CAPITOLO 2 L'ANALISI TECNICA, GLI INDICATORI DI VOLATILITÀ
2.7 LE STANDARD ERROR BANDS
Le Standard Error Bands (forse traducibili, in italiano, con l'espressione “Bande basate sulla deviazione standard”) hanno fatto il loro esordio assoluto nel settembre del 1996 in un articolo di Jon Anderson pubblicato nella famosa rivista "Technical Analysis of Stocks & Commodities"99 100. Al pari delle Projection Bands presentate nel Paragrafo precedente, anche questo indicatore è costruito a partire da una regressione lineare. In particolare, il punto di partenza delle Standard Error Bands è rappresentato da una retta di regressione calcolata sugli ultimi 21 prezzi di chiusura dello strumento finanziario oggetto di studio: tale retta, e ciò rappresenta un tratto caratteristico dello strumento, viene poi “smussata” per mezzo di una media mobile semplice a 3 giorni101
. Determinata a questo punto la banda centrale, è pressoché immediata la costruzione dei limiti superiori ed inferiori del canale di prezzo. Infatti, la banda superiore (inferiore) è ottenuta sommando (sottraendo) alla retta di regressione due volte la deviazione
99 Brown B. (2009), Standard Error Bands, http://www.quantshare.com/item-289-standard-error-
bands, consultato il 14 settembre 2016.
100 Si veda al riguardo Jon Anderson, "Standard Error Bands", Technical Analysis of Stocks &
Commodities 14, pp. 375-379, 1996.
101 Questo “smussamento” nasce con l'intento di evitare che grandi cambiamenti nei prezzi vadano
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standard calcolata sullo stesso time frame. Intuitivamente, maggiore è la deviazione standard e più i prezzi appariranno lontani dalla retta di regressione; al contrario, minore è la deviazione standard e più le quotazioni saranno prossime alla retta medesima. Possiamo allora formalizzare il tutto nei seguente termini: 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑠𝑢𝑝. = 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 “𝑠𝑚𝑢𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜” 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 + 2 ∙ 𝑑𝑒𝑣. 𝑠𝑡𝑑. e 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑖𝑛𝑓. = 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 “𝑠𝑚𝑢𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜” 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 − 2 ∙ 𝑑𝑒𝑣. 𝑠𝑡𝑑. [2.24] dove:
𝑑𝑒𝑣. 𝑠𝑡𝑑. è già stato definito (v. Equazione [2.6]).
Prima di vedere le Standard Error Bands applicate ad un caso reale ritengo utile la seguente precisazione. A differenza di tutti gli altri indicatori di volatilità, in questo caso (e solo in questo caso) tutte le fonti da me consultate concordano univocamente sui valori da attribuire ai vari parametri propri delle Standard Error Bands. Pertanto - come già detto qualche riga sopra - la retta di regressione è calcolata su un arco temporale di 21 giorni, la media mobile con la quale smussare la retta stessa è calcolata su un arco temporale di 3 giorni mentre il moltiplicatore della deviazione standard è fissato pari a 2.
Detto ciò, possiamo vedere tre esempi di applicazione delle Standard Error Bands. Per omogeneizzare gli esempi dei cinque indicatori oggetto di questo Capitolo (v. oltre), nel caso specifico delle Standard Error Bands il time period è stato fissato pari a cinque, la deviazione standard (calcolata sul medesimo arco temporale) viene moltiplicata per due, lo smoothing period - invece - è stato fissato pari a tre.
Pertanto, nelle seguenti Figure 2.13, 2.14 e 2.15 possiamo vedere l'indicatore qui considerato applicato all'indice FTSE MIB negli archi temporali compresi tra giugno 2016 e novembre 2016 (time frame giornaliero), tra
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novembre 2014 e novembre 2016 (time frame settimanale) e tra giugno 2007 e novembre 2016 (time frame mensile):
Figura 2.13 - Esempio di Standard Error Bands applicate all'indice FSTE MIB nel periodo compreso tra giugno 2016 e novembre 2016 su scala giornaliera (elaborazione personale
ottenuta con il software MetaStock su dati estratti dal database finanziario FIDA)
Figura 2.14 - Esempio di Standard Error Bands applicate all'indice FSTE MIB nel periodo compreso tra novembre 2014 e novembre 2016 su scala settimanale (elaborazione personale
ottenuta con il software MetaStock su dati estratti dal database finanziario FIDA)
Figura 2.15 - Esempio di Standard Error Bands applicate all'indice FSTE MIB nel periodo compreso tra giugno 2007 e novembre 2016 su scala mensile (elaborazione personale
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In linea generale, le Standard Error Bands reagiscono e si adattano più velocemente ai cambiamenti dei prezzi, generando - allo stesso tempo - segnali operativi con maggiore celerità rispetto ad altre band techniques102. Facendo un rapido confronto con le (simili) Bande di Bollinger molti sono gli aspetti che accomunano i due indicatori, pur non mancando un paio di importanti differenze. La principale discrepanza riguarda, naturalmente, la costruzione della banda mediana del canale di prezzo: nelle Bande di Bollinger abbiamo una media mobile dei prezzi di chiusura, nel caso invece delle Standard Error Bands abbiamo una retta di regressione. Differente è inoltre l'interpretazione che viene attribuita agli strumenti stessi. Nel caso specifico delle Standard Error Bands, la prassi professionale tende a leggervi le seguenti linee guida: nel momento in cui le Bande si contraggono, il movimento del prezzo ha “forza”, nel senso che è abbastanza probabile che il trend in corso continui; quando - al contrario - le Bande cominciano ad espandersi, allora il trend in atto è destinato a concludersi (o, comunque, ad indebolirsi) indirizzando il mercato verso una inversione di trend o, quanto meno, una fase laterale103. Come si può notare le Standard Error Bands si presentano (forse) più come un indicatore di trend, tuttavia la presenza all'interno della loro architettura della deviazione standard fa sì che possano rientrare a pieno titolo anche tra gli indicatori di volatilità. Da quest'ultima prospettiva, allora, le chiavi di lettura sono le medesime illustrate nei Paragrafi precedenti: si hanno segnali di vendita nel momento in cui i prezzi si avvicinano alla banda superiore, segnali di acquisto quando invece i corsi raggiungono quella inferiore.
Infine, vale la solita avvertenza riportata per tutti gli altri indicatori oggetto di questo Capitolo: anche le Standard Error Bands, infatti, necessitano del supporto di qualche altro strumento. A tal proposito, nel mondo finanziario, esse sono spesso affiancate dall'indicatore R-Quadro (in inglese R-Squared
102Moin-Afshari A. (2013), Why Band Trading Works. Part 3 - The Superiority of SE Bands,
http://www.vantharp.com/Tharps-Thoughts/635_June_26_2013.html, consultato il 14 settembre 2016.
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indicator)104. In particolare, alti valori dell'indicatore R-Quadro accompagnati da
Bande poco distanti fra loro segnalano un forte trend in corso, mentre bassi valori dell'indicatore R-Quadro abbinati a Bande molto dilatate evidenziano un trend tutto sommato debole.