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Segue: il caso dell’emissione di Green Bond di International Finance Corporation.

LA VALUTAZIONE E COMUNICAZIONE DELL’IMPATTO

3.3 Segue: il caso dell’emissione di Green Bond di International Finance Corporation.

Tra i maggiori emittenti di green bond vi è l'International Finance Corporation

(IFC), un’istituzione finanziaria internazionale che offre servizi di investimento,

consulenza e gestione patrimoniale per incoraggiare lo sviluppo del settore privato nei paesi in via di sviluppo.

L'IFC è membro del World Bank Group e ha sede a Washington, DC. È stata fondata nel 1956, come braccio del Gruppo World Bank, per promuovere lo sviluppo economico investendo in progetti a scopo di lucro e commerciali con l’obiettivo della riduzione della povertà e la promozione dello sviluppo. L'obiettivo dichiarato dell'IFC è creare opportunità per le persone di sfuggire alla povertà e

raggiungere standard di vita migliori mobilitando risorse finanziarie per le imprese private, promuovendo mercati accessibili e competitivi, supportando le imprese e altre entità del settore privato, creando posti di lavoro e offrendo servizi necessari a coloro che sono colpiti dalla povertà o comunque vulnerabili57.

IFC è stata anche una delle prime emittenti di green bond, lanciando un primo programma nel 2010 al fine di aiutare a catalizzare il mercato e sbloccare gli investimenti per i progetti del settore privato che sostengono l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica e al 30 giugno 2017, risulta aver emesso 5,8 miliardi di dollari in green bond in dodici valute.

Inoltre, IFC svolge un ruolo di leadership nello sviluppo di linee guida e procedure per il mercato delle obbligazioni verdi come membro del Comitato esecutivo dei

Green Bond Principles e del Harmonized Framework for Impact Reporting delle

obbligazioni “green”58.

IFC emette green bond "Use of Proceeds" per le quali tutti i proventi vengono accantonati in un conto designato a investire esclusivamente in energie rinnovabili, efficienza energetica e altri progetti intelligenti per il clima nei paesi in via di sviluppo, questa organizzazione ha un rating tripla A di Standard & Poor's e

Moody's e il processo di emissione di green bond è conforme ai quattro componenti

identificati dai Green Bond Principles: − impiego dei proventi;

− processo per la valutazione e la selezione del progetto; − gestione dei proventi (procedure di allocazione); − reporting.

Nell'aprile 2017, IFC ha stretto una partnership con la società di gestione patrimoniale Amundi per lanciare il più grande fondo obbligazionario green bond dedicato ai mercati emergenti: un'iniziativa da 2 miliardi di dollari destinata a sbloccare finanziamenti privati per progetti legati al clima.

57https://www.ifc.org/wps/wcm/connect/corp_ext_content/ifc_external_corporate_site/about+ifc_new

58https://www.ifc.org/wps/wcm/connect/f932dc004ad996538a1fea4fb4720a61/Updated+logo+FINALPROPOSALIRH+CL EAN.pdf?MOD=AJPERES

Per quanto riguarda l’uso dei proventi e valutazione del progetto, i progetti ammissibili sono selezionati dal portafoglio di finanziamenti IFC legati al clima (gli investimenti azionari e le garanzie non sono ammissibili per l’investimento tramite green bond).

Il portafoglio di investimenti legati al clima di IFC comprende progetti che soddisfano le definizioni IFC e le metriche per le attività legate al clima, per cui tutti i progetti sono conformi agli Standard di Performances IFC per le questioni ambientali e sociali oltre che al Framework di Corporate Governance di IFC. I criteri di selezione dei progetti di IFC sono stati esaminati dal Centro per la ricerca internazionale sul clima e l'ambiente presso l'Università di Oslo (CICERO) 59, che

ha fornito un secondo parere sulla struttura e gli orientamenti dell'IFC per valutare e selezionare i progetti ammissibili per i green bond.

Secondo quanto previsto dal Framework sui green bond di IFC, i progetti finanziati possono includere le seguenti tipologie di investimenti:

− investimenti in attrezzature, sistemi e servizi che comportano un uso ridotto di energia per unità di prodotto o servizio generato;

− investimenti in attrezzature, sistemi e servizi che consentono l'uso produttivo di energia da risorse rinnovabili come l'energia eolica, idroelettrica, solare e geotermica;

− investimenti per migliorare i processi industriali, i servizi e i prodotti che migliorano l'efficienza di conversione degli input di produzione (energia, acqua, materie prime) a produzione vendibile, compresa la riduzione dell'impatto alla fonte;

− investimenti nella produzione di componenti utilizzati nell'efficienza energetica, nelle energie rinnovabili o nella produzione più pulita, come impianti fotovoltaici, la fabbricazione di turbine, materiali per l'isolamento degli edifici;

− investimenti nella silvicoltura sostenibile;

59https://www.ifc.org/wps/wcm/connect/bcee33804ab6827f8003cde9e68d4b0b/IFC+Final+version+2nd+Opinion+Nove mber+23.pdf?MOD=AJPERES

− e prestiti ad intermediari finanziari indirizzati al finanziamento di progetti climatici specifici che soddisfano i criteri di ammissibilità dei green bond dell'IFC.

Oltre a soddisfare i criteri di ammissibilità delle obbligazioni ecologiche, qualsiasi progetto finanziato attraverso i proventi dei green bond segue il processo di investimento di IFC che prevede un rigoroso processo di due diligence che include requisiti di divulgazione e consultazione oltre che di integrità.

Gli standard di performances ambientale e sociale di IFC definiscono le responsabilità dei clienti IFC per la gestione dei loro rischi ambientali e sociali stabilendo otto standard che il cliente deve soddisfare per tutta la durata di un investimento da parte di IFC, relativi a:

1. valutazione e gestione dei rischi e degli impatti ambientali e sociali; 2. lavoro e condizioni di lavoro;

3. efficienza delle risorse e prevenzione dell'inquinamento; 4. salute, sicurezza e sicurezza della comunità;

5. acquisizione del terreno e insediamento involontario;

6. conservazione della biodiversità e gestione sostenibile delle risorse naturali; 7. popolazioni indigene;

8. patrimonio culturale;

Tutti i progetti sono inoltre sottoposti a uno screening preliminare per identificare potenziali impatti ambientali o sociali e quindi, se necessario, vengono messe in atto politiche e azioni concrete per mitigare tali impatti in conformità con le Linee Guida su ambiente, salute e sicurezza di IFC. I proventi derivanti dalle obbligazioni verdi IFC sono accantonati in un conto designato per investire esclusivamente in energie rinnovabili, efficienza energetica e altri progetti legati al clima nei paesi in via di sviluppo.

Per quanto riguarda la fase di reporting IFC segue le best practice e i Green Bond Principles, infatti su base annuale, IFC pubblica l'elenco dei progetti che hanno ricevuto finanziamenti da proventi di obbligazioni verdi per cui, salvo condizioni di riservatezza, l'elenco dei progetti comprende: una breve descrizione del progetto,

l'importo erogato, l'impatto ambientale atteso e collegamenti a documenti pubblici pertinenti sul progetto. Oltre al reporting sui Green Bond, per il portafoglio da cui sono selezionati i progetti ammissibili per i green bond, è prevista una relazione annuale che è soggetta a una verifica di affidabilità indipendente.

IFC supervisiona tutti i suoi investimenti, compresi gli investimenti obbligazionari verdi attraverso relazioni periodiche della società partecipata sulle attività e le prestazioni del progetto oltre che tramite un attento monitoraggio per tutta la durata dell'investimento.

I progetti che possono beneficiare del Green Bond Program sono conformi al Framework di sostenibilità, al Corporate Governance Framework di IFC e ad altre politiche e procedure che affrontano l'integrità del progetto. Il quadro di sostenibilità comprende:

− la politica di sostenibilità ambientale e sociale, che definisce gli impegni di IFC per la sostenibilità ambientale e sociale;

− gli standard di prestazione, che definiscono le responsabilità dei clienti per la gestione dei loro rischi ambientali e sociali;

− l'accesso alla politica di informazione, che articola l'impegno di IFC per la trasparenza;

− gestione del portafoglio.

Dato che un green bond può finanziare più progetti, la conformità è valutata a livello di singolo progetto attraverso revisioni indipendenti effettuate dai team di portafoglio in materia di ambiente, aspetti sociali, gestione finanziaria.

In particolare per quanto concerne la valutazione dell’impatto generato, un gruppo di valutazione indipendente della World Bank Group (IEG) valuta la performance di circa un progetto su quattro, misurando i risultati rispetto agli obiettivi originari, la sostenibilità dei risultati e l'impatto dello sviluppo istituzionale, inoltre avendo valutato l'esperienza del Gruppo World Bank nel cambiamento climatico su base settoriale fornisce delle raccomandazioni per ridurre l’impatto che IFC continua a implementare.

A partire dal 2015, le relazioni di impatto seguono il Framework Armonizzato per il Reporting d’Impatto, nato su richiesta degli investitori in obbligazioni verdi e da uno sforzo collaborativo con altri emittenti quali IBRD, African Development Bank e Banca Europea per gli Investimenti, per rispondere alla richiesta di maggiore trasparenza e comparabilità da parte dei partecipanti al mercato green e in modo, quindi, da semplificare la valutazione d'impatto per gli investitori attraverso quattro indicatori chiave:

− risparmio annuale di energia (EE),

− emissioni annuali di gas a effetto serra (GHG) ridotte o evitate (EE e RE), − energia rinnovabile annua prodotta (RE),

− capacità degli impianti di energia rinnovabile costruiti o riabilitati (RE). In alcuni casi le considerazioni sulla riservatezza possono limitare i dettagli che possono essere divulgati e in tali casi IFC riporterà a livello di portafoglio anziché per singolo progetto.

Se consideriamo il Report IFC sui green bond 201760, il rapporto fornisce un elenco

di progetti che hanno ricevuto finanziamenti dai proventi di Green Bond per i quali viene fornito anche una breve descrizione di ciascun progetto, l'importo erogato e l'impatto ambientale previsto.

Gli indicatori di impatto si riferiscono al singolo progetto anche se occorre precisare che per i progetti cosiddetti “Special Climate”, ovvero attività che comunque contribuiscono alla mitigazione delle emissioni di gas ad effetto serra, non sono disponibili le metodologie di calcolo delle riduzioni GHG.

La valutazione dell'impatto considera i risultati climatici attesi da 33 progetti finanziati, in tutto o in parte, con i proventi Green Bond includendo solo i progetti finanziati nell’esercizio 2017 che hanno evidenziato nel complesso una riduzione attesa dei gas effetto serra (GHG) pari a 2,24 milioni di tonnellate di CO2

equivalente, oltre che a contribuire alla generazione di energia rinnovabile per circa 2,19 milioni di MWh.

Figura 9: Impatto complessivo dei green bond IFC.

Fonte: Green Bond Impact Report, Financial Year 2017

La totalità dei progetti oggetto di finanziamento viene organizzata in settori relativi a bioedilizia, produzione di energia eolica, solare e da biomasse oltre a efficienza energetica e finanziamenti ad altre istituzioni finanziarie impegnate nel sostegno al settore green.

Un’ulteriore classificazione fa riferimento agli indicatori d’impatto precedentemente visti nel framework per la rilevazione d’impatto quali: energie rinnovabili (RE), efficienza energetica (EE) o attività speciali.

Fonte: IFC Green Bond Reporting 2017

Come si evince dalle tabelle di reporting un particolare interesse nell’allocazione dei proventi dei green bond è stato riservato al settore della Bioedilizia, infatti in considerazione del fatto che crescita della popolazione, urbanizzazione sono

responsabili di un terzo delle emissioni globali di gas serra, i green bonds si prestano sempre più ad essere utilizzati per finanziare edifici verdi. Sempre in questa direzione si muove anche IFC nel promuovere uno standard di performance ecologico denominato EDGE quale sistema di certificazione per la bioedilizia che include un calcolatore finanziario per la stima del costo delle misure verdi in un approccio "one-stop shop", su misura per i mercati emergenti. Infatti è proprio un rapporto di IFC sulle opportunità di investimento per il clima nei mercati emergenti che ha rilevato che vi è un potenziale di investimento di 16 bilioni di dollari riservato a edifici green.

Un ruolo importante per l’investimento in progetti di bioedilizia è stato svolto anche da una serie di transazioni con altri intermediari finanziari come la Banca Nazionale Punjab in India attraverso obbligazioni garantite non convertibili e la Banca Guaranti in Turchia tramite obbligazioni garantite per i mutui ipotecari, oltre che in emissioni di green bond in Colombia e Polonia. Gli investimenti totali di IFC in edifici verdi superano i $ 3 miliardi di cui quasi $ 600 milioni sono stati investiti attraverso altre istituzioni finanziarie. Inoltre, le transazioni finanziarie con altri intermediari fanno sì che i finanziamenti green siano disponibili anche per piccoli progetti che IFC non sarebbe in grado di raggiungere direttamente, come quelli di piccole e medie imprese senza però trascurarne la valutazione dell’ impatto ambientale, in tale direzione si è quindi indirizzata IFC sviluppando la piattaforma CAFI (Climate Assessment for FI Investment) che consente agli intermediari finanziari partner di riferire sui risultati degli investimenti nelle aree di efficienza energetica, energie rinnovabili, adattamento climatico e special climate.

L’aspetto che forse può catturare maggiormente l’attenzione di un investitore attento alle questioni green è quello relativo alla Carbon Footprint61 di un progetto

e in particolare alle riduzioni di emissioni di Greenhouse gas (GHG), i cosiddetti gas ad effetto serra, queste vengono misurate in tonnellate di biossido di carbonio equivalente esprimendo in questo modo il quantitativo dei diversi gas serra considerati come biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi e esafluoruro di zolfo.

Il calcolo delle emissioni includerà le emissioni Scope 1 e Scope 2 (come definite nel GHG Accounting Protocol)62 oltre che le emissioni di Scope 3 attribuibili al

progetto. Per evitare il doppio conteggio delle riduzioni dei gas serra, IFC ha disaggregato i report in base ai servizi di investimento e consulenza e in base alla mitigazione diretta e indiretta riportandoli per anno fiscale (1° luglio - 30 giugno). Nella pratica, le riduzioni di GHG saranno calcolate attraverso un’analisi controfattuale e quindi rispetto ad uno scenario di base che preveda l’assenza del progetto finanziato dai green bond emessi da IFC, come illustrato nel grafico successivo.

Figura 10: Calcolo riduzione delle emissioni di gas effetto serra.

Fonte: IFC Greenhouse Gas Reduction Accounting Guidance For Climate- Related Projects

Innanzitutto, vengono stimate le emissioni previste del progetto (PE), sulla base dei dati di valutazione e del piano aziendale al momento dell'approvazione del progetto, quindi confrontarle con uno scenario di riferimento.

Le emissioni del progetto riguardano lo scenario delle emissioni di gas serra che si prevede deriveranno dai progetti finanziati dai green bond di IFC, per cui è necessario prendere in considerazione qualsiasi fonte di emissioni di gas serra (GHG) che cambieranno a seguito dell'attuazione del progetto mentre le emissioni che rimangono invariate o ritenute trascurabili possono essere escluse dal calcolo.

62 Le emissioni che vengono rendicontate devono essere suddivise in tre categorie, denominati anche ‘scope’ dal GHG Protocol: Scope 1: emissioni dirette dell’organizzazione (e.g. combustioni, processi chimici, emissioni di processo, ossidazioni, combustibile per riscaldamento);Scope 2: emissioni indirette da consumo energetico (e.g. calore, elettricità, vapore acquistati da terzi);Scope 3: altre emissioni indirette che non rientrano nello scope 2 (e.g. emissioni della catena di fornitura, spostamenti per lavoro, andata e ritorno casa-lavoro dei dipendenti). www.ghgprotocol.org

Le emissioni di base (BE) rappresentano invece lo scenario che si sarebbe verificato in assenza del progetto IFC: per determinarne l’ammontare occorre considerare le stesse fonti di emissioni di GHG di quelle considerate nello scenario di attuazione del progetto, includendo ulteriori fonti di emissioni modificate a seguito del progetto IFC.

Il calcolo della riduzione delle emissioni di gas serra avviene sottraendo le emissioni del progetto IFC (PE) dalle emissioni dello scenario di base (BE). Una volta segnalate, le riduzioni delle emissioni di GHG saranno raggiunte e verificate ex post per 5 anni fiscali.