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- scoppia a Mornese il tifo

Nel documento Bosco Don (pagine 105-109)

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e

la

famiglia

di un

suo zio cade rnalata al completo. Maria, col permesso

di

don Pestarino, accorre

e si

trasforma

in

suora di carità.

Tutti in

quella casa guariscono; ma quando ormai sono convalescenti si ammala lei.

Il tifo

quasi per vendicarsi la fa tribo-lare

più

che può.

Guarisce, lna non è

più la

solida ragazza

di

prima, non è più in grado di lavorare

i

campi. Allora con un'altra ragazza (che natu-ralmente si chiama Nlazzarello) impara a farc la sarla.

Le

donne del paese

le

portano

gli abiti

da fare, e le portano

anche le loro figliole perchè imparino a usare l'ago. Maria insegna

loro

il

cucito e

il

taglio, e

il

catechismo. Arrivando alla sartoria, le bambine prima recitano un'<< Ave ,r,

poi si

mettono al lavoro.

Quando

il

càmpanile batte le ore, Maria commenta: << Un'ora di meno

in

questo mondo; un'ora

più

vicina

al

Paradiso »>. Vuole che

le

sue sartine diano

al

lavoro

un

significato soprannaturale.

Raccomanda: « Ogni punto sia un atto

di

amor di Dio! ».

Una casa

mai vista

prima

Qualche anno prima della visita di don Bosco, succede un fatto strano. Un giorno Maria sta attraversando Borgo

Alto,

un posto a due passi da lvlornese; all'improvviso

vi

vede un grande caseg-giato pieno di bambir-re che giocano e lavorano. È già passata mille volte

di lì,

ma questa casa non l'aveva mai notata. È impossibile che l'abbiano cosruita da un giorno all'altro.

E

poi tutte quelle bambine,

di

dove arrivano? Pensa: sto sognando. Eppure no, è svegiia,

in

piedi, all'aperto ed è pieno giorno..'

Cor..

u iaccontare tutto a don Pestarino.

Il

direttore spirituale quasi

la

sgrida

e le

proibisce

di

pensare ancora all'accaduto.

Il

{atto è che

lui

non è meno turbato

di

N{aria.

Il

padre di don

Pe-starino, agiato possidente,

è il

proprietario

di

quel terreno di Borgo Alto. Da tanto tempo don Pestarino nelle sue {antasticherie si augurava che quel terreno

gli

toccasse

in

eredità e sognava di costruirvi

un

collegio. Ma

lui

da buon salesiano pensava che ci avrebbe messo

i

ragazzi, non le bambine...

Invece succederà questo: che erediterà

il

terreno e che don Bo-sco gli dirà

di

costruire proprio

lì il

primo collegio delle Figlie di Maria Ausiliatrice e la loro Casa Madre.

Don Bosco

è

un santo

e io Io

sento

Maria sente tanto spesso don Pestarino parlare

di

don Bosco

e delle sue opere; vuole anche

lei

mettere su

un

oratorio. Una domenica invita le sue allieve a venire al laboratorio per giocare insieme. Esse vengono e

la

domenica seguente si portano dietro

le

amiche, e poi

le

amiche delle amiche. I1 primo oratorio delle Figlie

di

Maria Ausiliatrice nasce così.

Poi, succede che due bambine perdono la mamma;

il

loro babbo le afida aMaria notte e giorno. Due

lettini:

è I'inizio del collegio.

N{a quanta povertà,

in

qrrelf inizio.

Ci

si acconrenta

di

polenta e alle volte non c'è neppure quella;

o

se c'è, manca

la

legna per {arla cuocere. I'ante volte Maria va in giro a fare 7a fascina.

A

questo punto don Bosco arriva a Nlornese sul cavallo bianco

e

a suon

di

tamburo.

I

suoi ragazzi della passeggiata autunnale sono alloggiati in una cascina vuota; Maria ha f incarico dei vetto-vagliamenti.

IIa

rnolto

da

farc, ma quando alla sera don Bosco raduna

i

srtoi ragazzi per

il

discorsetto della buona notte, lei pianta tutto, si intrufola

in

mezzo a loro fin sotto gli occhi di don Bo-sco e beve avidamente

tutto

quello che

lui

dice.

Qualcuno le fa osservare che non è bene, per una ragazza, iare così. Lei dà una scrollatina

di

spalle esclamando:

-

Don Bosco è un santo, è un santo...

Io

1o sento!

Spose

del

Signore

L'anno seguente don Pestarino, applicando

le

disposizioni di don Bosco, compie un altro passo avanti. Parla con tutte le ragazze

della sua associazione

e

domanda se siano disposte a lasciare la famiglia per unirsi con I\{aria e con l'altra MazzarcIlo. Molte nic.

chiano perchè temono le chiacchiere del paese. Se ne dicono già tante

in

paese.,,

Alcune accettano; e la famigliola cresce. Don Pestarino costrui-sce la casa del sogno a Borgo

Alto

e le ragazze

vi

si trasferiscono con le loro bambine: man mano che un vano è finito, lo occupano.

E

parlano sempre

più

fra loro

di

diventare suore e

di

fondare

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una congreg^zione. Ci vuole un abito, poichè finora sono

in

bor-ghese;

e pòi .i

tetgono che sia bello; ma sono così povere che diventa

togn<l proibito pensare

a un

abito uguale per tutte.

Intanto

incominciano

a

pensarci

su e

mandano

un

modello a don Bosco. Don Bosco a 'forino lo fa indossare a... un stro ragazzo,

e rimane abbastanza soddisfatto.

In

paese tutte queste novità non piacciono punto. Maria-e le sue compagne si sentono isolate, abbandonate, combattute. Sono sette gioìani; non hanno

alre

ambizioni che di aiutare

i

bisognosi

del paese.

Nel 1872 si radunano sotto la presidenza

di

doh Pestarino per eleggere

tra

loro una superiora. Maria ottiene 21

voti

su 27, e

r.o.rgil'r.u le compagne

di

dispensarla. Le altre insistono: don Pe-stariÀo consiglia

di

rimettersi alla volontà

di

don Bosco. Maria ha tanta fiducia in don Bosco che spera che la libererà dalla carica.

Don Bosco ha tanta in fiducia in Maria che la conferma in carica.

Divenuta madre superiora, Maria non se ne

il

tono' Va in giro a raccogliere pietre per

i

muratori che devono finire la casa e fa

il

bucato al fiume.

Sempre nel 1872 si hanno le prime quindici vestizioni religiose'

Il

Vescovo consegne alle quindici suore

i

crocifissi: t< Prendete, mie buone figlie,

il

ritratto del vostro diletto Gesù. Esso

vi

sarà

di conforto n-elle avversità che incontrerete >>. Poi colloca sul lolo capo le ghirlande

di

rose rosse e bianche: << Ecco,

o

mie care, la

.oioru

cÉe

vi

ha preparato

il

vostro sposo Gesù ». E piange' Don Bosco ha indòrro la cotta biania e alla fine della funzione prende la parola. <<

Voi

siete in pena e io

lo

vedo, perchè.tutti vi

p..r.eritrio

e

vi

deridono, e

i

vostri stessi parenti

vi

voltano le

ipril.l Non vi

dovete stupire. Anzi,

io mi

stupisco che non vi fàcciano

di

peggio. Non

vi

rincresca

di

essere mal*attate così.

Fatevi coraggio e consolatevi, perchè solo attraverso queste prove voi diverrete capaci

di

svolgere bene la vosra missione >>'

Poi dà loro

anche consigli molto pratici. << Ora che portate l,abito religioso, fate c6e

tuito il

vostio contegno

vi

mostri reli-giose, cioè consacrate a

Dio.

I1

vosro

passo non sia. troppo

Ifi..ttuto

nè troppo lento;

il

vostro portamento modesto

e

rac-colto, sereno e dìiinvolto;

gli

occhi bassi ma la testa

no"'

)>'

Alia sera le spose del Signore tolgono dal loro capo-le corone,

le

depongono dìnanzi ail'iÀmagine della Madonna

e la

pregano

di

voler ornare,

in

cambio,

i

loro cuori delle

virtù

necessarie per essere buone spose del Signore.

tl

problema

delle

due pietanze

Ogni anno qualche nuova suora si aggiunge al gruppetto. Pre-sto sono così tante che a Borgo

Alto

non ci stanno più.

Don Bosco ne invia alcune a Borgo San Martino a fondare una nuova casa, accanto all'istituto salesiano. Loro direttrice è suor

Fe-licita Mazzarello, sorella

di

Maria.

Qualche mese dopo, don Bosco va

a

trovarle

e

suor Felicita lo mette subito di fronte a un problema che, dice lei, è gravissimo.

- Il

direttore qui

di

Borgo San Martino

Nel documento Bosco Don (pagine 105-109)

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