6 LA RICERCA E I RISULTATI
6.6 La associazione tra essere genitori di bulli e le domande a risposta chiusa miranti ad accer-
6.6.5 Le scuse dei genitori dei bulli analizzate alla luce delle tecniche di neutralizzazione
È a ,nostro parere, rilevante ai fini della nostra ricerca analizzare approfondita- mente le frasi sopra descritte atte a mascherare un'educazione di tipo permissi- vistico. Nel far ciò utilizzeremo il contributo di David Matza . Egli , nella pro- pria opera del 1964 , parlando delle sub-culture devianti , introdusse il concet- to di tecniche di neutralizzazione della responsabilità. Preliminarmente trovia- mo fecondo precisare che per Matza queste tecniche di neutralizzazione sono :'...scontati ed ingenui tentativi di ...farla franca...', ma, '...più spesso anco- ra la vergogna , l'indignazione , la percezione di subire un'ingiustizia , sono vis- sute effettivamente ...'(Gennaro, 2000, 143). In secondo luogo tali tecniche evi- denziano come il deviante non sia affatto , per così dire, un marziano , ma al contrario, per giustificarsi e discolparsi ' … attinge a categorie tranquillamente operanti all'interno del sistema culturale convenzionale … soprattutto nell'ambi- to della cultura giuridica'(Gennaro cit.). Tali modalità di neutralizzazione della responsabilità sono innanzitutto la negazione del reato -'mi sono solo difeso da un attacco' - , la non completa padronanza di se – 'ero troppo arrabbiato' -, il fat- to che il reato derivi da incidente o imprudenza , oppure attribuire il reato com- piuto alla malasorte (Gennaro ,2000, 144). Infine , le ultime tecniche di neutra- lizzazione sono o :' finalizzate all'elaborazione di un senso di ingiustizia , con l'identificazione di una più vera definizione delle regole di convivenza civile, con una appropriata definizione del torto '(cit.) - si pensi allo slogan 'fino a quando la violenza di stato si chiamerà giustizia la giustizia terroristica si chia- merà violenza” molto in voga durante gli anni '70 - oppure miranti a : 'delinea- re un preciso scollamento tra il sistema giuridico esistente , che viene positiva- mente valutato ,e gli operatori giuridici , che invece sono criticati '(cit.cit.)) Chiarendo in anticipo che le tecniche di neutralizzazione di Matza sono utiliz- zate in prima persona dal deviante stesso proviamo ad applicarle agli item/scuse da noi proposti nel questionario e addotti dai genitori dei bulli per giustificare il comportamento dei figli .
Gli item contenenti delle scusanti al comportamento da bullo che somministrati hanno funzionato , come detto appena sopra, sono i seguenti :
1 'qualcuno crede che in un giovane il comportarsi da bullo vada assolutamente condannato, altri pensano , invece, che tale comportamento non sia altro che una fase della crescita del ragazzo che sparirà con la sua maturazione. Lei come la pensa?'
2 'Lei crede che i conflitti tra ragazzi vadano risolti tra di loro senza l'intervento di un adulto?'
3 'anche quando sbagliano i ragazzi non vanno colpevolizzati perché il senso di colpa potrebbe nuocere alla loro crescita, lei cosa ne pensa?'
Nel caso della domanda numero 1 la tecnica di neutralizzazione della responsa- bilità si può assimilare alla non completa padronanza delle facoltà. Il figlio vie- ne considerato , infatti, in quanto un essere umano in fieri , non perfettamente in grado di comprendere la gravità del proprio comportamento . La seconda scusa , invece , adotta come tecnica di neutralizzazione della responsabilità è quella relativa alla ridefinizione di quelle che sono le vere regole della civile convivenza e vi si può leggere in controluce una concezione dell'esistenza di tipo , mi sia permesso il termine ,darwiniano, in cui ciascuno deve basarsi sulle proprie forze per sopravvivere , deve saper reagire alla violenza con la violenza , deve sapere gestire i conflitti , deve riuscire a farsi strada nella giun-
gla della vita . Ciò concorda con i modi da dire riportati nel primo paragrafo del
presente capitolo .
Anche la terza scusante, quella relativa alla non colpevolizzazione del figlio può , in qualche modo, essere ricondotta alla modalità di neutralizzazione della responsabilità, infatti la non colpevolizzazione del figlio , anche quando compie dei comportamenti devianti , assurge al ruolo della vera norma educativa oppo- sta a quella errata dell'educazione tradizionale fatta di punizioni e sensi di colpa instillati . In tal caso, a differenza che nella teorizzazione di Matza non vengono usate categorie di tipo giuridico bensì di tipo psicologico-terapeutico.
Forme di neutralizzazione della responsabilità si riscontrano anche nelle rispo- ste date al primo item, che abbiamo menzionato poco sopra, e cioè quello in cui si chiede se i soggetti , da giovani , si siano mai comportati da bullo. Alcuni in- tervistati hanno risposto si o no , altri , e un discreto numero tra quelli che han- no risposto in modo positivo , utilizzavano quale scusante per tale comporta- mento tre tipi di motivazioni. La prima suono più o meno così :' mi comportavo da bullo perché da giovane non capivo cosa stessi facendo' . In questo caso rien- triamo nella tecnica di neutralizzazione che invoca una non piena padronanza delle proprie facoltà. Un secondo tipo di risposta era quella che considerava il comportamento da bullo come una legittima difesa a provocazioni incombenti provenienti dall'ambiente esterno, in questo caso la neutralizzazione avviene per mezzo della negazione della responsabilità in quanto il comportamento devian- te è stato una risposta a delle provocazioni subite. Nella stessa categoria rientra anche la terza scusa riferita da un numero molto ridotto di intervistati e cioè :' ho agito così per difendere un compagno più debole' . In questo caso oltre alla negazione della responsabilità si ha anche una indicazione tacita di quelle che è la vera morale – difendere i più deboli anche a costo di essere violenti -.