• Non ci sono risultati.

4. Quarto capitolo Analisi empirica

4.6 Risultati

L’applicazione del Modified Jones Model per settore di attività, ha condotto ai risultati riassunti nella Tabella 21.

Tabella 21: “Risultati della regressione per settore”

Energia e Ambiente

Variabili Coefficienti Errore standard T-stat Coeff R 1 𝑇𝐴 -3211,699 410,33193 -7,82707 - ∆𝑅𝐸𝑉 − ∆𝑅𝐸𝐶 𝑇𝐴 0,02305 0,01074 2,14602 0,02211 𝑃𝑃𝐸 𝑇𝐴 0,05128 0,00332 15,40960 0,18695 𝛼 -0,07282 0,00157 -46,13992 -

Fonte: Elaborazione propria.

Industriale

Variabili Coefficienti Errore standard T-stat Coeff R 1 𝑇𝐴 -1002,61794 492,53689 -2,03561 - ∆𝑅𝐸𝑉 − ∆𝑅𝐸𝐶 𝑇𝐴 -0,01057 0,01228 -0,86075 0,30019 𝑃𝑃𝐸 𝑇𝐴 -0,12023 0,00616 -19,51546 0,02759 𝛼 -0,01781 0,00179 -9,93420 -

Fonte: Elaborazione propria.

Moda e Comunicazione

Variabili Coefficienti Errore standard T-stat Coeff R 1 𝑇𝐴 10889,69736 1012,39535 10,75636 - ∆𝑅𝐸𝑉 − ∆𝑅𝐸𝐶 𝑇𝐴 -0,06935 0,01955 -3,54733 0,032676 𝑃𝑃𝐸 𝑇𝐴 0,07850 0,022914 3,42599 0,28242

𝛼 -0,094423 0,00426 -46,13992 -

Fonte: Elaborazione propria.

Dall’analisi dei valori assunti dal t-stat, si rileva una significatività dei coefficienti di regressione adeguata per poter procedere con il calcolo dei DA, utilizzati come variabile dipendente nelle analisi di regressione successive.

Si procede dunque allo svolgimento delle analisi di regressione univariata sia per il Board (Tabella 23) che per l’ Audit Committee (Tabella 24), delle quali si riportano i risultati, finalizzati a comprendere quali variabili utilizzare per la regressione multivariata successiva.

Tabella 23: “Risultati delle regressioni univariate relative al Board”

Variabili Regr.

univariata Coefficiente standard Errore Coefficiente R T-stat

Indip X₁ 0,003 0,001 0,002 2,050 b₀ -0,001 0,001 0,025 -0,750 Expertise X₁ -0,004 0,001 0,006 -3,416 b₀ 0,002 0,001 0,025 3,188 %Flottante X₁ 0,013 0,003 0,012 4,777 b₀ -0,006 0,001 0,025 -3,825 AQI X₁ 0,006 0,002 0,007 3,493 b₀ -0,005 0,002 0,025 -2,790 DEPI X₁ 0,010 0,006 0,001 1,638 b₀ -0,010 0,006 0,025 -1,501 DSRI X₁ 0,001 0,004 0,001 0,212 b₀ -0,001 0,004 0,025 -0,003 GMI X₁ -0,003 0,007 0,000 -0,366 b₀ 0,003 0,007 0,025 0,481 LVGI X₁ 0,000 0,003 0,000 0,048 b₀ 0,001 0,003 0,025 0,193 SGAI X₁ -0,010 0,005 0,002 -2,018 b₀ 0,011 0,005 0,025 2,168 SGI X₁ -0,003 0,005 0,001 -0,667 b₀ 0,004 0,005 0,025 0,822

Fonte: Elaborazione propria.

Tabella 24: “Risultati delle regressioni univariate relative all’ Audit Committee”

Variabili univariata Regr. Coefficiente standard Errore Coefficiente R T-stat

Indip X₁ 0,002 0,002 0,001 0,919 b₀ -0,004 0,002 0,027 -1,838 Expertise X₁ 0,004 0,002 0,005 1,979 b₀ -0,004 0,001 0,027 -2,941 %Flottante X₁ 0,010 0,005 0,007 2,240 b₀ -0,007 0,002 0,027 -2,930 AQI X₁ 0,001 0,003 0,000 0,367 b₀ -0,003 0,003 0,027 -1,030 DEPI X₁ 0,020 0,010 0,005 1,925 b₀ -0,022 0,010 0,027 -2,126 DSRI X₁ 0,016 0,007 0,008 2,350 b₀ -0,018 0,007 0,027 -2,652 GMI X₁ 0,012 0,013 0,001 0,948 b₀ -0,014 0,013 0,027 -1,116 LVGI X₁ -0,009 0,005 0,004 -1,582 b₀ 0,007 0,006 0,027 1,165 SGAI X₁ 0,020 0,009 0,008 2,342 b₀ -0,023 0,009 0,027 -2,578 SGI X₁ 0,001 0,008 0,000 0,151 b₀ -0,003 0,009 0,027 -0,408

Fonte: Elaborazione propria.

Dall’analisi dei risultati relativi al Board si evidenziano valori del t-stat significativi per le variabili indipendenti Indip, Expertise, %Flottante, AQI e SGAI. In particolare si nota una relazione positiva fra l’indipendenza dei membri del Board e il totale dei accrual discrezionali, risultato che non supporta l’ipotesi opposta effettuata inizialmente dalla presente ricerca. Viene rilevata invece una relazione negativa fra DA e Expertise, confermando l’ipotesi di influenza positiva che la presenza di soggetti con background finanziario può avere in termini di miglioramento della qualità degli earning. Si rileva

inoltre una relazione positiva fra la percentuale di flottante e i DA, dalla quale si deduce dunque che una maggiore diffusione dell’assetto proprietario comporti una minore possibilità di controllo da parte degli azionisti sull’operato dei manager, facendo sì che questi ultimi possano esercitare maggiore discrezionalità nelle loro valutazioni. Gli indici di Beneish che risultano significativi sono invece l’ Asset quality Index, confermando l’ipotesi che un aumento del valore dell’indice comporta maggiore probabilità di incorrere in pratiche di earning management, legata a una maggiore attività di capitalizzazione e differimento di costi pluriennali.

Per quanto riguarda invece le regressioni univariate relative all’ Audit Committee, si confermano i medesimi risultati in merito alla percentuale di flottante, ma non vengono rilevate come significative le variabili relative all’indipendenza e alla professionalità. Inoltre per quanto riguarda gli indici di Beneish, si rileva come significativo il Days Sales Receivables Index, evidenziando una relazione positiva con i DA, risultato coerente con quanto evidenziato da Beneish. Risulta inoltre significativo anche il Sales, General, Administartive expenses Index, secondo l’ipotesi che le realtà societarie che registrano crescite nelle vendite siano anche quelle più propense a effettuare valutazioni discrezionali per conseguire gli obiettivi preposti in termini di utile.

Considerando che la significatività dei risultati relativi all’ Audit Committee sia minore rispetto a quanto rilevato rispetto al Board, si ritiene maggiormente ragionevole effettuare l’analisi multivariata successiva riferendosi solamente alle variabili indipendenti relative al Board. Ciò è motivato anche dal fatto che l’analisi di regressione relativa al Comitato non evidenzia valori significativi relativamente alle variabili rappresentative della composizione interna di quest’ultimo, si ritiene dunque che l’esclusione delle suddette variabili dall’analisi successiva comporterebbe una

notevole riduzione della significatività dell’analisi stessa.

Si procede dunque con l’analisi di regressione multivariata, includendovi come variabili indipendenti quelle che risultano significative rispetto al Board e come variabile dipendente gli accrual discrezionali. Si presentano i risultati nella Tabella 24.

Tabella 24: “Risultati della regressione multivariata relativa al Board”

Variabili Coefficienti Errore standard T-stat Coeff R

Indip 0,00234 0,00119 1,95736 - Expertise -0,00515 0,00122 -4,22476 - %Flottante 0,01526 0,00266 5,72153 - AQI 0,00681 0,00160 4,25224 0,02507 SGAI -0,01280 0,00496 -2,57919 0,03500 Intercetta -0,00038 0,00541 -0,07148 -

Fonte: Elaborazione propria.

Dall’analisi della tabella risulta non significativa la variabile relativa all’indipendenza, si può dedurre dunque che il numero di amministratori indipendenti nel Board non abbia un’influenza sull’attività valutativa svolta dai manager e neanche, di conseguenza, sulla qualità dei redditi. Si rileva invece una relazione negativa fra professionalità e DA con un t-stat significativo, da ciò ne consegue che la presenza di Consiglieri con un adeguato background finanziario consenta un migliore controllo sull’attività dei manager, comportando una maggiore qualità degli earning. Viene dunque confermata la rilevanza che la teoria dell’ Audit Committee Effectiveness attribuisce al suddetto requisito. Risulta significativo anche il risultato rilevato in merito alla percentuale di

flottante, il quale evidenzia una relazione positiva fra quest’ultima e i DA, confermando la minore probabilità della presenza di attività valutativa discrezionale nelle società ad azionariato diffuso. Lo stesso vale anche per l’indice AQI, del quale viene confermata la correlazione positiva con l’ammontare degli accrual discrezionali.

Si rileva invece un risultato opposto rispetto alle ipotesi effettuate in merito all’indice SGAI, in relazione al quale viene evidenziata una correlazione negativa con l’ammontare di accrual discrezionali.

Dai risultati analizzati si può dunque concludere che risulta supportato quanto sostenuto dalla teoria dell’ Audit Committee Effectiveness in merito alla rilevanza della professionalità come requisito utile a garantire la presenza di soggetti qualificati, in grado anche di garantire un migliore controllo sulle attività valutative effettuate in sede di reporting finanziario. Viene anche supportata la rilevanza della tipologia di struttura proprietaria nella valutazione della probabilità di incorrere in possibili pratiche di earning management, in accordo con le problematiche che la teoria dell’ agenzia evidenzia in merito alle società a proprietà diffusa.

È opportuno tuttavia sottolineare che i risultati raggiunti con le precedenti analisi debbano essere valutati con la consapevolezza dei limiti che in letteratura sono stati sottolineati relativamente al modello di Jones. In particolare è necessario precisare che gli accrual discrezionali non rappresentino sempre l’eventualità di attività di earning management, ma che possano essere anche semplicemente esplicativi dello scostamento del valore degli accrual di una certa impresa rispetto alla media del settore, senza che ciò risulti esemplificativo di pratiche valutative scorrette. I risultati raggiunti possono essere dunque interpretati anche con quest’ultimo significato, senza la necessità di trarre conclusioni in merito alla qualità dei redditi.

Conclusioni

La presente ricerca empirica ha consentito, in una prima fase, di effettuare un’analisi descrittiva del contesto societario italiano relativa alla composizione interna dell’ Audit Committee. Da qui è possibile rilevare che nel suddetto contesto sono stati recepiti gli impulsi della teoria dell’ Audit Committee Effectiveness in merito al requisito dell’indipendenza, in quanto si rilevano percentuali di incidenza degli amministratori indipendenti adeguate sia nel Board che nell’ Audit Committee. Per quanto concerne invece la professionalità, si rileva che, nel campione considerato, c’è un adeguato numero di soggetti che hanno effettuato un percorso di studi universitario, formazione considerata utile per rivestire cariche all’interno di Consigli di Amministrazione. Tuttavia si auspica per il futuro un aumento dell’incidenza dei suddetti soggetti all’interno dei Board delle società a proprietà familiare, contesto nel quale si è rilevata una minore presenza di Consiglieri laureati rispetto alle società a proprietà diffusa e pubblica. Si rileva inoltre che all’interno degli Audit Committee delle società appartenenti al campione vi siano soggetti dotati di un background finanziario, il quale, secondo la teoria dell’ Audit Committee Effectiveness, è considerato fondamentale per lo svolgimento dell’ attività di “oversight”, anche se ci si aspetterebbe una maggiore incidenza percentuale dei suddetti soggetti all’interno del Comitato.

In merito alla professionalità si può dunque concludere che si rilevano sicuramente i presupposti per la presenza di soggetti qualificati per lo svolgimento di attività nell’ambito dei controlli interni, ma che si auspica per il futuro un aumento del numero di soggetti con background finanziario all’interno dei Comitati stessi.

Per quanto concerne invece l’analisi successiva, si evidenzia una relazione positiva fra il requisito della professionalità e la qualità degli earning, che conferma i risultati ottenuti

da alcuni studi empirici, analizzati nel Capitolo 3, non si riscontra invece lo stesso risultato per quanto riguarda l’indipendenza. Si osserva inoltre anche l’esistenza di una relazione positiva fra la concentrazione della proprietà delle realtà societarie analizzate e la qualità degli earning, probabilmente legata al fatto che nelle società a proprietà diffusa vi è maggiore difficoltà di controllo dell’operato dei manager da parte degli azionisti.

In questo contesto è opportuno menzionare anche i limiti della suddetta analisi, in modo da poterne interpretare con approccio critico i risultati; infatti il modello utilizzato per la misurazione degli accrual discrezionali è stato oggetto di critiche in letteratura, ed è necessario specificare che, in una prima fase, i risultati ottenuti debbano essere interpretati come uno scostamento dei valori degli accrual delle realtà considerate, rispetto ai valori medi del settore, e che, solo in una seconda fase, si possa ipotizzare che questo dato sia esemplificativo di politiche di Earning Management, senza tuttavia poterlo affermare con certezza.

In conclusione dunque, alla luce di quanto sopra esposto, la presente ricerca può offrire comunque uno spunto di riflessione in merito al contributo che la professionalità e l’indipendenza possono apportare sull’ efficacia dell’attività svolta da parte del Comitato, tenendo conto anche dell’influenza che la tipologia di assetto proprietario può comportare nello svolgimento della suddetta attività.

Bibliografia

Abbott, S.Parker, 2000, “The effects of Audit committee activity and independence on corporate fraud”, Managerial Finance 26: 55-67;

A. H. Al-Rassas, H. Kamardin, 2015, “Earnings quality and audit attributes in high concentrated ownership market”, Corporate Governance, Vol.16: 377-399;

A. Calabrò, M.Torchia, F. Ranalli, 2013, “Ownership and control in local public utilities: The Italian case”, J. Manag. Gov: 835-862;

A. Shleifer, R. W. Vishny, 1989, “Management Entrenchment. The case of manager- specific investments”, Journal of Financial Economics 25: 123-139;

M. Beasley, 1996, “An empirical analysis of the relation between the board of director composition and financial statement fraud”, The Accounting Review 71 (October): 443- 466;

M.D. Beneish, 1999, “The Detection of Earnings Manipulation”, Financial Analyst Journal, vol.55: 24-36;

L. Braiotta, T. Gazzaway R., R.Colson, S. Ramamoorti (2009), Audit Committee Handbook;

C. Regoliosi, 2009, “Corporate governance e organismi di controllo nelle imprese quotate italiane: alcune riflessioni”, Riv. Dott. Comm., fasc.2;

Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana (CAD), 2006;

De Zoort, F.T., Hermanson, D.R., Archambeault, D.S., & Reed, S. A., 2002, “Audit committee effectiveness: A synthesis of the empirical audit committee literature”

Dechow, P.Sloan, R. Sweeney, A., 1995, “Detecting earnings management”, The Accounting Review 70: 193-225;

DeZoort, F. T. ,1997, “An investigation of Audit committes’ oversight responsibilities”, Abacus 33 (September): 208-227;

DeZoort, F. T., 1998, “ An analysis of experience effects on audit committee members’ oversight judgments”, Accounting, Organizations and Society 23 (January): 1-22;

L. Donaldson, J.H., 1991, “Stewardship theory or agency theory: CEO governance and stakeholder returns”, Australian Journal of Management 16: 49-64.

G. Baschieri, 2014, “L’impresa familiare, fattori di successo ed evidenze empiriche sulle performance”, FrancoAngeli;

P. Healy, J. Wahlen, “A review of the earnings management literature and its implications for standard setting”, Accounting Horizons: 365-383;

M. C. Jensen, W. H. Meckling, 1976, “Theory of the firm: Managerial behavior, agency costs and the ownership structure”, Journal of Financial Economics 3: 305-360; J. Jones, 1991, “Earnings management during import relief investigations”, Journal of Accounting Research 29: 193-228;

A. Klein, 2002, “Audit committees, board of director characteristics and earnings management”, Journal of Accounting and Economics 33 (August): 375-400;

A. Klein, 2002, “Economic determinants of audit committee independence”, The Accounting Review 77 (April): 435-452;

K. Madison, D. T. Holt, W. Kellermanns, A. L.Ranft, 2015, “Viewing family firm behaviour and governance through the lens of agency and stewardship theories”, Family Business Review, Vol 29: 65-93;

T. Lee, M.Stone, 1997, “Economic agency and audit committees: Responsibilities and membership composition”, International Journal of Auditing 1: 97-116;

K. Li, U.R Mittoo, Z. Zhang, (2015), “Board independence, ownership concentration and corporate performance. Chinese evidence”, International Review of Financial Analysis, 41, 162-175;

D. A. McMullen, 1996, “Audit committee performance: an investigation of the consequences associated with audit committees”, Auditing: A Journal of Practice & Theory 15 (spring): 87-103;

M. F. A. Rahim, R. J. Johari, N. F. Takril, 2015, “Revisited Note on Corporate Governance and Quality of Audit Committee: Malaysian Perspective”, Procedia Economics and Finance 28: 213-221;

O. Hart, 1995, “Corporate Governance: Some theory and implications”, The economic journal, Vol. 105: 678-689;

P. Dechow, W. Ge, C. Schrand, 2010, “Understanding earnings quality: A review of the proxies, their determinants and their consequences”, Journal of Accounting and Economics: 344-401;

P. Velte, M. Stiglbauer, 2011, “ Impact of Audit Committees with independent financial experts on accounting quality. An empirical analysis of the German capital market”, Problems and Perspectives in Management, Volume 9: 17-33;

P. Baxter, J. Cotter, 2009, “Audit Committees and earnings quality”, Accounting anf Finance 49: 267-290;

K. Raghunandan, W.J. Read, D.V. Rama, 2001, “Audit committee composition, grey directors, and interaction with internal auditing”, Accounting Horizons 15 (June): 105- 118;

R. De Luca, 2017, “Il nuovo Testo Unico sulle società partecipate: obblighi e modifiche statutarie e nuovi aspetti operativi”, Fondazione Nazionale dei Commercialisti;

R. C. Anderson, S. A. Mansi, D. M. Reeb, 2002, “Founding family ownership and the agency cost of debt”, Journal of Financial Economics 68: 263-285;

Sarbanes Oxley Act, 2002;

Y. Bammens, W. Voordeckers, A. V. Gils, 2011, “Board of Directors in family businesses: a literature review and research agenda”, International Journal of Management Reviews, Vol. 13: 134-152;

Y. Gendron, J. Bédard, 2006, “On the constitution of audit committee effectiveness”, Accounting, Organization and Society 31: 211-239.