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Sviluppi costituzionali e avvenimenti politici attuali

Nel documento Cronache Economiche. N.352, Aprile 1972 (pagine 44-48)

Dal 1861 al 1960 la Nigeria ha a v u t o sette costituzioni. Le prime tre «Coloniali» che v a n n o dal 1861 al 1946 e le altre q u a t t r o di «Tran-sizione » (preparazione all'indipendenza), che v a n n o dal 1946 al 1960.

Nel 1960 la Nigeria ottenne l'indipendenza (1° ottobre) sulla base della sua o t t a v a costi-tuzione che divise il territorio in 3 Stati, ai quali se ne aggiunse un q u a r t o (Medio Occi-dentale) nell'ottobre 1963.

Il 1° ottobre 1963 la Nigeria divenne R e p u b -blica ed arrivò cosi alla sua nona costituzione. Il 15 gennaio del 1966 i militari rovesciarono, con un colpo di stato, il Governo federale civile e misero il generale Ironsi (un Ibo) a capo dello Stato. Facendosi portavoce di u n a generale corrente facente capo agli Ibo, il gene-rale Ironsi ritenne il Sistema fedegene-rale contrario agli interessi del Paese e dichiarò, con proprio decreto del maggio 1966, la Nigeria unita sotto u n unico Governo, dallo stesso Ironsi presieduto. Le popolazioni del nord (mussulmani) ed anche quelle dell'occidente resistettero al prov-v e d i m e n t o unitario e si iniziò cosi u n ' o n d a t a di proteste e di malcontenti che p o r t a r o n o a d un secondo colpo militare che si concluse nel luglio 1966 con l'uccisione dello stesso Ironsi.

Il n u o v o Governo militare, sorto dal secondo colpo di stato, riportò nell'agosto 1966 il Paese al sistema federale che sarà poi (decreto del 27 maggio 1967) allargato dai q u a t t r o Stati precedenti ai seguenti 12:

Nord Occidentale, Nord Centrale, Nord Orientale, Ivano, K w a r a , Benue P l a t e a u , Occi-dentale, Centro OcciOcci-dentale, Centro Orientale, Sud Orientale, F i u m i e Lagos.

P r a t i c a m e n t e l'ex S t a t o del N o r d (prevalen-t e m e n (prevalen-t e mussulmano) viene suddiviso nei sei S t a t i : N o r d Centrale, Nord Occidentale, Nord Orientale, K a n o , B e n u e P l a t e a u e K w a r a . Quello dell'Est ( p r e v a l e n t e m e n t e cristiano) viene di-viso nei t r e S t a t i : Centro Orientale, Sud Orien-tale e F i u m i .

L a n u o v a suddivisione federale in 12 stati viene da molti, a giusto titolo, considerata come u n terzo colpo di s t a t o d e s t i n a t o a cambiare c o m p l e t a m e n t e le s t r u t t u r e politiche e le fon-d a m e n t a giurifon-diche fon-della n u o v a Nigeria con sviluppi che, come si vedrà, non sono ancora giunti al loro termine.

Guerra di Secessione: la divisione della Federazione in 12 Stati non è a c c e t t a t a dal Governo dello Stato Orientale, ove il gover-natore Ojukwu dichiara l'indipendenza del pro-prio Paese al quale dà il nome di Biafra. Inizia cosi la guerra di secessione ufficialmente procla-m a t a dal Governo federale contro quello seces-sionista 1*11 agosto 1967.

Dopo 30 mesi di lotta fratricida, costata 100 milioni di sterline al Governo federale e 600 milioni di sterline di danni e distruzioni al patrimonio pubblico e privato, la secessione termina con la resa del Biafra a v v e n u t a il 15 gennaio 1970.

P u r essendo s t a t a una guerra fratricida, la stessa non h a assunto gli aspetti disumani de-scritti da certa s t a m p a internazionale (com-presa quella italiana), abilmente m a n o v r a t a e finanziata dal Governo secessionista.

È morto, infatti, soltanto chi ha c o m b a t t u t o e non risulta che i numerosi I b o rimasti in territorio federale abbiano a v u t o torti e mo-lestie di sorta.

È escluso, comunque, che vi siano stati ten-t a ten-t i v i di genocidio o ten-t e n ten-t a ten-t i v i di a f f a m a r e un intero popolo.

Con la fine della guerra di secessione la Nigeria ha d o v u t o ricominciare quasi da zero la propria vita, m a i suoi primi passi s e m b r a n o essere p a r t i c o l a r m e n t e f o r t u n a t i e destinati a portare il Paese ad u n grande avvenire. Governo della Nuova Nigeria.

Sospesa la Costituzione, sciolto il P a r l a m e n t o e proibita ogni forma di organizzazione politica, la Nigeria è r e t t a dal 1966 da u n Governo militare che h a per Capo dello S t a t o il Coman-d a n t e supremo Coman-delle forze a r m a t e , generale Gowon.

Gli organi del Governo militare sono i se-guenti :

II Supremo Consiglio militare: costituito dal Capo dello Stato, che lo presiede, gli 11 Go-vernatori militari, i 3 Capi di S t a t o maggiore (esercito, aviazione, marina), C o m a n d a n t e della polizia e a m m i n i s t r a t o r e dello S t a t o Centro-Occidentale.

Il Consiglio esecutivo federale: costituito dal Capo dello S t a t o (che lo presiede f u n g e n d o perciò anche da Capo del Governo) e dai 13 Commissari (ministri) federali, ognuno dei quali e preposto a d u n o o più Dicasteri.

I dodici S t a t i che costituiscono la F e d e r a -zione nigeriana sono i seguenti (tra parentesi sono indicate le rispettive capitali):

North-Western (Sokoto) North-Central (Kaduna) N o r t h - E a s t e r n (Maicluguri) K a n o (Kano) K w a r a (Ilorin) Benue P l a t e a u (Jos) Western (Ibadan) Mid-Western (Benin) East-Central (Enugu) S o u t h - E a s t e r n (Calabar) Rivers (Port H a r c o u r t ) Lagos (Lagos).

Ognuno dei suddetti Stati possiede un pro-prio Governo presieduto da un Governatore militare ed assistito da u n Consiglio esecutivo composto dai Commissari (ministri) preposti ai vari Dicasteri.

I Governi dei 12 Stati: ogni S t a t o è r e t t o d a un Governatore assistito da u n Consiglio esecutivo.

Per q u a n t o riguarda le competenze, la Fede-razione h a la competenza esclusiva per gli affari esteri, fa difesa, le miniere, le poste e telecomunicazioni e la legislazione sulle Com-pagnie. I Governi condividono con la Federa-zione le competenze relative all'agricoltura, edu-cazione, sanità, commercio, industria e sviluppo economico locale. I Governi h a n n o invece com-p e t e n z a esclusiva com-per q u a n t o r i g u a r d a i Cacom-pi t r i b ù e lo sviluppo economico locale.

L'economia e la finanza della Nuova Nigeria. F i n i t a la guerra di secessione, come già d e t t o , il Governo federale h a subito messo m a n o alla ricostruzione e allo sviluppo del Paese, v a r a n d o nel n o v e m b r e 1970 u n P i a n o di sviluppo economico quadriennale che v a dal 1970 al 1974.

P r i m a di p r e s e n t a r e nelle sue linee f o n d a -mentali il P i a n o di sviluppo economico, vale la p e n a di ricordare che la Nigeria h a sostenuto e c o m b a t t u t o la sua guerra senza assumere debiti esterni, ed è a r r i v a t a alla fine della secessione con u n bilancio commerciale che h a sempre registrato degli a v a n z i (83 milioni di sterline nel 1969 e 110 milioni di sterline nel 1971), secondo d a t i ancora provvisori della B a n c a centrale della Nigeria. Ciò sta a signi-ficare che la Nigeria non h a c o n t r a t t o ipoteche con nessuno dei paesi fornitori di armi, perché t u t t e p a g a t e fino all'ultimo centesimo, e che il Paese h a u n ' e c o n o m i a sana e solida che ha s a p u t o ben reggere all'urto della guerra.

Altra circostanza d a segnalare a tale pro-posito è quella della m o n e t a , che dal 1963 h a sempre m a n t e n u t o , n o n o s t a n t e la guerra e le distruzioni, la sua p a r i t à di 2.80 a f r o n t e del dollaro resistendo anche alla svalutazione del 1967 della sterlina, alla quale era a g g a n c i a t a e alla svalutazione del 1969 del f r a n c o che è m o n e t a circolante in t u t t i i Paesi francofoni dai quali la Nigeria, a n c h e commercialmente, è c i r c o n d a t a .

Su tale favorevole premessa si i m p o s t a il p r i m o organico Bilancio pubblico del dopo-g u e r r a quello, cioè, del 1971-72.

Tale Bilancio si p r e s e n t a con u n ' e n t r a t a di 475 milioni di sterline, che r a p p r e s e n t a n o u n a u m e n t o del 1.100% nei c o n f r o n t i dell'anno 1962, q u a n d o le e n t r a t e della Nigeria erano di 46 milioni di sterline.

P a s s a t i 126 milioni di sterline ai Bilanci dei 12 S t a t i f e d e r a t i e s t a n z i a t i 219 milioni di ster-line per le spese correnti, r e s t a n o 130 milioni di sterline che il Governo federale dedica per 120 milioni al P i a n o di sviluppo economico e per 10 milioni alla voce « A v a n z o di Bilan-cio ».

Circostanza q u e s t ' u l t i m a che a p p a r e di ca-r a t t e ca-r e più unico che ca-r a ca-r o nel m o n d o del sotto-sviluppo.

A c o n f e r m a della serietà e della o b i e t t i v i t à del P i a n o di sviluppo, come si dirà a n c h e più a v a n t i , f a spicco la circostanza che il Piano, r e d a t t o n e l l ' o t t o b r e 1970, p r e v e d e v a per l ' a n n o

1971-72 u n c o n t r i b u t o d a p a r t e delle F i n a n z e federali di soli 21 milioni di sterline.

L ' a c c a n t o n a m e n t o di 10 milioni alla voce « A v a n z o di Bilancio » r i s p o n d e alle p r e m u r e del G o v e r n o federale di f r e n a r e il f e n o m e n o infla-zionistico, d a considerare n a t u r a l e e spiegabile in u n P a e s e a p p e n a uscito d a u n a g u e r r a , im-p e g n a t o in r a im-p i d e iniziative di sviluim-pim-po e, im-per di più, o b b l i g a t o a severe restrizioni nel Com-mercio di i m p o r t a z i o n e .

Il Bilancio del 1971-72, iniziato il 1° aprile 1971, h a p o r t a t o u n a n o v i t à sensazionale, rite-n u t a irite-ncredibile a rite-n c h e rite-negli a m b i e rite-n t i firite-narite-nziari e v a l u t a r i i n t e r n a z i o n a l i : la liberalizzazione, cioè, del commercio d ' i m p o r t a z i o n e , ove r e s t a n o a licenza s o l t a n t o alcuni articoli r a p p r e s e n t a t i d a : riso, g r a n o , t a b a c c o , birra, imballaggi, a c q u e minerali, medicinali, alcoolici e liquori.

E q u e s t o u n a t t o di coraggio d a p a r t e del Governo federale il quale, t u t t a v i a , h a t e n u t o ben p r e s e n t e le i m m e n s e risorse v a l u t a r i e a n c o r a offerte d a l s e t t o r e petrolifero. Q u a n d o , i n f a t t i , è s t a t o i m p o s t a t o il Bilancio 1971-72 n o n è s t a t o t e n u t o c o n t o d e l l ' a m p i o m a r g i n e , a n c h e v a l u t a r i o , offerto dal ritocco dei prezzi del

petrolio passati da $ 2,42 a $ 3,21 al barile, con u n a produzione che ha superato, oggi' 1,5 milioni di barili al giorno.

Il P i a n o di sviluppo 1970-74 è il primo piano « i n t e g r a t o » (perché comprende lo svi-luppo economico e coordinato di t u t t i i 12 S t a t i della federazione). Prevede 1.600 milioni (1.369 miliardi ca. di lire) per il settore pubblico e 815 milioni (1.450 miliardi di lire ca.) per quello p r i v a t o .

Tabella II

INVESTIMENTI PER IL SETTORE PUBBLICO (in milioni di sterline)

Gli a s p e t t i che più spiccano e che v a n n o , q u i n d i messi in rilievo sono i seguenti:

— l'assegnazione p i ù a l t a r i g u a r d a giusta-m e n t e i t r a s p o r t i d a t o che all'alto tasso di sviluppo si aggiunge u n a considerevole propor-zione d e d i c a t a alla ricostrupropor-zione delle s t r a d e , delle ferrovie e delle a l t r e vie di comunica-zione sconvolte dalla g u e r r a . Si cita, a d esempio, la distruzione del « Niger Bridge » costato, a suo t e m p o , 6 milioni di sterline. Il settore in q u e s t i o n e dedica particolari p r e m u r e al p o t e n -z i a m e n t o ed allo sviluppo dei p o r t i di Lagos, P o r t H a r c o u r t , Calabar e W a r r i . Q u e s t ' u l t i m o p o r t o d o v r e b b e servire in m a s s i m a p a r t e le esigenze connesse con la p r o d u z i o n e e l'espor-t a z i o n e del pel'espor-trolio;

-— s u b i t o d o p o viene l'istruzione per dare i mezzi e la possibilità di f o r m a r e , in particolare, i q u a d r i dirigenti e i tecnici specializzati di cui la Nigeria, come t u t t i i Paesi in via di sviluppo, d i f e t t a assai;

— d o p o i t r a s p o r t i e l'istruzione viene, con a l t o g r a d o di priorità, l ' a g r i c o l t u r a alla quale si i n t e n d e d a r e u n t a s s o di s v i l u p p o possibilmente superiore a quello della popolazione ( 2 , 6 % ) per m e t t e r l a in condizioni di sopperire alle esigenze a l i m e n t a r i del Paese e alla f o r n i t u r a delle

ma-Voci

Trasporti Istruzione Agricoltura

Difesa e ordine pubblico Industria Sanità Acquedotti e fognature Energia Comunicazioni Miniere LN. PERCENTUALE 242 2 3 138 13 107 10,5 96 9,4 86 8,4 53 5,2 5 1 5,0 4 5 4,5 42 4,4 28 0 , 3

terie prime necessarie per alimentare le industrie locali del settore;

- una discreta percentuale degli investi-menti è ancora dedicata alla difesa e all'ordine pubblico, ove il grosso degli stanziamenti ri-guarda la smobilitazione, l'educazione profes-sionale e il reinserimento nella vita civile dei 200 mila soldati ancora in armi (prima della guerra di secessione erano soltanto 10 mila). Le spese militari di p a r t e corrente sono, t u t t a v i a , ancora assai consistenti e sembra abbiano superato i 100 milioni di sterline nel-l'esercizio scorso, anche se non si conosce ancora il consuntivo.

Tale a n d a m e n t o delle spese militari preoc-cupa assai i locali ambienti finanziari ed è motivo di polemica da p a r t e delle correnti facenti capo ai circoli professionali ed accade-mici, che reclamano un sollecito ritorno al governo civile.

Spiccano, inoltre, le seguenti misure an-nunziate dal Governo federale in occasione del lancio del Piano:

— la partecipazione nigeriana (federale, go-v e r n a t i go-v a o p r i go-v a t a ) alle industrie di base del ferro, dell'acciaio, della petrolchimica e dei fer-tilizzanti è fissata al 55%, i n t e n d e n d o con ciò limitare quella straniera (che p u r t u t t a v i a è ricercata) al 4 5 % ;

— la partecipazione nigeriana alle industrie della raffineria di sale, delle catene di m o n t a g -gio, dei complessi chimici, delle cartiere, dei zuccherifìci e della lavorazione dei p r o d o t t i della pesca, è fissata al 3 5 % .

Ma quello che spicca e f a s o p r a t t u t t o im-pressione è la circostanza che il Governo fede-rale i n t e n d e finanziare la p a r t e dell'investimento pubblico di 780 milioni di sterline con risorse locali nell'ordine dell'80%, dedicando il residuo 2 0 % alla partecipazione straniera. Tale p a r t e -cipazione straniera di 151 milioni di sterline, per la quale numerose offerte sono già s t a t e f a t t e , il Governo federale i n t e n d e coordinarla a t t r a v e r s o gli auspici della B a n c a mondiale. Il Governo federale si p r o p o n e di finanziare il P i a n o come segue:

Saldi a t t i v i federali e dei 12

Governi 450,0 Utili aziende di S t a t o . . . . 106,5 8 0 % Crediti della B a n c a centrale e

di altre f o n t i i n t e r n e . . . 72,3 «

F i n a n z i a m e n t i esteri . . . . 151,0 2 0 %

Gli investimenti per il settore privato sono i seguenti:

a) Incorporated Business:

Manifatture 378,5 46,4% Costruzioni, commercio,

tra-sporti stradali, miniere 314,3 38,4% 692,8 84,8% b) Household:

Agricoltura (assistenza

con-tadini) 60,3 Trasporti non a fine di

lucro 10,3 Abitazione 45,3 E n t i morali 8,3 123,2 15,2% Totale 815,8 100 % Totale 780,0 100%

L a p a r t e p r i v a t a del P i a n o prevede l'isti-tuzione di 234 nuove imprese, quasi t u t t e a p r e p o n d e r a n t e capitale straniero, di cui ben 177 sono quelle m a n i f a t t u r i e r e con precedenza per i tessili, metallici, cartiere, elettrici, cor-dami, inscatolamento pesce, lavorazione cuoio.

I finanziamenti di questo settore prevedono 277,5 milioni dal c a m p o petrolifero e 145 mi-lioni dal c a m p o non petrolifero.

II resto d o v r e b b e provenire dalle riserve di E n t i morali e da risparmi personali.

Sono da considerare a s s o l u t a m e n t e certi gli investimenti del settore petrolifero e a b b a s t a n z a probabili quelli del n o n petrolifero. Qualche riserva è da fare invece per il resto dei finan-ziamenti privati provenienti da E n t i morali e d a risparmi personali.

Obiettivi del Piano. Il P i a n o si propone in t e r m i n i che sono d a ritenere realistici e p r u d e n -ziali, u n i n c r e m e n t o del p r o d o t t o lordo nazio-nale del 7 % a f r o n t e dello 0 , 5 % realizzato negli a n n i 1966-1967. Questo tasso del 7 % è da considerare realistico e possibile se si tiene conto che p r i m a della guerra, negli anni 1963-66, era del 5 , 5 % e se si pensa che, secondo i d a t i provvisori degli anni fiscali (1° aprile - 31 marzo) 1969-70 e 1970-71, l ' i n c r e m e n t o è s t a t o rispeti t i v a m e n t e del 1 4 % e del 1 0 % a prezzi costant-1962.

Come si sa, la seconda decade di sviluppo delle Nazioni U n i t e fissa al 6 % il tasso medio di i n c r e m e n t o del p r o d o t t o lordo dei Paesi in via di sviluppo, assegnando l ' 8 % al settore i n d u s t r i a l e e il 4 % a quello agricolo.

A c o n f e r m a della o b i e t t i v i t à della previ-sione, v a s o t t o l i n e a t a la circostanza che il

tasso d'incremento industriale della Nigeria su-pera di molto quello dell'8% calcolato dalla seconda decade di sviluppo delle Nazioni Unite. Ove, pertanto, il basso tasso di sviluppo della agricoltura (2%) non fosse suscettibile di sen-sibili incrementi, il settore industriale sarebbe sufficiente, grazie alla produzione a t t u a l e e a quella prevedibile del petrolio, a compensare la deficienza per raggiungere il 7 % calcolato nel Piano.

Tale tasso del 7 % lascerebbe un margine di incremento al reddito prò capite del 4 , 4 % a fronte del 3 , 5 % previsto dalla seconda decade di sviluppo delle Nazioni Unite.

Il p r o d o t t o lordo nazionale del 1970-71 (1° aprile - 31 marzo) ai prezzi dei f a t t o r i è s t a t o di 2.464 milioni di sterline nigeriane, con un incremento del 18,4% nei confronti dell'anno 1969-70.

A tale p r o d o t t o h a n n o concorso: — l'agricoltura per il 5 3 % ; — l'industria mineraria per l ' 8 % ; — quella m a n i f a t t u r i e r a per il 7,6%. Con tale prodotto, il reddito prò capite che era soltanto di circa 71 dollari nel 1969 è salito ora a 110 dollari a f r o n t e della media a f r i c a n a calcolata in dollari 100.

Lo stesso p r o d o t t o nazionale lordo dell'anno 1970-1971 (1° aprile - 31 marzo), riferito a prezzi costanti 1962, è s t a t o di 1.875 milioni di ster-line nigeriane con u n incremento del 10,3% nei confronti del precedente a n n o 1969-1970.

Nel documento Cronache Economiche. N.352, Aprile 1972 (pagine 44-48)