In questo paragrafo, si analizzano i motivi che spingono le aziende a fare ricorso alle Agenzie per il lavoro e i rischi connessi all’utilizzo di questa forma di lavoro partendo dallo studio di Consiglio e Moschera (2005) e di Consiglio (2008) e da alcuni report elaborati dal CIETT106, la Confederazione internazionale delle Agenzie private per il lavoro.
Consiglio, all’interno del suo elaborato “Orchestrating the Evolution of Private
Employment Agencies toward a stronger societ”107, individua cinque fattori principali che portano le imprese ad avvalersi delle Agenzie per il Lavoro, quali:
Sostituire lavoratori assenti o in malattia;
Ridimensionare i costi del lavoro;
Incrementare la flessibilità dell’organizzazione;
Velocizzare i processi di inserimento delle Risorse nelle aziende;
Acquisire nuove competenze.
2.6.1 Sostituire lavoratori assenti o in malattia
Da uno studio condotto per conto del CIETT, emerge in maniera significativa che la possibilità di sostituire velocemente lavoratori assenti rappresenti uno dei principali motivi di ricorso al lavoro in somministrazione.108 Per le aziende, infatti, é difficile poter prevedere le assenze dei lavoratori per maternità, malattia, aspettativa e quindi, il ricorso alle Agenzie per reclutare lavoratori in soministrazione, permette di limitare al massimo il tempo di vacatio dei lavoratori assenti.
106 Confederazione internazionale delle società di lavoro temporaneo (CIETT, www.ciett.org)
107 Consiglio S. Cicellin M., I lavoratori in somministrazione a tempo indeterminato: il punto di vista delle Agenzie per il lavoro, in Diritti lavori Mercati, 2012
108 Il ricorso alle Agenzie é stato più volte giustificato per la necessità delle aziende di dover sostituire lavoratori assenti ma, ovviamente, solo per cause diverse dallo sciopero.
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2.6.2 Ridimensionare i costi del lavoro
Un altro fattore molto importante è dato dal ridimensionamento dei costi. Nei Paesi di matrice anglosassone, i lavoratori in somministrazione ricevono una retribuzione più bassa rispetto ad un lavoratore assunto direttamente dall’azienda. Questo vantaggio di costo può addirittura essere maggiore al mark-up che le stesse aziende sono tenute a corrispondere all’agenzia.109
Questo non accade in Italia dove, in base a quanto stabilito dall’art. 23, comma 1, D.Lgs. n. 276, “i lavoratori dipendenti dal somministratore hanno diritto ad un
trattamento economico e normativo complessivamene non inferiore a quello dei dipendenti di pari livello dell’utilizzatore, a parità di mansioni svolte”. Nel nostro
caso, quindi, l’unica possibilità per le aziende é quella di risparmiare sui costi amministrativi, di reclutamento e selezione.
Le Agenzie, infatti, grazie al loro know-how, ai volumi consistenti sul territorio e alla capillare presenza sul territorio, sono in grado di svolgere tutte le attività di ricerca e selezione in maniera molto più veloce e a costi più bassi. Inoltre, il ricorso alla somministrazione permette all’azienda di abbassare i costi per la formazione del personale grazie alla presenza dell’Ente bilaterale Formatemp. La scelta di avvalersi di un lavoratore temporaneo, già formato dalle agenzie, permette quindi alle aziende di introdurre personale in grado di svolgere la mansione richiesta senza sostenere costi aggiuntivi per un iniziale affiancamento.
Molto importante é, infine, la gestione delle risorse finanziarie. Le aziende possono determinare modalità di pagamento all’agenzia dilazionate nel tempo e quindi avvalersi delle prestazioni rinviando il pagamento del mark-up.
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Con il termine mark-up si intende in economia la differenza tra il prezzo di vendita di un bene o servizio e il suo costo di produzione, solitamente espressa in percentuale del costo stesso. L’applicazione di un mark up genera per l’azienda un profitto positivo, perché il prezzo supera i costi totali, sia fissi sia variabili, sostenuti per produrre il bene. Infatti, il mark up è strettamente connesso al margine di profitto, che misura la stessa differenza tra prezzo e costo, ma in percentuale del prezzo.
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2.6.3 Incrementare la flessibilita’ dell’organizzazione
La somministrazione di lavoro rappresenta un importante strumento grazie al quale le aziende possono raggiungere maggiori livelli di flessibilità. Essa si riferisce alla capacità dell’azienda di monitorare costantemente i cambiamenti del mercato cercando di adeguarsi a quest’ultimi nel più breve tempo possibile in modo tale da non perdere il proprio vantaggio competitivo rispetto alle altre aziende presenti sul mercato.
Lo studio condotto dal CIETT110 , ha dimostrato che, prorpio per garantirsi un certo margine di flessibilità, le aziende organizzano il loro organico in difetto, cioè al di sotto della loro capacità produttiva, dotandosi poi di un nucleo di lavoratori assunti in somministrazione. Questo mix di lavoratori é in grado di assicurare una maggiore capacità di risposta per fronteggiare sia incrementi che decrementi della domanda sul mercato. Se, infatti, la domanda di lavoro dovesse aumentare, l’azienda può raffonzare il suo organico ricorrrendo ai lavoratori in somministrazione, mentre, in caso di un calo produttivo, può ridimensionare la presenza dei lavoratori temporanei, senza intaccare il proprio organico.
2.6.4 Velocizzare i processi di inserimento delle risorse nelle aziende
L’utilizzo della somministrazione molto spesso é fondamentale per le aziende poiché permette di velocizzare il processo di acquisizione delle risorse umane, di migliorare l’attività di selezione dei potenziali candidati e di risolvere il problema legato al reperimento di particolari figure professionali. Le Agenzie, infatti, grazie al loro Know how sono in grado di reclutare figure professionali scarse o emergenti e quindi difficilmente reperibili dalle aziende e di inserire il lavoratore nell’azienda in tempi più stretti, migliorando il prcesso di acquisizione.
2.6.5 Acquisire nuove competenze
Secondo Matusik e Hill (1998) e Scott e Davis (2007), il ricorso alla somministrazione rende i confini organizzativi più permeabili e aperti all’esterno permettendo l’accesso alla conoscenza presenti all’interno dell’organizzazione e, allo
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stesso tempo, rendendo più elevato il rischio di dispersione di tali competenze acquisite nel contesto esterno. Tale rischio é maggiore se si tratta di profili qualificati chiamati a svolgere mansioni ad elevata complessità.
Ovviamente tale rischio porta con se’ un beneficio poiché le Agenzie, introducendo lo stesso lavoratore in un’altra azienda, riescono a portare in quest’ultima best practice, elevate skill presenti nella precedente azienda dello stesso settore, comportando un notevole vantaggio per quest’ultima.