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SCHEDE INFORMATIVE DEI CENTRI OPERATIVI REGIONALI

Silvia Eccher2, Anna Maria Cacciatore3, Jana Zajacova3, Carolina Mensi4, Dario Consonni4, Paolo Galli5, Giuseppe Franchino5, Iliana Pompei5, Lucia Miligi6, Alessandra Benvenuti6, Alessandro Franchi11, Roberto Calisti7, Cristiana Pascucci7, Stefania Massacesi7, Elisa Romeo8, Laura Ancona8, Fulvio Cavariani8, Valeria Ascoli8, Marisa Corfiati1, Alessandro Marinaccio1e gruppo di lavoro ReNaTuNS*

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE PIEMONTE Autori: Anna Maria Cacciatore, Jana Zajacova - SPreSAL ASL CN 1, Regione Piemonte

Superficie (km2):25.387.

Popolazione al 31/12/2013:4.374.052 (M = 2.110.576; F = 2.263.476).

Denominazione del COR:Centro Operativo Regionale del ReNaTuNS del Piemonte c/o ASL Cuneo 1, Dipartimento di Prevenzione, Servizio Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro, corso Francia 10, 12100 Cuneo.

Provvedimento e anno di istituzione del COR:D.G.R. n. 24/660 del 27/09/2010; in precedenza “Centro regionale per-manente per la ricerca attiva dei TuNS” istituito con D.G.R. n 3527997 del 02/08/1999 (raccolta dati dal 1996).

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza:dal 1996.

Responsabile:Anna Maria Cacciatore.

Responsabile vicario:Jana Zajacova.

Rete per la rilevazione attiva

Reparti di otorinolaringoiatria (n = 28), radioterapia (n = 9), anatomia patologica (n = 14), oncologia (n = 2) e chirurgia maxillo-facciale (n = 2), corrispondenti alla totalità dei centri regionali di diagnosi e trattamento dei TuNS.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 2000 - 2012

N. 559 (U = 436, D = 123) di cui n. 408 (U = 337, D = 71) definiti per esposizione.

Settori di esposizione professionale prevalenti

Fabbricazione di mobili; industria del legno e dei prodotti in legno; edilizia; fabbricazione di mezzi di trasporto; industria tessile; industria metalmeccanica.

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali in regione

Sono ampiamente diffuse nell’area della provincia di Torino e di Cuneo le attività di lavorazione del legno e di produzione di mobili, che tradizionalmente costituiscono un importante settore produttivo, soprattutto nell’area del Saluzzese. Si segnala anche la rilevanza del settore tessile con possibile esposizione a polveri tessili nel Biellese. Per i residenti nelle provincie di Alessandria e di Novara si deve tenere conto di un fenomeno di migrazione sanitaria verso strutture sanitarie situate in Lom-bardia, con possibile mancata rilevazione dei casi da parte del COR Piemonte.

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Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

L’attività di registrazione è limitata ai casi incidenti di carcinoma naso-sinusale epiteliale occorsi in soggetti residenti in Pie-monte. Il registro procede a raccogliere anche i casi di papilloma invertito, tumore benigno che, in base alle attuali cono-scenze, tenderebbe a recidivare e a andare incontro a trasformazione maligna e sarebbe associato a fattori di rischio professionale, quali i fumi di saldatura e solventi. La rilevazione dei casi è condotta mediante ricerca attiva, cioè contattando i reparti con periodicità fissa: è compilata una scheda con i dati anagrafici dei pazienti individuati, che sono successivamente intervistati da personale specificamente addestrato con l’ausilio di un questionario volto a ricostruire la storia lavorativa del soggetto e l’esposizione ad una lista di fattori di rischio noti o sospetti per i tumori naso-sinusali.

Contatti

Anna Maria Cacciatore (tel. 0171 450137; email [email protected]; fax 0175055103); Jana Zajacova (tel.

0172240677; email [email protected]); [email protected].

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE PIEMONTE segue Autori: Anna Maria Cacciatore, Jana Zajacova - SPreSAL ASL CN 1, Regione Piemonte

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE LOMBARDIA

Autori: Carolina Mensi, Dario Consonni, Luciano Riboldi, Pier Alberto Bertazzi - Dipartimento di Medicina Preventiva Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Università di Milano

Superficie (km2):23.863.

Popolazione al 31/12/2013:9.794.525 (M = 4.764.897; F = 5.029.628).

Denominazione del COR:Registro Tumori dei Seni Nasali e Paranasali della Lombardia c/o Fondazione IRCCS Ca’

Granda, Ospedale Maggiore Policlinico e Università degli Studi di Milano, Milano.

Provvedimento e anno di istituzione del COR:D.G.R. IX/4527 del 19/12/2012.

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza:dal 2008.

Responsabile:Carolina Mensi.

Direttore scientifico:Luciano Riboldi.

Rete per la rilevazione attiva

Reparti di otorinolaringoiatria, chirurgia maxillo-facciale, oncologia e servizi di anatomia patologica di ospedali e case di cura della regione Lombardia.

Altre fonti

Schede di dimissione ospedaliera (SDO), registri di mortalità delle ASL, registri tumori (ove presenti) e flussi informativi INAIL.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 2000 - 2012

N. 296 (U = 194, D = 102) di cui n. 272 (U = 183, D = 89) definiti per l’esposizione.

Settori di esposizione professionale prevalenti

Fabbricazione di articoli in pelle; fabbricazione di mobili; industria del legno e dei prodotti in legno; edilizia; industria metal-lurgica e fabbricazione di prodotti in metallo.

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali in regione

In Lombardia sono attivi ancora oggi due poli di lavorazione del legno: fabbricazione di mobili nelle provincie di Monza Brianza e Como e lavorazione del legno in senso lato in provincia di Sondrio. Sono presenti anche due “poli calzaturieri”

nelle provincie di Pavia (Vigevano) e Milano (Parabiago) ed un polo conciario in provincia di Milano (Turbigo). La produzione calzaturiera e la lavorazione del legno sono diffuse anche nel restante territorio regionale e sono risultate le principali fonti di esposizione professionale nei casi di tumori naso-sinusali finora registrati.

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SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE LOMBARDIA segue

Autori: Carolina Mensi, Dario Consonni, Luciano Riboldi, Pier Alberto Bertazzi - Dipartimento di Medicina Preventiva Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Università di Milano

Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

Il Registro dei Seni Nasali e Paranasali della Lombardia ha iniziato la sua attività alla fine del 2007 ed è stato “innestato” al-l’interno del già attivo Registro Mesoteliomi, di cui sfrutta oltre che l’esperienza anche parte dei flussi informativi. I casi sono sistematicamente raccolti con la collaborazione di tutti i reparti di diagnosi e cura regionali. Sono inoltre attuate verifiche di completezza sfruttando tutte le fonti disponibili sul territorio (SDO, mortalità, registri tumori, INAIL). La rilevazione dell’espo-sizione a cancerogeni è effettuata grazie a personale dei Servizi di medicina del lavoro ospedalieri (UOOML) e territoriali (PSAL-ASL) lombardi.

Riferimento bibliografico

Mensi C, Consonni D, Sieno C, De Matteis S, Riboldi L, Bertazzi PA. Sinonasal cancer and occupational exposure in a pop-ulation-based registry. Int J Otolaryngol. 2013;2013:672621. doi: 10.1155/2013/672621. Epub 2013 Sep 4.

Contatti

Carolina Mensi (tel. 02 55032595, 02 50320137; fax 02 50320139; e-mail [email protected]).

Sito web:http://www.policlinico.mi.it/medicina_lavoro1/rtsnp/contatti.html [consultato dicembre 2015].

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE TOSCANA

Autori: Lucia Miligi, Anna Maria Badiali, Valentina Cacciarini, Alessandra Benvenuti, Lucia Giovannetti, Andrea Martini, Andrea Salvadori, Patrizia Legittimo - Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (ISPO), Struttura semplice di epidemiologia occupazionale e ambientale, Regione Toscana

Superficie (km2):22.987.

Popolazione al 31/12/2013:3.692,828 (M = 1.772.317; F = 1.920.511).

Denominazione del COR:Registro Toscano dei Tumori Naso-Sinusali c/o Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), Struttura complessa di epidemiologia occupazionale e ambientale, Regione Toscana.

Provvedimento e anno di istituzione del COR:D.G.R. n. 1113 del 28/12/2010.

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza:dal 2005.

Responsabile:Lucia Miligi.

Responsabile vicario:in attesa di nomina.

Rete per la rilevazione attiva

Servizi di anatomia patologica, reparti di otorinolaringoiatria, radioterapia, chirurgia maxillo-facciale delle AOU Toscane e Servizi di Prevenzione delle ASL territoriali.

Altre fonti

Schede di dimissione ospedaliera (SDO), Registro Tumori Toscano, INAIL.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 2002 - 2012

N. 208 (U = 154; D = 54), di cui n. 140 (U = 109; D = 31) definiti per esposizione.

Settori di esposizione professionale prevalenti

Fabbricazione di articoli in pelle; fabbricazione di mobili; industria del legno e dei prodotti in legno; industria conciaria;

edilizia; fabbricazione di prodotti in sughero.

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali in regione

In Toscana sono ampiamente rappresentati i comparti del legno nelle zone pisana, pistoiese e senese e del cuoio (polo conciario) e calzaturiero nell’empolese e nel Valdarno inferiore, comparti che sono entrambi presenti anche nella provincia di Firenze. La mansione più frequente tra gli esposti a polveri di legno è quella di falegname seguita da quella di carpentiere.

Il 69% dei casi esposti a polveri di legno presenta come tipo istologico l’adenocarcinoma. Una lavorazione a rischio emersa nella regione è la fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero (tappi, solette, ecc.): nel ciclo produttivo dei tappi

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SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE TOSCANA segue

Autori: Lucia Miligi, Anna Maria Badiali, Valentina Cacciarini, Alessandra Benvenuti, Lucia Giovannetti, Andrea Martini, Andrea Salvadori, Patrizia Legittimo - Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (ISPO), Struttura semplice di epidemiologia occupazionale e ambientale, Regione Toscana

in sughero le fasi di premacinatura, rimacinatura e la smerigliatura sono state descritte come le più polverose ed è emerso inoltre l’uso di formaldeide. Per le polveri di cuoio sono più rappresentate, sia nel calzaturiero sia nel comparto conciario, le mansioni che prevedono il taglio, con prevalenza del tipo istologico dell’adenocarcinoma di tipo intestinale (82%). Tra le esposizioni professionali assume inoltre un certo rilievo quella a polveri tessili, negli addetti al telaio del comparto tessile.

Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

Il flusso su cui è basato il registro toscano appare consolidato, anche se permangono alcune criticità nella rilevazione dei casi limitatamente ad alcune aree. Per quanto riguarda l’esposizione, la presenza di più cancerogeni certi o sospetti da de-finire rende evidentemente più complessa la definizione dell’esposizione dei casi. È stata pertanto prevista la nomina a livello regionale di un “panel” di esperti che potrà dare un contributo nelle situazioni più problematiche. È stato inoltre pre-disposto un catalogo delle esposizioni.

Riferimento bibliografico

Rapporto regionale 2013; Miligi L, Marinaccio A, Legittimo P, Cacciarini V., Badiali A.M., Benvenuti A., Buzzoni C, Melis M, Sechi O, Cesaraccio R, Bastos J, Piro S, Crocetti E. The proposal for a collaborative study to investigate the role of cork in the development of the cancer of the nose and paranasal sinus: state of art. Grell, 2013.

Contatti

Lucia Miligi (tel. 055 7972567; email [email protected]); Valentina Cacciarini (tel. 055 7972525; email [email protected]); Anna Maria Badiali (tel. 055 7972567; email [email protected]).

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE MARCHE Autori: Roberto Calisti, Cristiana Pascucci, Stefania Massacesi - SPSAL, Area Vasta 3, Regione Marche

Superficie (km2):9.694.

Popolazione al 31/12/2008:1.569.578 (M = 763.741; F = 805.837).

Denominazione del COR:Centro Operativo Regionale delle Marche c/o ASUR MARCHE - Area Vasta Territoriale n. 3 Ci-vitanova Marche - Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) - CiCi-vitanova Marche (MC).

Provvedimento e anno di istituzione del COR:D.G.R. n. 2229 del 28/12/2009.

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza:2003 - 2013.

Responsabile:Roberto Calisti.

Responsabile vicario:in attesa di nomina.

Rete per la rilevazione attiva

Reparti di otorinolaringoiatria e servizi di anatomia patologica dell’ASUR Marche e delle due aziende ospedaliere regionali.

Altre fonti

Schede di dimissione ospedaliera (SDO); INAIL; Servizi per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) dell’ASUR Marche.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 1989 - 2013

N. 152 (U = 120; D = 32), di cui n. 113 (U = 92; D = 21) definiti per esposizione

Settori di esposizione professionale prevalenti

Fabbricazione di articoli in pelle; industria del legno e dei prodotti in legno; fabbricazione di mobili; attività connesse all’al-levamento di animali.

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali in regione

Nel tessuto produttivo marchigiano sono chiaramente riconoscibili un “polo calzaturiero” nelle provincie di Macerata e di Fermo e due “poli del legno” (segnatamente vocati alla produzione di mobili componibili, soprattutto per cucine) nelle pro-vincie di Pesaro-Urbino e di Macerata. La produzione calzaturiera e la lavorazione del legno sono del resto diffuse in tutto il territorio regionale, anche al di fuori di tali poli.

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Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

È stato completato un tentativo di recupero della casistica regionale con incidenza fino al 2000 compreso. È stata posta a re-gime una sistematica rilevazione dei casi di nuova incidenza, con la miglior tempestività possibile; al riguardo è stata completata la presa di contatto con tutte le strutture della rete sanitaria pubblica marchigiana alla cui osservazione possono essere giunti e/o giungere casi di TuNS. Il registro si avvale di un’efficace collaborazione con gli altri COR, rilevante per la considerevole mo-bilità passiva di pazienti marchigiani verso strutture extraregionali (soprattutto Lombardia ed Emilia Romagna).

Contatti:Roberto Calisti (tel. 0733 823834; email [email protected]); Cristiana Pascucci (0733 823819; email [email protected], [email protected]); Stefania Massacesi (0733 823819; email [email protected]).

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE MARCHE segue Autori: Roberto Calisti, Cristiana Pascucci, Stefania Massacesi - SPSAL, Area Vasta 3, Regione Marche

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE LAZIO

Autori: Elisa Romeo, Laura Ancona, Valeria Ascoli, Anna Balestri, Caterina Carnovale Scalzo, Fulvio Cavariani, Ilaria Cozzi, Letizia Gasperini, Francesco Forastiere, Marina Davoli - Dipartimento di Epidemiologia, Regione Lazio

Superficie (km2):17.232.

Popolazione al 31/12/2013:5.557.276 (M = 2.666.925; F = 2.890.351).

Denominazione del COR:Centro Operativo Regionale Lazio c/o Dipartimento di Epidemiologia ASL RME, SSR, regione Lazio.

Provvedimento e anno di istituzione del COR: D.G.R. del Lazio n. 177 del 27/03/2009.

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza:non sono disponibili dati di incidenza regionale.

Responsabile:dott. ssa Marina Davoli.

Responsabile vicario: dott. Francesco Forastiere.

Rete per la rilevazione attiva

Reparti di otorinolaringoiatria, chirurgia maxillo-facciale e servizi di anatomia patologica del Lazio.

Altre fonti

Schede di dimissione ospedaliera (SDO); INAIL; RENCAM, Servizi per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di La-voro(SPSAL), altri COR.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 2000 - 2012 N. 52 (M = 40; F = 12) di cui nessuno definito per esposizione.

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali in regione:attualmente non è possibile indicare le più rilevanti sorgenti di ri-schio di esposizione agli agenti causali di TuNS, considerata l’assenza di attività di analisi anamnestica. Nel tessuto produt-tivo laziale il settore produtprodut-tivo in cui è ragionevole aspettarsi il maggior numero di casi è rappresentato dall’edilizia, considerata la grande platea di occupati nel settore e la possibile esposizione a polveri nei lavori che utilizzano e trasformano il legno.

Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

Le strutture sanitarie regionali sono ancora carenti nella trasmissione dei dati, per cui la maggior parte dei casi presenti at-tualmente nel registro è stata estratta dal Sistema Informativo Ospedaliero regionale (43 casi fonte SIO). Non siamo ancora in possesso di dati sulla definizione dell’esposizione in quanto il COR Lazio ha cominciato ad affrontare questo aspetto solo da pochi mesi, in seguito alla formazione degli operatori dei servizi avvenuta nel maggio 2013 e all’elaborazione delle schede di attività specifiche per edilizia e metalmeccanica grazie alla collaborazione dei colleghi del COR Toscana.

Contatti

Elisa Romeo (tel. 0683060403; email [email protected]); Laura Ancona (tel. 0683060403; email [email protected]);

Francesco Forastiere (tel. 0683060484; email [email protected]).

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Autori: Silvia Eccher - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS), Medicina del Lavoro, P.A. di Trento

Superficie (km2):6.212.

Popolazione al 31/12/2013:524.877 (M = 255.832; F = 269.045).

Denominazione del COR:Registro Tumori naso-sinusali della Provincia Autonoma di Trento.

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza:dal 2011.

Responsabile:dott.ssa Silvia Eccher.

Responsabile vicario:in attesa di nomina.

Rete per la rilevazione attiva:reparti di otorinolaringoiatria (n = 2), reparto di radioterapia (n = 1), servizio di anatomia patologica (n = 1) e reparto di chirurgia maxillo-facciale (n = 1), che rappresentano le realtà di trattamento e diagnosi dei TuNS in Trentino.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 2000 - 2012 N. 5 (M), di cui n. 3 definiti per esposizione.

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali nella provincia

Nella regione è notevolmente diffusa la lavorazione del legno, legata principalmente alle attività di tipo forestale e di disbosca-mento e a quelle di prima lavorazione dello stesso (segherie e falegnamerie). In prevalenza è utilizzato legno locale tenero (abete, pino e larice). Un rilevante fattore di confondimento è rappresentato peraltro dall’abitudine, diffusa prevalentemente nelle valli, di procurarsi autonomamente legna da ardere. Non sono presenti nel territorio poli conciari o calzaturieri.

Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

Già a partire dall’anno 2002 è stata intrapresa l’attività di ricerca attiva dei tumori naso-sinusali, tramite la presa di contatto con tutte le strutture di riferimento deputate alla diagnosi e cura dei TuNS nell’ambito della rete pubblica dei Servizi Sanitari.

Ciononostante a tutt’oggi la rilevazione tempestiva e sistematica dei nuovi casi, come pure il recupero dei casi passati, non risulta ancora efficace, dovendo il COR contattare periodicamente e sollecitare le singole strutture interessate. Inoltre, a causa della rilevante migrazione sanitaria dei pazienti affetti da TuNS verso strutture limitrofe extraregionali, molte segnalazioni dei casi tra i residenti giungono ad altri COR.

Contatti

SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Autori: Paolo Galli, Giuseppe Franchino, Iliana Pompei - AUSL Imola, Dipartimento di Sanità Pubblica, UOC Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro, Regione Emilia-Romagna

Superficie (km2):22.452.

Popolazione al 01/01/2014:4.452.782 (M=2.157.201; F=2.295.581).

Denominazione del COR

Centro Operativo Regionale per la rilevazione dei tumori naso-sinusali dell’Emilia-Romagna c/o AUSL Imola, Dipartimento di Sanità pubblica, UOC Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro, Regione Emilia-Romagna.

Provvedimento e anno di istituzione del COR

Nota P.G. 2012-293858 del Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali Emilia-Romagna del 13/12/2012.

Periodo per il quale sono disponibili dati di incidenza

Tassi medi stand. per età -Triennio 2007 - 2009: Complessivo: T = 1,08 (M = 1,28; F = 0.90); solo tumori epiteliali: T 0,67 (M = 0,83; F = 0,52). Anni successivi in corso di definizione.

Responsabile:Paolo Galli.

Responsabile vicario: in attesa di nomina.

Rete per la rilevazione attiva

Referenti per ogni unità operativa di otorinolaringoiatria, anatomia patologica, radioterapia, chirurgia maxillo-facciale e servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPSAL) presenti nelle 11 AUSL e nelle 5 AOSP della regione.

Totale di casi di TuNS registrati nel periodo 2000 - 2012

N. 97 (M = 58; F = 39), di cui n. 12 (M = 7; F = 5) definiti per esposizione. Alla data di pubblicazione del report, i casi totali raccolti dal COR sono 184 (M = 122 e F = 62), di cui 107 (M = 67 e F = 40) definiti per esposizione.

Settori di esposizione professionale prevalenti

Fabbricazione di articoli in pelle; industria tessile; fabbricazione di mobili.

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SCHEDA DI SINTESI - CENTRO OPERATIVO REGIONALE RENATUNS REGIONE EMILIA-ROMAGNA segue Autori: Paolo Galli, Giuseppe Franchino, Iliana Pompei - AUSL Imola, Dipartimento di Sanità Pubblica, UOC Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro, Regione Emilia-Romagna

Profilo di rischio per tumori naso-sinusali in regione

La struttura produttiva della regione Emilia-Romagna conta 340.396 aziende (PAT INAIL), il 96% delle quali con meno di 15 addetti (dati 2011). Secondo i dati regionali provenienti dai registri degli esposti ex D.Lgs. 81/2008, le polveri di legno sono il cancerogeno professionale più diffuso. Inoltre il 47,8% delle esposizioni professionali a cancerogeni (13.133 lavoratori, in-cluse le esposizioni multiple) riguarda agenti associati in letteratura con i TuNS, ovvero polveri di legno, polveri di cuoio, ni-chel, cromo e formaldeide. La composizione del tessuto produttivo regionale mostra una consistenza dell’1,5% per il comparto legno, del 7% per il comparto metalmeccanico e del 21% per il comparto edile (dati OReIL - 2011).

Caratteristiche e limiti del sistema di sorveglianza

Il sistema di sorveglianza parte dall’anno 2007. La rete di rilevazione dei casi ha raggiunto un significativo livello di copertura solo a metà dell’anno 2013, per cui i casi segnalati risultano al momento inferiori rispetto agli attesi. La rilevazione riguarda i casi incidenti di carcinoma naso-sinusale epiteliale validati a livello regionale e occorsi in soggetti residenti in Emilia-Ro-magna. Rispetto ai mesoteliomi, la presenza di più cancerogeni in gioco, certi o sospetti, rende più problematica la defini-zione dell’esposidefini-zione. Per tale motivo è stato istituito un panel regionale di esperti che supervisiona le attribuzioni del nesso di causalità e predisposto un catalogo delle esposizioni. Infine, è stata effettuata, tramite i registri tumori provinciali, la raccolta dei casi incidenti dal 1991 al 2011, che appare peraltro non omogenea sul territorio regionale dal momento tali re-gistri coprono differenti segmenti temporali nelle diverse provincie, sovrapponibili solo per il triennio 2007 - 2009.

Contatti

Paolo Galli, Giacomo Pacassoni, Cristina Neretti (tel 0542 604950; email [email protected]).

(ReNaTuNS) PRIMO RAPPORTO

Appendici

REGISTRO NAZIONALE DEI TUMORI NASO-SINUSALI (RENATUNS) INAIL, Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale c/o Laboratorio di Epidemiologia occupazionale e ambientale.

c/o ASL Cuneo 1, Dipartimento di Prevenzione, Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.

Corso Francia 10, 12100 Cuneo, Via Torino 143, 12038 Savigliano Telefono: 0171 450137, 0172 240677

Email: [email protected]; [email protected]

COR LOMBARDIA

Registro Tumori dei Seni Nasali e Paranasali della Lombardia – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Università degli Studi di Milano.

Via San Barnaba 8 - 20122 Milano

Telefono: 02 50320137 - 02 55032595; fax: 02 50320139 Email: [email protected] - [email protected]

Sito web: http://www.policlinico.mi.it/medicina_preventiva [consultato dicembre 2015].

COR PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Registro Tumori naso-sinusali della Provincia Autonoma di Trento

c/o Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS), Medicina del lavoro, P.A. di Trento Telefono: 0461 904654; mail [email protected]

COR EMILIA-ROMAGNA

Centro Operativo Regionale per la rilevazione dei tumori naso-sinusali dell’Emilia-Romagna

c/o AUSL Imola, Dipartimento di Sanità pubblica, UOC Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro,

APPENDICE I

I CONTATTI DEI CENTRI OPERATIVI REGIONALI DEL REGISTRO