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livello dalla tempistica più immediata e più continuativa che tende: da un lato al sostegno dell’autonomia, dell’integrazione, dello sviluppo della didattica e della ricerca, della creazione di

Nel documento SEZIONE 3 PROGRAMMI E PROGETTI (pagine 33-38)

una ricca offerta formativa, alla dotazione di strumenti e laboratori all’avanguardia, dall’altro a migliorare o almeno a mantenere le condizioni di sicurezza e funzionalità delle strutture e delle aree scolastiche, attraverso interventi mirati e attraverso una manutenzione ordinaria, periodica e programmata.

La Provincia, per ruolo istituzionale delegato, continuerà a svolgere un ruolo di programmazione e coordinamento intermedio degli interventi concernenti il diritto allo studio scolastico, come previsto dalla L.R. n. 32/02, con l’obiettivo di fronteggiare l’abbandono e la dispersione scolastica, di garantire l’equità a livello provinciale nell’attribuzione delle provvidenze e di promuovere una progettazione che parta dai bisogni formativi del territorio. Per l’anno 2011 è attesa l’emanazione da parte della R.T. del nuovo Piano di indirizzo generale integrato che potrebbe apportare modifiche agli attuali interventi in materia e rispetto ai quali sarà necessario misurarsi. Nella

progettazione, in un futuro di risorse destinate al sistema scolastico sempre più limitate, dovrà comunque essere prioritaria la focalizzazione stringente dei progetti sulle criticità presenti nelle scuole e sempre più puntuale la valutazione a posteriori degli effetti delle azioni realizzate soprattutto da un punto di vista qualitativo. Si dovrà confermare il sostegno alla Progettazione Integrata di Area, ai progetti destinati al tempo pieno e/o prolungato , al comodato gratuito dei libri di testo, alle iniziative di scambio culturale all’estero.

Occorre, inoltre, continuare a sostenere quelle esperienze che hanno dimostrato importanti ricadute culturali e sociali: i laboratori didattico-scientifici provinciali Franco Conti, il “Pianeta Galileo”, i Centri di educazione ambientale, l’attività del Centro per la didattica della storia, l’Accordo di programma per l’integrazione dei disabili nella scuola,, l’organizzazione di iniziative, anche in collaborazione con la Regione, altamente significative, quali il Giorno della Memoria e il Treno della Memoria, il 150° dell’Unità d’Italia ecc. Occorre anche incentivare e sostenere iniziative di formazione degli insegnanti e degli studenti verso nuovi progetti, dettati da esigenze di sicurezza e/o di risparmio delle risorse. Per esempio:

il progetto “Sicurezza in rete” finalizzato alla informazione degli studenti sui possibili rischi (tutela della privacy, “trappole” informatiche, ecc.), il progetto per favorire l'uso e l'insegnamento di programmi “open source”, che consentono l’utilizzo gratuito dei programmi informatici, ecc.

Una valutazione più attenta deve essere effettuata rispetto ai rapporti di sinergia stretti negli anni passati con il mondo dell’Università e della ricerca: saranno rinnovate/modificate le convenzioni in scadenza nell’anno 2010, in particolare la convenzione con l’Università di Pisa, per la prosecuzione del progetto del Laboratorio Universitario Volterrano,

Nell’ambito del sistema regionale per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e per il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, si collaborerà con il Servizio Formazione professionale per la realizzazione di progetti di orientamento rivolti alle I° e II° classi degli Istituti professionali, tecnici e artistici e alle classi III° medie.

Insieme all’aspetto puramente didattico, compito della Provincia è anche quello di creare le condizioni ambientali più favorevoli per lo svolgimento delle suddette attività didattiche. Il diritto allo studio significa anche: fornitura di arredi adeguati e di attrezzature innovative, realizzazione di aule speciali e laboratori, dotazione della strumentazione specifica per una partecipazione più attiva da parte degli studenti disabili, gestione di convenzioni con altre Istituzioni per l’attività di educazione fisica e gestione dei trasporti scuola-palestra, verifica e controllo delle condizioni di sicurezza delle strutture e degli impianti.

Quest’ultimo aspetto del diritto allo studio non deve assolutamente essere penalizzato dalla scarsità delle risorse, semmai vanno studiate delle modalità nuove di gestione per garantire tutti i diritti e nel contempo risparmiare sui consumi e sul numero delle risorse umane da impegnare nella gestione.

Per quanto riguarda gli investimenti sui fabbricati il Programma Triennale dei Lavori prevede nell’anno 2011 l’esecuzione di lavori relativi a progetti approvati nel 2010 e l’elaborazione di ulteriori progetti programmati per il 2011.

Nel dettaglio:

a) progetti approvati nel 2010 e da realizzare nell’anno 2011:

- ristrutturazione palestre Concetto Marchesi: esecuzione lavori e collaudi;

- sistema integrato di sicurezza per protezione siti scolastici provinciali - zona Pisa: esecuzione lavori e collaudi;

- ISA Russoli Pisa: interventi manutenzione straordinaria - 1° e 2° lotto: esecuzione lavori e collaudi;

- IPSACT Matteotti di Pisa: impianti sportivi - 3° lotto – I e II stralcio: affidamento ed esecuzione lavori;

- ITC Cattaneo S.Miniato lavori complementari e acquisizione CPI: affidamento ed esecuzione lavori;

- IPSIA Pontedera: lavori 1° lotto - 2° stralcio: esecuzione lavori;

- Nuovo polo scolastico a San Miniato – studio di fattibilità;

b) progetti inseriti nell’anno 2011

- Scuole diverse: manutenzione straordinaria;

- I.P.S.I.A./ITIS Pontedera : attrezzature laboratori;

- Palestre di via Sancasciani: ristrutturazione e adeguamento normativo;

- ITIS L.da Vinci /I.P.S.I.A. Fascetti : interventi di manutenzione straordinaria delle coperture:

previsto per il 2010, non ha avuto seguito a causa della mancanza di copertura finanziaria mediante alienazioni, ricompreso nei programmi dell'Ente per il 2011.

3.4.2. - Motivazione delle scelte

Le scelte del programma provinciale sono finalizzate a garantire alla comunità locale un sistema scolastico in grado di innalzare il livello culturale dei giovani e dei cittadini in generale, ridurre la dispersione scolastica sia attraverso una maggiore rispondenza dell’offerta formativa alle esigenze degli studenti, sia tramite la rimozione di ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che impediscono la partecipazione alle attività formative. Il nostro sistema scolastico è valido e ben funzionante grazie anche alla tradizione di collaborazione tra Enti Locali e Istituzioni scolastiche e grazie ad alcune scelte di prospettiva fatte nel recente passato (ad esempio: la generalizzazione dell’Istituto Comprensivo quale forma ottimale di organizzazione scolastica per la scuola di base). Nella programmazione della rete scolastica della scuola superiore, l’obiettivo è stato e dovrà continuare ad essere quello di razionalizzare gli indirizzi di studio in modo da garantire a tutti gli studenti della provincia un’offerta didattica ampia e confacente alle caratteristiche socio-economiche dei diversi territori, garantendo nel contempo una sempre maggiore qualità e funzionalità degli edifici scolastici. L’obiettivo di garantire a tutti il diritto all’apprendimento per tutto l’arco della vita si realizza attraverso una programmazione delle politiche educative che deve cominciare dal potenziamento dei servizi per la prima infanzia, elevare la qualità del sistema scolastico generale ed offrire opportunità di formazione permanente ai cittadini lungo tutto l’arco della vita. Questi obiettivi devono essere perseguiti in una logica di collaborazione con i Comuni, le Conferenze Educative di zona e le Istituzioni scolastiche, al fine di individuare le priorità e di utilizzare meglio le risorse disponibili ed al fine di favorire i processi di innovazione delle singole autonomie scolastiche.

L’impegno per il potenziamento dell’insegnamento scientifico è motivato dagli esiti negativi che hanno prodotto gli studi sui livelli di conoscenze scientifiche dei nostri alunni e dalla convinzione che la diffusione di una mentalità scientifica, razionale e aperta al confronto sui fatti sia di fondamentale importanza per la crescita civile della società, per la formazione di cittadini consapevoli e liberi, capaci di orientarsi, di comprendere informazioni e di inserirsi nel mondo del lavoro, per l’affermazione dell’idea stessa di democrazia.

Per quanto riguarda le strutture scolastiche, è prioritario portare a termine gli interventi avviati negli scorsi anni ed attivare le procedure per sviluppare quelli nuovi. Infatti, il Triennale è indirizzato verso la prospettiva già indicata e, nonostante le sofferenze economiche, si sta lavorando per il raggiungimento degli obiettivi individuati nel Programma di Mandato.

3.4.3. Finalità da conseguire

Sostenere il sistema delle autonomie (istituzionali e scolastiche) in modo da sviluppare le potenzialità del sistema scolastico in rapporto con il territorio;

svolgere la programmazione della rete scolastica, soprattutto per la scuola superiore, al fine di razionalizzare gli indirizzi di studio in modo da garantire a tutti gli studenti della provincia un’offerta didattica ampia e confacente alle caratteristiche socio-economiche dei diversi territori, garantendo nel contempo una sempre maggiore qualità e funzionalità degli edifici scolastici;

realizzare negli istituti professionali, tecnici e artistici e nelle scuole medie gli interventi di orientamento previsti dagli atti della Regione Toscana;

sviluppare l’attività di ricerca dell’OSP, del Centro per la didattica della storia e dell’attività di educazione scientifica attraverso modalità di impegno del personale diverse dall’attuale. In tal

senso verrà elaborata una proposta puntuale da sottoporre a breve all’attenzione della Giunta;

integrare il sistema scolastico e formativo;

garantire equità di trattamento a livello provinciale e promuovere una programmazione degli interventi educativi che partano dai bisogni formativi del territorio;

focalizzare le risorse sempre più limitate sulle criticità presenti nelle scuole;

realizzare strutture edilizie di buon livello che favoriscano l’inserimento e la socializzazione, riducano l’emarginazione e la dispersione scolastica, favoriscano le interazioni con l’Università e il mondo del lavoro;

distribuire gli edifici scolastici sul territorio provinciale, anche in rapporto alla presenza di particolari vocazioni formative e culturali del territorio stesso, per consentire una crescita omogenea di tutte le aree;

sostenere l’attività sportiva in quanto questa costituisce un importante strumento di integrazione e aggregazione sociale, oltre che un’opportunità di vita, salute, educazione;

completare la messa in sicurezza delle scuole;

diminuire i costi di gestione.

3.4.4 – Risorse umane da impiegare

Assegnazione di PEG.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare

Le risorse strumentali corrispondono a quelle imputate in inventario ed assegnate al Servizio di riferimento. Risultano per numero e qualità adeguate alle funzioni da svolgere. Risulta carente solo la dotazione di telefoni cellulari, in quanto numerosi tecnici ed addetti tecnici ne sono sprovvisti e non risultano quindi raggiungibili durante i sopralluoghi fuori sede, che sono frequenti e spesso dettati da imprevisti ed urgenze.

3.4.6 – Coerenza con il piano regionale di settore

Le azioni previste dal programma sono conformi a quanto indicato nel “Piano di indirizzo generale integrato ex articolo 31 legge regionale 26 luglio 2002, n. 32”, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 93 del 20 settembre 2006, e dal Regolamento di esecuzione della L.R. 32/2002 in materia di:

- diritto allo studio scolastico, con la realizzazione degli interventi previsti dalla normativa statale e regionale (Progetti Integrati di Area, buoni libro e borse di studio agli studenti appartenenti a famiglie a basso reddito, progetti provinciali, sperimentazione comodato gratuito dei libri di testo);

- sistema informativo scolastico regionale, con il funzionamento e lo sviluppo dell’Osservatorio Scolastico quale centro di riferimento regionale;

- educazione degli adulti, nel processo di costituzione del nuovo sistema integrato istruzione, formazione ed apprendimento lungo tutto l’arco della vita;

- obbligo formativo, con l’attuazione delle azioni previste per il suo assolvimento;

- programmazione dell’offerta formativa integrata di istruzione e formazione professionale e realizzazione dei percorsi integrati nel rispetto dell’accordo tra Stato e Regione Toscana;

- programmazione della rete scolastica, con gli indirizzi delle competenze di cui all’art. 138 del decreto legislativo n. 112/98;

- censimento dell’edilizia scolastica;

- adeguamento normativo degli edifici.

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