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Waste Scope II (E05-01) e III (E06-01)

V. Un esempio pratico

5.7 Step 5.1: Definizione dei KPIs ESG e dei rispettivi Risk Appetite

5.7.2 Waste Scope II (E05-01) e III (E06-01)

Questi KPIs sono entrambi indicatori finalizzati a monitorare il processo di gestione degli scarti a seguito dell’implementazione del nuovo impianto di riciclaggio e riutilizzo degli scarti di produzione delle schiume isolanti. Il primo, che prende il nome di Waste Scope II con codice identificativo E05-01, rappresenta la percentuale di scarto totale riutilizzabile all’interno della produzione. Il secondo, che prende il nome di Waste Scope III con codice identificativo E06-01, rappresenta la percentuale di rifiuti pericolosi sul totale degli scarti produttivi.

Il progetto di Gamma si focalizza sullo sviluppo di un sistema di riciclaggio interno degli scarti derivanti dalla produzione delle schiume isolanti che permetterà di aumentare il grado di circolarità del processo produttivo e la riduzione dei quantitativi di rifiuto pericoloso emessi. Tuttavia, i KPIs non si focalizzano esclusivamente sugli effetti che influenzeranno il processo produttivo delle schiume isolanti ma analizzano l’intero processo di gestione degli scarti, considerando anche la componente relativa alla produzione di bioetanolo che non subirà modificazioni nel passaggio dalla prima alla seconda generazione. Questo perché l’implementazione di indicatori omnicomprensivi consentirà di monitorare l’andamento della transizione anche qualora venissero a verificarsi opportunità strategiche inerenti alla gestione degli scarti derivanti dalla produzione di bioetanolo 2G.

La tabella seguente presenta il setting scelto per il KPI Waste Scope II:

KPIs ESG ID TARGET HOLDING PERIOD RISK CAPACITY RISK APPETITE

Waste Scope II E05-01 36% 1 anno [14% - 36%] [28% - 36%]

− Target: il target individuato è pari a un aumento al 36% della quota di rifiuti riciclabili e riutilizzabili all’interno del processo produttivo sul totale degli scarti di produzione e ha un holding period pari a 1 anno. Ciò significa che, da Piano Operativo, l’obiettivo di Gamma è quello di far sì che entro il 2020 circa il 36% del totale degli scarti prodotti dai processi produttivi dovranno essere riutilizzati all’interno del processo stesso. La percentuale di rifiuto circolare dovrà successivamente rimanere costante fino a nuove modifiche al modello di business.

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− Risk Capacity e Risk Appetite: la risk capacity in questo caso ha un limite inferiore pari a un rapporto scarto riutilizzabile/scarto totale del 14% e un limite superiore pari a un rapporto del 36% (identico al valore obiettivo); questo perché le specifiche tecniche dell’impianto di riciclaggio e riutilizzo dello scarto derivante dalla produzione di schiume isolanti espongono un grado massimo vincolante di recupero pari al 50%. Con ciò significa che non è tecnologicamente possibile per tale impianto riuscire a riconvertire più della metà dello scarto totale. Da un punto di vista aggregato (dunque considerando anche la quota di rifiuto generata dal processo produttivo del bioetanolo) il grado massimo vincolante di recupero corrisponde a circa il 36% dello scarto totale. Tale limite rappresenta dunque non solo il target che Gamma si prefigura di raggiungere ma anche il limite superiore della risk capacity e del risk appetite.

Relativamente al limite inferiore si ritiene che a livello specifico dell’impianto di riciclaggio dello scarto derivante dalla produzione di schiume isolanti, un tasso di recupero pari al 10% rappresenti il limite minimo di economicità del progetto, qualora il tasso di recupero fosse minore al 10%, i costi di avviamento dell’impianto e i successivi costi di manutenzione e gestione risulterebbero maggiori rispetto al beneficio ottenuto dal lato dei costi operativi, rendendo più conveniente il precedente modello di gestione degli scarti focalizzato sul solo smaltimento esterno. A livello aggregato, il limite inferiore del 10% corrisponde a un tasso di recupero generale di circa il 14%. Tale livello corrisponde quindi al limite inferiore della risk capacity. Alla luce di questi limiti massimi di scostamento dal target tollerabili da Gamma, si decide di fissare un risk appetite con limite inferiore pari a un tasso di recupero aggregato del 28% e un limite superiore pari a un tasso di recupero del’36%.

La tabella seguente presenta il setting scelto per il KPI Waste Scope III:

KPIs ESG ID TARGET HOLDING PERIOD RISK CAPACITY RISK APPETITE

Waste Scope III E06-01 4% 1 anno [4% - 6%] [4% - 6%]

− Target: il target individuato è pari ad una riduzione al 4% della quota di rifiuti pericolosi sul totale degli scarti di produzione e anch’esso ha un holding period di 1 anno. Ciò significa che, da Piano Operativo, l’obiettivo di Gamma è quello di far sì che entro il 2020 la quota di rifiuti pericolosi sul totale degli scarti derivanti dai processi produttivi dovrà ridursi al 4% (attualmente è pari al 7,75%). La percentuale

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di rifiuto pericoloso dovrà successivamente rimanere costante fino a nuove modifiche al modello di business.

− Risk Capacity e Risk Appetite: la risk capacity in questo caso ha un limite inferiore pari a un rapporto rifiuto pericoloso/rifiuto totale del 4% (identico al valore obiettivo) e un limite superiore pari a un rapporto del 6%. Il ragionamento è analogo a quello svolto precedentemente. Per quanto concerne il limite inferiore le specifiche tecniche dell’impianto di riciclaggio e riutilizzo dello scarto derivante dalla produzione di schiume isolanti consentono di contenere le emissioni di rifiuto pericoloso fino a un livello pari al 5% del totale dei rifiuti generati. Con ciò significa che non è tecnologicamente possibile per tale impianto riuscire a ridurre il rapporto rifiuto pericoloso/rifiuto totale al di sotto del 5%. Da un punto di vista aggregato (dunque considerando anche la quota di rifiuto generata dal processo produttivo del bioetanolo) il livello massimo di contenimento dei rifiuti pericolosi è pari al 4% del totale degli scarti derivanti da tutti i processi produttivi. Tale limite rappresenta dunque non solo il target che Gamma si prefigura di raggiungere ma anche il limite inferiore della risk capacity e del risk appetite.

Relativamente al limite superiore si ritiene che a livello specifico dell’impianto di riciclaggio dello scarto derivante dalla produzione di schiume isolanti, un grado di contenimento pari al 7,5% rappresenti il limite massimo di economicità del progetto. qualora il grado di contenimento fosse superiore al 7,5%, i costi di avviamento dell’impianto e i successivi costi di manutenzione e gestione risulterebbero maggiori rispetto al beneficio ottenuto dal lato dei costi operativi, rendendo più conveniente il precedente modello di gestione degli scarti focalizzato sul solo smaltimento esterno. A livello aggregato, il limite superiore del 7,5% corrisponde a un grado di contenimento generale di circa il 6%. Tale livello corrisponde quindi al limite superiore della risk capacity. Alla luce di questi limiti massimi di scostamento dal target tollerabili da Gamma, si decide di fissare un risk appetite con limite inferiore pari a un grado di contenimento aggregato del 4% e un limite superiore pari a un grado di contenimento aggregato del’5%.

Per analizzare la sezione relativa del Piano Operativo, si rimanda alla sezione III “gestione scarti” contenuta all’interno dell’Appendice B.

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