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63 tima stilla per salvare T uomo dalla

schia-vitù dèi

demonio

:

Dunque

se la sostanza del pane,

c

del vino è tramutata nel cor-po, e nel sangue di Gesù Cristo,è chiaro che nella Eucaristia vi è Tmnsu?istanzio<-ne, e

non

Consunstaniione. Nella messa

il Redentore è rappresentato in se stes-so; Cibandoci noi

dunque

dell1ostia con-sacrate, ci cibiamo di Cristo istesso

per*-chè in-quell’ ostia è trasfuso il corpo e sangue di Gesù Cristo.

Sulla 7. tesi.

. *-« . % v ^ .

A

che vaierebbe la eccellenza del

Mo-nastero, togliendosi la clausura?

Manche-rebbe

T

oggetto dellasua fondazione!

E non

sarebbe più

un

luogo*dedicato interamente a Dio. Togliendosi laclausura si fa

comu-ne Mondo

e Dio. !*

, *

Si anima

un

consorzio tra ‘la

monaca,

ed il

mondano. La

mente s’inviluppa, e si corrompein presteròattenzione a discor-si che

non

dorrebbe affatto sentirei

La

li-cenza, la sfrenatezza, e

non

la esclusiva

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adorazionedi Dio sarebbevi allora. Il

De

r

monio

aguzzerebbeallora i suoifieni artigli

,e più anime trappolerebbe al suo dominio.

Ed

il rinchiudersi in

un

Convento

non

sarebbe più ilfare penitenza,

ma

dar cani7

po

a mille passion’ sregolate. ,, ;

Con

la clausura siottiene tutto l’intento della penitenza della mortificazione, della continenza dell’adorazione intera di Dio.

La

claustrale divisa dal

Mondo può

at-tendere a ricomporre gli affari delta sua coscienza,a riordinarei sensisuoi distratti nelle cose del

Mondo

, a darsi tutto a Dio a sostenere un eterno odio al

Demonio

,al

mondo

alla carne.

Non

veder parenti che con la loro presenza potrebbero far rina-scere il pensiere per una vita libera,

non

vedere gli amici che coi loro suggerimenti potrebbero ricordare f amicizia e famore:

, Considerare che nel prendere il velo morì per la terra, e rinacque pel Cielo.

La

claustrale con la continua orazione, è sempre in contemplazionecol suo Dio.

I peccati suoi scemanod’intensità, ha più speranza di ottenerne il perdono

, perchè ha piùfaciltà di piangerli.

Le

sue preghie-re sono più accette aDio, perchè partono da

un

cuore eh’è tutto di Dio

, e quindi

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sono

,più erudite.

La

claustrale ha percor-sa due"terze parti della via del Cielo.

La

prima partela percorsenei lasciare il

Mon-do;

La

seconda partela percorsenel vestire Tabito di sposa di Gesù Cristo:

Non

re-stagli che compiei^il

camino,

e questo lp compie con,la vita austera

, coi conti-nui digiuniec. ,

,

9 y.l.UlJaa

Togliete la Clausura., pientrela claustrale aspettanientemenochel’acquisto del Regno dei Cieìi , per giungere,al quale..milioni di martiri sparseroil loro sangue^ milioni di vergini jitiraropsiLin

un

deserto?

Toglietela clausura

, quandola^Claustrale nobilita l’anima sua e*la rende degna del

Creatore P.i - »

.

Deve

starsi allamassima.

Non

potest ser-vire

homo

,

4

Beo

et

Mammona.

£i

ammet-terà clic.i

1

uomo

entri nel ^Convento di

donne

? dovràtollerarsiche sitradisca Dio:

Ed

è giusto che-sicommetta

un

sagrilegio? Si ammetteràcheladonnaentri nel

Con-vento di uomini?.edovrà piangersi poi la corruzione de’costumi, la prevaricazione4 il rilasciamento della divozioner

E

neces-sariala clausura, per sostegno della Reli-gione\Cattolicaper sostegno delle penitenti

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per abbattere ilreo costume ,per estendere

il Regno di Dio.

Che

stima

può

aversi per un Monastero di donne, che

non

vi è clausura? Sarebbe meglio per cotali

Monache,

che lasciassero quell’abito è quel vélo, e ritornassero al

Mondo.

1 Così potrebbero scusarsi , se

non

pensassero interamente a Dio. JNon essen-dovi clausura, le famiglie

non

potranno aver mai bastante sicurezza delle lóro ii-; glie, sorelle, nipoti eq.

Un

commerciò' anche lecito, animato però, vi'reride hi-*iWoriaòà,,

mondana

nel

tempo

stesso. Ltutro il capi e per sostene-re la"riforma abolì la clausura.

Altra qualità eccellente per la

Monaca

,f e la sollènue sua professione,ilpronunziare l's’ùòi vóti.-

Hon

può più separarsi dallo

g

osó Celeste.{ he’

piu' abbracciare il suo valer

;

Una

insuperabile-barriera vi è! stata po-sta tra eSsà ed ilMondo. ]Nonpiìr sensazio-ni affetti terreni;diVbgamehti:

dòn

più di-vertimentispettacoli: àmorb/amicizie,,

eòo

1* Veni èn ze, parentèle: irtenté più.

Vi

è ora solo

un

I) ioche è lo Sposòuna

Maria

'

SS.

che sarù

T

amicaconfidente,

un

Paradiso

da

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«f

atteiwìcre e che*ò; già preparato. Tfrg,questi due dovrà dividere gli andinemesi,le gior-i

na&.leore^rd

mióuiL

Pace mnstaìlazionè amore ^ solauimiteaviti.con continua

-zto-ne../ :.0 •: . '•

7

.Togliendo solenne professione? pisi* to*-gito il Ibtdio delluimonastica Yita. »E« noii essendovi professione\ a;

1che'vale'il. riii-L-liiuiiurai iy :uu;cornei no:^

È

3 insultareDio a .paner•twàaiivJcJ isvttcq ; -r

...>Vi ,dev’cadere.Iti professione per-le- reli-giose«y<aietT. uboiiriavLutero* ^albro-

non

ebfep di niira^ dbesfogareda sua libidine, ren-dere inutile la vocazioni-ili>'Lio >->Aprire le porte dell’Inferno lare una comunità di

Diavoli. ,.

11 Convento è il giardino di delizie del Signore. Egli semina a tempo proprio e

con

terreno ubertoso, per raccogliere quan-do vuole maturi e belli firutti. Chi tocca

dunque

una spia cella 4a.Questo giar-dino incorre in una fiera persecuzione

, ed

in una morte violenta.

Lutero fu dichiarato uno stolto prima da Arrigo Vili , e poi da

Erasmo

di Rotterdam , dal Cardinal Gaetani, e da’

Conciiii. Egli

non

tirò bene le sue linee.

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JSon seppe conciliare la Riforma conla po-litica esterna ed interna. Credeva che il

suo Elettore fusse un Dominatore di tutto il

Mondo

ed a lui solo volle servire.

Voleva uscire dal celibato, edoveva tur-bare le pacifiche

monacèUe

?

Che

peccato?

Vi

era forse penuria di

donne

nel 15r

7? Io stento a crederlo! Questa razza cheper l’uomoèun coltelloaduetagli ,1semprelia progredita!

Dunque

poteva Lutero trovarne

al-cuna

che lo avesse accolto^

Ma

egli

non

era

•più Agostino Manicheo Cristianizzato, seb-bene Agostino Cristiano,

Ma

mollezzato.Era invaso dal diàvolol .j;jo C.1: !

.. QiUÙhll'H'b 03’IUf

* Riformare il*Culto delleimmagini.

E

per-chè? Possiamonoi aver mai qui in terra il

soavissimo piacere diparlare

un

sol

momento

* conDio,conGesùCristo,conloSpirito San-to,ron Maria Vergine, coi Santi, eSante, Arcangeli, Beati ec?

!Ebbeneci

supplia-mo

nell1ammirarli nelle loro

Immagini,

quantunque

non

mai concordi con l’origi-nale, perchènon mai presente.*

Or

Gesù Cri-sto sulla crocè dipinto e scolpito indiverse maniere, che incontra il Cireneo, e la

Ve-ronica, in mezzo a1discepoli che

conver-te la donnaadultera,che asciugale lagrime

della Maddalena, forma pe1Cristiani una allegrezza quasi

non

fussequello

un

colore;

Sotto le specie della Colomba, manifestiamo

il nostro amoreediscorsoallo,SpiritoSanto:

Sotto i simboli,di purità

, delle grazie, di addolorata, d1immacolata, della misericor-dia, della vittoria non parlasi tuttora con la

Gran

Madre di Dio? 1Santinon sonoda noi pregati,

come

se i quadri le loro sta-tue l’ussero immagini parlanti e reali ?

Po-tremmo

sostenerelaluce degliArcangeli?Noi Eppure a S. Raffaele raffigurato con Tobia

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7*>

.

S.Micheledieschiaccia ilDrago,S. Gabrie-le che parla a Maria, noi prestiamo tutta l’adorazione

come

se fusseroà noi

effettiva-mente

presenti. . . i, k

, Togliendo adunque, 0 le immagini, o la moltiplicazione loro, togliesiall’

uomo

il più innocente, il più dolce piacerete togliesi il simbolo della Religione. Luterò

dqnqqe

mentre voleva riformarel'uomoperla Chie-sa, contrariava apertamente le di luiindir nazioni, e cosi credeva di far1

pompa

di

. dottrina e d’incegno acutissimo..

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1

71

. . ;Sulla

IXé

tesi. ; w .'

*- i.*

.

> ) .i

Riformareilliberoarbitrio.Direche

Duomo

è schiavo.

E

perchè avvilire a tal.segno la creatura piùbellacheesistesullaTerra? Senf-za libero arbitrio, par eh1egli voglia para-gonare l’

uomo

ai bruto. Questo è schiavo, e nulla può da se solo,

mena

unaesistenza penosa perchè

non

T hà conosciuta,Ja

può

conoscere

; questo che non hq

Religio-ne

nè favella, che

dorme

sempre ancorché veglia non gustando nè la luce chiara nè l’opaca, dico degli astri; questo eh. è sog-getto all’assoluto dominio dpljK

uomo

ohe

non

ha da sperare e da temere,, -questo è senza libero arbitrio.

Ma Duomo

dotato di

uno

squisito gusto,,e diunarafljuata ragio-ne, in

mezzo

ad

un

paradiso ed un,

infu-no

, con il dono della, favellaeh# ja può usare

come

crede,conmorale, pcj,.educarono, tìcco di tutte Jebellezze,con bèfcorpobelD

anima

spiritovivace,simile perJa.ere,azione dellasuaanimaaDio;

non

puòessermai. schia-vo. Egli è stato costituito libero nelle sue facoltà intellettuali; che perciò.può pensa-reil bene e praticarlo;, cpnpjgcereil male

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Jf2 ' ' e fuggirlo ; su le leggi rii natura ed

ama

il

suo simile; sa i precetti dellaChiesa Cat-tolica e

non

li trascura; sa che vi è per lui uu grande

amico

eli

1

è Dio, un grande

Nemico

eh’ è:Lucifero, epuòseguire1’

uno o T

altro; sa le ricompense del primo, ed

*istipendi del secondo, ecomprar può quel-lo che vUolé, sa che vi esisteuna Eternità senza principio e senza interruzione;sache 'adorando il suoDiódiventerà per luidi go-dimento,attenendosi àLucifero,si cambie-rà in aspri tormenti. Sà tutto, e può far tutto.

Deve

solamente dipendere da Diocori amarlo, e seguirti il bene.Macchiandosidel sangue del-suo simile, cioè a dire di'

non

esercitare la vendetta.Persuadendosiancora che il libero arbitrio

non

consiste, nel f»r male senfea esserpunito,perchè

non

dovreb-be allora esservi Dio.

E non

essendovi, va-cillerebbe questa

machina

composta diloto il

mondo non

dovrebbe essere

Mondo,

nia ritornare allòstata quò,

non

esservi luce ,

non

firmamento,e

non

esistereeglistesso.

Ri-fiorirandòLuteroilliberotrbitrioparche ten-deva, di far una uguaglianza tra il Creato-re ela creatura.ToglierdimezzoilParadiso, PInferno

y

i^'Beatitudine, il fuoco: Cosi

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*1 /

I

4

Uomo

avrebbeagito,secondoilsuoistinto, cioè sempre proclive aivizio,

commettendo

ogni sorta di delitto, formare incesti, esse*-re aduItero bigamo, ed omicida. Sarebbe stato, quel che non poò essere.

Che

bella uguaglianza, che farebbe scrosciar di risa

Che

bella uguaglianza

(i).-Per riformarsi questolibero arbitrio,

for-mar

si dovrebbe il suo autoreeh" è Dio.

E può

riformarsi ciò che non è formato?

. !

,: . . ; » 1

(i) Io credocl al Dottor* JVittcmber-ghesè sifrisse sconvolto il cervello

com

3 avvieneaidementi,ed aquesto sconvolgimen-tosucceduta

una

rivoluzionedi tutta la mas-sa mas-sanguigna, eperciò distratti i sensi, in-debolita la mente. Egli sognava la esisten-za,

ma

nonla mirava realmente. Credo ari*-cora che il 1517

. per Lutero,

fu

annodi agitazione e non ai vita.

E

di fatti non

può

mai ammettersi, che unoesista e dica

non

so

come

esisto.Io sciolgolalingua e.che

f

a sciogliere io camino

mangio

bevo

dormo mi

rialzo, e chi laproduce tuttoquesto io

non

?

I

soli bruti lo ignorano.

I

soli bruti agisconoper istinto!

Dunque V uomo

secondo Lutero sarebbe

un

bruto perchè

non ha

libero arbitrio. - **

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7.4

3Sò.

Ma

se anche potesse seguire,questa ri-forma, la dovrebbe essere da

un

altro

Dio

ancheinconcepibile,immortaleeterno, sen-za principio senzafine:

Da un

altro Dio as-soluto padrone del Cielo, della Terra,,

del-1 acqua , del fuoco , della luce,~delle te-nebre-,del sole, delle stelle, di tutti.,gli Astri.

Da un

altro Dio capodi tutti gli es-seri viventi

, ragionevoli ed irragionevoli ,

degli abitatori di tuttol’emisfero, diquanto esiste e si offre a nostri sguardi,diquanto esiste ed è a noi ignoto. Allora seguir po-trebbe questa riforma;

ma

fino a che ten-tarlavuoleun

uomo

circoscritto di attribu-zioni forze,e d’ingegno, dipendente, sogget-to aDioiche nullapuòdasesolo faresenza di

Dio

; è meglio che quest

uomo

abban-donando tale impresa dica a se stesso: Io

non

posso riformare il libero arbitrio, per-chè deggio combatterecón Dio, e le.armi somministrar

me

le deveristesso

Diq^duuT

que rispetterò il libero arbitrio nell’uomo,, ed osserverò nel suo Autore l’opera mera-vigliosa dellasua sapienza infinita.,

e

logo-rerò in ispirilo everità,ributtando qualun-quescritturaparlarne possa in contrario (i)

\ 7 4 «-\ A -i. ^

«»»» I

I1» .> »> »'

(i) Lutero di tal verità non'Volle

per-DigitizedbyCoogle

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