In primo luogo è necessario stabilire l’ordine delle operazioni di misura, per garantire la qualità dei risultati del rilievo. Come per la stesura degli eidotipi, è opportuno procedere dal generale al particolare, eseguendo prima le misure d’inquadramento e successivamente quelle di dettaglio, per evitare la propagazione degli errori.
Il metodo più efficace per rilevare gli ambienti orizzontalmente è quello della trilaterazione o della triangolazione. Il triangolo è una figura particolarmente comoda nel rilievo, perché è indeformabile e quindi può essere disegnata conoscendo solo la lunghezza dei tre lati (trilaterazione), o la lunghezza di un lato e l’ampiezza degli angoli che sussistono su di esso (triangolazione), oppure la lunghezza di due lati e l’ampiezza dell’angolo tra essi compreso. E’ da tenere in considerazione che se si utilizzano triangoli con angoli molto acuti (o molto ottusi) è più facile che la misura contenga degli errori, in quanto la sua distribuzione avviene su una direzione prevalente. Questo può far slittare in modo considerevole un punto nella restituzione rispetto alla sua posizione nella realtà. Infatti, per quanto possibile, è meglio utilizzare triangoli equilateri.
Il calibro può essere molto utile come strumento per rilevare piccole parti, in particolare per misurare degli spessori in dettaglio. In questo caso è rappresentato il delle armature di una trave scoperta.
http://www.indaginistrutturali.it/slideshow/calcestruzzo_0_26.jpg, consul- tato il 04.03.17
Per quanto riguarda il rilievo degli alzati, invece, è utilizzato il “metodo delle coordinate cartesiane”, detto anche “coltellazione”.
Questo metodo di misurazione consiste nel fissare un’ascissa, possibilmente parallela a uno dei due lati, sui cui si proiettano perpendicolarmente i punti da rilevare, ottenendo i corrispondenti punti proiettati. La perpendicolarità tra l’ascissa e le rette di proiezione deve essere verificata mediante l’uso di filo a piombo, livella o squadre. Il metodo delle coordinate cartesiane è particolarmente utile per il rilievo di volte, nicchie, dettagli architettonici in pianta e in alzato.
Occorre fare attenzione anche all’organizzazione dello spazio nei fogli in cui inserire le misure, ordinando le annotazioni, rendendole leggibili e non “sporcando” il disegno, così da avere un risultato chiaro in tutte le sue parti. Si possono adottare due diversi tipi di scrittura delle informazioni rilevate: il metodo delle misure parziali e quello delle misure progressive3. Il primo registra le misure di ogni singolo elemento, senza fornire indicazioni sul totale. L’utilizzo di questa metodologia può causare un aumento del numero di errori e conseguentemente diminuire la precisione del rilievo. Tuttavia si può procedere inserendo più misurazioni di riferimento, dal generale al particolare, in modo da avere sempre il controllo sulle distanze maggiori ed evitare la propagazione degli errori. Il metodo delle misure progressive prevede che per ogni punto venga letta la distanza sulla cordella da un punto detto polo o origine. L’utilizzo delle misure progressive riduce la quantità di errori di misurazione rispetto al metodo precedente, perché se una delle misurazioni è eseguita in modo errato, quella successiva non subisce alcuna conseguenza.
Occorre arrotondare i risultati ottenuti in base alla scala di misura scelta, ad esempio si può decidere di arrotondare al centimetro delle misure prese su un prospetto, mentre per il rilievo di una modanatura, occorre appuntare anche i millimetri.
3 Il metodo delle misure parziali misura delle distanze tra i singoli punti.
Il metodo delle misure progressive misura delle distanze dei singoli punti da un unico punto di riferimento
Esempio di trilaterazione di una stanza.
Si misura per prima cosa la lunghezza di uno dei quattro lati che costituirà la base di riferimento del rilievo.
Per trovare C occorre misurare la distanza A C e la distanza B C e trac- ciare un arco all’incirca nella posizione del punto ignoto. C si trova esatta- mente nel punto in cui i due archi si intersecano.
Eseguendo lo stesso procedimento per il punto D, si otterranno tutti e quattro i vertici della stanza.
Esempio di coltellazione di una volta irregolare.
A partire dal piano orizzontale di riferimento vengono prese una serie di misure con un determinato passoverso l’alto per capire l’andamento della volta. La stessa cosa va fatta verso il basso, per capire in che modo si è deformata la pavimentazione. Le misure prese dal piano di riferimento verso l’alto saranno, per convenzione, positive, mentre quelle prese verso il basso saranno negative.
Restituzione
Il rilievo diretto ha come finalità quella di riportare le caratteristiche fondamentali di un oggetto edilizio o urbano in un sistema di rappresentazione, principalmente bidimensionale.
I disegni eseguiti durante la campagna di rilievo sono un materiale di studio, vengono modificati in corso d’opera, possono essere piegati e spesso vengono sporcati da annotazioni prese velocemente. E’ necessario fin da subito stabilire un criterio per l’organizzazione dei fogli, ma è inevitabile risistemare il materiale in modo più leggibile e universale, così che sia comprensibile da tutti quelli che hanno bisogno di consultarlo.
I prodotti ottenuti sono la base per le operazioni di documentazione, studio, conservazione dell’edificio e per l’intervento su di esso. E’ importante, infatti, rispettare alcuni codici di rappresentazione in fase di restituzione, oppure segnare con un’apposita legenda il significato dei simboli e delle linee utilizzate. Da notare, è in particolare l’uso di diversi spessori di linea, le dimensioni dei testi e delle quote, la spiegazione dei codici scelti in fase preliminare, soprattutto per le annotazioni sui materiali, i simboli per indicare gli impianti, etc. Solitamente tutto il lavoro è infine digitalizzato, sia per renderlo maggiormente accessibile e preciso, sia per poter procedere con le successive fasi progettuali.
Dall’eidotipo alla restituzione del Grattacielo di R.Bibbiani alla Spezia. Elaborato degli studenti del workshop: Fava, Mazzotto, Salernitano