.

Agenda 2000 ha rappresentato un cambiamento radicale della PAC portando avanti il processo iniziato nel 1992, fornendo una solida base per il futuro sviluppo dell'agricoltura nell'Unione e contemplando tutti gli ambiti di competenza della PAC (economico, ambientale e rurale).

Con tale riforma si sono create le condizioni per lo sviluppo di un'agricoltura comunitaria multifunzionale, sostenibile e concorrenziale.

2.4.16 La nuova PAC

Le tappe più importanti che hanno portato alla definizione della attuale politica di sviluppo rurale sono le seguenti:

• Conferenza europea sullo sviluppo rurale (Cork, novembre 1996) • Riforma di agenda 2000 (Berlino, marzo 1999)

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• Consiglio europeo di Goteborg (giugno 2001) (gli stati membri convengono nel promuovere una strategia per lo sviluppo sostenibile, aggiungendo alle dimensioni economica e sociale della strategia di Lisbona la dimensione ambientale)

• Riforma di medio termine della PAC (giugno 2003)

• Conferenza europea sullo sviluppo rurale (Salisburgo, novembre 2003) • La riforma della politica per lo sviluppo rurale (2004)

Da Agenda 2000 ha preso spunto l'ultima riforma, la riforma Fischler, dal nome del Commissario all'agricoltura dell'Ue, Franz Fischler, approvata dal Consiglio Europeo il 26 giugno 2003 e resa concreta dai regolamenti 1782/03 e 1783/03.

Il 26 giugno 2003, a Bruxelles, i Ministri europei dell'Agricoltura approvano una radicale riforma della PAC, che rivoluziona il modo in cui l'Ue sostiene il settore agricolo.

La riforma rappresenta un grosso passo in avanti in direzione dell'adeguamento della Politica Agricola alle nuove sfide giunte da più parti del panorama socio- economico interno ed esterno all'Unione.

La nuova PAC è orientata verso gli interessi dei consumatori, la qualità dei prodotti e, nello stesso tempo, lascia sempre più gli agricoltori liberi di produrre ciò che esige il mercato. Per evitare l'abbandono della produzione, gli Stati membri possono scegliere di mantenere ancora una certa correlazione tra sovvenzioni e produzione (disaccoppiamento parziale), a precise condizioni. La concessione del nuovo "pagamento unico per azienda" è subordinato al rispetto delle norme in materia di salvaguardia ambientale, sicurezza alimentare e protezione degli animali.

La riforma conferma l’impostazione della PAC sulla base di due pilastri. Il Primo pilastro (misure di mercato), introduce il regime di pagamento unico per azienda, indipendente dalla produzione (disaccoppiamento); si tratta di un aiuto diretto al produttore, calcolato sulla base dei premi percepiti nel triennio 2000-2002. Il secondo pilastro (misure di sviluppo rurale), riordina le modalità della programmazione mediante un irrobustimento della governance (coinvolgimento delle parti economiche e sociali) ed introduce una moderata semplificazione procedurale.

Contemporaneamente arricchisce la gamma delle misure di sostegno attraverso il potenziamento degli interventi per la qualità dei prodotti alimentari, e una più rapida diffusione e applicazione delle norme UE in materia di ambiente, sanità pubblica, igiene e benessere degli animali.

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I punti chiave sui quali si fonda la carica innovativa della riforma Fischler sono:

Disaccoppiamento, che comporta uno spostamento del sostegno comunitario

dal prodotto al produttore sganciando, di fatto, l’erogazione degli aiuti per ettaro e per capo. L’applicazione di tale principio consente agli agricoltori di percepire lo stesso ammontare di aiuti, ma senza alcun vincolo produttivo, con la libertà di scegliere se e cosa produrre in base alle convenienze del mercato.

Modulazione, che presuppone una riduzione lineare degli aiuti della PAC nel

corso degli anni. Le somme in realtà vengono spostate dal primo pilastro (misure di mercato) al secondo pilastro della PAC (misure di sostegno rurale) per stimolare lo sviluppo dell'ambiente rurale nel suo complesso, salvaguardandone le caratteristiche economiche, storiche, sociali e culturali. • Condizionalità, che vincola gli aiuti al rispetto delle regole agro ambientali.

Vige infatti il principio “che inquina paga” per il quale chi è responsabile del deterioramento delle risorse naturali deve accollarsi i costi dei danni provocati attraverso una riduzione dell'aiuto concesso. L’erogazione di fondi oltre ad essere vincolata a criteri ambientali, è subordinata anche all‘igiene e al benessere animale, alle buone pratiche agricole, di sanità pubblica e salute delle piante, di mantenimento della terra in buone condizioni agronomiche e ambientali. Questi criteri di gestione diventano così obbligatori (CGO) e la loro inosservanza comporta la perdita del diritto al pagamento pieno, con una riduzione minima del 5%, massima del 100% (nel caso di infrazioni dolose). • rafforzamento dello Sviluppo rurale: obiettivo centrale della riforma è quello

di incrementare le risorse a disposizione delle politiche di sviluppo rurale. Nel ribadire lo stretto legame tra agricoltura e territorio, la nuova politica di sviluppo rurale si propone di perseguire tre obiettivi principali:

1. Rafforzare l'agricoltura e la silvicoltura, due settori cardine dell'ambiente rurale;

2. Migliorare la competitività delle zone rurali, in modo da garantire il lavoro e la qualità della vita alle popolazioni che vi risiedono;

3. Conservare l'ambiente, il paesaggio e il patrimonio rurale dell'Europa. La riforma Fischler rappresenta una radicale riforma che vuole portare l'agricoltura a forme produttive sostenibili, capaci di soddisfare le aspettative di consumatori sempre più sensibili alla qualità, alla genuinità dei prodotti e al benessere degli animali, riorientare al mercato la produzione agricola europea,

Capitolo 2. Acque e politiche agricole: una necessaria integrazione

valorizzare il territorio rurale nel suo complesso, dare una priorità all'impatto ambientale dell'attività agricola.

La nuova PAC è uno strumento fondamentale per sostenere la crescita economica, creare occupazione, stimolare la ricerca e l’innovazione ed aumentare la competitività dell’economia europea sui mercati internazionali.

Attraverso le politiche di intervento legate al primo pilastro e alle misure di sviluppo rurale del secondo pilastro, si propone infatti di migliorare la competitività del settore puntando su produzioni di qualità e sicurezza degli alimenti e assicurando la sostenibilità dell’agricoltura, grazie alla riduzione degli incentivi alla produzione, gestendo al meglio le risorse disponibili mantenendone la produttività, e garantendo la biodiversità degli ecosistemi.

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