CAPITOLO TERZO
4. Segue La funzione dei damages nel diritto anglosassone
Ad ogni modo, per quanto qui interessa , è necessario rilevare come il principio intorno al quale è tradizionalmente costruita l'analisi funzionale dei damages è quello del principio compensatorio dei damages.
Tale principio è differentemente declinato a seconda che il danno da risarcire sia un danno patrimoniale o non patrimoniale.
In particolare, la regola generale relativa al risarcimento del danno patrimoniale è rinvenibile delle parole di Lord Blackburn nel caso Livingstone v Rawyards Coal Co., in cui i damages venivano definiti come «that sum of money which will put the party who
has been injured, or who has suffered, in the same position as he would have been if he had not sustained the wrong for which he is now getting his compensation or reparation»435.
Viceversa nel caso dei danni non patrimoniali, l'incapacità dell'ordinamento di ricostituire lo status quo ante si concreta in una declinazione del principle of
compensation tale per cui «money is not awarded as a replacement for other money, but as a substitute for what which is generally more important than money: it is the best that a court can do»436.
Tale principio generale è, come nell'ordinamento italiano, poi declinato differentemente a seconda della casistica riscontrabile nel caso concreto poiché, pur nel rispetto del medesimo principio compensativo, esistono casi di compensation less than loss e di
compensation greater than loss.
Al primo gruppo di casi appartiene la liquidazione di un risarcimento inferiore al danno subito poiché il danno è parzialmente dovuto alla condotta dello stesso danneggiato437, né per quella parte di danno che non è conseguenza di un'azione o omissione del
435 1880, 5 App. Cas. 25 at 39.
436 MCGREGOR H., McGregor on damages, cit., 13.
437 Il riferimento, in parallelo all'ordinamento italiano, è al concorso del fatto colposo del
166
danneggiato438, né per quel danno che non rientra nella sfera protetta da una determinata fattispecie di illecito o di contratto, né per quel danno che avrebbe potuto essere evitato, o al cui accadimento egli ha prestato consenso (volenti non fit injuria), ecc..
Al secondo gruppo di casi (ossia quello della compensation greater than loss) appartiene da una parte la decisione di non ridurre il danno di quella porzione di ristoro ottenuto in altra maniera439 e dall'altra il caso in cui la riparazione di una determinata cosa danneggiata (nell'esecuzione di quello che, nell'ambito dell'ordinamento italiano, potrebbe essere definito un risarcimento in forma specifica) determina necessariamente un aumento di valore della cosa stessa.
Ciononostante, negli ultimi anni dottrina e giurisprudenza si sono aperte a comprendere all'interno della categorie di damages anche fattispecie rimediali lontane dall'essere meramente compensative440.
Tale consapevolezza è rinvenibile già nelle parole di Lord Devlin nel caso Rookes v.
Barnard441, più recentemente ripreso da Lord Hoffman nel caso The Gleaner Co Ltd v.
Abrahams442 che ha riconosciuto che i compensatory damages possono avere anche una
funzione qualificabile come punitive, deterrent o exemplary.
In particolare, Lord Devlin ha chiarito che «in a case in which exemplary damages are
appropriate, a jury should be directed that if, but only if, the sum which they have in mind to award as compensation (which may, of course, be a sum aggravated by the way in which the defendant has behaved to the plaintiff) is inadequate to punish him for his outrageous conduct, to mark their disapproval of such conduct and to deter him from repeating it, then it can award some larger sum»443.
Secondo Lord Hoffmann tale principio è tanto più evidente quando ci troviamo dinanzi ad un caso di defamation poiché in tale caso l'obiettivo dei defamation damages deve essere triplice, in quanto volto a compensare, da una parte, il danno patrimoniale subìto
438 E' il problema della remoteness of damages, e della differenza tra cause in fact e cause in
law, accostabile alla problematica di diritto civile italiano della differenza tra causalità materiale e causalità giuridica.
439 V., sul punto, MCGREGOR H., McGregor on damages, cit.: «The principal illustrations of
this situation are where a person physically injured collects money on his accident insurance policy, or pension money, or is given gratuitous assistance from a charitable fund. [...] The rationale of these decisions is that the law regards such events as collateral and therefore not to be taken into account in deciding what is the claimant's loss».
440 CLERK J.F., LINDSELL W.H.B., BRAZIER M., Clerk & Lindsell on Torts, London, 2010;
PEEL E., GOUDKAMP J., Winfield and Jolowitcz on Tort, London, 2010.
441 Rookes v. Barnard [1964] AC 1129.
442 The Gleaner Co Ltd v. Abrahams [2004] 1 A.C. 628 PC at para. 41. 443 Rookes v. Barnard [1964] AC 1129 at para. 1228.
167
dal soggetto diffamato, dall'altra, il danno non patrimoniale subìto dallo stesso soggetto, ed infine «the damages must be sufficient to demonstrate to the public that the
plaintiff’s reputation has been vindicated»444.
Sulla base di tali osservazioni, Harvey McGregor ritiene di avere individuato ben cinque categorie di casi in cui le Corti sarebbero propense a liquidare «damages awards not
following the compensatory principle» (ossia: nominal damages, exemplary damages, restitutionary damages, liquidated damages e vindicatory damages), da cui deriverebbe
che «it seemed right to recognise these as no longer exceptional but rather as
additional types of damages»445.
Di seguito si cercherà di dare brevemente atto delle differenze tra tali tipologie di
damages.