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I VIAGGI PROVINCIALI DELL’IMPERATORE ADRIANO

2.3 Il secondo viaggio (129 130 d.C.)

Nessuno dei predecessori di Adriano, nemmeno Augusto256, che pure aveva rivolto la sua

attenzione in più di un’occasione alle province, sebbene i suoi viaggi fossero motivati da ragioni militari, aveva mai visitato l’Africa. Se come, abbiamo visto, non è certo un passaggio in Africa in occasione del suo primo tour provinciale, sicuramente visita la regione in questo periodo. Il viaggio in Africa sia nella parte settentrionale altamente urbanizzata257 sia presso le frontiere, dove sul limes proprio in questo periodo venivano

approntate nuove strutture difensive, fa seguito un breve soggiorno nella Capitale per poi

ragioni da Oliver 1989, n° 56; Halfmann 1986, p. 203: la data del 20 maggio si inserisce bene nell’itinerario adrianeo del 125 d.C. ma allo stato attuale delle fonti non si può escludere che si riferisca all’anno 132 d.C. Vedi anche BIRLEY 1997, p. 175 ss. CIL III, 709 registra la costruzione di un acquedotto.

252 BMC III, 496, 516 ss. 253 HA, Hadr., 13, 3. 254 OLIVER 1989, n° 74. 255 OLIVER 1989, n° 79-81. 256 Svetonio, Aug., 47

257 Sono testimoniati per il solo Nord Africa 21 cambi di status operati da Adriano per i quali si rimanda a

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ripartire subito dopo per un nuovo tour provinciale nella porzione orientale dell’Impero. Possiamo ricostruire l’itinerario attraverso fino alla prima tappa asiatica in questo modo: Estate 128 d.C.: Sicilia-Africa258 (Mauretania)259- Numidia: Lambaesis (1° luglio) - Zarai

(7 luglio) - castellum ignoto (12/13 luglio)260- Mauretania Cesariensis (Quiza261). Fine estate 128: Roma262.

Inverno 128/129 d.C.: Atene263- Sparta264- Eleusi265- Efeso266

Il secondo viaggio di Adriano in Asia Minore ha inizio, dunque, nella città di Efeso (primavera del 129 d.C.) e si conclude ad Antiochia, dove giunge nell’autunno dello stesso anno, a cui segue una visita in l’Egitto. L’itinerario percorso dall’imperatore è stato

258 HA, Hadr., 13, 4.

259 AE 1957, 135 =SMALLWOOD 1966, n° 195 epigrafe relativa a T. Cesare Statio Quinctius Macedo

Quinctianus definito comes divi Hadriani per Siciliam in Africam Mauretaniam, l’iscrizione è anche l’unica prova che Adriano visitò nuovamente la Sicilia; per le monete vedi TOYNBEE 1934, p. 33 ss.; BMC III, 506 s.: ADVENTVI AVG. AFRICAE; RESTITVTOR AFRICAE. Vedi TOYNBEE 1934, p. 123 s.; BMC III, p. 512 s., 495 s., 501: ADVENTVI AVG. MAVRETANIAE; EXERCITVS MAVRETANICUS.

260 ILS 2487, 9133-4 = CIL VIII, 2532 = Smallwood 1966, n°328. L’imponente iscrizione a Lambesi, base

di recente stabilimento per la legio III Augusta, ci permette di avere contezza del viaggio di ispezione ad alcuni forti militari da parte di Adriano commemorato dall’erezione di un’enorme colonna. L’iscrizione riporta il discorso, l’adlocutio, dell’imperatore davanti ai tre reggimenti ausiliari, ai centurioni e le coorti equitate delle legioni (per ordine di comparizione: Legio III Agusta, ad pilos, Eques legiones, Coh. II Hispanorum, ala I Pannoniorum, Eq. Coh. Commagenorum). I soldati avevano effettuato tutta una serie di manovre ed esercitazioni di fronte all’imperatore, evidentemente preparate dal legato della Catullino, per il quale Adriano spende parole di lodi, il che si inserisce bene nel contesto dell’attenzione riservata da Adriano alla disciplina militare e nel contesto della nuova politica di frontiera. BIRLEY 1997 p. 203 s.

261 CIL VIII, 9697 iscrizione proveniente da un arco o porta urbica eretto dalla città di Quiza nel 128 d.C.

in occasione della visita imperiale di Adriano nella provincia.

262 HA, Hadr., 13, 6 breve sosta a Roma prima di ripartire alla volta dell’Oriente. Vedi anche AE 1940, 99,

pretore P. Cluvius Maximus Paulinus “legatus missus a senatu ad Imp. Hadrianum cum ex Africa reverteretur”.

263 Adriano deve essere arrivato ad Atene prima della fine del quarto anno conteggiato dal suo primo arrivo

in città, dunque il 128 d.C. Fino al terzo anno la nuova era si ricollegava semplicemente all’arrivo dell’imperatore (ἀπὸ τῆσ ἐπιδημίας); già dal quarto anno si fa però riferimento al “primo” soggiorno (vedi IG II/III2, 2040) che così si distingueva dal secondo che si stava svolgendo. KOLBE,1921, p. 131;

GRAINDOR 1934, p. 38 ritengono che Adriano possa essere arrivato all’inizio del quinto anno, dato che i cataloghi efebici, vengono spesso composti alla fine dell’anno. Se si ipotizza un suo arrivo all’inizio del 129 d.C., si può pensare a una partecipazione ai piccoli misteri eleusini che si tenevano nel febbraio/marzo.

264 IG V, 1, 32A; IG V, 1, 486 menzione del secondo soggiorno di Adriano ad Atene.

265 SIG3, 838 = IvEph, 1487, 1488 Presenza di due lettere dell’imperatore datate al 129 d.C. alle autorità

cittadine con la richiesta di concessione della cittadinanza ai due capitani, di cui sopra, che lo avevano portato prima da Efeso a Rodi e di lì in Grecia continentale nel 124; e adesso da Eleusi a Efeso.

266 IvEph., 274 iscrizione in onore dell’imperatore per i molti beneficia concessi alla città, datata al 129 d.C.

Una coniazione efesina con Adriano menzionato con l’epiteto di IOVIS OLIMPIVS è stata collegata da METCALF 1974, p. 59 ss. con il soggiorno dell’imperatore in città.

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rivisto in maniera convincente da Halfmann che ha proposto un itinerario attraverso le regioni della Caria, Frigia e Cilicia senza le deviazioni, presenti nella formulazione di Weber, in Licia e Pamfilia. Questo parte dell’itinerario è molto controversa, infatti i monumenti utilizzati per ricostruire il percorso non consentono una limitazione ad un anno specifico, in quanto sono tutti dedicati ad Adriano Olimpio, dunque forniscono un semplice teminem post quem, ovverosia il 129 d.C. dopo il quale l’imperatore assume o gli viene conferito tale epiteto. I monumenti della città litoranea di Faselide, in Licia, sono importanti all’interno della discussione sull’intera questione. La visita è infatti esplicitamente documentata: gli altari domestici eretti in occasione dell’”epibasis” dell’imperatore, appunto dedicati ad Adriano Olimpio, testimoniano il suo arrivo via mare; inoltre abbiamo due monumenti saldamente datati come l’arco onorario e la ‘Tetragonos Agorà’ entrambi dedicati nel 130/131 d.C. Halfmann ha buoni motivi per ipotizzare che questi monumenti furono eretti in occasione della visita di Adriano ma che il suo arrivo sia da collocare nell’anno 131 d.C. ossia durante il viaggio di ritorno da Alessandria ad Atene.

La seconda tappa del viaggio è la città di Mileto attestata da due iscrizioni: una commemorativa del giorno del suo arrivo in città267; l’altra con la menzione di un “idroforo”268 in carica nell’anno di visita dell’imperatore. Possediamo anche una serie di

altari domestici dedicati ad Adriano e che possono essere datati non prima del 129 d.C. e sono stati collegati giustamente al soggiorno imperiale269. Queste testimonianze non

forniscono una datazione all’anno della visita di Adriano ma, vista l’attenzione dell’imperatore per i culti tradizionali e di rilevanza panellenica, non possiamo escludere

267 Didyma II, 256. 268 Dydima II, 356.

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una visita al santuario di Apollo a Didima in questa occasione. Come abbiamo visto, durante il primo viaggio in Asia Minore nel 124 d.C., l’itinerario seguito non deve aver portato Adriano più a sud della città di Efeso e questa costituiva dunque l’occasione per una visita a Mileto. Inoltre, una deviazione verso la Caria è espressamente documentata per il 129 d.C.270, per la quale la città milesia potrebbe essere stato il punto di partenza infatti abbiamo testimonianza che, come ad Efeso, Adriano accordò alla città di Tralles la concessione per l’importazione del grano egiziano, benficium debitamente registrato in un’iscrizione271. Questa concessione secondo Halfmann272 si spiega solamente con il transito dell’imperatore273. La stazione successiva è la città di Laodicea274 in Frigia,

l’iscrizione riporta πρὸ ε΄Καλ' [...]e la data è quella del 129 d.C., probabilmente il 27 giugno, poiché conosciamo una lettera inviata dall’imperatore proprio da Laodicea agli abitanti della città Astypaleia in data 29 giugno. Nel suo itinerario di avvicinamento alla Siria, Adriano, il 23 luglio, toccò le città di Apamea275 e quindi quella di Melissa in Frigia

276 per arrivare in Cappadocia277; qui, attraverso la direttrice Iconium278-Derbe-Tyana,

dopo aver attraversato le Porte Cilicie, giunse ad Antiochia in Siria nell’inverno del 129/130 d.C. 279.

270 IGR IV, 1033 iscrizione da Laodicea sul Lico. Viene menzionato un passaggio dell’imperatore attraverso

la Caria: με ἐπιβαίοντα [ ἄρτι τῆσ] Καριασ.

271 CIG, 2927.

272 HALFMANN 1986, p. 204.

273 Per le successive tappe lungo la strada per Laodicea vedi WEBER 1907, p. 222 ss. 274 IGR IV, 1033 = SMALLWOOD 1966, N° 73 = Oliver 1989, N° 68.

275 Così come riportato da un’iscrizione non ancora pubblicata ma citata da JONES 1983, p. 74.

276 Ateneo, Deipnosofisti, 13, 574. Adriano fa una piccola deviazione nel suo tragitto e porta gli omaggi

alla figura del grande statista ateniese Alcibiade morto nel villaggio frigio di Melissa. Qui l’imperatore, come abbiamo modo di osservare in altre occasioni, monumentalizza la tomba: fa erigere una statua in marmo pario e ordina che si officiasse un sacrificio annuale per celebrarne la memoria.

277 HA, Hadr., 13, 6-7.

278 CIL III, 6963 cippo miliario, datato al 129 d.C., sulla strada Antiochia-Iconium.

279 Malalas, Chronographia, 278; vedi anche Weber 1907; HA, Hadr. 13, 8-14,1: intrattiene trattative con

i principi asiatici e il re dei Parti. L’imperatore doveva già conoscere dai suoi trascorsi come governatore della provincia nel 117 d.C. poco prima di venire acclamato imperatore dalle sue truppe proprio in città. Per la scalata del monte Casio vedi HA, Hadr., 14, 3, cfr. con la scalata del monte Etna nel precedente

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La restante parte del viaggio in Oriente, forse motivato anche dall’intenzione di ispezionare il limes siro-arabico, portò Adriano prima in Siria, poi in Giudea e successivamente in Egitto. Qui durante la celebre crociera sul Nilo troverà la morte il giovane favorito dell’imperatore, Antinoo, e proprio nel luogo della sua morte Adriano fonderà una città che porterà il suo nome, Antinoopolis. L’itinerario deve aver occupato l’intero anno, sappiamo infatti che Adriano raggiunse Alessandria, al più tardi nel luglio del 130 d.C. L’arrivo può essere datato grazie ai coni della città di Alessandria, al 28 agosto280. La partenza, sempre da Alessandria, ha avuto luogo via nave come si può dedurre dalle monete inerenti al 15° anno di regno di Adriano e come termine post quem è stato fissato il marzo/aprile 131 d.C., data in cui si celebrarono i Μεγάλα Ὰντινόεια per i quali possiamo quasi sicuramente ipotizzare la presenza imperiale.

Diamo di seguito un elenco delle stazioni toccate da Adriano durante il tragitto da Antiochia all’Egitto e ritorno, così come sono state ricostruite allo stato attuale della ricerca281:

Palmira282- Arabia283 -Giudea (Gerusalemme/Colonia Aelia Capitolina) -Gaza284 (luglio)- Pelusio285- Alessandria (prima del 29 agosto)286- Deserto Libico287- Eliopolis-

viaggio in Sicilia, e in questo contesto si verifica un presagio: un fulmine, mentre sono atti a sacrificare sulla cima del monte, colpisce insieme la vittima e il vittimario.

280 VOGT 1924, vol. I, 102 s.

281HALFMANN 1986, p. 207 s.; BIRLEY 2003, p. 431 s.

282 IGR III, 1054 =SMALLWOOD 1966, n° 77; Corpus Iscriptionium Semiticarum, II, 3959.

283 HA, Hadr., 14, 4. Conii provinciali ADVENTVI AVG. ARABIAE, RESTITVTOR ARABIAE vedi

BMC III, 489; 519.

284 HALFMANN 1986, p. 207; Per il transito a Gaza vedi Chronicon Paschale I, 474; ROSENBERG 1975,

pp. 54 ss.

285 Appiano, Syriaca, 50; HA, Hadr., 14, 4; Cassio Dione, LXIX, 11, 1; Anth. Palatina, 9, 402. 286 VOGT 1924, vol. I, p. 102 ss.; II, p. 53.

287 HA, Hadr., 26, 3; Ateneo, Deipnosofisti, 15, 677 d-f; P. Oxy, 1085. In questo periodo deve essere

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Menfi288- Ossirinco289 - Antinoopolis290- *Ptolemaide- Tebe291- Ossirinco- Tebtunis292

131 d.C. Alessandria- Antinopolis293-Alessandria-Siria294.