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I VIAGGI PROVINCIALI DELL’IMPERATORE ADRIANO

2.4 Il terzo viaggio (131 d.C 134 d.C.)

Per quanto riguarda il terzo soggiorno di Adriano in Asia Minore, di ritorno dall’Egitto, possiamo concordare con l’itinerario proposto da Halfmann che vede l’imperatore procedere lambendo la costa meridionale della regione. Per la Cilicia possediamo una serie di conii che registrano l’ADVENTVS295 imperiale mentre, per quanto riguarda la stazione successiva, possiamo ipotizzare un soggiorno sia Side sia a Perge e ad Attalia: il passaggio dell’imperatore in queste due ultime città è documentato dalla realizzazione di due archi onorari296.

Allo stesso modo, la costruzione della porta urbica monumentale nella cinta orientale della città di Patara297 permette di concludere che l’imperatore sia entrato in città da est

ossia via mare. Le informazioni più circostanziate della presenza imperiale nella zona

288 PREISENDANZ 1983, 2241 ss.; Luciano, Philopseudes, 34 s.

289 VAN GRONINGEN 1950, p. 253 ss. Il testo analizzato dallo studioso fornisce una testimonianza unica

mostrandoci i preparativi, fatti con un anno di anticipo, per l’arrivo di Adriano. I viaggi e gli itinerari imperiali erano studiati con cura e si conoscevano con largo antico in modo tale da permettere alle città di organizzare il vitto e l’alloggio per l’imperatore e il suo entourage e per far sì che quante più persone potessero trovare udienza, o sperare in un’udienza, imperiale.

290 Per la data di fondazione della città, ricordiamo costruita sul luogo in cui era morto Antinoo, l’amasio

favorito da Adriano, nell’ottobre del 130 d.C. vedi Chr. Paschale, 475.

291 Iscrizione di Julia Balbilla sul colosso di Memnon a Tebe che fa ipotizzare una visita dell’imperatore e

del suo entourage, di cui la poetessa e amica di Sabina faceva parte, tra il 18-21 novembre vedi SPELLER 2002, p. 149, nota 3. BERNARD-BERNARD 1969, n° 31.

292 P.Oxy, 2553; Papyri Osloenses, III, 77a vedi anche SIJPESTEIN 1969, pp. 109-118; 112 ss.;

specialmente p. 115.

293 Con ogni probabilità Adriano era presente ai giochi inaugurali per la fondazione di Antinoopolis nel

mese di marzo o aprile del 131 d.C.

294 Cassio Dione, LXIX, 12, 2. 295 BMC III, 490.

296 IGR III, 771, 773.

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provengono dalla città Licia di Faselide. Possediamo, infatti, una serie di iscrizioni e materiali precedentemente collegati con una visita imperiale nel 129 d.C.298 ma che

trovano una loro più corretta collocazione nel 131 d.C. Una di queste iscrizioni299 era quella che coronava una delle porte urbica che insisteva sulla strada che portava dalla città al porto: nella sua collocazione, accoglieva l’imperatore che entrava in città da est, via mare. Un monumento di questo tipo, che richiedeva uno sforzo non indifferente, trova la sua spiegazione come costruzione in previsione dello sbarco dell’imperatore. Possediamo anche un’altra iscrizione300 con la quale un evergete privato consacrava la “Tetragonos Agora” all’imperatore e anche quest’opera, dal grande impegno urbanistico, può inserirsi nel contesto dell’unicità dell’evento rappresentato dalla visita imperiale e probabilmente in connessione con essa. Sono noti da tempo tre altari dedicati ad Adriano dalle città limitrofe di Akalissos e Korydalla, nell’entroterra, e dalla città di Faselide “ὐπὲρ τῆσ ἐπιβάσεωσ αὐτοῦ”. Dunque, questo notevole sforzo, anche da parte delle città vicine, può essere collegato ad un unico evento: la città deve aver avuto l’onore di essere stata la prima di tutta la Licia a ricevere l’imperatore. Si può escludere di considerarli come monumenti progettati a seguito del suo passaggio, visto anche il contesto urbano medio-piccolo della città in questione. Basandoci su queste dati possiamo dedurre che Adriano deve essere arrivato da est, via mare, durante il suo viaggio di ritorno del 131 d.C. Dopo il soggiorno a Faselide tutte le altre stazioni sono sconosciute ma le soluzioni possono essere state due: o la prosecuzione del viaggio in maniera più veloce con destinazione la Tracia301, il che implicava la navigazione sotto costa, di cui le tappe

possono essere solo postulate; o via terra, risalendo la valle del fiume Xanthos via Efeso

298 WEBER 1907, p. 226; 264.

299 BLACKMAN-SCHAFER et. alii 1981, p. 88 ss. = SEG 31, 1991. 300 TAM II, 1994.

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e attraversando la Misia302. Proprio in questi anni, 131-132 d.C., infatti la città di Efeso riceve ‘il secondo neocorato’303ed è probabile che questo fosse dovuto alla presenza

imperiale in città. Secondo i recenti studi di Elmar Schwertheim304, si dovrebbero collocare in questo orizzonte cronologico le fondazioni delle città adrianee in Misia. Egli basa la sua ipotesi, come abbiamo visto, sulle iscrizioni provenienti da Hadrianoi e

Hadrianeia, che permettono di risalire alla data del 131/2 d.C. Successivamente Adriano

si reca ancora una volta ad Atene dove sappiamo prese parte all’inaugurazione del Panhellenion nel 131 d.C.

Poco sappiamo della restante parte del viaggio di Adriano e del suo ritorno a Roma, l’unico punto fisso per gli anni 132-135 d.C. è il 5 maggio dell’anno 134 d.C. giorno in cui l’imperatore soggiornò a Roma305. Per quanto riguarda il suo itinerario persistono le

incertezze: da una parte Halfmann ricostruisce un viaggio di ritorno diretto da Atene a Roma, considerando una deviazione verso l’Illirico poco probabile in questo spazio cronologico ma che potrebbe invece collocarsi poco prima del ritorno di Adriano ad Atene306; dall’altra Birley307 propone un itinerario che portò l’imperatore ad attraversare in ordine: Macedonia, Tracia, Moesia Superior, Dalmazia, Pannonia308. A questo punto si inserisce Susanne Schorndorfer309 che postula un quarto viaggio di Adriano in Asia

302 BIRLEY 2003, p. 429.

303 HABICHT-WÖRRLE 1969, 58 cfr. con l’iscrizione di Ti. Claudius Piso Diophantus in IvEph., 428. 304 SCHWERTHEIM 1985, pp 37-42. Vedi anche SCHWERTHEIM 1987, p. 156 ss. N° 56, 129. 305 IGVR I, 235.

306 HALFMANN 1986 viaggio in Illirico sulla base di AE 1957, 135; associa a questo viaggio, avvenuto

con ogni probabilità prima del terzo soggiorno in Grecia, le coniazioni commemorative della serie ADVENTVS AVG. RESTITVTORI EXERCITVS di Tracia, Mesia e Dacia. Vago riferimento alla visita in Macedonia del 131 d.C. Testimonianze di Adriano a Filippi: iscrizione del Consiglio dei Decurioni vedi AE 1935, 48. Tuttavia, l’autore è costretto a concludere che date le scarse fonti non si può escludere che il viaggio attraverso l’Illiria sia stato effettuato solo dopo la permanenza invernale ad Atene.

307 BIRLEY 2003, p. 432 con bibliografia.

308 AE 1957, 135 = SMALLWOOD 1966, n° 195 iscrizione di un comes divi Hadriani per Orientem et

Illyricum.

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Minore. Secondo la studiosa, dopo l’inaugurazione del Panhellenion nel 131 d.C., scoppiò la rivolta giudaica del 131-135 d.C.310 a causa della costruzione, sul sito del distrutto

Tempio di Salomone di un tempio dedicato a Giove Capitolino che doveva trovare la sua collocazione all’interno del grandioso progetto di rifondazione della città come colonia AELIA CAPITOLINA promossa da Adriano. Seguendo anche quanto ipotizzato da Ronald Syme, Adriano dapprima fu “di guardia” nelle vicinanze per poi intervenire direttamente sul teatro di guerra in un secondo momento; in questo spazio cronologico si dovrebbe inserire un ulteriore soggiorno in Asia Minore e solo successivamente l’imperatore si sarebbe recato in Illirico nel 133 d.C. per rientrare a Roma nel 134 d.C.311.

310 Cassio Dione, LXIX; HA, Hadr., 14,2; R. Syme in ZPE (1988), p. 165 ss.

311 Es. la dedica del tempio di Antinoo a Bithynion/Claudiopolis il cui termine post quem è il 130, la data

della morte del giovane favorito di Adriano, ma nell’itinerario ricostruito da Halfmann per l’anno 131 d.C. non viene menzionato un passaggio nella provincia della Bitinia.

- 69 - CAPITOLO 3

L’EVERGETISMO: STORIA, EVOLUZIONE E DINAMISMO NEI RAPPORTI