• Non ci sono risultati.

I Tavoli tematici di consultazione come setting di apprendimento individuale e collettivo

CAPITOLO 4. IL SISTEMA DI GESTIONE DEL SITO UNESCO "VENEZIA E LA SUA LAGUNA" INTESO COME UNA LEARNING ORGANIZATION

4.3 I Tavoli tematici di consultazione come setting di apprendimento individuale e collettivo

La svolta: tappa cruciale per la definizione e condivisione delle tematiche relative alla tutela e valorizzazione del sito Patrimonio Mondiale Unesco “Venezia e la sua Laguna” è stata la fase di consultazione con gli enti responsabili del sito. Come è stato precedentemente affermato, infatti, il Comune di Venezia, come soggetto promotore e redattore del Piano di gestione del Sito, ha sentito l’esigenza di definire adeguatamente le criticità e le opportunità del sito, valutare le aspettative degli enti coinvolti, avviare un processo di apprendimento individuale e collettivo, incoraggiare il confronto tra enti e

principali stakeholders anche nell’ottica di superare alcuni conflitti legati alla gestione di alcune criticità che impattano sulla laguna. Ha attivato nell’autunno 2010, in collaborazione con l’Ufficio UNESCO di Venezia56, un ciclo di tavoli tematici di consultazione con i gli enti firmatari dell’Atto di Intesa del 2007 per costruire la base per lo sviluppo di una visione condivisa della gestione del sito.57

Il ciclo di 8 tavoli tematici è stato svolto con la metodologia European Awareness Scenario Workshop e Consensus Conference58 da un team di facilitatori professionisti e ha rappresentato un'opportunità di costruzione e scambio di conoscenza, di confronto tra le parti e una modalità strategica, creativa e condivisa per la consultazione degli enti locali responsabili del sito e stakeholders, al fine di fornire un supporto propedeutico al processo decisionale da attuare per la tutela, valorizzazione e gestione delle risorse del sito.

I report dei Tavoli tematici descrivono nel dettaglio la sperimentazione che si è realizzata durante le giornate di lavoro e dimostrano il livello di apprendimento e di interazione tra i partecipanti.(Rif. Allegato 3).

4.3.1 Avvio della Learning Organization

La scelta di intraprendere un percorso di consultazione e partecipazione tra gli enti responsabili del sito è stata guidata da una esigenza specifica: favorire l’apprendimento dei membri del Comitato di pilotaggio, partendo da tre domande:

1. Come le persone apprendono? Se il cambiamento viene imposto, l’adattamento è solo temporaneo, se invece si è disposti a cambiare, si apprende e si interiorizza il cambiamento. Il cambiamento deve nascere da una scelta, che la persona compie in base alla discrepanza tra realtà ed ideale. Per favorire il processo di apprendimento è necessario:

- Creare e condividere le mappe mentali

56

Tale esigenza del Comune di Venezia ha trovato una strategica sinergia con il progetto dell’Ufficio UNESCO di Venezia “The Future of Venice and its Lagoon in a Context of Uncertainties” che si pone come obiettivo principale quello di contribuire allo sviluppo di una visione condivisa per la protezione e il futuro sostenibile di Venezia e della sua laguna e di supportare i processi decisionali in corso.

57L’iniziativa congiunta Comune di Venezia - Unesco Venice Office ha inoltre permesso di ottimizzare le

risorse reciprocamente e di costruire una prima implementazione del Sito web http://www.veniceandlagoon.net/web/ con la documentazione relativa ai tavoli tematici, le analisi propedeutiche alla redazione del Piano e contenente una sezione Gis per la pubblicazione di alcune mappe tematiche. Si è trattato di un primo supporto informatico utilizzato per lo scambio di informazioni, per la comunicazione e il coordinamento tra i soggetti che operano e gestiscono il Sito.

58

Entrambi i metodi sono stati ideati ed utilizzati dal Danish Board of Technology (Commissione Danese sulla Tecnologia),a partire dagli anni novanta e promossi dall’Unione Europea come pratiche virtuose di Democrazia Deliberativa.

- Garantire una certa sicurezza della sfera psicologico/emotiva, una persona sotto stress difficilmente apprende in senso positivo

- Sviluppare capacità di ascolto e di uso del linguaggio. Dopo anni di cultura direttiva bisogna incoraggiare, responsabilizzare e stimolare la creatività.

2. Perché le persone dovrebbero apprendere? Dopo anni di sedimentazione di pratiche consolidate diventa difficoltoso cambiare. Diventa pertanto fondamentale:

- Spostare l’attenzione dal risultato alla novità/curiosità per il nuovo;

- Permettere di sbagliare, in quanto l’ansia del risultato deprime e inibisce le capacità di apprendimento.

3. Come le organizzazioni sono impegnate nello sviluppo dell’apprendimento? Assurgono a fattori critici di successo:

- Costruzione sistematica della conoscenza come obiettivo strategico;

- Interdisciplinarietà, evolvendo dalla specializzazione alla visione d’insieme; - Il lavoro in team, espressione del concetto di condivisione delle mappe mentali, degli obiettivi, dei risultati.

E’ stato quindi necessario capire il metodo migliore per coinvolgere in maniera più attiva e creativa gli enti responsabili della tutela e gestione delle risorse del sito. Si fa riferimento qui al tema delle dinamiche di gruppo sviluppato nell’ambito delle ricerche di K. Lewin.59 Per provocare un cambiamento è necessario far interagire le informazioni nella struttura dinamica del gruppo.60 Nel caso del Comitato di pilotaggio, in cui ciascun membro rappresenta le priorità e le posizioni del livello organizzativo o istituzionale in cui è inserito, era necessario che il processo avvenisse in un terreno neutro, dove nessun ente poteva esercitare in maniera univoca il proprio potere o potenziale leadership Le informazioni esterne apportate da queste relazioni istituzionali, tendono in genere a modificare le relazioni fra i membri rappresentando dei vincoli organizzativi e sociali.61 A questo proposito, non è stato causale aver colto l’opportunità della sinergia con L’Unesco Venice Office nella quale sede, piattaforma neutra, si sono svolti i Tavoli tematici di cui si darà maggiori dettagli nel paragrafo successivo.

Durante la fase istruttoria che ha preceduto gli incontri, sono stati rilevati preliminarmente i temi e le priorità sui quali avviare la consultazione. Sono state individuate inoltre le aree tematiche e i problemi traversali:

59

Lewin K. (1972), I conflitti sociali. Saggi di dinamica di gruppo, Milano, Franco Angeli.

60

Padoan I. (2000), L’Agire comunicativo, Roma, Armando, p. 212.

I temi sul quale è stato avviato il processo di consultazione con gli enti responsabili del sito pertanto rappresentano i contenuti della learning organization, riconducibili a cinque categorie in relazione tra loro con i seguenti obiettivi.

Sintesi dei temi e degli obiettivi dei tavoli tematici

Tema Obiettivo