V. Un esempio pratico
5.4 Step 2: Analisi degli scenari di transizione e calibrazione
Una volta definito e analizzato il modo in cui i fattori esogeni di transizione impattano attualmente sul contesto rilevante dell’impresa, si procede alla valutazione prospettica degli impatti dei fattori esogeni di transizione, ricorrendo all’analisi degli scenari di transizione grazie ai quali è possibile individuare i pattern chiave relativi all’andamento dei fattori esogeni di transizione. Per fare questo si ricorre all’utilizzo dei quattro scenari AIFIRM declinando ciascuno di essi in ottica firm specific47.
Rapid Transition: nel verificarsi di uno scenario di rapida transizione l’impresa Gamma si troverebbe ad affrontare rischi significativi in campo tecnologico e regolamentare. Allo stato attuale Gamma soffre in modo particolare l’arretratezza tecnologica del proprio sito produttivo in relazione a quelli dei principali competitors e questo svantaggio, in uno scenario Rapid Transition, rischia di diventare insormontabile. Viene valutato altresì elevato il rischio regolamentare in quanto è atteso un aumento del prezzo delle emissioni secondo il seguente pattern (prezzo indicizzato a USD 2005 per tonnellata di CO2):
2020 2030 2040 2050
8,815$ 32,722$ 71,763$ 99,968$
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Per quanto concerne i mercati di sbocco, le prospettive di sviluppo sono particolarmente positive. È prevista una sempre maggiore richiesta di biocarburanti e biocombustibili e, a tal riguardo, un aumento delle coltivazioni cerealicole finalizzate alla loro produzione. Gamma, producendo bioetanolo, prevede che in una prospettiva di Rapid Transition potrà vedere aumentare le vendite di tale prodotto in modo considerevole inoltre, la conversione alla produzione di bioetanolo di seconda generazione, consentirebbe di evitare il rincaro dei prezzi sui prodotti cerealicoli di base a seguito dell’aumento della domanda48. Relativamente alla produzione di schiume isolanti, anche in questo caso è previsto un impatto positivo sul mercato di sbocco in quanto lo scenario prevede una rapida crescita della popolazione e un conseguente aumento della superficie urbanizzata. Lo sviluppo del mercato immobiliare così come una maggiore attenzione dei consumatori al tema della sostenibilità e del risparmio energetico rappresentano un ottima prospettiva per il mercato delle schiume isolanti e soprattutto per lo sviluppo della nuova tipologia di poliuretano sperimentata da Gamma. Tuttavia, perché Gamma riesca a intercettare questi aumenti significativi dal lato della domanda, è necessario che la capacità produttiva dell’impianto venga aumentata.
Da un punto di vista aggregato, il management ritiene che nel verificarsi di uno scenario di Rapid Transition, Gamma non riuscirà a sostenere la competizione e potrebbe dover uscire dal mercato intorno al 2030, quando il costo dell’impatto ambientale del sito produttivo diventerà insostenibile. Le prospettive di sviluppo dei mercati di sbocco, per essere sfruttate, richiederebbero un aumento considerevole della produzione che, allo stato attuale, non sarebbe possibile in quanto i costi delle emissioni derivanti dall’utilizzo di fonti fossili annullerebbero i ricavi.
Two Degree: nello scenario che rispecchia gli accordi di Parigi si ritiene che anche in questo caso il rischio tecnologico sia elevato. Il sito produttivo di Gamma non riuscirebbe a garantire un livello di efficienza sufficiente tale da permettere di essere competitivi nel
48 La differenza tra le due tipologie di bioetanolo risiede nella fonte da cui viene ricavato il glucosio
utilizzato come base per la fermentazione. Il bioetanolo 1G viene ricavato mediante la fermentazione del glucosio contenuto nel mais e nella canna da zucchero, materie prime comuni al settore alimentare e quindi soggette a competizioni di prezzo e a possibili rincari. Diversamente, il bioetanolo 2G viene prodotto tramite il glucosio contenuto nella cellulosa. L’utilizzo della cellulosa permette di sfruttare piante prive di alcun valore alimentare/commerciale con conseguenti risparmi economici e con un impatto sociale positivo (lo sfruttamento di vegetali alimentari per la produzione di bioetanolo è spesso contestata in quanto porta ad alterazioni di prezzo di prodotti di prima necessità).
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medio termine. In questo caso, tuttavia, non si ritiene particolarmente grave l’impatto regolamentare nel breve-medio termine, in quanto la progressione prospettica dei prezzi delle emissioni decrescerà fino al 2040 ma rimarrà a livelli contenuti fino al 2050. Il pattern previsto è il seguente:
2020 2030 2040 2050
12,654$ 8,246$ 7,566$ 12,324$
Lo svantaggio quindi deriverebbe prevalentemente da un punto di vista tecnologico in quanto, nonostante il prezzo delle emissioni non sia eccessivamente penalizzante, è molto probabile che i principali competitors incomincino a sviluppare sistemi di produzione energetica sostenibile internamente, guadagnando comunque un certo vantaggio competitivo su Gamma.
Per quanto concerne le prospettive di mercato dei prodotti isolanti si prevede una crescita contenuta. Nonostante un rallentamento della crescita economica dei paesi OCSE si prevede un aumento della popolazione e dei consumi e una maggiore richiesta di efficienza energetica, fattori che si ritiene potrebbero impattare positivamente sul mercato delle schiume isolanti. Diversamente, relativamente al mercato del bioetanolo, la domanda di biocombustibili rimarrebbe pressocché stazionaria, con un acceleramento previsto solo nel lungo periodo.
Da un punto di vista aggregato, il business model attuale nel verificarsi uno scenario Two Degree non consentirebbe a Gamma di sfruttare particolari prospettive di crescita in quanto gli svantaggi competitivi derivanti dalla necessità di accedere a fonti fossili per la produzione di energia (mentre gran parte dei competitors si stanno già convertendo a fonti rinnovabili) e da un mercato dei biocombustibili stagnante nel breve e medio periodo, non consentirebbero di beneficiare della tariffazione carbonica più contenuta rispetto allo scenario Rapid Transition. Si ritiene che lo svantaggio tecnologico anche in questo caso possa rappresentare una fonte di rischio di insostenibilità del business nel medio-lungo periodo.
Business as Intended: in questo scenario si ritiene che il rischio tecnologico sia moderato. Diversamente dagli scenari precedenti, il ricorso a fonti energetiche rinnovabili non rappresenta un fattore determinante di vantaggio competitivo. Il divario tecnologico tra Gamma e i principali competitors rimarrebbe perciò confinato alla capacità produttiva e
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all’efficientamento in termini di emissioni di GES. Si ritiene che lo svantaggio tecnologico sia mitigabile già nel medio periodo. Tuttavia, diversamente dallo scenario precedente, lo scarso sviluppo tecnologico in materia di fonti energetiche rinnovabili porta a un utilizzo massiccio delle fonti fossili all’interno dei sistemi produttivi delle economie mondiali, per tale motivo è previsto che nei paesi OCSE il prezzo delle emissioni sarà più elevato ma costante fino al 2050. Il rischio regolamentare diventa quindi particolarmente rilevante se considerato sinergicamente al ridotto sviluppo tecnologico in quanto, nonostante Gamma possa ridurre lo svantaggio tecnologico in breve tempo, un settore capital intensive come l’industria chimica sarebbe penalizzato in modo trasversale dai costi legati all’utilizzo delle fonti fossili e dall’arretratezza tecnologica nell’efficientamento dei processi produttivi. Il pattern previsto per il prezzo delle emissioni è il seguente:
2020 2030 2040 2050
25,963$ 26,810$ 27,685$ 28,588$
Relativamente ai mercati di sbocco, si ritiene che le prospettive di vendita non siano positive. Le previsioni della crescita economica dei paesi OCSE danno un rallentamento significativo, si ritiene che il PIL passi da una crescita dell’1,32% nel decennio del 2020 a una dello 0,78% negli anni ’30 fino a ridursi allo 0,48% negli anni ’40. Ci sono prospettive di crescita di un certo livello per il mercato dei biocombustibili ma l’incertezza sull’andamento generale dell’economia rappresenta una minaccia.
Da un punto di vista aggregato si ritiene che Gamma riuscirebbe a colmare il divario competitivo con i propri competitors nel medio periodo. Tuttavia, l’incertezza generale sull’andamento dell’economia e la difficoltà nello sviluppo tecnologico sono segnali di allarme per l’industria chimica in generale. In un contesto simile le prospettive di crescita del business sono poco soddisfacenti ma non si ritiene che vi sia un rischio marcato di dover uscire forzatamente dal mercato. In assenza di alterazioni, si prevede che il business model opererebbe in modo stazionario nel tempo.
Baseline: in questo scenario il progresso economico si focalizza sulle logiche tradizionali. È atteso un forte sviluppo tecnologico relativamente alle tecnologie carbon intensive mentre lo studio circa l’utilizzo di tecnologie sostenibili incomincerà ad essere significativo solo a partire dal 2060. In questo contesto Gamma si troverebbe comunque
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esposta moderatamente al rischio tecnologico in quanto l’impianto attuale garantisce una produttività troppo ridotta per poter acquisire una posizione competitiva soddisfacente. Tuttavia, la possibilità di effettuare investimenti sull’efficientamento degli impianti e l’aumento della capacità produttiva, senza modificare totalmente i processi di approvvigionamento energetico, rendono più facilmente gestibile il contesto tecnologico rispetto a scenari in cui la transizione ha caratteristiche più rapide. Dal punto di vista regolamentare non sono riscontrabili rischi, il meccanismi di tariffazione carbonica non vengono attuati o comunque rappresentano una componente irrisoria nella determinazione dei costi operativi.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, sono individuate criticità circa l’andamento della richiesta di biocombustibile. È previsto uno shock negativo nella domanda e una ridotta accettabilità sociale del business per via dello sfruttamento di beni alimentari per la loro produzione (si veda la nota a pagina 9). In questo contesto l’approccio al bioetanolo di seconda generazione potrebbe essere un’ottima opportunità per migliorare la reputazione della società e garantire comunque l’appetibilità del prodotto sul mercato. Le ampie prospettive di crescita della domanda e delle aree urbanizzate lasciano intendere la possibilità di una crescita sostenuta per il mercato delle schiume isolanti che potrebbero trainare lo sviluppo di Gamma.
Da un punto di vista aggregato si ritiene che, al netto degli investimenti necessari per rendere gli impianti più efficienti e produttivi, la possibilità di sfruttare la crescita del mercato per i materiali isolanti possa determinare delle prospettive positive per Gamma. Nel verificarsi di questo scenario potrebbe essere valutata la possibilità di uscire dal mercato del biocombustibile per dedicarsi ad altri business nel caso l’appetibilità del bioetanolo di seconda generazione non fosse sufficientemente elevata da garantire una quota soddisfacente di vendite.