ITALIA
1. Scheda 1 (VI-VII sec.; provenienza: reliquiario del Sancta Sanctorum in
Laterano. Stoffa inviata da Michele, figlio dell’imperatore Teofilo, a papa Benedetto III verso la metà del IX secolo);
2. Scheda 10 (VIII-IX sec.; il panno era usato per foderare gli sportelli dell’altare
di Vuolvinio, 850 circa, nella Cattedrale di Sant’Ambrogio a Milano);
3. Scheda 11 [VIII-IX sec.; il frammento era contenuto nella teca argentea della
croce smaltata di papa Pasquale I (817-824), facente parte del Tesoro del Sancta Sanctorum del Laterano];
4. Scheda 29 [VIII-IX sec.; il panno fu rinvenuto, nel 1905, nel Tesoro della
cappella del Sancta Sanctorum in Vaticano, nelle stesse circostanze che portarono al rinvenimento di stoffe consimili, all’interno di reliquiari compresi tra l’età di Leone III (795-816) e quella di Pasquale I (817-824)];
5. Scheda 30 [VIII-IX sec.; il panno fu rinvenuto, nel 1905, nel Tesoro della
cappella del Sancta Sanctorum in Vaticano, nelle stesse circostanze che portarono al rinvenimento di stoffe consimili, all’interno di reliquiari compresi tra l’età di Leone III (795-816) e quella di Pasquale I (817-824)];
6. Scheda 44 (a, b) [VIII-IX sec.; la casula, detta di San Marco papa, morto il 7
ottobre del 336, la cui tomba fu trovata sotto il pontificato di Ildebrando di Soana (1073-1085), e le cui ossa prima furono ricomposte e trasportate a Roma, e, successivamente, traslate in vari luoghi, tra i quali l’abbazia di San Salvatore, è un paramento sacro, di origine medievale, che appartiene all’abbazia di San Salvatore da una data molto antica ma del tutto incerta. Un’altra ipotesi, infatti, vorrebbe legare il manufatto a papa Giovanni VIII (872- 882), per la presenza di un’iscrizione con il suo nome posta all’altezza della nuca dell’officiante];
7. Scheda 17 (IX sec.; il telo serviva ad avvolgere le ossa di Sant’Emidio durante
la traslazione, dal cimitero suburbano di Campo Parignano, alla Cattedrale di Ascoli Piceno, avvenuta intorno al 1060);
8. Scheda 18 (IX-X sec.; il tessuto sarebbe giunto a Ravenna nel 967, assieme ad
altri doni diplomatici provenienti da Bisanzio e destinati all’imperatore Ottone I. In seguito sarebbe stato impiegato per l’avvolgimento del corpo di San Giuliano);
9. Scheda 32 (metà X sec., probabilmente ante 944; in quell’anno, infatti,
Costantino Porfirogenito e Romano I Lecapeno conclusero con l’emiro di Edessa il trattato che comprendeva anche il ritorno in mani cristiane del Sacro Volto traslato a Bisanzio. È molto probabile che la reliquia sia stata avvolta, per quell’occasione, in preziosi tessuti);
10. Scheda 19 (X-XI sec.; un termine ante quem per la datazione deve essere
considerata l’introduzione del telo nel sarcofago del santo, avvenuta alla fine del secolo X, quando il corpo di San Ciriaco venne traslato da S. Stefano, primigenia cattedrale della città, a S. Lorenzo, l’attuale S. Ciriaco; oppure all’inizio del secolo XI, probabilmente nel 1017, quando il corpo di S. Marcellino venne traslato nella cattedrale ed il copro di S. Ciriaco subì un’ennesima ricognizione);
11. Scheda 47 (primo quarto del sec. XIII; si può fissare un termine post quem
al 1226, anno della morte di San Francesco);
12. Scheda 48 (XIII sec.; la datazione proposta per la stoffa è duecentesca,
concordante con la datazione della cassa contenente le reliquie di San Secondo);
13. Scheda 50 (XIII-XIV sec.; è probabile che questo telo sia stato usato come
rivestimento della cassa esterna, contenente il corpo di Sant’Antonio, durante la ricognizione del 14 giugno 1310. Un’altra ipotesi vede l’inserimento del tessuto, nella tomba del Santo, in occasione di una più antica ricognizione, risalente all’8 aprile 1268).
FRANCIA
1. Scheda 2 (VI-VII sec.; la stoffa venne impiegata per avvolgere il corpo di Sant’Elena nella prima metà del sec. VIII, forse durante gli anni 816-817, o comunque prima dell’842);
2. Scheda 5 (VII sec.; Il tessuto avvolgeva le reliquie di S. Austremoine. La tradizione vuole che, in origine, esso fosse stato donato da Costantino V a Pipino il Breve, il quale, nel 764, lo utilizzò come sudario per avvolgere il corpo della santa);
3. Scheda 37 (VII-VIII sec.; il tessuto consta di due frammenti, ora uniti, che anticamente vennero utilizzati per avvolgere le reliquie dei santi Lupo e Colomba quando quest’ultime, nell’anno 853, vennero riesumate);
4. Scheda 8 (VIII-IX sec.; il tessuto venne utilizzato come lenzuolo funebre per avvolgere le reliquie di San Victor, morto nel 750);
5. Scheda 9 (VIII-IX sec.; il Vescovo Hincmar, nell’852, fece costruire un reliquiario d’argento contenente il corpo di San Rémi e, in tale occasione, venne inserito il cuscino);
6. Scheda 31 (VIII-IX sec.; lo sciamito proviene dalla teca con le reliquie di S. Amond, conservata nella chiesa di Saint Gengoulph in Toul. Si ritiene probabile che vi sia stato deposto al momento del trasferimento dei resti di questo vescovo di IV secolo, per volontà del suo successore Frotario, nell’anno 820);
7. Scheda 27 (XI-XII sec.; il tessuto proviene dall’urna di San Siviard. Tra le reliquie, oltre alle verbalizzazioni di autenticità delle stesse risalenti al 1571 e al 1697, furono ritrovate “etichette” dei secoli XI-XII, verosimilmente contemporanee alla tessitura stessa della pezza);
8. Scheda 28 (XII sec.; l’ipotesi più accreditata è che la stoffa sia stata impiegata in occasione della traslazione dei resti di San Potentien, fatta nel 1218 dall’arcivescovo Pierre de Corbeil).
INGHILTERRA
1. Scheda 12 [VIII-IX sec.; probabile che il tessuto sia stato deposto nella bara
di St. Cuthbert durante alcune ricognizioni avvenute verso la metà del X secolo (934 o 938, e tra il 944 e il 947), quando sia il re Athelstan, che suo fratello Edmund, offrirono tessuti per avvolgere il santo. Un’altra ipotesi potrebbe vedere l’inserimento della pezza durante la ricognizione del 1104];
2. Scheda 46 (a, b) (tardo sec. XI – inizio sec. XII; la casula e la dalmatica
dell’arcivescovo di Canterbury, Hubert Walter, morto nel 1205, furono utilizzate per avvolgere le spoglie del prelato in occasione della sua sepoltura).
BELGIO
1. Scheda 13 [VIII-IX sec.; il frammento serico proviene dal santuario funebre di Münsterbilzen (secolo IX), dove trovarono sepoltura la badessa Landrada (morta nel 680 o nel 690) e S. Amor (morto nel IX secolo)].
GERMANIA
1. Scheda 14 (VIII-IX sec.; la stoffa venne deposta nel santuario di Carlo Magno, morto nell’814, in Aquisgrana);
2. Scheda 21 (X-XI sec.; il panno proviene dalla tomba di Carlo Magno, dove sembra sia stato posto da Ottone III verso il 1000 circa in occasione di una sua visita ad Aquisgrana);
3. Scheda 25 (X-XI sec.; la stoffa proviene dal sarcofago di Viventia, datato, al pari del tessuto, ai secoli XI-XII secolo).