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La sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia: il caso SOStain – cantina Tasca D’Almerita

2.5. L’impegno nella sostenibilità

2.5.3. La sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia: il caso SOStain – cantina Tasca D’Almerita

SOStain è il primo programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Italia, sviluppato per contenere l’insieme d’iniziative sostenibili da promuovere e proporre alle aziende associate. Per il momento è orientato alle aziende vitivinicole siciliane.

Il programma nasce nel 2010 con l’idea di promuovere un percorso volto a preservare tutto ciò che ruota attorno alla filiera produttiva come la terra, il paesaggio, chi lavora e i consumatori con l’obiettivo perseguire i tre pilastri della sostenibilità: uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, socialmente equo ed economicamente efficace.

Le aziende associate perseguono tutte un unico scopo: quello di promuovere delle best practices agricole finalizzate al rispetto dell’ecosistema e a rendere consapevoli i consumatori attraverso una comunicazione chiara e trasparente.

SOStain non punta, quindi, a promuovere pratiche sostenibili esclusivamente rivolte al processo produttivo, ma è un progetto a tutto tondo che si preoccupa di garantire il benessere per i suoi lavoratori e i suoi consumatori con il coinvolgimento anche della comunità locale, con uno sguardo alla valorizzazione del territorio e la conservazione delle risorse naturali.

Il progetto funge da strumento di misura quantitativo che fornisce alle aziende delle indicazioni necessarie per migliorarsi costantemente. Tra le informazioni si annoverano la gestione della sostanza organica del suolo fino alla sua erosione, la formazione per il reclutamento dei lavoratori e le ricadute economiche dell’attività sul territorio; e così via.

SOStain ritiene che la sostenibilità non sia un punto di arrivo ma un percorso volontario e proattivo, senza limiti di tempo, destinato a essere percorso all’infinito, che

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In collaborazione con il programma SOStain-Tasca d’Almerita. Available from: http://www.tascadalmerita.it/sostenibilita/sostain/

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permette di misurare l’impatto delle azioni di qualsiasi azienda non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla comunità locale.

L’obiettivo finale è quindi quello di integrare la filosofia di SOStain con la vitivinicoltura siciliana, creando partecipazione e condivisione tra i soggetti coinvolti.

SOStain afferma che la sostenibilità non è prerogativa dell’agricoltura biologica e biodinamica ma anche le aziende produttrici di vino convenzionale possono perseguire obiettivi sostenibili.

Il progetto è un modello dinamico, che varia al variare delle esigenze della natura e dei cicli naturali. Il principio su cui si fonda SOStain è il Life Cycle Assestement, cioè valuta le interazioni che il prodotto ha con l’ambiente circostante, nel corso del suo intero ciclo di vita, dal lancio del prodotto, alla fase di ascesa, di maturazione e di declino. Permette, inoltre, alle aziende di confrontarsi con esperti e scientifici in tema di sostenibilità.

SOStain si fonda su dieci requisiti minimi ed essenziali.

Requisito 1. Prevede solo trattamenti il cui impatto sull’ambiente, sull’agricoltore e sui consumatori sia inferiore o uguale a quello derivante dall’agricoltura biologica. Inoltre, è vietato il ricorso a diserbanti chimici anche per il controllo delle infestanti nel vigneto.

Requisito 2. Vini sicuri: molte analisi e poca solforosa. Il progetto stabilisce i livelli massimi di anidride solforosa che può essere contenuta nei vini e che variano a seconda della tipologia di vino considerata. Nell’arco di quattro anni devono essere sottoposte a controlli e analisi tutte le etichette dell’azienda per verificarne il rispetto.

Requisito 3. I vigneti devono essere inerbiti durante il periodo invernale, l’inerbimento d’inverno consiste nel lasciare crescere sul terreno, in maniera spontanea, tutte le specie vegetali del luogo o nel seminare alcune specie erbacee (inerbimento artificiale); al fine di conservare la fertilità fisica, chimica e microbiologica del terreno. L’erba, infatti, permette di contrastare l’erosione del suolo e di mantenere la sostanza organica della terra.

Requisito 4. Utilizzare solo l’energia strettamente necessaria. Secondo SOStain i processi di vinificazione considerati sostenibili sono quelli che consentono di produrre vini utilizzando un quantitativo energetico inferiore agli 0,6 kwh/l. Questo perché la maggior parte dell’energia prodotta deriva da combustibili fossili, principali cause dell’aumento

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dei gas che vanno a incrementare l’effetto serra e contribuiscono al surriscaldamento globale.

Requisito 5. Ridurre il peso medio delle bottiglie di vetro. Le emissioni di gas serra concernenti la produzione di bottiglie sono dovute al vetro con cui sono realizzate.

Requisito 6. SOStain punta sull’ingaggiare fornitori di uve “a km 0” e quindi a creare delle collaborazioni con fornitori, partner e dipendenti locali; questo anche con l’obiettivo di sviluppare un legame forte e unico con il territorio.

Requisito 7. Adottare delle misure atte a preservare la biodiversità. Con il termine biodiversità s’intende l’insieme di tutte le forme viventi e degli ecosistemi a essi correlati. È indispensabile verificare che il progetto di sostenibilità adottato da un’azienda vitivinicola non vada a compromettere la biodiversità.

Requisito 8. Utilizzare materiali ecocompatibili in vigna. Per la realizzazione dei vigneti devono esser utilizzati soltanto materiali riciclabili o biodegradabili.

Requisito 9. Il progetto SOStain prevede la pubblicazione annuale di un “bilancio di sostenibilità” per comunicare ai vari stakeholder in modo chiaro e trasparente le azioni sostenibili intraprese.

Requisito 10. Calcolare su scala aziendale gli indici proposti dal programma VIVA (Aria, Acqua, Vigneto e Territorio), un progetto promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’indicatore ARIA rappresenta le quantità totali di emissione di gas serra legate alla filiera produttiva. L’indicatore ACQUA fa, invece, riferimento al quantitativo di acqua dolce utilizzata nel processo produttivo. Il VIGNETO permette di valutare l’impatto delle attività agronomiche sull’ambiente e in modo indiretto sul paesaggio. Infine, l’indicatore TERRITORIO si riferisce al rispetto di una serie di requisiti che possono essere sintetizzati nei tre elementi cardine della sostenibilità: l’ambiente (tutela del paesaggio, della biodiversità), il sociale (comportamento socialmente equo, tutela del patrimonio culturale) e l’economia.

Il progetto SOStain, infine, riconosce dieci risorse da salvaguardare e preservare al fine di condurre un’azienda nell’ottica della sostenibilità.

Innanzitutto, il progetto vuole promuovere un utilizzo consapevole della risorsa ACQUA per raggiungere una vitivinicoltura sostenibile. SOStain punta a preservare la risorsa CULTURALE e a valorizzare tutte le risorse TECNOLOGICHE che permettono di ridurre il ricorso ai fitofarmaci e, quindi, orientarsi verso una produzione sostenibile che

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riduca il più possibile l’emissione dei gas serra (risorsa ARIA). La risorsa SUOLO è considerata per garantire una buona fertilità del terreno, anche nel lungo periodo.

Per il progetto è importante anche gestire in maniera adeguata l’utilizzo delle risorse ENERGETICHE, inteso come utilizzo minimo di energia necessaria per soddisfare i bisogni energetici della filiera produttiva. Rilevante è salvaguardare le risorse NATURALI cercando di creare, anche, un legame con il territorio. Il programma mira, infine, a essere socialmente responsabile (risorse UMANE) e ad adottare strategie commerciali ed economiche idonee a soddisfare le necessità dell’azienda e di tutti gli stakeholder (risorse ECONOMICHE).

I programmi SOStain e VIVA prevedono una loro certificazione che testimonia l’impegno dell’azienda verso l’adozione di pratiche sostenibili. La certificazione permette alle aziende che decidono di partecipare a questo programma (come la cantina Tasca d’Almerita76 che nel 2017 ha ottenuto entrambe le certificazioni) di comunicare ai consumatori in maniera chiara e trasparente il loro coinvolgimento in uno sviluppo sostenibile dell’ambiente, dell’economia e della società.

Figura 2.4. Logo certificazione SOStain e VIVA (sostenibilità nella vitivinicoltura italiana).

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