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V. Un esempio pratico

5.7 Step 5.1: Definizione dei KPIs ESG e dei rispettivi Risk Appetite

5.10.2 Waste Scope II e III

Per incominciare, definiamo le caratteristiche del nuovo scenario all’interno del quale si colloca la strategia di Gamma; ipotizziamo che a seguito dell’avvio del nuovo sistema di riciclaggio e riutilizzo dello scarto generato dal processo di produzione delle schiume isolanti si assista a dei livelli di performance non soddisfacenti, nonostante rientrino all’interno del risk appetite. Per quanto riguarda il tasso di riutilizzo dei rifiuti (dimensione monitorata tramite Waste Scope II) esso è attualmente pari al 29% mentre, il tasso di emissione di rifiuti pericolosi (dimensione monitorata tramite Waste Scope III) è pari al 4,8%. Il motivo è da riscontrarsi in un problema inerente alla presenza di un nodo critico nel processo, il quale è stato ultimato in modo sbrigativo. Ci si trova dunque di fronte alla necessità di manutenere il sistema di riciclaggio e riutilizzo per completare in modo corretto il nodo fallato. Il processo è particolarmente delicato e il rischio del verificarsi di rotture degli impianti a seguito dell’intervento è sostenuto.

Ci si trova dunque di fronte ad un contesto molto differente rispetto a quello ipotizzato in fase di avvio della strategia, per tale motivo si procede nuovamente alla fase di Risk Quantification per verificare in che modo la probabilità associata ai possibili scostamenti si è modificata alla luce di tali nuovi impatti del fattore di rischio strategico. Il processo di quantificazione degli scostamenti viene eseguito sia per Waste Scope II che per Waste Scope III in quanto entrambi i KPIs sono legati al medesimo progetto di transizione. Le modalità di quantificazione utilizzate in questa fase sono le medesime di quelle esposte all’interno del paragrafo 5.9.2 dopo aver applicato le dovute modificazioni alle probabilità di scenario per renderle coerenti al nuovo contesto. A tale riguardo si è provveduto ad aumentare la probabilità di osservare scostamenti operativi estremi, mantenendo il livello target come valore modale.

Riproporre per intero il processo di quantificazione esulerebbe dalla finalità del presente paragrafo tuttavia, per completezza, le tabelle relative a tale processo sono inserite all’interno dell’Appendice D. Di seguito metteremo direttamente a confronto i nuovi shape distributivi con i settings dei KPIs Waste Scope II e Waste Scope III.

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5.10.2.1 Waste Scope II

Il Grafico 6 presentato di seguito illustra la nuova distribuzione di probabilità associata agli scostamenti dal target individuato per il KPI Waste Scope II:

Grafico 6: Valutazione settings KPI Waste Scope II in fase di Monitoring

STATISTICHE

Moda 35,63%

Media 31,57%

Frequenza coperta dal RA 79,5% Frequenza non coperta dal RA 20,5%

Di seguito si riporta il Grafico 2 (introdotto al paragrafo 5.9.2.1) che illustra la distribuzione generata al termine della fase di Risk Quantification:

Grafico 2: Valutazione settings KPI Waste Scope II in fase di Risk Quantification

STATISTICHE

Moda 35,63%

Media 33,43%

Frequenza coperta dal RA 97,0% Frequenza non coperta dal RA 3,0%

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Rispetto alla distribuzione che era stata calcolata in fase di avvio della strategia (Grafico 2), quella appena ottenuta (Grafico 6) è caratterizzata da una massa di probabilità della coda sinistra molto più significativa. Il motivo della dispersione in favore della coda sinistra è legato alla maggiore probabilità che si verifichino gravi problematiche operative a seguito del processo di manutenzione dell’impianto

Dall’analisi del Grafico 6 osserviamo come, nonostante tutto, il valore modale sia comunque il target scelto per il KPI (che rimane evidenziato in giallo nel grafico). Ciò che subisce uno scostamento negativo è la media che passa da 33,43% a 31,57%. Inoltre, la probabilità associata a scostamenti che sforano il risk appetite, rappresentata dall’insieme di barre di colore rosso, è aumentata in modo estremamente significativo ed è pari al 20,5% mentre, nel caso precedente essa era pari al 3%. Il risk appetite quindi riesce a coprire solo il 79,5% della variabilità, un valore di gran lunga minore rispetto al 97% del caso precedente.

Alla luce di questi dati si ritiene che il progetto di Gamma per l’implementazione dell’impianto di riciclaggio e recupero, relativamente al livello di riutilizzo dello scarto all’interno della produzione, non sia più coerente con la distribuzione di probabilità dei possibili scostamenti e dunque si rende necessario un intervento di riallineamento della strategia. Dato che non è possibile modificare la difficoltà tecnica di un intervento di manutenzione di un impianto, non è possibile agire sulla mitigazione del fattore di rischio per limitare la probabilità del verificarsi di uno scostamento negativo. L’unica opportunità per riuscire a rendere consistente la strategia è data dal ricorso alla copertura assicurativa nel verificarsi di gravi scostamenti operativi sia per quanto riguarda i danni economici che per quanto riguarda i danni reputazionali. In questo modo è possibile aumentare il risk appetite e gestire in modo efficace una maggior quantità di scostamenti dal target. Ad un aumento del risk appetite corrisponde un aumento degli scostamenti per cui è prevista una copertura e in tale modo è possibile rendere consistente la strategia.

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5.10.2.2 Waste Scope III

Il Grafico 7 presentato di seguito illustra la nuova distribuzione di probabilità associata agli scostamenti dal target individuato per il KPI Waste Scope III:

Grafico 7: Valutazione settings KPI Waste Scope III in fase di Monitoring

STATISTICHE

Moda 4,00%

Media 4,43%

Frequenza coperta dal RA 79,5% Frequenza non coperta dal RA 20,5%

Di seguito si riporta il Grafico 3 (introdotto al paragrafo 5.9.2.2) che illustra la distribuzione generata al termine della fase di Risk Quantification:

Grafico 3: Valutazione settings KPI Waste Scope III in fase di Risk Quantification

STATISTICHE

Moda 4,00%

Media 4,22%

Frequenza coperta dal RA 97,0% Frequenza non coperta dal RA 3,0%

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Rispetto alla distribuzione che era stata calcolata in fase di avvio della strategia (Grafico 3), quella appena ottenuta (Grafico 7) è caratterizzata da una massa di probabilità della coda destra molto più significativa. Il motivo della dispersione in favore della coda destra è legato alla maggiore probabilità che si verifichino gravi problematiche operative a seguito del processo di manutenzione dell’impianto.

Dall’analisi del Grafico 7 osserviamo come, nonostante tutto, il valore modale sia comunque il target scelto per il KPI (che rimane evidenziato in giallo nel grafico). Ciò che subisce uno scostamento positivo è la media che passa da 4,22% a 4,33%. Inoltre, la probabilità associata a scostamenti che sforano il risk appetite, rappresentata dall’insieme di barre di colore rosso, è aumentata in modo estremamente significativo ed è pari al 20,5% mentre, nel caso precedente essa era pari al 3%. Il risk appetite quindi riesce a coprire solo il 79,5% della variabilità, un valore di gran lunga minore rispetto al 97% del caso precedente.

Alla luce di questi dati si ritiene che il progetto di Gamma per l’implementazione dell’impianto di riciclaggio e recupero, relativamente al livello di emissioni di rifiuti pericolosi derivanti dal processo produttivo, non sia più coerente con la distribuzione di probabilità dei possibili scostamenti e dunque si rende necessario un intervento di riallineamento della strategia. L’ipotesi di riallineamento è la medesima prevista per Waste Scope II in quanto entrami i KPIs si riferiscono allo stesso progetto di transizione. Dato che non è possibile modificare la difficoltà tecnica di un intervento di manutenzione di un impianto, non è possibile agire sulla mitigazione del fattore di rischio per limitare la probabilità del verificarsi di uno scostamento negativo. L’unica opportunità per riuscire a rendere consistente la strategia è data dal ricorso alla copertura assicurativa nel verificarsi di gravi scostamenti operativi sia per quanto riguarda i danni economici che per quanto riguarda i danni reputazionali. In questo modo è possibile aumentare il risk appetite e gestire in modo efficace una maggior quantità di scostamenti dal target. Ad un aumento del risk appetite corrisponde un aumento degli scostamenti per cui è prevista una copertura e in tale modo è possibile rendere consistente la strategia.

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