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Tempo libero puro, tempo libero attivo e passivo

Nel documento I TEMPI DELLA VITA QUOTIDIANA 2 (pagine 99-102)

Le dimensioni del benessere legate ai tempi di vita

4. TEMPO LIBERO E RELAZIONI SOCIALI TEMPI ESSENZIALI PER IL BENESSERE SOGGETTIVO1

4.4 Tempo libero puro, tempo libero attivo e passivo

Finora si è analizzato il tempo libero dichiarato dai rispondenti come attività principale, tuttavia, come suggerito dalle linee guida Unece qui seguite, utilizzando anche le informa-zioni provenienti dalla rilevazione delle attività dichiarate come contemporanee è possibile

6 Nei diari di uso del tempo l’indicazione generica dell’uso di Pc o internet non permette di capire il tipo di attività che viene svolta, è possibile, pertanto, che i giovani utilizzatori di supporti informatici non indichino più di leggere un giornale o un libro ma che possano comunque farlo senza averlo esplicitato durante il tempo in cui hanno dichiarato di star utilizzando PC o internet.

studiare come l’intrusione di altri tempi di vita possa inficiare le attività di tempo libero (si pensi, ad esempio, all’attività di cura dei figli svolta durante una visita di amici) o come queste possano, invece, prolungarsi sovrapponendosi ad altre attività principali (si pensi alla visione della tv mentre si mangia o all’ascolto della radio mentre ci si sposta).

Secondo le definizioni Unece si parla di tempo libero puro quando sia l’attività princi-pale sia la contemporanea (qualora presente) sono attività di tempo libero; di tempo libero

attivo nei casi in cui questo è dichiarato come attività principale ma contemporaneamente

si sta volgendo anche un’attività di lavoro (retribuito o familiare) o legata alla propria cura personale; di tempo libero passivo quando l’attività principale è diversa dal tempo libero, mentre ricade in quest’ambito quella svolta come contemporanea (Tavola A.6).

Da questi indicatori si evince come il tempo libero svolto come attività principale (4h53’) sia per la quasi totalità tempo libero puro (4h47’), mentre il tempo libero attivo, cioè quello svolto mentre in contemporanea si sta effettuando una qualche attività di lavoro o di cura, sia limitato a soli 6 minuti al giorno e riguardi una quota molto piccola della popolazione (il 14,1 per cento) (Figura 4.9).

Tali dati mostrano come quando si svolge una qualche attività di lavoro (retribuito o non) o di cura personale, questa viene quasi sempre percepita come l’attività principale mentre l’attività di tempo libero viene relegata ad attività secondaria. A fare eccezione, so-vrapponendo al tempo libero visto come attività principale anche altre attività, sono un po’ più le donne (14,8 per cento), gli adulti tra 25 e 44 anni (17,9 per cento), i laureati (18,9 per cento) e gli occupati (16,5 per cento), cioè le categorie di persone che sperimentano maggiormente una sovrapposizione di ruoli che rende la vita quotidiana più complessa (si veda capitolo 3), mentre meno coinvolti sono i giovani tra i 15 e i 24 anni (10,0 per cento) e gli anziani sopra i 64 anni (10,9 per cento).

Un discorso a parte riguarda invece il tempo libero passivo, completamente assente dalle analisi svolte nei paragrafi precedenti, che hanno preso in considerazione esclusi-vamente le attività dichiarate come attività principali. In questo caso, infatti, l’attività di

0:06 4:47 2:10 0:06 5:16 1:49 0:07 4:20 2:30

Totale Maschi Femmine

Durata media generica

14,197,979,1 13,398,377,2 14,897,480,8

Totale Maschi Femmine

Frequenza di partecipazione

Tempo libero attivo Tempo libero puro Tempo libero passivo

Figura 4.9 - Tempo libero attivo, puro e passivo svolto dalle persone di 15 anni e più per sesso - Anni 2013-2014 (durata media generica in ore e minuti e frequenza di partecipazione in percentuale)

tempo libero affianca come secondaria un’attività principale che rientra in altre catego-rie. Per stimare il tempo dedicato complessivamente dalle persone alle molteplici attività quotidiane che rientrano nella definizione di tempo libero, come la socialità, la fruizione televisiva o radiofonica, ecc., non sarebbe corretto conteggiare esclusivamente il tempo che vi si dedica quando dichiarate come principali, poiché verrebbero sottostimate, tuttavia quando le attività di tempo libero vanno a sovrapporsi ad altre attività non di tempo libero, non si possono conteggiare questi tempi come parte integrante del tempo libero, sebbene il loro svolgimento faccia registrare un miglioramento della piacevolezza delle altre attività svolte (si pensi ad un viaggio in autobus allietato da una piacevole conversazione). In effetti analizzando il benessere espresso sulla piacevolezza del momento si nota che le attività di tempo libero passivo rendono più piacevoli le attività non di tempo libero che si stanno svolgendo come principali: il punteggio medio del mangiare se accompagnato da attività di tempo libero come vedere la tv o socializzare con qualcuno, passa da 1,80 a 2,04, quello degli spostamenti se si ascolta la radio o si parla con qualcuno passa da 1,44 a 1,52, quello del lavoro familiare da 1,25 a 1,34.

Il tempo quotidiano trascorso facendo principalmente altro, ma accompagnato da atti-vità di tempo libero passivo ammonta a 2h10’ e riguarda ben il 79,1 per cento delle persone. Volendo pertanto stimare il tempo complessivo che la popolazione dedica alle diverse atti-vità di tempo libero è sufficiente sommare tutte le tipologie esaminate, arrivando a 7h04’.

Come già visto per il tempo libero attivo, anche quello passivo caratterizza maggior-mente la vita quotidiana delle donne (2h30’ contro 1h49’), campionesse del multitasking, che riescono a recuperare tempo per queste attività solo sovrapponendole ad altre. Questo fa sì che il divario di genere nel tempo complessivo dedicato alle attività di tempo libero si riduca sensibilmente, passando dai 55’ analizzati nel caso del tempo libero puro e/o attivo a soli 15’ (6h57’ contro 7h12’); ma certo questo non significa avere lo stesso tempo libero: stare sul divano a guardare la tv non è certo la stessa cosa che gettare un occhio al tele-visore mentre si prepara la cena, nel primo caso si tratta certamente di tempo libero, nel secondo si tratta di fruizione televisiva ma non proprio di tempo libero.

0:53 1:55 0:02 0:02 0:02 0:02 1:23 0:54 0:28 Socialità Tv Radio

Attività principale Attività contemporanea 2:16

2:49

0:30

Figura 4.10 - Durata complessiva di alcune attività di tempo libero delle persone di 15 anni e più per modalità di svolgimento delle attività (indicatore Unece) - Anni 2013-2014 (durata media generica in ore e minuti)

Non a caso negli esempi tornano ad essere citate la socialità e la fruizione di tv e radio, sono queste, infatti, le attività di tempo libero che si svolgono maggiormente come attività di “accompagnamento” a qualcos’altro: aggiungendo i tempi dell’attività contemporanea la socialità passa da 53’ a 2h16’ e la radio da soli 2’ a 30’ al giorno, dimostrando come queste attività siano svolte più come contemporanee che come attività principali. Per la tv il discorso è leggermente diverso, sebbene il tempo di fruizione aumenti di circa un’ora se viene considerata anche in contemporanea (2h49’), la sua fruizione viene considerata ancora prevalentemente un’attività principale (1h55’) (Figura 4.10).

Infine, riguardo la socialità, l’importanza di considerare i dati contenuti nelle attività contemporanee è evidente esaminando la figura 4.11: considerare solo l’attività principale esclude, infatti, dall’analisi i momenti di socialità legati ai pasti principali cioè quei momenti che, in paesi come l’Italia, sono ancora caratterizzati, in particolar modo per la cena, dalla compresenza di tutti i familiari e che, quindi, hanno una grande importanza nello studio del benessere legato alle relazioni familiari (Jesper, 2013).

Nel documento I TEMPI DELLA VITA QUOTIDIANA 2 (pagine 99-102)