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Il trattamento delle imprese di grandi dimensioni e l’integrazione dei dati INPS con la Rilevazione GI

Il controllo e la correzione in una indagine congiunturale basata su dati amministrativi. Il caso della rilevazione Oros

9. Il trattamento delle imprese di grandi dimensioni e l’integrazione dei dati INPS con la Rilevazione GI

) j t ( it c = j=0,….,4 [4]

in cui Oˆit è il monte trimestrale degli oneri post-imputazione e c è l’aliquota contributiva media. Nella relazione [4] la scelta di j, ossia del trimestre ausiliario, ricade sul primo valore che rappresenta il trimestre in cui è garantito il verificarsi dell’espressione c(t- j)>038.

L’impatto complessivo dell’imputazione, si è, notevolmente ridimensionato in seguito al consolidarsi del nuovo contesto informativo. Non solo il numero delle unità individuate come mancate risposte si è ridotto ma negli ultimi trimestri le mancate risposte imputate sono ormai poche centinaia e il loro peso rispetto alle imputabili è sceso a meno del 5%, per la mancanza di informazioni utili alla ricostruzione del dato dovuta alla maggiore persistenza dei ritardi. Tuttavia, l’imputazione viene ritenuta uno strumento ancora utile per far fronte a eventuali cali amministrativi che l’Istat non può prevedere né come tempistica, né come entità.

9. Il trattamento delle imprese di grandi dimensioni e l’integrazione dei dati

INPS con la Rilevazione GI

Un aspetto peculiare della stima degli indicatori Oros riguarda il trattamento delle variabili di interesse sul sottoinsieme di imprese di maggiori dimensioni, ossia con più di 500 dipendenti.

In origine, i problemi connessi a tale stima erano prevalentemente riconducibili alle caratteristiche del campione INPS che, pur costituito da un elevato numero di unità, non presentava caratteristiche di casualità, e in particolare risultavano sottorappresentate le imprese di grandi dimensioni. Ciò ha indotto a integrare i dati di fonte INPS con quelli della “Rilevazione sull’occupazione, gli orari di lavoro e le retribuzioni nelle grandi imprese dell’Industria e dei Servizi” (GI) (Istat, 2006), che rileva imprese che impiegano circa il 20 per cento del totale dei lavoratori dipendenti nei settori privati extra agricoli dell’economia italiana. L’evoluzione del campione verso l’universo provvisorio ha cambiato le condizioni iniziali; tuttavia, per una serie di motivazioni fondamentali, per le imprese grandi si continuano a utilizzare i dati della Rilevazione GI. Infatti, la presenza di esperti Istat che hanno contatti diretti con queste imprese, che per loro natura sono caratterizzate da continui e significativi cambiamenti, garantisce una migliore qualità dei dati e una più rapida e aggiornata gestione dei fenomeni che le possono interessare. Inoltre, la constatazione che il processo di controllo e correzione delle imprese grandi, specialmente per quanto concerne le loro frequenti trasformazioni giuridiche, viene effettuato nell’ambito della Rilevazione GI, ha indotto a continuare ad integrare le due fonti. Questo implica che, per la quota di popolazione di imprese coperta dalla Rilevazione GI, sia per la stima preliminare sia per quella definitiva, vengono usati i dati di quest’ultima piuttosto che i dati INPS. L’integrazione dei micro dati della Rilevazione GI implica sostanzialmente due processi fondamentali. Il primo è rappresentato dalla produzione, a partire dai micro dati economici mensili GI, di variabili che siano il più possibile allineate in termini definitori con le variabili di interesse Oros. Tra le operazioni da effettuare necessariamente ci sono l’aggregazione trimestrale dei dati mensili e il calcolo delle Ula39.

37 Attualmente il valore attribuito all’aliquota è pari al 40%.

38 Per la stima della quota di oneri dei dirigenti, all’aliquota totale si applica una percentuale di differenza pari a quella rilevata nel trimestre selezionato come base per l’imputazione oppure, se il dato non è disponibile, moltiplicando per una quota fissa.

Il secondo, invece, è rappresentato dalla procedura di controllo e correzione volta a garantire la corretta individuazione nell'archivio amministrativo delle imprese contenute nella lista GI. L’integrazione tra le due fonti, infatti, implica la costruzione di due liste complementari di imprese al fine di evitare da un lato duplicazioni delle stesse, dall’altro la mancata assegnazione di una impresa ad una delle due liste. Le difficoltà sono principalmente legate alla constatazione che il codice fiscale, chiave primaria di aggancio tra i due archivi, non è sempre sufficiente per individuare le stesse imprese. Oltre a possibili errori formali nel codice fiscale, infatti, occorre tenere in considerazione che le trasformazioni giuridiche, da cui le grandi imprese sono frequentemente interessate, vengono registrate con tempi e con regole di aggiornamento (implicite o esplicite) diversi negli archivi utilizzati.

Come ci si può attendere, la maggior parte delle imprese della Rilevazione GI sono presenti in INPS con lo stesso codice fiscale; alcune di queste, tuttavia, possono mostrare uno scostamento significativo nel numero di dipendenti rilevati dalle due fonti suggerendo che lo stesso identificativo molto probabilmente fa riferimento a due entità differenti. Questa problematica si presenta, ad esempio, quando una società si divide in due o più società, ma i due archivi registrano l’evento in tempi diversi. Complessivamente queste ultime imprese, unitamente a quelle che nella Rilevazione GI hanno un codice fiscale non presente in INPS, occupano il 12 per cento circa del totale dei dipendenti rilevati dall’indagine GI.

Ogni trimestre, quindi, occorre prestare particolare attenzione a “migrazioni” che possono avvenire da una lista all’altra a seguito di trasformazioni giuridiche. A tale proposito occorre ricordare che la popolazione teorica a cui si riferisce la Rilevazione GI è la popolazione di imprese, nel campo di osservazione compreso tra le sezioni C-K dell’Ateco 2002, con almeno 500 dipendenti in media nell’anno di definizione della base secondo l’archivio di riferimento (ASIA). A causa delle mancate risposte sistematiche, tuttavia, l’indagine si basa su un panel che non include tutte le imprese comprese nell'universo teorico40. La logica panel, inoltre, implica che non vengano inserite le nuove grandi imprese entranti nell’universo teorico, né eliminate quelle che scendono sotto la soglia dei 500 dipendenti. Per tenere conto, invece, delle evoluzioni che le imprese presenti nel panel subiscono sono state stabilite precise regole per il trattamento delle trasformazioni giuridiche che dovrebbero consentire di seguire quelle stesse imprese nel tempo, almeno fino al successivo cambio della base (Istat, 2006). I cambiamenti giuridici, quindi, determinano la nascita e/o la cessazione di alcune società che devono essere necessariamente individuate per evitare distorsioni nelle stime a causa di possibili e frequenti disallineamenti temporali nella registrazione dell’evento nelle due fonti. Per poter correttamente distinguere due liste complementari, quindi, è necessario ricorrere a chiavi di aggancio e informazioni ulteriori rispetto al codice fiscale, come ad esempio la ragione sociale. L’utilizzo di questa informazione, tuttavia, è reso particolarmente complesso dal fatto che tale variabile non è standardizzata nei due archivi. Il processo di normalizzazione, che consentirebbe di fare un record linkage probabilistico tra le due fonti, non è ancora stato posto in essere e pertanto questa attività è solo in parte automatizzata. Altre informazioni per agganciare i due archivi vengono ricavate da fonti esterne: in particolare viene utilizzato, in modo parzialmente interattivo, il database delle trasformazioni giuridiche elaborato nel contesto della Rilevazione GI nel quale vengono registrate informazioni relative ad eventi quali scorpori, fusioni, etc. che consente di ricostruire l'evoluzione delle imprese oggetto di indagine mantenendo memoria storica delle informazioni anagrafiche e dei loro cambiamenti nel tempo. Allo stesso modo, vengono utilizzate le informazioni presenti nel sistema ASIA, visualizzabile attraverso il software Navigasia, che contiene tutte le evoluzioni delle singole imprese (cambi di attività economica, connessioni con altre imprese, partecipazioni a gruppi di impresa, etc.), aggiornato sostanzialmente in tempo reale.

39 Una considerazione importante riguarda l’unità di analisi che è differente nei due casi: per GI, pur con qualche eccezione, è l’unità funzionale laddove l’obiettivo di Oros è, almeno per quanto riguarda il settore di attività economica, l’impresa. Su tale aspetto, è stata scelta una soluzione flessibile permettendo unità di analisi diverse, anche alla luce della considerazione che sono soprattutto le grandi imprese ad avere attività economiche differenziate al loro interno.

40 Il grado di copertura del panel 2005 rispetto alle posizioni dipendenti delle imprese con almeno 500 addetti risultante all’Archivio Asia 2005 è del 90,6%.

Figura 6: Il processo di integrazione dei dati INPS con i dati della Rilevazione GI S i Sistem a A S IA N a viga sia R ileva z ion e m en sile G I D a ti ec on om ici - C a lcolo in d icatori om og en ei con O ros - A gg re ga zion e trim estra le - C a lcolo U L A S i N o

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Dal 2000, quindi, nella produzione trimestrale a regime degli indicatori Oros si realizza un’integrazione dei dati INPS con la totalità dei microdati GI, sia per la stima definitiva sia per quella anticipata. Le grandi imprese non presenti nel panel della rilevazione GI (denominate GI-INPS), invece, vengono stimate utilizzando i dati INPS. Il trattamento di controllo e correzione delle GI-INPS viene illustrato nel paragrafo 10 che affronta il tema dell’editing selettivo e interattivo: i metodi usati per le imprese grandi sono sostanzialmente identici a quelli impiegati per le imprese di piccole e medie dimensioni sebbene le prime vengano sottoposte ad analisi preliminari in virtù delle differenze che le caratterizzano e che devono essere necessariamente tenute in considerazione.