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Lo sviluppo di un percorso turistico integrato tra Roma

Nel documento Il SIStema RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ (pagine 105-109)

Con oltre 12,5 milioni di arrivi e 36,6 milioni di presenze negli eser-cizi ricettivi, il Lazio si conferma tra le principali destinazioni turistiche ita-liane. Roma, con circa 29 milioni di presenze (il 6,8% del totale naziona-le; 4,1% della clientela nazionale e 9,4% di quella estera), si conferma la prima meta e traina il turismo della regione56.

Dall’indagine sul Turismo Internazionale di Banca d’Italia57, si rileva che nel 2019 i viaggiatori stranieri che hanno visitato il Lazio sono stati 15,6 milioni, (il 12,8% del totale nazionale), con una spesa complessiva di cir-ca 7.700 milioni di euro (il 17,4% della spesa straniera in Italia), ponen-do la regione al primo posto in Italia per spesa turistica.

Il Lazio, sul piano turistico, si confronta con l’importante presenza di Roma, richiedendo una più mirata e attenta promozione del territorio re-gionale nel suo complesso. Il sito www.visitlazio.com, realizzato dalla Re-gione Lazio, si pone come obiettivo proprio quello di rendere il patrimonio turistico-culturale del Lazio appetibile e di facile accesso per i visitatori na-zionali e internana-zionali.

Nel 2019 le imprese della filiera turistica rilevate nel Lazio sono 76.277 (oltre il 12% sul totale imprese regionale) e occupano circa 385.000 ad-detti turistici (circa il 14% sul totale adad-detti)58.

La filiera turistica è costituita dalle imprese che includono una molte-plicità di servizi e attività rivolte all’accoglienza: alloggio e ristorazione, tra-sporti, noleggio, agenzie di viaggio e altri servizi, attività ricreative/intrat-tenimento, organizzazione di convegni e fiere, corsi sportivi e ricreativi.

La destagionalizzazione e la delocalizzazione dell’offerta turistica sono dunque due importanti progetti di sviluppo che il Sistema camerale lazia-le sta portando avanti in questi anni assieme alla Regione Lazio. Si tratta di progetti complessi, cruciali per il rilancio dell’economia in molte aree oggi rurali e marginali della Regione, e per fronteggiare la difficile situazione con-giunturale che ha afflitto l’economia laziale dal 2008, rilanciando un getto di turismo integrato, basato anche sulla valorizzazione di certe pro-duzioni agro-alimentari finora di nicchia.

È utile ricordare che, nella prospettiva di un maggiore sviluppo del-l’economia del turismo nell’intero territorio laziale, attraverso il

preceden-12 Le strategie del marketing territoriale e l’offerta turistica integrata

56 Fonte: Istat 2019.

57 Fonte: Banca d'Italia, Indagine sul turismo internazionale (giugno 2020).

58 Fonte: Registro Imprese, Osservatorio sull’economia del turismo Unioncamere Lazio/

Isnart.

te piano regionale triennale del turismo, la Regione aveva individuato cin-que cluster strategici di rilevanza regionale, o temi forti trasversali, su cui incentrare le azioni e gli obiettivi di sviluppo: Agricoltura ed Enogastrono-mia; Cammini, Sport, Salute e Natura; Incoming Formativo, Corsi e Laboratori di Italian Style; Congressi e Affari; Personalizzazione e Gamma Alta, che vengono promossi proprio attraverso lo sviluppo e l’aggiornamento del por-tale web www.visitlazio.com.

Gli “Stati generali del turismo”, convocati dalla Regione Lazio nel 2018 hanno dato vita al Piano 2019-2021 grazie al contributo di molti gruppi di lavoro cui hanno partecipato rappresentanti della Regione, delle ammini-strazioni locali, delle Camere di commercio, delle associazioni di categoria e gli stakeholder del turismo.

Il nuovo piano turistico della Regione Lazio per il triennio 2019-2021, approvato dal Consiglio regionale del Lazio, formalizza tre grandi obietti-vi: rafforzare il brand della destinazione Lazio, promuovere la crescita eco-nomica delle comunità locali, sostenere la destagionalizzazione e la delo-calizzazione dell’offerta turistica.

Il Piano, strumento cardine per la programmazione previsto dalla leg-ge regionale n. 13 del 2007, definisce gli obiettivi più importanti per il fu-turo del settore turistico della destinazione Lazio ed è costruito in relazio-ne agli obiettivi prioritari del Piano strategico nazionale, ovvero ai principi di sostenibilità, innovazione, accessibilità.

Si tratta di un PTT che guarda al futuro e allo sviluppo, che vuole met-tere al centro il turismo come volano dell’intera economia regionale. Il pia-no valorizza l’istituzione dei distretti turistici, strumenti fondamentali per il decollo del settore.

Il piano promuove lo sviluppo del turismo esperienziale, legato alla rappresentazione tradizionale dell’Italian Way of Life nei piccoli borghi. In secondo luogo, si prevede che l’organizzazione di grandi eventi costituirà uno degli asset fondamentali per promuovere i flussi turistici, anzitutto quel-li legati al turismo congressuale. Infine, il piano prevede la costruzione di diverse reti di cammini e la valorizzazione delle case cantoniere al fine di imprimere ulteriore slancio al turismo outdoor, legato al benessere e alle pratiche sportive.

In questo contesto si colloca l’impegno del sistema camerale regio-nale che rappresenta un interlocutore privilegiato della Regione sulle tematiche dello sviluppo dei territori anche in chiave turistica. Ne è una conferma la nomina nel 2019 di un rappresentante di Unioncamere Lazio all’interno del-l’Osservatorio regionale del Turismo, uno strumento di concertazione, vo-luto dalla Regione Lazio per analizzare e sviluppare strategie di sviluppo tu-ristico a partire dall’analisi dei dati.

Tutto l’operato del sistema camerale in materia di sviluppo turistico,

così come previsto dal dettato di riforma delle Camere di Commercio, è ef-fettuato in stretto raccordo con gli Enti preposti (MIBACT, ENIT, Regione, Amministrazioni locali).

Le Camere di Commercio, infatti, in base alla Legge di riforma Dlgs.

219 del 2016, concorrono alla valorizzazione del patrimonio culturale non-ché allo sviluppo e promozione del turismo, in collaborazione con gli enti e organismi competenti.

La Camere del Lazio hanno continuato, nel corso del 2019, a pro-muovere e sostenere iniziative che favoriscono il turismo, anche di affari, alternativo alla Capitale, oppure diretto verso i quartieri meno centrali del-la Città di Roma (v. del-la Fiera deldel-la piccodel-la e media editoria che si è svolta nel quartiere EUR di Roma con il contributo della CCIAA di Roma), puntando anche su una diversificazione del target di riferimento, scommettendo sul turismo sportivo, sul turismo religioso, sulle attività ricreative legate alla rete dei Cammini del Lazio e sul turismo esperienziale (v. il progetto del-l’Azienda speciale Agro Camera della CCIAA di Roma sul “Turismo espe-rienziale nell’agriturismo della campagna romana per nuove start up”).

Sempre l’Azienda Speciale Agro Camera della Camera di Commercio di Roma ha realizzato in collaborazione con la Regione Lazio, molteplici ini-ziative volte alla presentazione delle eccellenze culturali, turistiche ed eno-gastronomiche dei Comuni del Lazio (v. “Accordi” per i Castelli Romani, “Alla scoperta del Lazio – In viaggio tra i Comuni”, “Dimore Storiche”).

La complessità delle strategie per lo sviluppo del turismo integrato nel territorio regionale dipende anche dalla molteplicità dei soggetti a vario ti-tolo coinvolti: imprese, associazioni di categoria, Comuni, Province, enti cul-turali e altri soggetti pubblici e privati.

La Camera di Commercio di Latina ha utilizzato lo strumento del pro-tocollo d’intesa con gli enti locali, le associazioni di categoria e altri sog-getti privati interessati al fine di mobilitare il territorio in uno sforzo comune teso allo sviluppo di azioni di marketing territoriale.

Attraverso il Protocollo d’intesa “Strategie di sviluppo locale per la va-lorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio enogastronomico, turi-stico, culturale ed ambientale in provincia di latina, alla scoperta della bel-lezza: dalla collina al mare, verso il distretto del cibo” la Camera di Com-mercio di Latina punta ad attivare sinergie in materia di comunicazione e marketing territoriale con i principali attori del territorio competenti in ma-teria e sottoscrittori del protocollo.

Le Camere di Commercio del Lazio hanno contribuito, pertanto, at-traverso lo sviluppo di numerose progettualità, ad un ampio confronto sul-le criticità, sulsul-le prospettive e sulsul-le possibili strategie per lo sviluppo del com-parto turistico regionale, basate sulla valorizzazione del turismo sportivo, religioso, naturalistico, enogastronomico, termale, convegnistico.

12 Le strategie del marketing territoriale e l’offerta turistica integrata

Unioncamere Lazio, in linea con le strategie nazionali ed in collabo-razione con Isnart, ha realizzato un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo nelle cinque Province, costruito a partire da una ana-lisi sugli ecosistemi delle destinazioni turistiche, già definite nei piani re-gionali, per realizzare una “mappa delle opportunità” in grado di suggeri-re agli impsuggeri-renditori del Lazio ulteriori idee di business. All’interno del pro-getto si è poi proceduto a realizzare un Catalogo delle Avanguardie del La-zio (44 best practice) in tema di promoLa-zione turistica, in chiave innovati-va, individuando imprese del Lazio, start up innovative che hanno svilup-pato progetti e soluzioni altamente tecnologiche per consentire di vivere anche in maniera innovativa il turismo nel Lazio.

Un altro importante progetto di sistema, promosso da Unioncamere Lazio con il pieno coinvolgimento delle singole Camere di Commercio, è sta-to “Lazio Active”, una novità assoluta nel panorama nazionale volsta-to, da una parte, alla realizzazione di una Guida che raccoglie tutti gli sport che si pos-sono praticare nel Lazio all’aria aperta con l’obiettivo di promuovere il La-zio anche come meta del Turismo sportivo e dall’altra, all’ideaLa-zione di pac-chetti turistici dedicati al tema del turismo sportivo ad opera delle Came-re di Commercio.

La Guida al Turismo sportivo nel Lazio è stata realizzata con il sup-porto di un team di giornalisti con vasta esperienza nella costruzione di Gui-de e con la prestigiosa collaborazione Gui-del Touring Club Italia che ne è di-ventato editore.

Si tratta di una guida completa, riccamente illustrata, dedicata a tut-te le attività sportive all’aria aperta che è possibile praticare nel Lazio: Escur-sionismo, Trekking e Cammini, Trail (corsa in montagna), Golf, Bici da stra-da, Mountain-bike, Alpinismo, Arrampicata sportiva, Speleologia, Torren-tismo, Parapendio e deltaplano, Volo con aliante, Volo con aerei da turi-smo e ultraleggeri, Equitazione ed escursioni a cavallo, Sci di pista, Escur-sioni con le ciaspole, Sci da fondo, Scialpinismo, Canoa fluviale e rafting, Vela, Windsurf, Kitesurf, Canoa da mare, Immersioni in apnea (e snorke-ling), Immersioni con bombole, Surf da onda.

Nell’anno del turismo lento, le Camere di Commercio di Frosinone, Rie-ti e Viterbo hanno sviluppato, con il contributo di Unioncamere Lazio, pro-getti sul Turismo sportivo rivolti alle imprese turistiche, enogastronomiche e artigianali della provincia di appartenenza, oltre che agli amanti del set-tore che vogliono abbinare le attività sportive in senso stretto con quanto di buono ha da offrire il territorio: natura, terme, arte, borghi, e tipicità eno-gastronomiche ed artigianali, creando così dei pacchetti turistici presentati al pubblico nel corso delle varie manifestazioni.

Nel documento Il SIStema RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ (pagine 105-109)