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I risultati tecnico-economici del melo

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fruttiferi Sup tot (ha) 438 450 700 439 448 441 426 414 419 416 411

2.2 I risultati tecnico-economici del melo

La frutticoltura in Valle d’Aosta non viene praticata, in genere, in aziende monocolturali ma è affiancata ad altri processi produttivi vegetali e zootecnici; di seguito verrà analizzata la coltivazione del melo, specie di gran lunga più diffu- sa nell’ambito della frutta fresca. Sebbene siano assai numerose le aziende del campione “satellite” RICA nel cui riparto colturale è presente il melo si ritiene opportuno circoscrivere l’attenzione alle aziende per le quali la Produzione lorda vendibile del melo - al netto dell’autoconsumo - incide in misura almeno pari al 30% della PLV aziendale complessiva.

Le aziende che presentano tali caratteristiche sono 46 ma, allo scopo di tener conto della loro maggiore o minore “specializzazione” di seguito si analiz- zano i risultati (medie campionarie riferite al triennio 2010-2012) di due specifici sotto-campioni: il primo, costituito da 31 casi aziendali, per i quali la PLV del melo incide in misura compresa tra il 30 e il 65% della Produzione vendibile aziendale complessiva e un altro costituito da 15 casi aziendali, per i quali la PLV del melo rappresenta oltre il 65% della PLV complessiva.

2.2.1 Le aziende con melo

Le aziende agricole valdostane considerate al fine di evidenziare le per- formance della melicoltura regionale hanno dimensioni piuttosto contenute: il gruppo di aziende meno specializzate dispone di circa 4 ettari di SAU mentre in quelle più specializzate la stessa è ancor più limitata (2,6 ettari). In entrambi i casi la quota di SAU in affitto è piuttosto elevata (compresa tra i due terzi e i tre quarti del totale) e la forma di conduzione di gran lunga prevalente è quella di- retta con soli familiari; infine, come si evince dalla tabella 2.5, si tratta di aziende ben meccanizzate e con una discreta dotazione di capitale fondiario.

Nel triennio 2010-2012 per le 31 aziende meno specializzate si eviden- ziano, in media, ricavi per oltre 35.000 euro di cui circa 1.450 euro (il 4% del totale) derivanti da attività non agricole ma strettamente connesse con l’agri- coltura (utilizzo delle risorse aziendali) dirette alla manipolazione, conservazio- ne, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti.Sebbene contenuti, stante le modeste dimensioni delle aziende considerate, gli indicatori di reddito (tab. 2.6) sono positivi e il Reddito Netto, calcolato come differenza tra Valore Aggiunto e i costi sostenuti per i salari, gli affitti passivi, gli accantona-

menti, gli ammortamenti e la gestione finanziaria è, in media, di poco inferiore a 21.000 euro. Giova notare che una quota non indifferente (quasi il 20%) dello stesso è rappresentato da contributi erogati a favore delle aziende dalla Pubblica amministrazione.

Tabella 2.5 - Caratteri strutturali delle aziende con melo

Aziende meno specializzate Aziende più specializzate

Aziende (n.) 31 15

SAU (ha) 4,14 2,61

SAU proprietà (ha) 0,93 0,87

SAU affitto (ha) 3,20 1,74

SAU irrigata (ha) 3,48 1,72

UBA 0,99 0,27

ULF 1,21 1,10

ULT 1,21 1,20

Potenza macchine (kW) 42,32 46,00

Capitale fondiario (euro) 87.559 71.141

Capitale agrario (euro) 36.144 25.192

Fonte: elaborazioni su “campione satellite” RICA Valle d’Aosta 2010-2012

Tabella 2.6 - Indicatori economici delle aziende con melo

Aziende meno specializzate Aziende più specializzate

Aziende 31 15

Ricavi totali aziendali 35.306 21.231

di cui: PLV agricola 33.862 21.231 Attività Connesse 1.443 - Costi Correnti 8.582 5.115 Valore Aggiunto 26.724 16.116 Costi Pluriennali 7.128 5.748 Prodotto Netto 19.596 10.368 Redditi Distribuiti 2.962 4.726 Reddito Operativo 16.634 5.643 Gestione finanziaria 246 -305

Trasferimenti pubblici non OCM 3.967 2.550

Reddito Netto 20.847 7.887

Come detto, le aziende per le quali i ricavi ottenuti dalla vendita di mele incidono in misura maggiore dei due terzi hanno dimensione più modeste e i loro ricavi assom- mano, mediamente, a circa 21.000 euro, scaturenti esclusivamente dall’esercizio di at- tività agricole. Si rileva per esse una maggior incidenza di salari e affitti passivi (Redditi Distribuiti) mentre i trasferimenti pubblici incidono in misura ancor più significativa (cir- ca un terzo) sul Reddito Netto aziendale rispetto alle aziende analizzate in precedenza.

Per entrambi gruppi di aziende in esame i Costi Correnti – vale a dire, le spese sostenute per l’acquisto dei fattori produttivi quali sementi, piantine, fer- tilizzanti, antiparassitari, ecc., ma anche per la trasformazione e commercializ- zazione, per acquisire servizi di terzi e assicurazioni - rappresentano all’incirca il 25% della Produzione vendibile e, come risulta dalla tabella 2.7, ad incidere mag- giormente sulla loro composizione sono le Spese generali e fondiarie, i costi per la meccanizzazione e per la difesa e quelli per la trasformazione del prodotto. Tabella 2.7 - Composizione dei Costi Correnti delle aziende con melo

Aziende meno specializzate Aziende più specializzate

Aziende (n.) 31 15

euro % euro %

Costi Correnti 8.582 100,0 5.115 100,0

di cui:

Fattori di consumo extra-aziendali 5.028 58,6 3.198 62,5

Sementi e piante 332 3,9 15 0,3 Fertilizzanti 980 11,4 616 12,0 Antiparassitari e diserbanti 1.055 12,3 1.071 20,9 Mangimi 58 0,7 - 0,0 Lettimi 1 0,0 - 0,0 Meccanizzazione 1.440 16,8 1.143 22,3 Elettricità e combustibili 932 10,9 353 6,9 Altri costi 83 1,0 - 0,0

Altre Spese Dirette 2.894 33,7 1.654 32,3 Trasformazione e commercializzazione 1.118 13,0 440 8,6 Spese generali e fondiarie 1.677 19,5 1.164 22,8

Altre spese 99 1,2 49 1,0

Servizi di terzi 660 7,7 264 5,2

Noleggi passivi 38 0,4 - 0,0

Sanitarie e veterinarie 3 0,0 - 0,0 Spese per agriturismo - - - -

Assicurazioni 619 7,2 264 5,2

Gli indici economici aziendali - esposti in tabella 2.8 in forma di catene - danno conto delle buone performance delle aziende del “campione satellite” della Valle d’Aosta che coltivano melo, siano esse più o meno specializzate. Dalla prima catena di indici si evince, infatti, un buon risultato in termini di redditività dei ricavi (vale a dire, la parte degli stessi che resta all’imprenditore dopo aver sottratto tutte le componenti negative di reddito) pari, rispettivamente, a 0,41 e 0,63 nelle aziende meno e in quelle più specializzate nella melicoltura.

Dalla seconda catena di indici emergono risultati altrettanto soddisfacenti in termini di produttività della terra (circa 8.100 euro per ettaro) mentre la produttivi- tà del lavoro è significativamente superiore (circa 29.000 euro per Unità lavorativa) nelle aziende meno specializzate rispetto a quelle meno specializzate (17.650 euro per ettaro). Allo stesso modo, dalla terza catena di indici evidenziata in tabella emerge che la redditività del lavoro prestato dall’imprenditore si attesta intorno a 17.000 euro per ULF nel caso delle aziende meno specializzate, contro i circa 7.000 euro per ULF nel caso delle aziende più specializzate.

Tabella 2.8 – Indici economici delle aziende con melo

Aziende meno specializzate Aziende più specializzate

Aziende (n.) 31 15

Incidenza Costi Correnti [1- (VA/PLV)] 0,24 0,24 Incidenza ammortamenti [1- (PN/VA)] 0,27 0,36 Incidenza altri costi [1- (RN/PN)] -0,06 0,24 Redditività dei ricavi [1- (RN/PLV)] 0,41 0,63 Produttività della terra (PLV/SAU) 8.188 8.130 SAU per unità di lavoro (SAU/ULT) 3,43 2,17 Produttività del lavoro (PLV/ULT) 29.295 17.653 Produttività del lavoro (PLV/ULT) 29.295 17.653 Redditività dei ricavi [1-(RN/PLV)] 0,41 0,63 Incidenza lavoro salariato (ULT/ULF) 1,00 1,09 Redditività lavoro familiare (RN/ULF) 17.298 7.174

Nota: PLV al lordo dei ricavi delle attività connesse.

Fonte: elaborazioni su “campione satellite” RICA Valle d’Aosta 2010-2012

2.2.2 Il Margine lordo del melo

In tabella 2.9 sono evidenziate le informazioni necessarie alla determinazio- ne del ricavo lordo ottenuto dalla coltivazione del melo nelle aziende del “campio-

ne satellite”, ancora una volta raggruppate a seconda dell’incidenza della Produ- zione vendibile del melo sul totale della Produzione aziendale. Come si può notare, il meleto occupa, in media, 1,3 e 1,6 ettari nei due gruppi di aziende e rappresenta, rispettivamente, circa il 30% e il 60% della SAU aziendale. Le rese produttive sono molto più basse rispetto a quelle ottenibili in altri areali montani: basti pensare che nella Provincia Autonoma di Trento dall’elaborazione dei dati RICA (media anni 2009-2011) risulta per il melo una resa di oltre 530 quintali per ettaro.

Tabella 2.9 - Margine lordo del melo

Aziende meno specializzate Aziende più specializzate

Coltivazioni (n.) 31 15

SAU melo (ha) 1,28 1,58

SAU melo Irrigata (ha) 1,22 1,18

SAU aziendale (ha) 4,14 2,61

Resa(q/ha) 159,34 128,88

Dati per ettaro euro % euro %

Produzione lorda (euro/ha) 11.881 100,0 10.497 100,0 Costi variabili (euro/ha) 1.109 9,3 906 8,6

- di cui Acqua 130 1,1 63 0,6 Sementi 10 0,1 10 0,1 Concimi 370 3,1 269 2,6 Difesa 423 3,6 533 5,1 Commercializzazione 97 0,8 1 0,0 Contoterzismo 23 0,2 - 0,0 Energia 34 0,3 19 0,2 Altri costi 14 0,1 11 0,1 Reimpieghi aziendali 8 0,1 - 0,0 Margine lordo 10.772 90,7 9.591 91,4

Fonte: elaborazioni su “campione satellite” RICA Valle d’Aosta 2010-2012

Le produzioni ottenute con impianti e con tecniche assai meno intensive in Valle d’Aosta sono, tuttavia, remunerate in misura che può ritenersi adeguata e il valore della Produzione lorda si aggira intorno a 10.000-12.000 euro per ettaro. Soprattutto, assai contenuti risultano i costi sostenuti per la coltivazione (circa 900-1.000 euro per ettaro, tra i quali spiccano le spese per la difesa e per la concimazione) cosicché il Margine lordo di questa coltura può essere calcolato, mediamente, in circa 10.000 euro per ettaro.

2.2.3 Il sostegno alle aziende con melo

Già si è notato che i trasferimenti pubblici incidono in misura significati- va sugli indicatori di reddito delle aziende produttrici di mele; dalle informazioni esposte in figura 2.10 si evince che gli aiuti di cui beneficiano 45 delle 46 aziende del “campione satellite” che coltivano melo (un’azienda non risulta beneficiare di alcun contributo) sono essenzialmente gli aiuti di fonte comunitaria legati all’ap- plicazione del II Pilastro della PAC, che assommano mediamente a 3.750 euro nel triennio 2010-2012.

Tabella 2.10 – Trasferimenti pubblici alle aziende con melo, per tipologia di con- tributo

Aiuti UE I Pilastro

Aiuti UE

II Pilastro Aiuti di stato Totale aiuti Aziende che percepiscono contributi/

Totale aziende (%) 4,4 100,0 2,2 100,0

Contributo medio (euro) 200 3.752 860 3.780

Fonte: elaborazioni su “campione satellite” RICA Valle d’Aosta 2010-2012