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E.2 Enti gestor

A.1 Aspetti agrari e agronomici 1 Topografia

A.1.1 Topografia 1 Altimetria

A.1.1.2 Pendenza

A.1.1.3 Esposizione

L’implementazione di tale sottotema avviene a tutti i livelli territoriali di analisi (cfr.par.3.9).

Esistono classificazioni diverse (Alberta Agriculture, 2004), che basano la caratterizzazione topografica, oltre che sulla pendenza, su altri tre elementi:

- posizione, intendendo le condizioni di accessibilità dell'area: spesso altimetria e distanza dalle sorgenti possono infatti condizionare gli schemi irrigui gravitazionali e l'irrigabilità di un'area. Naturalmente esistono delle soluzioni, quali l'uso di stazioni di pompaggio o di tunnel ma con incrementi di costi, sia di realizzazione che di gestione, che possono influenzare notevolmente la realizzazione di un progetto. Proprio per questo motivo, spesso le caratteristiche topografiche sono il primo elemento condizionante nella valutazione di nuovi progetti e nella selezione di soluzioni infrastrutturali alternative;

- microrilievi, che sono le irregolarità minori del territorio, con differenze in altezza fino a 4-5 m. Tali irregolarità sono rimovibili ad un certo costo, valutabile considerando i volumi da rimuovere, la distanza di trasporto, le condizioni generali del suolo e la precisione desiderata della pendenza finale. Le condizioni superficiali del suolo, condizionate anche dalla qualità del sub-soil, possono limitare la possibilità di ridurre i microrielivi. Anche in tal caso è necessario effettuare una valutazione dei costi: alcuni sub-soil infatti risultano poco produttivi all'inizio ma gradualmente migliorabili mediante irrigazione e fertilizzazione. - macrorilievi, che sono invece condizioni topografiche permanenti, in grado di

influenzare, come accennato, la scelta dei metodi irrigui, delle colture, la possibilità di meccanizzazione delle operazioni colturali.

4.2.2.6 Sottotema A.1.2 - Caratteristiche fisico-chimiche del suolo

Obiettivo di questo sottotema è di valutare l’attitudine del suolo ad ospitare agricoltura irrigua.

Capitolo 4. SII: temi, sottotemi e strumenti

164 La valutazione si basa sull’esame di caratteristiche fisiche e chimiche del suoli.

Gli indicatori di riferimento per questo sottotema sono i seguenti:

Sottotema Indicatore di base

A.1.2 Caratteristiche fisico-chimiche

del suolo A.1.2.1 Litologia

A.1.2.2 Profondità utile alle radici

A.1.2.3 Tessitura

A.1.2.4 Scheletro

A.1.2.5 Drenaggio interno

A.1.2.6 Reazione

A.1.2.7 Carbonati totali (CaCo3)

A.1.2.8 Capacità d'acqua disponibile

stimata

A.1.2.9 Salinità

A.1.2.10 Sostanza organica

A.1.2.11 Riserva facilmente utilizzabile

(RFU)

A.1.2.12 Porosità totale

A.1.2.13 Capacità di scambio cationico

A.1.2.14 Azoto

A.1.2.15 Potassio scambiabile

A.1.2.16 Fosforo totale

A.1.2.17 Fosforo assimilabile

L’implementazione di tale sottotema avviene ai livelli territoriali di analisi 2 e 3 (cfr.par.3.9).

Tale valutazione andrebbe effettuata addirittura prima di decidere di iniziare a coltivare una certa area, anche perché lo sviluppo di agricoltura irrigua richiede investimenti che possono essere rilevanti e sbagliare può diventare molto costoso.

Esistono diversi studi specifici relativi alla classificazione dei suoli per usi irrigui. Le varie classificazioni proposte si basano in alcuni casi su aspetti fisici e chimici del terreno, tenendo in dovuto conto la qualità delle acque di irrigazione, e consentono di determinare

Capitolo 4. SII: temi, sottotemi e strumenti

165 estensione e grado di attitudine all’irrigazione dei suoli, usando una classificazione dei suoli distinta in classi interpretative3.

Tale classificazione fornisce anche un inventario delle caratteristiche dei suoli, identificando potenziali problemi che possono interferire con l’irrigazione, e comprende raccomandazioni per l’appropriata gestione dell’irrigazione.

In generale, col termine “suolo” si intende lo strato detritico superficiale della crosta terrestre ove si sviluppa la vita delle piante. Esso è costituito da una aggregazione naturale e dinamica di materiale organico e minerali, necessari per la crescita delle piante.

Si distingue, in particolare, il terreno naturale da quello agrario. Il terreno naturale, formatosi sotto l’influenza di fattori pedogenetici naturali, ospita generalmente una vegetazione spontanea, mentre quello agrario ospita normalmente le piante agrarie. Spesso non esiste una differenza netta tra le diverse tipologie: elementi caratterizzanti sono consistenza, composizione e stratigrafia.

D'altra parte l'uomo dipende dal suolo: lo standard di vita è spesso determinato dalla qualità dei suoli e tipi e qualità di piante e animali che si sviluppano e sono in grado di vivere su di essi. La decadenza di alcune civiltà è stata addirittura legata all'esaurimento delle risorse del suolo. Ma i suoli sono anche il riflesso dell'ambiente.

Ogni suolo ha sviluppato le proprie caratteristiche fisiche e morfologiche come risultato di interazione tra topografia, condizioni climatiche, attività biologiche. I suoli, essendo corpi dinamici, cambiano anche per effetto dell'irrigazione.

Gli indicatori che costituiscono questo sottotema sono finalizzati alla valutazione delle caratteristiche chimiche e fisiche dei suoli.

3

Alberta Agriculture, Food and Rural Development Irrigation Branch, Agriculture Centre “Procedures manual for the classification of land for irrigation in Alberta” Fourth edition printed in 2004. L’evoluzione della classificazione dei suoli in Alberta (Canada) iniziò nel 1915 quando fu firmato l’ “Irrigation Districts Act”, che rese necessario individuare i suoli irrigui per la messa a ruolo dei terreni. Furono quindi condotti molti studi per fissare criteri, fino al "Irrigation Act 1968", che servì a realizzare un sistema uniforme di amministrazione per tutti progetti e a creare una rete per realizzare i distretti irrigui. Nello stesso atto era scritto: "113(1) The (Irrigation) Council shall cause to be prepared a set of standards for each district setting out the minimum requirements, taking into account all factors that it considers relevant, with which any land must comply in order to be suitable to receive water for irrigation."Alberta agriculture fu incaricata dal Consiglio di redigere le line guida per la classificazione dei suoli e nel 1969 furono pubblicati i primi standards. Da allora gli studi sono continuati e approfonditi, con aggiornamenti delle linee guida pubblicate nel 1983, 1992, 2000, 2003 e 2004. Gli standards (AAFRD 2004) stabiliscono le minime condizioni richieste per poter classificare un terreno come irrigabile, che devono essere utilizzati anche per la classificazione di nuovi distretti o per la riclassificazione di quelli esistenti. Tali standards sono attualmente utilizzati in tutti i distretti di Alberta, nonché per classificare i suoli irrigui anche fuori dai distretti.

Capitolo 4. SII: temi, sottotemi e strumenti

166 In particolare, la composizione chimica del terreno può essere molto variabile, in quanto dipende, oltre che dai componenti mineralogici del substrato anche da clima, morfologia, vegetazione, tempo, microrganismi, interventi agronomici (Giardini, 2004).

Di particolare importanza nell’analisi della composizione chimica del terreno sono gli “elementi chimici della fertilità”, distinti in:

- Elementi principali: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K); - Elementi secondari: Calcio (Ca), Magnesio (Mg) e Zolfo (S);

- Microelementi: Boro (B), Manganese (Mn), Zinco (Zn), Rame (Cu), Molibdeno (Mo), Cobalto (Co) e Ferro (Fe).

Per mantenere o migliorare la fertilità di un terreno è comunque possibile procedere alla fertilizzazione artificiale.

4.2.2.7 Sottotema A.1.3 – Uso e capacità d'uso del suolo

Tale sottotema è molto rilevante poichè, oltre a tracciare lo stato attuale del territorio, condiziona anche gli sviluppi futuri.

Esso può costituisce una delle condizioni limitanti, nel senso che già da una prima analisi dell’uso del suolo possono emergere situazioni di incompatibilità con l’agricoltura irrigua, quali la presenza di aree urbane, aree industriali, spiagge e dune, laghi e corsi d’acqua, rocce e montagne deserte, ecc.

Nell’applicazione dell’indice SII, tale sottotema è costituito da due indicatori:

Sottotema Indicatore di base

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