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CAPITOLO 2: LA METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE DI TIPO QUANTITATIVO

2.8 Gli strumenti dell’indagine Cesvot 2018

Gli strumenti che ci sono stati utili, ma soprattutto necessari nel lavoro di indagine svolto in modo autonomo sono diversi. Per condurre questa mia indagine ho

utlizzato:

a) Il progetto Cesvot ;

b) Il questionario Cesvot 2018;

c) Il vademecum per l’inserimento dei dati nel gestionale; d) Il documento di primo accesso al gestionale Cesvot; e) La lettera Cesvot di presentazione dell’indagine alle APS; f) La tabella della ripartizione;

g) Il campione definitivo;

h) La prima disponibilità ad essere intervistati; i) La tabella delle ripartizioni in delegazioni;

j) La disponibilità ad essere intervistati aggiornata in data 10 luglio 2018; k) La disponibilità ad essere intervistati aggiornata in data 15 luglio 2018; l) La disponibilità ad essere intervistati aggiornata in data 18 luglio 2018; m) Il campione definitivo completo;

n) Il campione definitivo disaggregato ;

o) La disponibilità ad essere intervistati aggiornato in data 23 luglio;

p) Il documento excell contenente l’elenco delle email respinte per l’idagine sulle APS;

q) Il diario di bordo;

r) Tabella elenco APS chiuse, irreperibili e rifiuti; s) Status quo al 1 ottobre 2018;

t) Nuovo elenco delle APS chiuse, irreperibili e rifiuti aggiornato al 20 ottobre; u) Lo status quo al 31 ottobre.

Nello specifico, per quanto riguarda il progetto Cesvot, questo si tratta di un documento in formato PDF. Questo documento é stato redattodai rersponsabili dell’indagine. In esso é spiegato nel dettaglio il progetto di ricerca del Cesvot organizzato per l’anno 2018. Questo documento spiega nel dettaglio quale sia l’oggetto di indagine del Cesvot , quale metodologia di indagine sarà sviluppata e poi applicata nel concreto ed i risultati attesi da questa indagine.

Il questionario del Cesvot é stato creato ad hoc ed é lo strumento essenziale per la raccolta e l’analisi dei dati. É stato creato sia in formato word che in formato PDF

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per garantire la rapidità e la facilità di lettura e/ o modifica del file da parte degli intervistati, qualora richiedessero il questionario per email. L’intero questionario si può leggere in appendice A.

Il vademecum è stato un ulteriore strumento prezioso per l’indagine,in esso è indicata la data dell’inizio della ricerca e la data della fine. Presenta delle regole ben precise su come intervenire sia prima che durante le interviste telefoniche ,indica le regole generali della presentazione dell’intervista telefonica, le modalità di invio e le tempestiche delle email da mandare alle associazioni di promozione sociale qualora ce ne fosse bisogno, come somministrare il questionario, le istruzioni dell’utilizzo del gestionale Cesvot ( sul quale andranno registrati degli specifici dati raccolti durante le interviste telefoniche e segnate sul questionario) , i dati anagrafici da inserire nel gestionale Cesvot ( contatti telefonici, indirizzi email, siti web, pagine facebook, pagine twitter,ecc..) e le istruzioni sull’inserimento dei dati specifici di ciascuna APS per ciò che concerne l’area attività ed i destinatari.

In questo ultimo caso vanno inseriti nel gestionale il settore prevalente, l’attività, i destinatari, se l’associazione aderisce ad un’organizzazione regionale, se l’APS aderisce ad un’organizzazione nazionale ed infine se l’APS aderisce ad un’associazione internazionale. Infine nel gestionale Cesvot vanno inseriti gli ultimi dati riguardanti i dati sociali. In questo caso, come ricercatrice junior devo limitarmi ad inserire solo il numero dei soci fondatori, il numero di soci attuali, il numero dei lavoratori, il numero dei volontari attuali, il numero dei volontari stranieri, il numero di utenti dei servizi nell’ultimo anno, la classe di età prevalente dei volontari, la modalità di finanziamento e se l’associazione ha convenzioni con enti pubblici, questi dati poi dovranno essere registrati sul portale del Cesvot ed in qualità di ricercatrice junior , sono autorizzata ad accedere alla banca dati delle APS per effettuare i trattamenti sia informatici che cartacei pertinenti alle mansioni svolte. Posso accedere pertanto al data base del Cesvot , sia alla sezione home che alla sezione angrafiche. Questi permessi mi sono concessi dal 18 giugno fino al 31 ottobre 2018. Non mi è ,invece, permesso senza l’autorizzazione del Cesvot creare nuove banche dati. In esso vengono precisati anche altri aspetti come: il trattamento dei dati personali, la comunicazione e la diffusione dei dati, le misure di sicurezza, i sistemi informatici, i trattamenti cartacei. L’autorizzazione l’ho ottenuta solo aver firmato e scannerizzato il documento che ho inviato tramite email al Cesvot. Questo documento infine contiene il mio user id e la password per poter accedere al gestionale del Cesvot. La password poi é stata obbligatoriamente cambiata al primo accesso.

La lettera Cesvot di presentazione dell’indagine alle APS é un documento in formato PDF che il Cesvot ha inviato a tutte le associazioni di promozione sociale selezionate per l’indagine. Questa lettera é stata inviata prima dell’inizio delle

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interviste telefoniche ed é servita sia per spiegare le motivazioni e le modalità dell’indagine, sia per anticipare ad ogni singola APS che avrebbe ricevuto un’intervista telefonica da parte di un ricercatore junior dell’Università di Pisa. il Cesvot, nonché nostro committente informa, nella sua lettera di presentazione, che nel 2017 è entrato in vigore il Codice del Terzo Settore , attuato attraverso il Decreto Legislativo n.117 del 03/07/2017. Attraverso questo Codice del Terzo Settore, vengono disciplinati i Centri di Servizio per il Volontariato che d’ora in avanti avranno il compito di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli Enti del Terzo Settore, senza distinzione tra enti associati ed enti non associati, con particolare riguardo alle organizzazioni di Volontariato. Ciò significa che ciascuna associazione di volontariato deve, da ora in poi , rivolgere le proprie attività anche alla promozione sociale. Pertanto, per i sopracitati motivi, il Cesvot intende realizzare per il primo anno, una rilevazione regionale sulle associazioni di promozione sociale, con l’intento di raccogliere sia in forma sistemica , che in forma organica , una serie di informazioni che aiutino ad avere più chiaro un quadro conoscitivo di ogni associazione. Tramite un’intervista telefonica effettuata da ciascu ricercatore junior dell’Università di Pisa a ciascuna associazione presente nel suo campione, vengono rivolte a ciascuna associazione una serie di domande. Queste domande sono volte a comprendere le caratteristiche di ciascuna associazione contattata, i principali bisogni che l’associazione riscontra di volta in volta che organizza eventi, eroga servizi ed anche quelli che riguardano l’organizzazione interna dell’associazione in questione, in modo che il loro soddisfacimento possa migliorare l’azione sia sul piano organizzativo interno, che su quello esterno, rivolto al territorio.

Gli esiti rilevati mediante questa indagine permetteranno al Cesvot sia di progettare le proprie attività , sia di orientarlo nella scelta dei servizi da garantire nei confronti delle associazioni.

La tabella della ripartizione delle delegazioni è un documento Excel nel quale é presente una tabella composta da tre colonne e da nove righe. Una prima colonna a sinistra indica il nominativo del ricercatore junior, la seconda colonna posizionata al centro indica la delegazione di riferimento per ciascun ricercatore junior ed infine, la terza colonna , quella a destra , indica le note. Nelle note viene indicato se ciascun ricercatore junior deve occuparsi di tutto il campione della propria delegazione oppure di quale parte nel caso abbia tre delegazioni di riferimento.

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Il campione definitivo é un documento excel che ci é stato inviato tramite email. Attraverso di esso sono state inserite tutte le APS che sono state selezionate per l’indagine con i relativi dati raccolti in fase preliminare, cioé prima della craezione del campione definitivo. Questo documento excell é arrivato a ciascun ricercatore junior che ha partecipato a questa indagine, sia in forma unica , cioé contente tutte le APS selezionate di tutte le delegazioni, sia in forma dissociata. La forma dissociata é sempre un documeto excell che é stato allegato nelle stessa email ed indica quale delegazione é spettata nel proprio campione di riferimento. Nel mio caso, il mio campione di riferimento definitivo é stato quello di Prato contenente cinquasette associazioni di promozione sociale. È organizzato sottoforma di tabella e contiene sia dati quantitativi che dati qualitativi. Per ogni Associazione di Promozione Sociale viene indicato il suo numero di campione, l’id cioé un codice di riconoscimento dell’associazione utile anche nella ricerca di ciascuna APS nel gestionale Cesvot, l’acronimo ( se ne ha uno) , la denominazione, la tipologia ( che in genere é indicata con ‘’ente’’) , il settore istituzionale ( che é sempre ‘’Terzo Settore ‘’ in questo caso),il codice fiscale dell’APS , la territorialità ( nel mio caso é la delegazione di Prato), se é attivo ( in questo caso ogni APS viene indicata con il numero 1), la data di inserimento, le note, il login ( alcune hanno un’indirizzo email) , abilitato al login ( l’APS abilitata viene indicata con il numero 1 mentre quella non abilitata viene indicata con il numero 0, ma questo viene indicato solo per alcune APS), l’indirizzo 1 di ciascuna APS, la via, il numero civicoindirizzo 1, cap, comune, la sigla provinciale del comune ( Po), il nome della provincia ( Prato) , la sigla nazionale (It), il nome della nazione di indirizzo ( Italia), l’indirizzo 2 ( per chi avesse più di un indirizzo), c/o indirizzo 2, via indirizzo 2, nuemro civico indirizzo 2, cap , comune indirizzo 2, sigla provinciale indorizzo 2, nome provincia indirizzo 2, sigla nazionale indirzzo 2, nome nazione indirizzo 2, telefono, fax, email, attività, attività istat, settori, settori istat, destinatari.

Le disponibilità ad essere intervistati, sono dei documenti in formato word conteneti delle tabelle nella quale viene indicata l’associazione, la delegazione, il referente (cioé colui che ha mandato l’email e dato la disponibilità) , i contatti ed infine le note. Questo é un altro documeto molto importante perché indica a quali associazioni dobbiamo dare la priorità nell’intervista telefonica. Man mano che le APS davano la loro disponibilità immediata ad essere intervistati, veniva creato un altro documento word strutturato nella medesima maniera.

Il documento excel contenente l’elenco delle email respinte per l’idagine sulle APS. Prima di creare questi documeti ( ci sono arrivati dodici allegati) , il Cesvot ha monitorato il numero delle APS che hanno ricevuto ed aperto le emails di

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presentazione ufficiale del questionario, quante l’hanno ricevuta ma non aperta e quante email sono tornate indietro. In esso sono registare l’elenco delle email respinte e per ciascuna APS inserita viene indicato l’id, la denominazione, il codice fiscale, la territorialità ed il login.

Il diario di bordo , invece , é stato lo strumento più prezioso utilizzato da tutti noi ricercatori junior. Ciascuno di noi ne ha uno. È un documento excel nel quale sono contenute per ciascuna APS del nostro campione sia dati quantitativi che dati qualitativi. Il diario di bordo è stato uno strumento necessario ed essenziale per registrare tutte le attività svolte nei confronti di ciascuna APS. Ci ha permesso di raccogliere informazioni aggiuntive sui contatti delle APS da contattare, registrando in esso i numeri telefonici, i numeri di cellulari si dell’associazione sia del presidente o di chi ne ha fatto le veci durante l’intervista telefonica, le pagine web, le pagine facebook, ma anche di registrare quando ho preso in carico per la prima volta una ciascuna APS, di registrare le telefonate fatte ed i giri di telefonate, gli eventuali recall, l’invio dei questionari per posta elettronica . Mi ha anche permesso di capire gli umori ed i comportamenti di ogni intervistato e da lì mi ha permesso di fare una valutazione sul comportamento da parte delle APS sia nei confronti del Cesvot , che nei miei confronti in quanto ricercatrice junior.

Elenco APS chiuse, irreperibili e rifiuti. In questo caso si tratta di un documento word nella quale io, come tutti gli altri ricercatori junior, abbiamo inserito le APS del proprio campione che rientravano in questa categoria.

Status quo al 1 ottobre è un documento word nel quale ciascun ricercatore deve inserire nel proprio campione la delegazione della quale si occupa, indicare il proprio nome e cognome. Sotto c’é una tabella nella quale vanno indicati la numerosità del campione assegnato, quante aps ho contattato almeno una volta, a quale giro di telefonate sono arrivata, il numero dei questionari compilati, quanti questionari abbiamo in sospeso perché sto aspettando che me lo mandino via email, quante aps sono chiuse, quanti no espliciti ho ricevuto, il numero dei questionari compilati a luglio, il numero dei questionari compilati ad agosto, numero di questionari compilati a settembre, che tipo di difficoltà ho avuto maggiormente durante l’indagine ed infine la maggior parte del tempo a cosa l’ho dedicata, per es. interviste telefoniche, compilazione dei questionari, aggiornamento del diario di bordo, ecc.. . Lo stesso vale per lo status quo aggiornato al 31 ottobre. Questo chiede le stesse cose con l’aggiunta del numero dei questionari compilati nel mese di ottobre.

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Uno strumento utilissimo al gruppo é stato anche il gruppo whatsapp dell’indagine Cesvot. Qui i membri potevano chiedere e ricevere nell’immediato risposte ad eventuali dubbi o problematiche. Ci si può anche confrontare sul punto della situazione.

2. 9 Le fasi operative dell’indagine nel lavoro autonomo

Il Cesvot ha individuato tutte le Associazioni di Promozione Sociale presenti in Toscana e le ha selezionate in un campione. Questo campione si pone come un campione rappresentativo delle APS presenti in Toscane. In un secondo momento, ha mandato una lettera di presentazione dell’indagine a ciascuna APS sia in cartaceo che per email allo scopo di far sapere loro l’inizio dell’indagine, le modalità e le finalità.

In un periodo successivo a questa fase preliminare sia da parte del Cesvot , sia attaraverso le comunicazioni che ci sono state fatte via email dalla dottoressa Irene Psaurodakis , ciascuno di noi ha poi agito singolarmente ed autonomamente.

Il lavoro autonomo prevede una buona organizzazione del lavoro e richiede anche la massima precisione possibile.

Ho partecipato come ricercatrice junior dell’Università di Pisa alla mia prima esperienza di ricerca. Nell’idagine ho collaborato cercando di essere il più precisa possibile, nonostante i diversi errori di rilevazione da me commessi durante questo lungo percorso. Ho avuto alcune diffcoltà e il mio percorso non sempre é stato semplice. L’idagine alla quale ho partecipato é intitolata ‘’ identità , bisogni e caratteri strutturali delle associazioni di promozione sociale in Toscana45’’. È una ricerca che il Cesvot ha condotto nell’anno 2017 / 2018. Si tratta di un’indagine la cui rilevazione avviene mediante un questionario somministrato da ciascun collaboratore junior nei confronti di ogni singola associazione di promozione sociale presente nel campione. Ogni ricercatore junior ha un proprio campione che gli viene affidato in base alle ripartizioni del terriotorio, suddiviso in Delegazioni. A me é spettato il campione di Prato con cinquantasette associazioni . Si tratta di associazioni di promozione sociale (APS) che chiaramente operano a Prato e nei dintorni. Lo scopo di questo questionario é quello di conoscere quali sono le identità delle APS (che sono ancora poco consciute) e quali i loro bisogni, sia interni (a livello organizzativo) , sia esterni (cioé nel territorio) . Per poter attingere a queste informazioni, il Cesvot, nostro committente, individua come oggetto di 45

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studio ed osservazione un’intervista ad hoc per realizzare un’indagine Cesvot sulle associazioni di promozione sociale. Attraverso questo oggetto di indagine , il Cesvot ha comunicato , preliminarmente e prima del nostro lavoro autonomo , mediante una lettera di presentazione intitolata ‘’Lettera Cesvot per ricerca sulle APS’’, inviata a tutte le associazioni di volontariato che le stesse rientrano nel campione oggetto di studio . In questa lettera , viene essenzialmente spiegato alle associazioni oggetto di indagine , sia la modalità di raccolta dei dati, sia le finalità della ricerca. Sia le modalità di raccolta dei dati che le finalità dell’indagine sono espresse in modo chiaro e trasparente ad ogni associazione che rientra nel campionamento. Questo a dimostrare che il Cesvot nei suoi ventuno anni di attività ha sempre lavorato scrupolosamente e stando attento al rispetto di ogni associazione. Così come é espresso anche nel codice etico che il Cesvot segue ogni qualvolta deve dimostrare di essere un punto di riferimento costante e continuo per tutte le associazioni che si rivolgono ad esso. Tant’é che ogni qualvolta il Cesvot si mette a disposizione di un’associazione rispetta sempre le doti di affidabilità, specializzazione, qualità ed innovazione46. I principali punti di forza che caratterizzano il Cesvot nelle sue indagini sono : la centralità dell’utente, la flessibilità, la trasparenza , la completezza e la modularità.

La prima fase del mio lavoro autonomo é stato quello di ‘’studiare’’ bene il mio campione. Per questo motivo ho aperto il mio file excell e ho letto tutte le informazioni inserite per ciascuna APS . Le informazioni contenute all’interno di questo documento , per ciascuna APS sono : il numero del campione, l’id ( cioé il numero identificativo di ciascuna APS che serve anche per identificarla all’interno del gestionale Cesvot) , l’acronimo, la denominazione per esteso , la tipologia ( in questo caso si tratta di Enti) , il settore istituzionale ( Terzo Settore), il codice fiscale, la sigla della territorialità ( Prato) , se é attivo ( chiaramente si presume che tutte le APS selezionate siano attive) , note ( indicano eventuali valutazioni negative, il settore principale e l’attività principale) ,il login , se il login é abilitato o no ( indicato con Falso o con Vero) , l’indirizzo 1, la via dell’indirizzo 1, il numero civico dell’indirizzo 1,la frazione dell’indirizzo 1, il cap dell’indirizzo 1, il comune dell’indirizzo 1 , la sigla provinciale dell’indirizzo 1, il nome della provincia dell’indirizzo 1 , la sigla nazionale della nazione, l’indirizzo 2 ( nel caso in cui un APS abbia due indirizzi diversi. In genere uno per la sede legale e l’altro per la sede operativa) , la via dell’indirizzo 2, il numero civico dell’indirizzo 2, la frazione dell’indirizzo 2, il cap dell’indirizzo 2, il comune di indirizzo, la sigla provinciale dell’indirizzo 2 , il nome della provincia dell’indirizzo 2, la sigla

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nazionale dell’indirizzo 2, il nome della nazione dell’indirizzo 2, il numero di telefono dell’associazione, il fax, l’email, l’attività, l’attività istat, i settori, i settori istat, i destinatari;

Nella mia seconda fase, seguendo sempre il vademecum, sono andata alla ricerca di informazioni aggiutive per ciascuna APS presente nel mio campione. Ho fatto diverse ricerche su internet. Ho cercato il sito web di ciascuna APS per conoscere la storia dell’APS presa in carico, le attività svolte ed i destinatari cui sono rivolte le attività o i servizi garantiti da ciascuna APS presente nel mio campione;

Dopo una conoscenza approfondita dell’associazione, nella mia terza fase di indagine, ho controllato eventuali contatti aggiuntivi ( email, numero di telefoni dell’associazione, numeri di cellulari dell’associazione o ai quali far riferimento) nel caso non fossero presenti o non fossero aggiornati nel mio campione;

Nella mia quarta fase, sono andata alla ricerca di eventuali pagine facebook, pagine twitter, blog e tutti i social possibili nei quali un’associazione potesse accedere o crearne uno;

Nella quinta fase, ho annotato , di volta in volta che reperivo i dati e informazioni varie, tutto prima in ‘’brutta’’ sul mio quaderno personale , poi, dopo aver ricontrollato tutte le informazioni presenti al momento dell’indagine, ho riportato tutto nel mio diario di bordo, alla sezione ‘’implementazione angarafica’’. Il mio quaderno personale, non é stato uno strumento di lavoro riconosciuto in fase di indagine. È stato per lo più una sorta di diario cartaceo che mi ha permesso di tenere tutto sottocontrollo con più facilità, oltre al diario di bordo vero e proprio. Prima di scrivere le informazioni trovate sul sito , le ho scritte sul mio diario cartaceo . Il mio quaderno é suddiviso in maniera a me comprensibile e di veloce utilizzo. Ho dapprima creato una pagina cartacea per ciascuna APS , dove in alto ho riportato il titolo dell’APS , in basso ho annotato il numero del campione, l’id , il codice fiscale, l’indirizzo , il numero di telefono o di cellulare , il fax e il settore prevalente che erano già riportati nel documento excell del mio campione. In un