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Stazzo Siddura (Luogosanto)

Gallura Il territorio e la sua storia 3.1 – La storia di un’Isola

Foto 3.1 Stazzo Siddura (Luogosanto)

Fonte: Battino (2008)

Ma il ripopolamento della Gallura e la formazione degli stazzi ha un’altra caratteristica. La contrada è stata infatti colonizzata per tre quarti da stranieri: i Corsi. La spiegazione del perché i Corsi abbandonano la loro Isola, per cercare fortuna nel deserto della Gallura, si ricerca nelle crisi sociali che agitarono la Corsica nel XVIII secolo, continuata fino al XIX secolo. Non solo, tradizionalmente da Bonifacio numerose famiglie di pastori praticavano la transumanza sulle coste sarde e sulle vicine isole minori, e molti praticavano il contrabbando sostenuti anche dai pastori locali. Il risultato di questo flusso condusse a nuove situazioni: gli stazzi si moltiplicarono sostenuti da questa migrazione, ed infatti all’inizio del XVIII secolo, coloro che parlavano un dialetto corso, detto poi gallurese, erano già maggioranza della popolazione.

Dunque nella colonizzazione della Gallura l’esempio fu dato dai Corsi, ma poi anche i sardi lo seguirono. Alla fine del XVIII secolo, molte famiglie uscite soprattutto da Aggius andarono a colonizzare la regione occidentale della pianura malarica lungo il corso inferiore del fiume Coghinas. A differenza dei Corsi, i sardi restarono relativamente raggruppati: abitano gruppi di stazzi, da cinque a venti, non contigui, ma molto vicini. Non più fattorie isolate come nella Gallura settentrionale, ma villaggi a bassa densità distesi su alcune centinaia di metri. Il margine occidentale della Gallura è punteggiato da questi insediamenti: Bortigiadas, Viddalba, Trinità d’Agultu. Stesso popolamento e stessa origine nella Gallura sud-orientale, lungo le coste di Olbia: anche qui si trovano piccoli gruppi di stazzi, da dieci a venti (Agrustos, San Teodoro, Loiri, Enas). Questa insolita emigrazione ha dato alla Gallura, oltre all’originalità degli insediamenti ad habitat disperso, anche una particolarità etnica e linguistica, che tuttora esiste. Tanto che i Galluresi chiamano Sardi gli altri abitanti dell’Isola. Agli inizi del XIX secolo la fisionomia della Gallura era fissata.

Il secolo XIX è segnato dall’avvento dei Savoia che misero fine al sistema feudale. Terranova Pausania riprese il suo sviluppo grazie ad una serie di interventi quali la riapertura dei trasporti marittimi, la costruzione della ferrovia e della strada che la collegava con la Carlo Felice. L’industria del sughero e della pastorizia incrementano la crescita della Gallura, si riattiva anche il settore della pesca, in particolare, l’allevamento di mitili. Nel 1939 Terranova riacquista il nome di Olbia e nel 1960 il principe Karim Aga Khan scopre le coste del Comune di Arzachena: 5.000 ettari di terreno sono acquistate dallo stesso che trasforma il territorio in un centro esclusivo del turismo internazionale.

La Gallura storica comprende 24 comuni di cui 12 costieri e 12 interni non corrispondenti però all’attuale Provincia di Olbia-Tempio che non include i comuni di Erula, Santa Maria Coghinas e Viddalba appartenenti alla provincia di Sassari. Non esiste quindi una perfetta coincidenza tra l’antico territorio della Gallura e quello dell’odierna provincia (Figura 3.6a e 3.6b). La Provincia Olbia-Tempio, insieme alle altre sette province della Sardegna, è stata istituita con la Legge

Regionale 12 luglio 2001 n. 9 ed è operativa dal 1 gennaio 2006 con 26 comuni e 151.346 abitanti (Istat, 2008).

Figura 3.6a – La Gallura storica

Nelle analisi che seguiranno si prenderà in considerazione solo il territorio relativo alla Provincia di Olbia-Tempio che, pur senza i tre comuni di Erula, Viddalba e Santa Maria Coghinas, possiamo affermare rappresenta la regione della Gallura.

Da non dimenticare, in questa analisi storica della Gallura, i processi di migrazione avvenuta all’interno del suo territorio: le zone interne, in una lenta evoluzione, si sono spopolate a favore di quelle costiere che, grazie anche all’avvento del turismo, hanno attirato la popolazione in cerca di lavoro (Tabella 3.1, 3.1a e 3.2a; Grafico 3.1). Tra i comuni costieri in cui si è registrata una forte è crescita demografica spicca quello di Olbia: da 3.042 abitanti nel 1861 a 45.366 nel 2001. Ciò a conferma del fatto che la città di Olbia, in particolare, si sia confermata come “gateway” del turismo e del commercio29. Inoltre, sin dalle origini, in Gallura,

così come in tutta l’Isola, le attività principali sono state oltre, all’agricoltura e alla pastorizia, anche diverse attività di trasformazione legate alle più importanti risorse naturali. Si considerano ormai attività tradizionali la lavorazione del sughero, l’attività casearia, le attività estrattive legate al granito. Queste sono attività che si concentrano principalmente nelle zone interne e solo in piccola parte sono motivo di “attrazione” della popolazione. La tabella 3.1, oltre ad evidenziare la significativa crescita della popolazione nei comuni maggiormente legati al turismo (costieri), mostra come anche i comuni interni (Tabella 3.1b e 3.2b), in cui si è sviluppata una particolare attività economica, abbiano registrato un andamento positivo. Ne sono esempio i comuni interni compresi nel distretto del sughero, contrariamente per quanto avviene per quelli del distretto del granito non compresi nel precedente comprensorio industriale e direttamente coinvolti nella congiuntura negativa che da tempo coinvolge l’attività di estrazione e lavorazione di questa pietra ornamentale30

29 I dati relativi al movimento passeggeri, dell’aeroporto Costa Smeralda e nei porti di Olbia, nel 2007,

conferma questa posizione rispettivamente 1.806.206 e 1.866.959 passeggeri (Geasar, 2008; Capitaneria di Porto-Olbia, 2008).

30 Fanno parte del distretto del sughero i comuni di Aggius, Berchidda, Bortigiadas, Calangianus, Luras,

Monti e Tempio Pausania, mentre per il distretto del granito abbiamo i comuni di Aggius, Alà dei Sardi, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Calangianus, Luogosanto, Luras, Padru, Sant’Antonio di Gallura, Telti e Tempio Pausania. I due distretti sono stati individuati in base ai parametri del D.M. 1993 ed istituiti con decreto dell’Assessore all’Industria n. 377 del 7 agosto 1997 (Mura, 1997). Il primo, composto da

(Figura 3.7; Tabella 3.4a e 3.4b). Dall’analisi dei dati si può notare l’andamento altanelante demografico dei distretti galluresi, che segnano un calo nel decennio 1961-1971 rispettivamente del -1,39 quello del granito e -0,26 quello del sughero. Si osserva come centri importanti nel passato per l’economia abbiano lasciato il passo a nuovi luoghi dell’attività terziaria come per esempio Olbia che negli anni acquista maggiore importanza portando il suo peso demografico, nell’ambito dell’attuale provincia gallurese, dal 9,28% del 1861 al 10,10% del 1901, al 16,34% del 1951 e, infine, al 32,79% del 2001. Tempio Pausania già dai primi anni del Novecento perde la sua centralità per arrivare oggi, 2001, a contribuire all’assetto demografico della Provincia di Olbia-Tempio con il 10,11%. La Maddalena che registra un 5,80% della popolazione nel 1861 fino a punte del 16,13% nel 1931 si posiziona al terzo posto nel 2001 con l’8,22%. Infine, Arzachena ha visto incrementare la sua popolazione dal 1861 al 2001 di circa tre punti percentuali passando rispettivamente dal 4,09% al 7,76% (Tabelle 3.2a e 3.2b).

127 imprese e circa 2.000 addetti, si è affermato a livello locale e nazionale come uno dei potenziali propulsori dell’economia isolana e si è ormai affacciato sul mercato globale, partecipando a pieno titolo ai nuovi processi produttivi di internazionalizzazione. Il distretto del granito, invece, allo stato attuale denuncia una grave crisi pur se nel passato, il comparto, è stato una risorsa strategica: su 159 cave presenti in Sardegna 157 si trovano in Gallura. Le problematiche maggiori sono l’assenza di una verticalizzazione produttiva e di filiera; il potenziale produttivo è quello legato al settore dell’estrazione, ma esistono poche aziende trasformatrici e pochi operatori specializzati nella commercializzazione (Donato, 2004; Madau, 2004; Mariotti, 2004; Regione Sardegna, 2005).

Figura 3.7 – I distretti del sughero e del granito

Tabella 3.1a – Evoluzione alle date dei Censimenti dal 1861 al 2001 dei comuni costieri della Provincia di Olbia – Tempio (val. ass.) Censimenti Comuni 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 Aglientu 657 670 764 1.054 1.324 1.334 1.330 1.352 1.523 1.471 1.163 1.088 1.102 1.093 Arzachena 1.339 1.379 1.569 2.568 2.833 3.160 3.749 3.782 4.289 4.618 6.157 7.998 9.435 10.730 Badesi 437 430 454 593 774 896 1.026 1.110 1.356 1.555 1.563 1.759 1.860 1.862 Budoni 677 628 730 1.055 1.243 1.305 1.429 1.634 2.037 2.421 2.646 3.111 3.650 3.929 Golfo Aranci 173 192 231 311 404 456 616 645 838 1.029 1.378 1.822 1.942 1.961 La Maddalena 1.901 1.929 1.895 8.033 8.809 10.301 12.330 10.968 10.370 11.189 10.724 11.318 11.048 11.369 Loiri Porto San Paolo 595 606 692 838 847 907 1.037 1.103 1.263 1.415 1.462 1.849 2.014 2.214

Olbia 3.042 3.383 4.073 5.487 7.123 8.045 10.860 11.377 14.745 17.779 24.290 30.787 41.095 45.366 Palau 643 659 978 1.203 1.473 1.382 1.168 1.332 1.719 1.750 1.808 2.359 3.189 3.468 San Teodoro 523 491 571 824 972 1.020 1.117 1.277 1.592 1.707 1.615 2.028 2.507 3.103

Santa Teresa Gallura 1.522 1.696 2.105 2.301 2.523 2.488 2.567 2.546 2.711 2.840 3.752 3.752 4.024 4.349 Trinita d'Agultu e Vignola 733 728 776 1.005 1.206 1.264 1.251 1.631 1.805 1.934 1.895 1.922 1.971 2.026

Totale comuni costieri 12.242 12.791 14.838 25.272 29.531 32.558 38.480 38.757 44.248 49.708 58.453 69.793 83.837 91.470

TOTALE PROVINCIA 32.773 33.401 38.332 54.345 61.381 66.689 76.463 79.132 90.238 97.898 103.506 117.048 132.184 138.334

Tabella 3.1b – Evoluzione alle date dei Censimenti dal 1861 al 2001 dei comuni interni della Provincia di Olbia – Tempio (val. ass.)

Censimenti

Comuni 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001

Aggius 595 582 630 816 908 978 1.208 1.205 1.490 1.761 1.747 1.781 1.797 1.686 Alà dei Sardi 1.136 1.295 1.403 1.680 1.862 2.011 2.167 2.088 2.443 2.561 2.232 2.219 2.052 1.949

Berchidda 1.333 1.402 1.579 2.125 2.323 2.769 2.923 3.018 3.428 3.578 3.261 3.374 3.553 3.177 Bortigiadas 1.432 865 809 1.030 1.135 1.091 1.406 1.487 1.614 1.555 1.276 1.127 987 896 Buddusò 2.331 2.465 2.609 3.387 3.335 4.380 4.846 5.254 6.258 6.865 5.987 6.238 6.357 4.145 Calangianus 1.543 1.678 1.893 2.583 3.004 3.038 3.351 3.552 4.293 4.472 4.313 4.505 4.679 4.642 Luogosanto 1.141 1.163 1.327 1.754 2.319 2.222 2.365 2.457 2.742 2.612 2.029 1.972 1.875 1.825 Luras 1.835 2.042 2.242 2.500 2.794 2.943 2.934 2.981 3.151 3.051 2.811 2.701 2.782 2.660 Monti 853 980 1.184 1.554 1.988 1.990 2.137 2.738 2.519 2.432 2.339 2.547 2.698 2.440 Oschiri 2.264 2.401 2.710 2.904 3.155 3.134 3.728 4.018 4.689 4.494 4.102 3.986 3.908 3.749 Padru* 2.109 Sant'Antonio di Gallura 539 587 663 902 1.049 1.060 1.189 1.238 1.495 1.557 1.501 1.570 1.838 1.625 Telti 738 765 872 1.090 1.152 1.211 1.372 1.453 1.691 1.850 1.676 1.809 1.922 1.969 Tempio Pausania 4.791 4.385 5.573 6.748 6.826 7.304 8.357 8.886 10.177 11.402 11.779 13.426 13.899 13.992

Totale comuni interni 20.531 20.610 23.494 29.073 31.850 34.131 37.983 40.375 45.990 48.190 45.053 47.255 48.347 46.864

TOTALE PROVINCIA 32.773 33.401 38.332 54.345 61.381 66.689 76.463 79.132 90.238 97.898 103.506 117.048 132.184 138.334

Tabella 3.2a - Evoluzione alle date dei Censimenti dal 1861 al 2001 dei comuni costieri della Provincia di Olbia – Tempio (val. %) Censimenti (%) Comuni 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 Aglientu 2,00 2,01 1,99 1,94 2,16 2,00 1,74 1,71 1,69 1,50 1,12 0,93 0,83 0,79 Arzachena 4,09 4,13 4,09 4,73 4,62 4,74 4,90 4,78 4,75 4,72 5,95 6,83 7,14 7,76 Badesi 1,33 1,29 1,18 1,09 1,26 1,34 1,34 1,40 1,50 1,59 1,51 1,50 1,41 1,35 Budoni 2,07 1,88 1,90 1,94 2,03 1,96 1,87 2,06 2,26 2,47 2,56 2,66 2,76 2,84 Golfo Aranci 0,53 0,57 0,60 0,57 0,66 0,68 0,81 0,82 0,93 1,05 1,33 1,56 1,47 1,42 La Maddalena 5,80 5,78 4,94 14,78 14,35 15,45 16,13 13,86 11,49 11,43 10,36 9,67 8,36 8,22 Loiri Porto San Paolo 1,82 1,81 1,81 1,54 1,38 1,36 1,36 1,39 1,40 1,45 1,41 1,58 1,52 1,60

Olbia 9,28 10,13 10,63 10,10 11,60 12,06 14,20 14,38 16,34 18,16 23,47 26,30 31,09 32,79 Palau 1,96 1,97 2,55 2,21 2,40 2,07 1,53 1,68 1,90 1,79 1,75 2,02 2,41 2,51 San Teodoro 1,60 1,47 1,49 1,52 1,58 1,53 1,46 1,61 1,76 1,74 1,56 1,73 1,90 2,24

Santa Teresa Gallura 4,64 5,08 5,49 4,23 4,11 3,73 3,36 3,22 3,00 2,90 3,62 3,21 3,04 3,14 Trinita d'Agultu e Vignola 2,24 2,18 2,02 1,85 1,96 1,90 1,64 2,06 2,00 1,98 1,83 1,64 1,49 1,46

Totale comuni costieri 37,35 38,30 38,71 46,50 48,11 48,82 50,32 48,98 49,03 50,78 56,47 59,63 63,42 66,12

TOTALE PROVINCIA 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tabella 3.2b - Evoluzione alle date dei Censimenti dal 1861 al 2001 dei comuni interni della Provincia di Olbia–Tempio (val. %)

Censimenti (%)

Comuni 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001

Aggius 1,82 1,74 1,64 1,50 1,48 1,47 1,58 1,52 1,65 1,80 1,69 1,52 1,36 1,22 Alà dei Sardi 3,47 3,88 3,66 3,09 3,03 3,02 2,83 2,64 2,71 2,62 2,16 1,90 1,55 1,41

Berchidda 4,07 4,20 4,12 3,91 3,78 4,15 3,82 3,81 3,80 3,65 3,15 2,88 2,69 2,30 Bortigiadas 4,37 2,59 2,11 1,90 1,85 1,64 1,84 1,88 1,79 1,59 1,23 0,96 0,75 0,65 Buddusò 7,11 7,38 6,81 6,23 5,43 6,57 6,34 6,64 6,93 7,01 5,78 5,33 4,81 3,00 Calangianus 4,71 5,02 4,94 4,75 4,89 4,56 4,38 4,49 4,76 4,57 4,17 3,85 3,54 3,36 Luogosanto 3,48 3,48 3,46 3,23 3,78 3,33 3,09 3,10 3,04 2,67 1,96 1,68 1,42 1,32 Luras 5,60 6,11 5,85 4,60 4,55 4,41 3,84 3,77 3,49 3,12 2,72 2,31 2,10 1,92 Monti 2,60 2,93 3,09 2,86 3,24 2,98 2,79 3,46 2,79 2,48 2,26 2,18 2,04 1,76 Oschiri 6,91 7,19 7,07 5,34 5,14 4,70 4,88 5,08 5,20 4,59 3,96 3,41 2,96 2,71 Padru* 1,52 Sant'Antonio di Gallura 1,64 1,76 1,73 1,66 1,71 1,59 1,56 1,56 1,66 1,59 1,45 1,34 1,39 1,17 Telti 2,25 2,29 2,27 2,01 1,88 1,82 1,79 1,84 1,87 1,89 1,62 1,55 1,45 1,42 Tempio Pausania 14,62 13,13 14,54 12,42 11,12 10,95 10,93 11,23 11,28 11,65 11,38 11,47 10,51 10,11

Totale comuni interni 62,65 61,70 61,29 53,50 51,89 51,18 49,68 51,02 50,97 49,22 43,53 40,37 36,58 33,88

TOTALE PROVINCIA 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Tabella 3.3 – Evoluzione della popolazione residente dal 1861 al 2001 (Censimenti)

Aggregazioni di comuni 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001

Totale comuni costieri 12.242 12.791 14.838 25.272 29.531 32.558 38.480 38.757 44.248 49.708 58.453 69.793 83.837 91.470 Totale comuni interni 20.531 20.610 23.494 29.073 31.850 34.131 37.983 40.375 45.990 48.190 45.053 47.255 48.347 46.864 Distretto del granito 17.414 17.229 19.600 24.615 26.707 29.007 32.118 33.619 38.782 41.264 38.612 40.722 41.741 40.675 Distretto del granito** 5.885 6.275 6.874 8.813 9.717 10.884 11.939 12.490 14.629 15.445 13.425 13.808 14.044 13.622 Distretto del sughero 12.382 11.934 13.910 17.356 18.978 20.113 22.316 23.867 26.672 28.251 27.526 29.461 30.395 29.493 ** Non compresi i comuni che fanno parte anche nel distretto del sughero

Fonte: elaborazione da Istat (1994).