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DEL TEATRO DI PROSA NEL NUOVO SECOLO

Questo articolo prende in esame la produzione teatrale cinese del nuovo secolo, quasi completamente sconosciuta in Occidente, tentando una classificazione delle correnti emerse e una descrizione critica delle nuove caratteristiche teatrali scatu- rite da una analisi dei testi più significativi, degli autori più affermati, delle messe in scena e dei propositi didattici e di intrattenimento.

Durante l’ultimo decennio che va dal 2000 al 2010, niente è rimasto statico in Cina: alla vecchia economia socialista si è sostituita progressivamente un’econo- mia di mercato di chiara matrice liberista che ha spazzato via non solo le vecchie strutture economiche ma anche un modo di vivere secolare; le città sono diventate megalopoli a causa di un inurbamento forsennato, le campagne si sono spopolate; sono nati nuovi modi di rapportarsi agli altri e perfino a sé stessi. A vecchi proble- mi si sono sostituiti nuovi problemi: l’incomunicabilità delle folle e nelle folle, il disfacimento dei valori, la fine della famiglia tradizionale ma anche l’inizio di un dinamismo imprenditoriale, la ricerca della ricchezza, un tenore di vita che a poco a poco si è innalzato ed anche una timida ma consistente attenzione all’ambiente. Una trasformazione di tale portata ha naturalmente influenzato tutti gli ambiti della cultura, specie il teatro, da sempre il genere che maggiormente riflette la realtà. Così, in Cina, il teatro di prosa in particolare ha acquisito i segni del cam- biamento, ne ha assorbito i problemi, tentando delle risposte e indirizzandosi al nuovo tipo di pubblico.

Nel decennio sono emersi nuovi autori e sono stati rivalutati autori già presenti sulla scena.

Meng Bing1 è il commediografo in assoluto più presente nel decennio, basta

citare alcune sue opere: La ballata dei fiori di pesco (2001),2 Un vecchio soldato sopran- 1 Meng Bing (1956- ), commediografo contemporaneo, direttore della Compagnia del Teatro di

Prosa della Sezione Affari Generali dell’Esercito Popolare di Liberazione, colonnello dell’Esercito Popolare di Liberazione.

2 La ballata del fiore di pesco (Taohua yao), rappresentata per la prima volta nel 2000 dalla Compagnia del Teatro di Prosa della Sezione affari generali dell’Esercito Popolare di Liberazione, con la regia di Hu Zongqi.

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nominato cammello (2001),3 Ti aspetto in paradiso (2004),4 La ballata della terra gialla

(2004),5 L’affievolirsi del tintinnio del campanello (2007),6 Libero corso all’immaginazione

di Mao Zedong a Xibaipo,7 Il villaggio di Houjiaoshui (2009)8e Gli archivi delle vite (2010).9

Meng Bing è uno scrittore filo governativo dai toni moderati. Le sue storie si av- vicinano alle caratteristiche del realismo apprezzato dal governo e non suscitano particolari dissensi o problemi per la politica del momento.

Tra le sue opere di successo, va ricordata Questa è l’ultima lotta (Zhe shi zuihou de

douzheng), scritta nel 2005,10 che tratta il problema della corruzione.11 Lo spettacolo

inizia alla vigilia del capodanno cinese, il figlio più piccolo del quadro in pensione He Mingguang, He Xiaoming, viene accusato di aver fatto una raccolta illegale di fondi. Egli decide allora di accompagnare i genitori a trascorre insieme l’ultima vigilia del capodanno cinese prima di fuggire negli Stati Uniti. All’interno della fa- miglia si scoprono in questa occasione dei forti conflitti, così, invece di festeggiare il capodanno, la famiglia He si trova ad affrontare scelte crudeli, divisa fra denaro e fede, resistenza e tradimento, giustizia e affetto familiare.

L’opera, di stile realistico, viene considerata l’unica che abbia avuto il coraggio di affrontare i conflitti sociali e la corruzione del governo negli ultimi anni.

3 Un vecchio soldato soprannominato cammello (Laobing Luotuo), rappresentata per la prima volta nel 2002 dalla Compagnia del Teatro di Prosa della Sezione Affari Generali dell’Esercito Popolare di Liberazione, con la regia di Wang Zunxi.

4 Ti aspetto in paradiso (Wo zai tiantang deng ni), tratto dal romanzo omonimo di Qiu Shanshan, adattato da Meng Bing e Wang Yanzhen, rappresentata per la prima volta nel 2002 dalla Accademia dell’Arte dell’Esercito Popolare di Liberazione con la regia di Huang Dingshan.

5 La ballata della terra gialla (Huangtu yao), in 3 atti, rappresentata per la prima volta nel 2004 dalla Compagnia del Teatro di Prosa della Sezione Politica Generale dell’Esercito Popolare di Liberazione con la regia di Hu Zongqi.

6 L’affievolirsi del tintinno del campanello (Zhongsheng yuanqu) rappresentata per la prima volta nel 2007 dalla Compagnia del Teatro di Prosa dello Shanxi con la regia di Sun Wenxue.

7 Libero corso all’immaginazione di Mao Zedong a Xibaipo (Mao Zedong zai Xibaipo de changxiang), rappresentata per la prima volta nel 2009 dalla Compagnia del Teatro di Prosa della Sezione Affari Generali dell’Esercito Popolare di Liberazione, con la regia di Gong Xiaodong.

8 Il villaggio di Houjiaoshui (Houjiaoshui), rappresentata per la prima volta nel 2009 dalla Compagnia del Teatro Zhandou del distretto militare di Lanzhou con la regia di Gong Xiaodong.

9 Il dossier delle vite (Shengming dang’an), rappresentata per la prima volta nel 2010 dalla Compagnia del Teatro di Prosa della Sezione Affari Generali dell’Esercito Popolare di Liberazione, con la regia di Gong Xiaodong.

10 Per il testo teatrale, vedi Meng Bing, Zhe shi zuihou de douzheng [Questa è l’ultima lotta], Xin juben New Drama 4 (2009):49-71.

11 Il partito comunista cinese è in una situazione di corruzione generalizzata che ha finito per coinvolgere anche la giustizia e la polizia. Il Partito sta lavorando per arginare questo problema, per esempio attualmente ha reintrodotto un metodo simile a quello della fine della dinastia Qing: l’invio di appositi ispettori nelle provincie, dove la corruzione è sentita in maniera più pesante.

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Nel 2005, questa sceneggiatura ha vinto il “Premio della Migliore Opera Tea-

trale” del Ministero della Cultura ma, nonostante ciò, non è riuscita a superare gli organi della censura della Compagnia del Teatro di Prosa della Sezione Affari Gene- rali dell’Esercito Popolare di Liberazione, quindi non è potuta andare in scena. Solo due anni dopo, il Teatro di Prosa Nazionale ha accettato la sceneggiatura del com- mediografo e lavorato per quasi tre anni con Meng Bing, che ha dovuto modificarla nove volte prima di poterla rappresentare. A causa dei delicati argomenti trattati dall’opera, dopo la prima rappresentazione del maggio del 2009, nessun media ne ha parlato e nessuna critica teatrale è apparsa. Nel 2010, i responsabili dell’Ufficio di Propaganda del PCC dopo aver guardato l’opera, hanno sciolto le riserve, rite- nendola un materiale didattico buono per l’educazione ideologica e politica e per la lotta alla corruzione. Così il destino dell’opera è stato finalmente positivo, arri- vando ad un record di 50 rappresentazioni.

Altro commediografo famoso anche in occidente presente nel nuovo secolo è Guo Shixing,12 che ha dato alla storia teatrale cinese, un apporto fondamentale. Già

negli anni ‘80 Guo è arrivato al successo con La trilogia degli idioti (Uomini-uccello,

Uomini-pesce, Gli uomini-scacchi). La più vivida fonte di ispirazione di Guo Shixing è senza alcun dubbio F. Dürrenmatt,13il suo forte senso critico e la sua pungente vena

satirica sono stati sufficienti ad attrarre Guo Shixing, che ne fa buon uso all’inter- no delle sue opere. Vivere o morire,14 seconda parte della sua Trilogia della dignità

(Vivere o morire, Bagni pubblici, Tornare a casa) la quale fa riferimento alla perdita di dignità e di valori nella Cina delle riforme economiche. In questo segue il modello di Dürrenmatt poiché appunto anche la sua trilogia fa una satira della società e dei suoi cambiamenti. In questo caso però Guo non studia più le debolezze della società, ma l’incapacità della gente ad intrattenere dei rapporti interpersonali e il problema dell’alienazione dell’individuo nella Cina moderna. Nonostante la Cina abbia conosciuto un forte sviluppo economico e tecnologico, nella condotta sociale l’individuo sembra aver perso i suoi valori. L’opera,15 che si svolge in un crematorio, 12 Guo Shixing è nato nel 1952 a Pechino, drammaturgo cinese. Per le sue opere, vedi. Guo Shixing, Huaihua yitiao jie – Guo Shixing juzuo ji [Via del cavolo - l’antologia teatrale di Guo Shixing] (Beijing: Zhongguo Guoji Guangbo Chubanshe, 1999).

13 Friedrich Dürrenmatt (1921-1990), scrittore, drammaturgo e pittore svizzero. Sulle sue opere, cfr.

Timo Tiusanen, Durrenmatt: A Study in Plays, Prose, Theory (Princeton: Princeton University Press, 2016); Eugenio Spedicato, Friedrich Dürrenmatt e l’esperienza della paradossalità (Pisa: ETS, 2004); Giuseppe Panella, Lo scrittore nel tempo. Friedrich Dürrenmatt e la poetica della responsabilità umana (Chieti: Solfanelli, 2005).

14 Per il testo teatrale, vedi Guo Shixing, Huozhe haishi siqu [Vivere o morire], Xin juben New Drama 3 (2004):23-43.

15 Nel 2004, Il testo teatrale è stato recitato da La Comédie Française. L’opera è stata rappresentata per la prima volta dal Teatro Nazionale di Prosa al Teatro Yifu dell’Accademia Teatrale Centrale con la regia di Lin Zhaohua nel gennaio del 2007. In Italia, L’opera è stata rappresentata dal Laboratorio Teatrale diretto dalla prof. M. Cristina Pisciotta con la regia di Lorenzo Montanini, 21 e 22 marzo 2011 al Teatro Toledo di Napoli. Cfr. M. Pisciotta, Li Ying, “Zhongguo dangdai huaju zai Makeboluo guxiang de jinxingshi” [La situazione attuale del teatro parlato cinese nel paese natale

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mostra una società moderna caratterizzata da individui sempre impegnati nella loro corsa contro il tempo, che trovano infine nel crematorio un luogo di ritrovo e di socializzazione. I parenti venuti a trovare il defunto per l’ultima volta, perdo- no così completamente lo scopo della loro visita e si dedicano alle chiacchiere e ai commenti. Guo ci mostra qui l’assurdità del comportamento umano quando si trova di fronte alla morte, sempre in chiave umoristica e con un uso ironico e scop- piettante del dialetto di Pechino. Emerge alla fine dell’opera un’amara visione della vita e una totale sfiducia nei confronti della nuova società.16

Fra gli autori emergenti, Yu Rongjun è uno dei commediografi più prometten- ti oggi in Cina. Nativo dell’Anhui e trasferitosi a Shanghai nel 1991 a 20 anni, Yu Rongjun ha conosciuto, nell’ultimo decennio, una straordinaria affermazione nei circoli teatrali cinesi con le sue trenta commedie e le sue numerose sceneggiature cinematografiche, televisive e radiofoniche. Direttore artistico del Centro Artistico del Teatro di Prosa di Shanghai, ne ha fatto, nel giro di pochi anni, il fulcro della vita artistica della metropoli. Le sue opere si concentrano sui sentimenti e sulle nuove condizioni di vita del cittadino metropolitano, in particolare quello shang- haiese e sulle nuove relazioni di coppia che hanno cambiato la vita affettiva dei giovani. In www.com,17 la prima opera ambientata nella rete, narra di una coppia,

che nella vita reale ormai non si sopporta più, mentre su internet, chattando e nascondendosi dietro a dei nickname, riescono a comprendersi, a comunicare. L’o- pera ottiene un grande successo e viene rappresentata in Cina, negli Stati Uniti, in Canada, in Inghilterra vincendo il “Premio Cao Yu”.

Nelle opere di Yu, i protagonisti sono per lo più giovani uomini e donne emigrati che lavorano a Shanghai; come lui nuovi shanghainesi arrivati dalla provincia che si scontrano con un ambiente sociale a loro estraneo. Le sue opere rappresentano la nuova cultura degli immigrati, e la crudeltà delle nuove metropoli cinesi e presto diventano una moda e un simbolo della complessità della vita moderna. Le sue ope- re sono principalmente opere di casetta, un “teatro di mercato”, ma hanno il pregio di guardare, con occhio fresco e realistico, alle contraddizioni della nuova epoca.

Senza dubbio, una dei rappresentanti più brillanti della generazione di comme- diografi più giovani è Tian Qinxin,18 una delle poche rappresentanti femminili nel

campo della regia oggi in Cina. Una delle sue opere più rappresentative è La compa-

di Marco Polo], Dawutai [Il grande palcoscenico]12 (2011): 22.

16 Cfr. Guo Shixing, “Wo de xiju guan” [I miei concetti teatrali], Wenyi yanjiu Literature & Art Studies 3 (2001): 83-87.

17 Per il testo teatrale, vedi Yu Rongjun, www.com, Xin juben New Drama 5 (2000): 50-67. L’opera è rappresentata per la prima volta nel 2000 dal Centro Arte del Teatro di Prosa di Shanghai, con la regia di Yin Zhusheng.

18 Tian Qinxin si è laureata alla facoltà di regia presso l’Accademia Teatrale Centrale, ha curato la regia anche di Lo spettacolo della vita, Campo di vita e di morte, L’orfano della famiglia Zhao. Oggi Tian è una regista molto affermata del Teatro di Prosa Nazionale. Nel 1998, aveva già lavorato ad un adattamento, mostrando a tutti il suo talento, quello di Campo di vita e di morte tratto dall’omonimo romanzo dalla famosa scrittrice Xiao Hong.

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gna di studi Zhao Ping,19costituita da 47 brevi atti unici. Tian Qinxin ne ha curato an-

che la regia.20L’opera ha creato una figura rappresentativa della nuova generazione

nata negli anni ’80. La protagonista, Zhao Ping, studia presso il Dipartimento di lingua cinese di un’università prestigiosa; e ha una mentalità e un comportamento estremista, a cominciare dal suo rapporto sentimentale con un professore. “Non c’è niente di sicuro,” questa frase ripetuta da Zhao Ping caratterizza il pensiero dei giovani nati negli anni ’80.

Tian Qinxin, ha previsto un’ora di spettacolo, un tempo breve se lo si confronta con un’opera teatrale normale, se si pensa 47 atti dell’opera. Bisogna infatti ri- correre ad un linguaggio drammatico molto elevato, a dialoghi concisi, divertenti, immediati e coloriti. A tal fine, Tian Qinxin ha utilizzato il dialetto di Pechino: lo spirito umoristico innato del dialetto di Pechino, unito all’ironia e al sarcasmo del- la trama costituiscono un mix esplosivo. Inoltre Tian Qinxin, per intensificare l’in- terazione tra attori e spettatori fa sì che gli attori cambino continuamente i ruoli nello spazio virtuale. Essendo anche regista ha una conoscenza chiara dell’effetto scenico ed è avvantaggiata rispetto ad un semplice drammaturgo. Le sue opere hanno non solo una forte leggibilità ma anche un effetto scenico di alta teatralità e lo spettacoloè un esempio significativo delle sue capacità.

Vale la pena notare la prevalenza di opere dette “dei colletti bianchi” (bailing

huaju)21 nella produzione del nuovo secolo con la partecipazione di attori famosi.22

Dalla metà degli anni ‘90, con l’accelerazione del processo di urbanizzazione, a Pechino, a Shanghai e in altre metropoli si è formata rapidamente la classe dei col- letti bianchi, diventa presto la spina dorsale della società urbana e i cui gusti hanno molto influenzato la moda urbana. Basti vedere le statistiche dei questionari del pubblico del Centro Teatrale di Prosa di Shanghai che mostrano come il pubblico stabile dello huaju di Shanghai è di circa 5 milioni, di cui tre quinti colletti bianchi.23

Le opere ad essi dedicate prestano attenzione ai problemi più diffusi nella classe media, alle sue crisi esistenziali nonché alle scelte dolorose su questioni di denaro

19 L’opera è stata rappresentata per la prima volta nel 2005 dal Teatro Nazionale di Prosa.

20 Cfr. Lin Weiran, “Zai youxi zhong mingxiang – Zhao Ping tongxue guanhou” [Meditare giocando –le impressioni ricevute dall’opera La compagna di studi di Zhao Ping], Xin juben New Drama 4 (2005): 94. 21 La categoria delle “opere dei colletti bianchi” è stata inventata dalla compagnia privata Uomini

d’oggi. La Compagnia ha come pubblico di riferimento proprio questa classe sociale; essendo una compagnia teatrale privata, la sua sopravvivenza è completamente legata alle leggi di mercato e quindi posizionarsi fra i colletti bianchi è stata una scelta intelligente.

22 Vedi Yang Xinyu, “Xiaofei wenhua shiyu xia de huaju shichang redian pouxi” [Analisi sui punti

caldi del mercato del teatro parlato dal punto di vista della cultura consumistica], Xiju Drama 2 (2010): 136-46.

23 Vedi Zhou Chunli, “ ‘Bailing huaju’ xianxiang lüelun” [Riflessioni sul fenomeno del teatro dei “colletti bianchi”], Shanghai xiju Shanghai Theater 12 (2002): 5.

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e carriera, alle faccende amorose (amori di una notte, triangoli amorosi ecc.) anche se spesso non si va in profondità.24 Le opere più rappresentative sono Un

Condominio di single di Zhouke,25 Party sentimentale di Hongbin e Chang Qingtian,26

la già menzionata www.com di Yu Rongjun, Stanotte ti prego di dimenticarmi di Li Rong.27

Queste opere hanno dato un enorme contributo alla creazione di un mercato dello huaju, ponendo le basi per la sua uscita dalla crisi. Tuttavia, come prodotto della cultura del consumo urbano, le opere dei colletti bianchi hanno alcuni di- fetti congeniti: i limiti che derivano dalla scelta di un tema legato strettamente ad una sola classe sociale, inoltre il mondo spirituale e i disagi reali dei colletti bianchi non sono analizzati, ci si ferma solo alla superficie della loro vita emotiva.

Non possiamo non accennare anche al piccolo teatro. Negli anni ’80, il Piccolo Teatro si fa conoscere con opere di ricerca e di sperimentazione, opere discus- se e spesso censurate che rimangono al margine della produzione teatrale e si rivolgono ad un pubblico d’élite. Negli anni ’90 esso si diffonde e viene accetta- to ampiamente in Cina ma deve affrontare seri cambiamenti: la connotazione di “piccolo teatro” si amplia fino a comprendere altre correnti teatrali, sia per quello che si riferisce agli elementi formali d’avanguardia che per quello che si riferisce agli spazi teatrali.

Dopo l’anno 2000, è molto difficile trovare opere di avanguardia, le opere del “piccolo teatro” cambiano contenuto diventando una “piccola produzione” in piccoli teatri.

Oggi che il mercato domina su tutto, anche le opere del “piccolo teatro” si stanno commercializzando.28

24 Cfr. Xu Jian e Zhang Jian, “Fuchu chengshi de dibiao - 20 shiji 90 niandai yilai de dushi huaju lüelun” [Emergere dall’orizzonte delle città - riflessioni sulle opere di tema urbano dagli anni 90’], Shehui kexue yanjiu Social Science Research 5 (2006):186-192.

25 Un Condominio di single (Danshen gongyu) è stata rappresentata per la prima volta nel 2001 dalla Compagnia Teatrale Uomini d’oggi, con la regia di Song Yuanyuan.

26 Party sentimentale (Qinggan paidui) di Hongbin e Chang Qintian è stata rappresentata per la prima volta il 3 novembre 2002 del Centro Artistico del Teatro di Prosa di Shanghai, con la regia di Hongbin. 27 Stanotte ti prego di dimenticarmi (Jinye qing jiang wo yiwang) di Li Rong, trattato dal romanzo di

Murong Xuecun, rappresentata per la prima volta nel 2003 dal Centro Artistico del Teatro di Prosa di Shanghai, con la regia di Yang Xinwei.

28 Per la situazione del piccolo teatro nel nuovo secolo, cfr. Shui Jing, “Wang duan tianya, xiao juchang xiju de huanghun shifen” [Guardare disperatamente l’orizzonte - il crepuscolo delle opere del piccolo teatro], Xin juben New Drama 4 (2005): 78-80; Lin Weiran, “Yuan Hong, Yong shangye de taidu congshi xiju shengchanli jianshe” [Yuan Hong: costruire la produttività teatrale con un atteggiamento commerciale], Xin juben New Drama 4 (2005): 84-86; Qin Jinping, “Xiao juchang huaju xingsheng yuanyin chuyi” [La discussione dei motivi per il fiorire del piccolo teatro], Shenzhou minsu Folk Custom in China 3 (2011): 92-94; Xu Kun, “Xiao juchang huaju yishuxing yu shangpinxing de maodun yu tongyi” [L’unione e la contraddizione del carattere artistico e del carattere commerciale del piccolo teatro], Hubei hanshou daxue xuebao Journal of Hubei Correspondence University 10 (2012): 170-171.

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In questa periodo di transizione, il piccolo teatro di Shanghai è, forse, il più rappresentativo del fenomeno. Negli ultimi anni, opere come Dal parrucchiere,29

Sindrome metropolitana,30 Sigaro, rosa e il giocatore di biliardo,31 Chi mi ha tolto la guar-

nizione interna della valvola,32messe in scena in piccoli teatri, hanno completa-

mente perso il tratto sperimentale ma hanno raggiunto successo commerciale e risultati impressionanti al botteghino. Il Piccolo Teatro del Centro Artistico del Teatro di Prosa di Shanghai si chiama “Sharon teatrale”: esso dà grande im- portanza ai risultati del botteghino, per cui, prima di rappresentare un’opera, il personale fa ricerche di mercato, invita gli appassionati di teatro a leggere la sceneggiatura, a guardare le prove, e poi si discute quale opera può essere rap- presentata e quale deve essere abbandonata, rispettando pienamente il gusto del pubblico che è stato interpellato. Così, le opere del “piccolo teatro” di Shanghai diventano in tutto e per tutto opere commerciali.33Si fa ricorso alla strategia del

divertimento: i registi del “piccolo teatro” riescono a portare il pubblico a teatro con la creazione di opere leggere e, allo stesso tempo, essi cercano di rendere la “piccola” produzione una “grande” produzione invitando i divi famosi del cine- ma a partecipare alle rappresentazioni teatrali.

Il caso del Piccolo Teatro del Teatro dell’Arte del Popolo di Pechino è invece