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Samis e Boristene: uno stesso autore?

Nel documento PIETRE LATRANTI E NITRENTI (pagine 50-73)

2. Le questioni relative a Cyras, Samis, e Boristene

2.2. Samis e Boristene: uno stesso autore?

È vero che è molto allettante interpretare le somiglianze lessicali tra l’iscrizione di Boristene e quella di Samis come se ci fosse un legame diretto tra i due testi, soprattutto perché quando l’iscrizione può essere attribuita a un imperatore come hanno supposto Gascou e Janon. Tuttavia, le parole che hanno in comune sono anche presenti nella letteratura e sono riconducibili a una base comune nella realtà. Lo stesso vale per le somiglianze tematiche: la zanna del cinghiale era famigerata e la velocità è onnipresente quando si parla di un cavallo sia nella produzione letteraria che in quella epigrafica. Per quanto riguarda i riferimenti indiretti ad Adriano, quello dell’iscrizione per Samis non rinvia all’imperatore in sé, ma alla Villa Adriana, la quale era semplicemente il punto di riferimento più noto nei dintorni delle fonti di Aquae Albulae.

Per di più, l’attribuzione dell’iscrizione di Samis ad Adriano non ha senso: la qualità epigrafica è francamente indegna di un imperatore. Anche se uno schiavo l’avesse incisa come hanno proposto Gascou e Janon (67-8), non è credibile che Adriano l’avesse fatto esporre pubblicamente, in confronto con la bellezza e correttezza delle altre epigrafi per animali. È anche notevole il fatto che Samis non è attestato nella letteratura, mentre Boristene era rinomato.

Che il componimento per Boristene non sia stato composto da Adriano, è confermato da un’analisi più dettagliata fra i due testi che hanno tra di loro chiare differenze metriche, stilistiche, paleografiche, ed epigrafiche. Il metro di Boristene è estremamente ricercato, mentre i distici di Samis sono piuttosto ordinari.

Stilisticamente entrambe le iscrizioni sono raffinate, ma usano tecniche e figure diverse. Per quanto riguarda la paleografia: il frammento dell’iscrizione per Boristene trovato da Calvet mostra caratteri del secondo secolo d.C., mentre l’iscrizione per Samis è scritta in capitale rustica. Epigraficamente, l’impaginazione di Samis è tutt’altro che curata e il livello grammaticale del lapicida è molto approssimativo.

Insomma, dal momento che sono diversi quasi su ogni livello e gli argomenti di Gascou e Janon sono facilmente confutabili, possiamo concludere che i due componimenti siano opera di due autori diversi.

Appendice: immagini delle iscrizioni citate

Immagine 1: Cytheris L(iberta). Narbonne, Musée de Lamourguier.

Esperandieu, Émile. Recueil générale des bas-reliefs de la Gaule Romaine. Imprimerie Nationale, 1907, pag. 456.

Immagine 2: Cane seduto. Narbonne, Musée de Lamourguier.

Immagine 3: Cyras. Roma, Musei Capitolini.

Panciera, Silvio. La collezione epigrafica dei Musei Capitolini. Inediti, revisioni, contributi al riordino. Edizioni di storia e letteratura, 1987, tavola XXII, 3.

Immagine 4: Helena. Malibù, Paul Getty Museum.

Ogilvie, Betsy. “Helena”. Pinterest, https://www.pinterest.com/pin/535717318150209460/.

Immagine 5: Margarita. Londra, British Museum.

The Trustees of the British Museum. “Epitaph Plaque”. The British Museum, https://www.britishmuseum.org/collection/object/G_1756-0101-1126.

Immagine 6: Patrikê. Pogerola, chiesa di Santa Marina.

Soldovieri, Umberto. “EDR120622”. EDR, http://www.edr-edr.it/edr_programmi/view_img.php?id_nr=120622&lang=it.

Immagine 7a e 7b: Aeolis. Monumento perso.

Granino Cecere, Maria Grazia. «Il sepolcro della catella Aeolis». Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, vol. 100, 1994, tavola XXII a) e b) (=Neg.Ist.Arch.Germ. 70.389-90).

Immagine 8: Cane da guardia. Villa Potenza, Musei Civici di Macerata.

Gasperini, Lidio. Scritti storico-epigrafici in memoria di Marcello Zambelli. Centro editoriale internazionale, 1978, tavola VI.

Immagine 9: Fuscus. Oderzo, Museo Civico Archeologico.

“AE 1994, 699”. Epigraphik-Datenbank Clauss-Slaby, http://db.edcs.eu/epigr/bilder.php?bild=$AE_1994_00699.jpg.

Immagine 10: Myia. Auch, Musée des Jacobins.

“CIL XII, 488”. Epigraphik-Datenbank Clauss-Slaby, http://db.edcs.eu/epigr/bilder.php?bild=$CIL_13_00488.jpg.

Immagine 11: Speudusa. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

Camodeca, Giuseppe. Catalogo delle iscrizioni latine del museo nazionale di Napoli. Napoli: Loffredo, 2000, pag. 102.

Immagine 12: Foliot, Philippe. Samis. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

Gascou, Jacques, e Michel Janon. «Les chevaux d’Hadrien». Revue archéologique de Narbonnaise, vol.

33, n. 1, Persée, 2000, pag. 64.

Immagine 13: ‘Coporus’. Verona, Museo Maffeiano.

Inscriptiones Italiae: Regio 10, fasc. 5, Brixia, a cura di Albino Garzetti, Roma, Libreria dello Stato, 1986, pag. 204.

Immagine 14: de Peiresc, Nicolas-Claude Fabri. Ms. 8957, f. 191. Parigi, Bibliothèque Nationale.

Raddato, Carole. “Dessin de Peiresc, ms. 8957, f. 191, Bibliothèque Nationale, Paris”. Following Hadrian,

https://followinghadrian.com/2018/04/18/early-spring-118-ad-hadrian-conducts-negotiations-with-the-king-of-the-roxolani-in-moesia-inferior-hadrian1900/inscription-cil-xii-1122-iln-apt-33-dessin-de-peiresc-ms-8957-f-191-bibliotheque-nationale-paris/

Immagine 15: Hoc situs est in agro. Avignone, Musée Calvet.

Disdero, Michel. “Fragment de l’épitaphe de Borysthène Hoc Situs Est in Agro”, 30 agosto 2019. Google Photos,

https://photos.google.com/share/AF1QipOJlU8vIaLHQM4dzjYbUkgghs4oim4o- nIhpklN3Gl4v81JvMgf4qtnjRBlNMN1pA/photo/AF1QipOI_oHWZn-2pKWONLPbc9fygSmqKHRPbY0VnrF7?key=NFZ6REFfcjhNNjNxVWtNTkF3LUZUUXg1NkJHVUlR

Immagine 16: Hoc situs est in agro: davanti e retro. Avignone, Musée Calvet.

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1.2. Opere letterarie

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2. Fonti secondarie

2.1. Fonti pubblicate

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532-60.

3.3. Immagini

Immagine 1: Cytheris L(iberta). Narbonne, Musée de Lamourguier. Esperandieu, Émile. Recueil générale des bas-reliefs de la Gaule Romaine. Imprimerie Nationale, 1907, pag. 456.

Immagine 2: Cane seduto. Narbonne, Musée de Lamourguier. Esperandieu, Émile. Recueil générale des bas-reliefs de la Gaule Romaine. Imprimerie Nationale, 1907, pag. 457.

Immagine 3: Cyras. Roma, Musei Capitolini. Panciera, Silvio. La collezione epigrafica dei Musei Capitolini.

Inediti, revisioni, contributi al riordino. Edizioni di storia e letteratura, 1987, tavola XXII, 3.

Immagine 4: Helena. Malibù, Paul Getty Museum. Ogilvie, Betsy. “Helena”. Pinterest, https://www.pinterest.com/pin/535717318150209460/.

Immagine 5: Margarita. Londra, British Museum. The Trustees of the British Museum. “Epitaph Plaque”.

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Immagine 13: ‘Coporus’. Verona, Museo Maffeiano. Inscriptiones Italiae: Regio 10, fasc. 5, Brixia, a cura di Albino Garzetti, Roma, Libreria dello Stato, 1986, pag. 204.

Immagine 14: de Peiresc, Nicolas-Claude Fabri. Ms. 8957, f. 191. Parigi, Bibliothèque Nationale. Raddato, Carole. “Dessin de Peiresc, ms. 8957, f. 191, Bibliothèque Nationale, Paris”. Following Hadrian, https://followinghadrian.com/2018/04/18/early-spring-118-ad-hadrian-conducts-negotiations- with-the-king-of-the-roxolani-in-moesia-inferior-hadrian1900/inscription-cil-xii-1122-iln-apt-33-dessin-de-peiresc-ms-8957-f-191-bibliotheque-nationale-paris/

Immagine 15: Hoc situs est in agro. Avignone, Musée Calvet. Disdero, Michel. “Fragment de l’épitaphe de Borysthène Hoc Situs Est in Agro”, 30 agosto 2019. Google Photos,

https://photos.google.com/share/AF1QipOJlU8vIaLHQM4dzjYbUkgghs4oim4o-

nIhpklN3Gl4v81JvMgf4qtnjRBlNMN1pA/photo/AF1QipOI_oHWZn-2pKWONLPbc9fygSmqKHRPbY0VnrF7?key=NFZ6REFfcjhNNjNxVWtNTkF3LUZUUXg1NkJHVUlR Immagine 16: Hoc situs est in agro: davanti e retro. Avignone, Musée Calvet. Tallah, Linda. «Le Luberon et

Pays d’Apt». Carte archéologique de la Gaule, vol. 84, n. 2, Académie des inscriptions et belles-lettres, 2004, pag. 231.

4. Ulteriori letture

Ferris, Iain M. Cave Canem : Animals and Roman Society. Amberley, 2018.

Meeusen, Michiel. «Anytes grafepigrammen voor geliefde dieren». Hermeneus, vol. 89, n. 5, Nederlands klassiek verbond, 2016-2017, pagg. 225–29.

Paoli, Ugo Enrico. Vita romana: usi, costumi, istituzioni, tradizioni. Ristampa, Mondadori, 2019.

Nel documento PIETRE LATRANTI E NITRENTI (pagine 50-73)

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