Cenni storic
1.2 Sviluppo economico di Malta durante il dominio britannico
1.2.2 Tentativo d’integrazione con la Gran Bretagna
Gli anni 50 furono anche abbastanza impetuosi per quanto riguarda la questione dell’integrazione di Malta con la Gran Bretagna. In quegli anni, la Gran Bretagna, dato che era sempre più coinvolta nel processo di decolonizzazione, mutò il suo modo di rapportarsi con Malta; pertanto ritenne essenziale tributare a Malta l’autodeterminazione o l’integrazione con la madrepatria, piuttosto che spingerla verso l’indipendenza.
A Malta era stata riconosciuta la Costituzione, rievocata esattamente nel 1947 dopo quella del 192172, e i due partiti politici dominanti erano il Partito Nazionalista e il Partito Laburista Maltese. Il Partito Nazionalista era interessato a una forma di Dominion Status73, secondo il quale a Londra sarebbe stata concessa la responsabilità sulla difesa e sugli affari esteri, invece il parlamento maltese avrebbe dovuto coprire tutte le altre responsabilità. Il Partito
69 E. Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, op. cit., pp. 17 70 Vedi paragrafo 1.3
71 Vedi paragrafo 1.2.2
72 Mentre con la costituzione del 1921 fu introdotta una diarchia quindi gli affari interni erano
sotto il controllo maltese e gli affari esteri e la difesa sotto il controllo britannico, con la costituzione del 1947 fu introdotto il suffragio universale e l’assemblea legislativa unicamerale. Citazione di R. Findlay, S. Wellisz, “Malta”, op. cit., pp. 261
73 Territori dell’impero coloniale britannico che acquisirono una forma di autogoverno locale
36 Laburista Maltese tendeva all’integrazione con il Regno Unito74.
Quest’ultimo vinse le elezioni nel 1955, così Dom Mintoff, leader del partito, cercò di favorire il piano d’integrazione con la Gran Bretagna che prevedeva di inserire Malta nel contesto sociale, economico e costituzionale del Regno Unito, concedendole la sua rappresentanza a Westminister. Il Governo Laburista affermava che l’integrazione sarebbe stata raggiunta gradualmente e che sarebbero stati raggiunti gli stessi livelli salariali e servizi sociali britannici aumentando la produzione75.
Pirotta76 sosteneva che una forma d’integrazione con la Gran Bretagna era ritenuta essenziale dalla gran parte dei maltesi in quanto supponevano che la Gran Bretagna non si sarebbe mai ritirata da Malta e che a sua volta Malta non sarebbe stata capace di gestirsi senza l’appoggio britannico. Pirotta parlava di un forte legame tra sviluppo economico, sicurezza e orgoglio nazionale77.
Invece secondo quanto venne dichiarato da George Borg Olivier78 nel suo articolo “Towards Dominion Status”, il concetto d’integrazione poteva essere compreso attraverso le disposizioni presentate da Belogh nel suo report “The Economic Problems of Malta”, cioè quando affermava che solo il raggiungimento dell’equa produttività di tutti i settori dell’economia avrebbe potuto determinare lo sviluppo di Malta. Inoltre aggiunse che solo seguendo questa linea sarebbe stato possibile accrescere i salari e gli standards di vita della popolazione fino a raggiungere gli stessi livelli di quelli dell’Impero
74 M. Brincat, “The Birth of the Maltese Model of Development, 1945-1959”, art. cit., pp.45 75 E. Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, op. cit., pp. 21 76 Autore maltese di libri, documenti e articoli che trattano aspetti dello sviluppo politico e
costituzionale di Malta sia della società moderna che contemporanea
77 J. M. Pirotta, J.M., Fortress Colony: The Final Act 1945-1964, Vol. II, 1955-1958, Malta,
pp.26-27
37 Britannico79.
Al fine di avviare il piano d’integrazione oltre ad aprire nuove fonti delle finanze, accrescere il reddito nazionale, tra il 1955 e il 1958, Mintoff provò a favorire lo sviluppo dell’industria, del turismo e dell’agricoltura nell’isola varando diverse leggi come: la legge sull’industria dell’agricoltura e della pesca, la legge sugli aiuti per le industrie che regolava diversi incentivi fondamentali per attrarre industrie straniere, la legge sullo sviluppo turistico, la legge sull’Assistenza Nazionale80 e la legge sull’Assicurazione Nazionale81. Particolare importanza ebbe l’applicazione della legge sulle statistiche del 1955 che affidò maggiori compiti e responsabilità all’Ufficio delle Statistiche. Seers e Belogh furono i primi nel 1955 che tentarono di calcolare il prodotto nazionale dell’isola di Malta in riferimento all’anno 195482; determinando il miglioramento della qualità delle statistiche economiche83 su Malta84.
Alcuni dati statistici (tab.2)85, elaborati tra il 1954-1958, mettono in risalto che in quel periodo alcuni settori come quello agricolo, manifatturiero ed edile iniziavano ad incrementarsi mentre dominava ancora il settore dei servizi militari e della vendita al dettaglio e all’ingrosso. Di conseguenza la manodopera era
79 G. Borg Oliver, “Towards Dominion Status” in The Spectator Archive, 22 Settembre 1995,
pp.10,
http://archive.spectator.co.uk/article/23rd-september-1955/10/towards-dominion-status, data di consultazione: 23 novembre 2013
80 Legge applicata per disciplinare l’assistenza fornita dai fondi pubblici a tutte le persone più
bisognose. Vedi E.Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, op. cit., pp. 22
81 Legge applicata per regolamentare le assicurazioni garantite a malati, disoccupati, orfani ecc..
Vedi E. Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, op. cit., pp. 22
82 Vedi tabella 1
83 Data la presenza delle basi militari britanniche nel territorio maltese, i dati statistici venivano
prodotti considerando 2 distinte unità economiche cioè lo Stato di Malta e la base militare. Vedi E. Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, 1997, pp.24
84 E. Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, op. cit., pp.24 85 Stolper Report (Table 54), Statistical Abstract (Annual Issues) in E. Spiteri, Malta: an Island
38 concentrata in questi settori economici più sviluppati. Il fatto che ben
22.500 persone, nel 1954, erano impiegate nel settore dei servizi militari ci fa capire che l’economia Maltese continuò a dipendere dalla spesa militare durante la seconda metà degli anni 50.
TAB. 2
Alcuni dati86 mostrano che il miglioramento dell’andamento economico tra il 1954-1958 viene attestato anche dall’aumento annuale del PIL del 6,7% a costo dei fattori e dall’aumento del PIL del 19% a prezzi costanti del 1954. Invece le importazioni aumentavano notevolmente passando dai 19,7 sterline nel 1954 ai 27,9 sterline nel 1958, mentre le esportazioni erano costanti e riguardavano prodotti alimentari come patate, cipolle,birra, sigarette, scarpe e guanti.
Allo stesso tempo il piano d’integrazione dovette fronteggiare diversi problemi. A livello internazionale, tra i problemi più rilevanti che ostacolarono l’integrazione, possiamo ricordare la questione del
86 E. Spiteri, Malta: an Island in transition, maltese economic history 1954-1974, op. cit., pp.
39 nazionalismo del Canale di Suez da parte di Nasser nel 1956 che portò
alla sconfitta dell’Inghilterra. La crisi di Suez rafforzò ulteriormente il processo di decolonizzazione nell’Impero Britannico, diminuendo man mano il suo prestigio e di conseguenza la sua influenza su Malta, che a sua volta perdeva la sua posizione nel Mediterraneo come fortezza. Un altro fattore di ostacolo fu la chiesa che iniziò a preoccuparsi perché in questo modo sarebbe stata integrata una nazione cattolica con una protestante87. Pertanto, nel febbraio del 1956 si fece un referendum per constatare la volontà della popolazione maltese all’integrazione con la Gran Bretagna, ma in questa occasione votò solo il 45% della popolazione anche se il 75% dei votanti erano a favore dell’integrazione88. I risultati in definitiva sottolinearono lo
sfavore della popolazione maltese a questa iniziativa di Mintoff, il cui potere lentamente diminuiva.
Verso la fine degli anni 50 il Governo Britannico iniziò a ridurre le forze militari , colpendo i cantieri navali e l’occupazione militare dell’isola. Così le negoziazioni tra la Gran Bretagna e Malta non raggiunsero ottimi risultati e portarono il governo maltese ad indurre un break con la risoluzione britannica; si mise in evidenza che Malta era più interessata a raggiungere l’autodeterminazione piuttosto che l’integrazione. Nel 1958 il ministro del partito laburista si dimise e nel 1959 fu rievocata la costituzione del 1947, quindi si riaffermò il dominio coloniale89.
Quindi fallì definitivamente quel tentativo di integrare Malta con la Gran Bretagna.
87 Ibidem
88 Su 149,536 persone che avevano il diritto al voto, votarono 67,607 persone a favore mentre
20,177 contro. Dati tratti dal saggio di M. Brincat, “The Birth of the Maltese Model of Development, 1945-1959”, in Journal of Maltese History Volume 1 number 2, 2009, pp. 50
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