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Tipologie di Longevity Bond

per ogni epoca t (4.2)

4.3.3 Tipologie di Longevity Bond

I Longevity bond possono essere classificati in varie categorie, a seconda di vari aspetti, come, per esempio, se si tratta di un’obbligazione che paga cedole periodiche oppure se il rimborso avviene direttamente in un’unica soluzione alla scadenza; le principali sono, fondamentalmente i Principal-

120 4.3.3.1 Principal-at-risk Longevity Bond

Questi sono Longevity bond che pagano cedole e dove i rimborsi di capitale sono funzione dei valori assunti da un indice di sopravvivenza; infatti, gli investitori rischiano di perdere tutto o una parte del rimborso se si riscontra un tasso di sopravvivenza (o di mortalità) superiore rispetto alle attese.

All’interno di questa tipologia possiamo inserire il già citato Swiss Re Mortality Bond; le obbligazioni facenti parte di questa parte categoria, infatti, vengono emesse da un erogatore di rendite utilizzando una SPV. Mentre nel caso di un’obbligazione tradizionale bisogna rimborsare il capitale per intero ai possessori del titolo, nel caso dei Mortality Bond il prezzo di rimborso diminuirà sempre più fino ad azzerarsi se l’indice ( nel caso del Mortality Catastrophe Bond) supera una certa soglia; di conseguenza, l’assicuratore/riassicuratore potrà godere di un beneficio dal punto di vista finanziario nel caso in cui la longevità (o la mortalità) migliori in misura maggiore del livello atteso. Un’ultima caratteristica da evidenziare delle obbligazioni facenti parte di questa categoria è che, a differenza dei Coupon-based bond, esse comportano sia pagamenti periodici che il rimborso di capitale alla scadenza.

4.3.3.2 Coupon-based Bond

Esse sono obbligazioni dove il pagamento delle cedole dipende da un indice di sopravvivenza (e, quindi, dipenderà, per esempio, dalla percentuale degli uomini nati nel 1945 e che sono sessantacinquenni nel 2010, che sopravvive nel 2011, nel 2012 e così via). L’investitore, quindi, può perdere tutto o una parte dei pagamenti periodici che l’emittente dovrà versare se tale indice supera una certa soglia. Tali obbligazioni, inoltre, non comportano nessun tipo di rimborso di capitale.

All’interno di tale categoria, possiamo collocare i Survivor bond, che furono proposti da Blake e Burrows nel 2001. Tali titoli hanno una scadenza stocastica perché i pagamenti cedolari, oltre a essere proporzionali al tasso di sopravvivenza di una specifica popolazione di riferimento, continuano a essere effettuati fino alla morte dell’ultimo membro di tale popolazione. Per esempio, infatti, se l’età iniziale della coorte di riferimento è di 65 anni e il membro più anziano all’interno di essa sopravvive fino a 115 anni, l’ultimo pagamento collegabile al Survivor bond verrà fatto cinquant’anni dopo la sua emissione. Quindi, la durata di vita del membro più longevo della popolazione che usufruisce di una rendita può essere vista, in questo caso, come una variabile stocastica.

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Figura 4.4 . Esempio di pagamenti collegabili a un survivor bond. (Fonte: Blake, Boardman e Cairns, 2010).

Un’altra tipologia di Coupon-based bond sono gli ILB (Inverse Longevity bond), dove la funzione che descrive i pagamenti periodici ( ) è funzione inversa dell’indice di sopravvivenza . Per esempio, infatti, se ( ) è data da:

(

) = k*(1-

)

(4.6)

dove

k

è una costante positiva.

Si può vedere che i pagamenti cedolari che l’emittente dovrà versare agli investitori aumenteranno sempre più nel tempo in quanto, andando avanti con gli anni, il numero di sopravvissuti diminuirà e, di conseguenza, i valori assunti da saranno sempre più piccoli.

122 4.3.3.3 Ulteriori categorie di Longevity Bond

Altre tipologie di Longevity bond che possono essere identificate sono le seguenti:

- i Longevity Zeros, che sono equivalenti ai tradizionali Zero-coupon bond, ovvero sono obbligazioni che non pagano cedole (ma dove il rimborso di capitale viene effettuato direttamente in un’unica soluzione alla scadenza dell’obbligazione ed è proprio per questo, quindi, che non sono collocabili né all’interno dei “Principal-at-risk” né dei “Coupon

based” bond), sono emesse sotto la pari (ovvero a un prezzo che è inferiore al valore

nominale) e il ritorno che otterrà il possessore sull’investimento effettuato sarà dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e il prezzo di emissione.

La differenza tra i Longevity Zeros e i tradizionali Zero-coupon bond consiste nel fatto che gli Zero-coupon bond sono pagamenti dilazionati certi, mentre l’ entità dei pagamenti collegati con i Longevity Zeros è legata al valore registrato dall’indice di sopravvivenza corrispondente a epoche prefissate.

- Collateralizzed Longevity bonds (CLOs), i quali sono equivalenti alle Collateralized debt

obligation (CDOs). Si può dire che fondamentalmente le CDO sono obbligazioni composte

dall’aggregazione di un gran numero di attività finanziarie che sono soggette al rischio di insolvenza, e cioè le ABS (Asset-backed security). Tali asset vengono emessi da una SPV, alla quale viene ceduto il portafoglio obbligazionario acquistato in precedenza dall’operatore (o originator) che costituisce una determinata CDO (che altri non è che lo sponsor dell’intera operazione). La SPV ripartisce tra le diverse tranches (e cioè in sottogruppi) il reddito proveniente dalle obbligazioni, indirizzandolo prima di tutto verso la tranche più

senior, poi verso quella con seniority immediatamente successiva, e così via; tali tranches,

infatti, saranno caratterizzate da un differente grado di rischio di credito, dalla tipologia di obbligazioni presenti in esse e da una differente priorità nei rimborsi. Infatti, a essere rimborsata per prima è la “senior tranche” (classificata secondo un rating AAA), la “mezzanine tranche” (con rating BBB) per seconda, mentre per ultima viene rimborsata la “equity tranche”, in caso di default.

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Corrispettivo cessione Emette gli ABS

Cessioni titoli Prezzo acquisto titoli

Rimborso capitale e pagamento interessi

Flussi di cassa derivanti dai titoli

Figura 4.5. Schema sull’emissione delle obbligazioni CDO. (Fonte: Kaucic e Nogherotto, 2005)

L’utilità delle CDO, quindi, consiste nel fatto che, a partire da esse, è possibile creare debito di alta qualità a partire da un debito di medio-bassa qualità, in modo che l’arranger di queste ultime riesca a realizzare un profitto rivendendo le tranches a un prezzo maggiore di quello pagato per le obbligazioni.