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Risultati ottenuti

Nel documento Studio geologico del territorio comunale (pagine 37-43)

7.3 V ULNERABILITÀ INTRINSECA DELL ’ ACQUIFERO SUPERFICIALE

7.3.3 Risultati ottenuti

La stima della vulnerabilità intrinseca dell’acquifero superficiale alla scala comunale è stata effettuata suddividendo il territorio in cinque aree omogenee, principalmente in base alle diverse caratteristiche del non-saturo, parametro che riveste il peso maggiore nel calcolo della vulnerabilità.

Di seguito vengono descritte le caratteristiche delle cinque aree omogenee prese in considerazione:

- Area 1 – si tratta del settore settentrionale, a Nord della S.P.

36, fino alla riva del Lago. E’ caratterizzata dalla presenza di limi sabbioso argillosi con torbe, con falda idrica subaffiorante e suoli scarsi o assenti in prossimità del lago e medio profondi più a monte (sono state distinte due sub-aree).

- Area 2 – comprende le aree caratterizzate dalla presenza di depositi a granulometria prevalentemente fine (limi e limi argillosi con ghiaia e ciottoli e sabbie limose), situate lungo gli alvei dei corsi d’acqua principali (Roggia Valciasca, Roggia Vecchia, Roggia Roncasnino, Roggia della Fornace), e in corrispondenza di una fascia allungata in senso est/ovest nella parte mediana del territorio; non si può parlare di presenza di una vera e propria falda ma si riscontrano venute d’acqua a profondità comprese tra 3 e 6 m da p.c.; i suoli sono moderatamente profondi a tessitura medio fine.

- Area 3 – è caratterizzata dalla presenza di depositi fluvioglaciali costituiti da sabbie e ghiaie con ciottoli debolmente limose e da sabbie medie e fini con ciottoli e massi; si trovano nel centro-settentrionale del territorio

comunale collocato a sud della S.P. 36 e a sud, in località Vegonno; la falda superficiale è supposta a profondità comprese tra 3 e 6 m da p.c.; i suoli sono moderatamente profondi a tessitura medio grossolana.

- Area 4 – settore costituito da depositi morenici (sabbia e ghiaia con ciottoli e trovanti in matrice limosa), presenti nel settore centro meridionale del territorio comunale; non è presente una vera e propria falda, ma si possono verificare venute idriche per profondità superiori a m 4 da p.c.; i suoli sono moderatamente profondi con tessitura medio fine.

- Area 5 - costituita da conglomerati ed arenarie (Formazione della Gonfolite) presenti dei dossi di S. Quirico, Castello e Vegonno e nell’incisione della Roggia Valciasca; non è presente una vera e propria falda, ma possono verificarsi venute idriche anche a bassa profondità in corrispondenza del contatto tra copertura e substrato lapideo; i suoli sono poco profondi a tessitura grossolana.

I valori attribuiti ai 7 parametri sono convertiti in punteggi attraverso alcuni abachi previsti dal metodo stesso, in seguito questi vengono moltiplicati per dei pesi scelti all’interno della stringa che meglio descrive la situazione idrogeologica. Per l’area a Nord della S.P. 36 è stata scelta la stringa di pesi per aree soggette a drenaggio (Tab. n.

7.3), adatta a zone soggette ad esondazione; per le restanti quattro aree è stata utilizzata la stringa per aree soggette ad impatto rilevante, adatta a zone con antropizzazione estesa e/o abbondanti colture.

Studio Associato CONGEO

32 Parametro I. normale Impatto

rilevante Drenaggio Carsismo Fessurato

S 5 5 4 2 3

I 4 5 4 5 3

N 5 4 4 1 3

T 3 5 2 3 4

A 3 3 5 5 4

C 3 2 5 5 5

S 3 2 2 5 4

Tab. n. 7.3 – Stringa di pesi moltiplicatori previsti per Sintacs R5

Nelle tabelle seguenti sono rappresentati, per ciascuna delle cinque aree prese in esame, i punteggi assegnati ai diversi parametri, ai pesi e i totali. Nella parte bassa delle tabelle è inoltre indicato il grado di vulnerabilità delle aree ricavato confrontando i risultati delle analisi con gli intervalli di vulnerabilità definiti dal metodo Sintacs (Civita, 2005) e illustrati in figura n. 7.3.

AREA 1

Parametro Valore Punt. Peso Tot.

Soggiacenza 0 m 10 4 40

Infiltrazione 80 mm/y 4 4 16

Non-saturo Argilla, limo, torba 1,5 4 6

Franco 4,5 9

Tipologia copertura

Sottile o assente 10

2

20

Acquifero Argilla, limo, torba 1,5 5 7,5

Conducibilità idrica 10-6 - 10-7 m/s 2 5 10

Superficie topografica Pianeggiante 10 2 20

Area con suolo franco Grado di vulnerabilità medio-basso 108,5 Area con suolo sottile Grado di vulnerabilità medio 119,5

Tab. n. 7.4 – Stima della vulnerabilità intrinseca nell’Area 1.

AREA 2

Parametro Valore Punt. Peso Tot.

Soggiacenza 3 – 6 m 7 5 35

Infiltrazione 80 mm/y 4 5 20

Non-saturo Limo 2,5 4 10

Tipologia copertura Franco sabbioso limoso 4,5 5 22,5

Acquifero Limo 3 3 9

Conducibilità idrica 10-6 m/s 3 2 6

Subpianeggiante 8 16

Superficie topografica

inclinata 3

2

6 Area subpianeggiante Grado di vulnerabilità alto 118,5

Area inclinata Grado di vulnerabilità medio 108,5

Tab. n. 7.5 – Stima della vulnerabilità intrinseca nell’Area 2.

AREA 3

Parametro Valore Punt. Peso Tot.

Soggiacenza 3 - 6 m 7 5 35

Infiltrazione 1.250 mm/y 4,5 5 22,5

Non-saturo Morene 4,5 4 18

Tipologia copertura Franco 4 5 20

Acquifero Morene 5 3 15

Conducibilità idrica 10-4 - 10-5 m/s 6 2 12

Pianeggiante 10 20

Superficie topografica

Debolmente inclinata 7

2

14 Area pianeggiante Grado di vulnerabilità medio-alto 142,5 Area debolm. inclinata Grado di vulnerabilità medio-alto 136,5

Tab. n. 7.6 – Stima della vulnerabilità intrinseca nell’Area 3.

Studio Associato CONGEO

34 AREA 4

Parametro Valore Punt. Peso Tot.

Soggiacenza 5 m 5,5 5 27,5

Infiltrazione 570 mm/y 4,5 5 22,5

Non-saturo Morena 4 4 16

Tipologia copertura Franco sabbioso limoso 4 5 20

Acquifero Morena 4 3 12

Conducibilità idrica 10-5 - 10-6 m/s 3 2 6

Subpianeggiante 8 16

Superficie topografica

inclinata 2,5

2

5 Area subpianeggiante Grado di vulnerabilità medio 120 Area inclinata Grado di vulnerabilità medio-basso 109

Tab. n. 7.6 – Stima della vulnerabilità intrinseca nell’Area 4.

AREA 5

Parametro Valore Punt. Peso Tot.

Soggiacenza 3 - 5 m 8 5 40

Infiltrazione 760 mm/y 4,5 5 22,5

Non-saturo Morena medio fine 4 4 16

Tipologia copertura Franco limoso argilloso 3 5 15

Acquifero Morena /

arenarie-conglomerati 3 3 9

Conducibilità idrica 10-7 - 10-8 m/s 1,5 2 3

Debolmente inclinata 7 14

Superficie topografica

Inclinata 2,5

2

5 Area subpianeggiante Grado di vulnerabilità medio 119,5 Area inclinata Grado di vulnerabilità medio-basso 110,5

Tab. n. 7.7 – Stima della vulnerabilità intrinseca nell’Area 5.

Fig. n. 7.3 – Intervalli di classificazione del grado di vulnerabilità (Civita, 2005).

Dalle tabelle precedenti si evince che in 4 aree omogenee (1, 2, 4 e 5) i valori dei risultati ottenuti con il metodo SINTACS risultano compresi tra 108,5 e 120, con grado di vulnerabilità intrinseca stimato secondo Civita che varia da medio a medio-basso. Nell’area omogenea 3, invece, i valori ottenuti sono attorno a 140, con grado di vulnerabilità medio-alto. Pertanto, nel comune di Azzate sono stati individuati due diversi gradi di vulnerabilità, ridefinendo gli intervalli proposti da Civita al fine di meglio caratterizzare il territorio analizzato: basso e medio come rappresentato nella Carta idrogeologica (Tav. n. 3).

GRADO DI VULNERABILITÀ BASSO

Rientra in questa classe la maggior parte del territorio comunale, dove il grado di vulnerabilità è determinato dalla presenza di una tavola d’acqua discontinua a debole profondità, parzialmente protetta da suoli più o meno profondi e da depositi di copertura aventi permeabilità medio bassa; in questa categoria rientrano anche i dossi gonfolitici e l’area a N della S.P. 36.

GRADO DI VULNERABILITÀ MEDIO

Appartiene a questa classe tutto il settore caratterizzato dalla presenza di depositi fluvioglaciali a prevalente componente sabbiosa; anche qui

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36 è presente una tavola d’acqua discontinua a debole profondità che però non risulta protetta da terreni a bassa permeabilità.

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