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A. LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE ARTISTICA COME DIRITTO FONDAMENTALE NEI DIVERSI ORDINAMENTI: IL RUOLO

4. La libertà artistica in alcuni strumenti costituzionali 1 Germania

4.3 Gli Stati Uniti

La Costituzione Americana del 1787 non conteneva ancora le libertà fondamentali garantite successivamente, grazie all’introduzione del Bill of Rights. Nel 1791, in seguito alle richieste dei cittadini americani di garanzia dei diritti e delle libertà fondamentali, furono aggiunti i primi dieci emendamenti (che costituiscono il Bill of Rights) al testo costituzionale grazie alle quali vennero gettate le basi della democrazia americana.

Il Primo Emendamento, redatto da James Madison, costituisce la garanzia di alcune delle libertà fondamentali dell’individuo, quali la libertà di religione, di parola e di stampa, oltre che a tutelare il diritto delle persone di riunirsi pacificamente e di fare ricorso.102

L’emendamento proclama:

Congress shall make no law respecting an establishment of religion, or prohibiting the free exercise thereof; or abridging the freedom of speech, or of the press; or the right of the people peaceably to assemble, and to petition the Government for a redress of grievances.

Malgrado il riconoscimento di queste libertà, il Primo Emendamento è motivo di discussione negli Stati Uniti per quanto riguarda il suo ambito di applicazione. Dibattiti ricorrenti e controversie giudiziarie nascono per valutare se siano tutelate quelle forme di espressione ritenute oscene, come la pornografia, o incitanti all’odio e alla violenza. Altri conflitti costituzionali sono legati alla libertà religiosa e alla tolleranza nei confronti delle minoranze che spesso si scontrano con gli altri emendamenti.

101

Informazioni disponibili online, http://www.firstamendmentcenter.org/about-the-first-amendment 102

Cfr. Zagato, La saga dell’esposizione del crocifisso nelle aule, in Ruggenini, Dreon, Galanti Grollo (a cura di), Democrazie e religioni, la sfida degli incompatibili?, Donzelli, Roma, 2012, p.172,: l’Autore ricorda che la libertà garantita dal I Emendamento vieta l’emanazione di leggi che impongano una legislazione in materia religiosa e di libertà a livello federale. Ma ciò non aveva impedito agli Stati federati di imporre ai sudditi una religione nazionale. È grazie al XIV Emendamento, del 1868, che si formalizzarono i diritti individuali dei cittadini in ciascuno Stato.

52 Per ciò che concerne l’arte, questa fa parte degli ambiti tutelati dal Primo Emendamento, dato che l’arte è l’insieme delle forme di espressione dell’individuo, attraverso vari mezzi. E anche qui sorgono controversie per stabilire se l’arte ritenuta oscena debba essere censurata o meno.

Con la sentenza del caso Miller c. California103 la Corte Suprema ha dichiarato che il Primo Emendamento non protegge il materiale osceno104 e inoltre ha istituito un test utile per le corti e i giudici per stabilire se il materiale in esame possa essere ritenuto osceno o meno; l’oggetto in giudizio deve incontrare i tre standard stabiliti, ossia che: il cittadino medio ritenga il materiale di interesse lascivo, l'opera ritragga atti sessuali in modo esplicitamente offensivo, e il lavoro manchi di valore letterario, artistico, politico o scientifico.105

Questo test, denominato dal caso Miller test, viene utilizzato anche dalla NEA, National Endowment for the Arts, per decidere se le opere prese in esame possono essere definite artistiche e degne di essere finanziate pubblicamente.

Tuttavia, con questo metodo si rischia che vengano commissionate e finanziate solo le opere ritenute conformi alla politica e all'ideologia della maggioranza, escludendo così quelle opere più controverse, offensive e shockanti, che però possono contribuire al dibattito e al confronto pubblico riguardo a temi di vario genere.106

La NEA è un ente istituito nel 1965 dal Congresso degli Stati Uniti come agenzia indipendente del governo federale. Si occupa di raccogliere i fondi pubblici per sostenere la cultura e le attività artistiche, collaborando con enti locali, altri enti federali e settori filantropici.107 Quello che però preoccupa alcuni autori è il fatto che lo Stato possa intervenire, ad esempio bloccando i finanziamenti, affinché un certo tipo di arte (quella ritenuta offensiva) possa subire restrizioni nelle sue manifestazioni.

Nel 1989 con la mostra retrospettiva del lavoro di Mapplethorpe, “The Perfect Moment”, finanziata in parte dalla NEA, in cui venivano esposte fotografie dal soggetto

103

Caso 413 U.S. 15, 1973, versione online, http://supreme.justia.com/us/413/15/case.html 104

La Corte aveva sostenuto questo già nel caso del 1956 Roth c. Stati Uniti 105

V. l’articolo di Hughes K., Nudity in art, theatre and dance, 13 settembre 2002, in Arts and First Amendment, http://www.firstamendmentcenter.org/nudity-in-art-theater-dance; vedi anche Dick Howard A.E., Libertà di espressione, libertà dell'arte e il primo emendamento, in Clemente di San Luca, op.cit., 1990, p. 166 ss.; Demarsin et al., Art&Law, Hart Publishing, UK, 2008, p.73 106

Dick Howard A.E., op.cit., p. 175 107

53 omoerotico, sono sorti ampi dibattiti da parte dell'opinione pubblica, in merito alla necessità di controllare che l'ente non finanzi opere ritenute scandalose.108 In particolare, si è accesa la discussione sul tema dell'osceno e dell'arte: l'arte non può essere oscena, o l'osceno non può essere arte. In qualsiasi caso si voglia risolvere tale questione, l'intervento del senatore Jesse Helms ha portato a una restrizione dei criteri secondo i quali la NEA si deve attenere per emettere i fondi di sostegno all'arte: oltre a doversi servire del Miller test per valutare l'oscenità delle opere in analisi, è stata inserita una clausola di “decenza” che prevede di tenere in considerazione anche gli standard generali di decenza.109

108

Demarsin, Art&Law, cit., pp.78-79 109

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B. LIBERTA’ DI ESPRESSIONE ARTISTICA