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Treviso Comic Book Festival.

Il Treviso Comic Book Festival nasce nel 2009 come proseguo dell'esperienza di Fumetti in Tv organizzato da Bragaggia, ex presidente del Festival scomparso improvvisamente lo scorso anno. L'obbiettivo di Bragaggia era quello di creare un festival internazionale, un evento capace di interessare un pubblico trasversale e far dialogare il fumetto con altre forme di espressione, in primis l'illustrazione ma anche la musica, il design e la calligrafia. Il primo anno il festival si apre con 6 mostre e il primo

ospite internazionale. L'ultima edizione conta 25 mostre, 200 autori impegnati, di cui 20 stranieri.54

Gli organizzatori del festival si pongono fin dalle prime edizioni obbiettivi differenti. Lo scopo

principale è sicuramente la diffusione de fumetto, e di tutte le arti ad esso associate. Si vuol far si, per esempio, che il fumetto entri nel tessuto urbano di una città come Treviso. Questo avviene grazie alla partecipazioni di gallerie, spazi culturali, botteghe e locali in tutta la città, che ospitano le varie mostre organizzate durante il Festival. Inoltre si vuol dialogare il fumetto con altre realtà, apparentemento molto distanti. Per questo vengono organizzate una serie di attività collaterali come concerti, djset, performance e mercati. Il treviso Comic Book Festival non solo è attento ai nuovi artisti contemporanei ma anche ai grandi maestri del passato. Organizza così delle esposizioni restrospettive che mostrino i lavori di questi grandi artisti del fumetto.

Il Festival Internazionale del Fumetto e dell'Illustrazione a Treviso è composto da una Mostra Mercato con 40 espositori, 20 mostre di tavole originali dislocate in varie location della città ed eventi collaterali. Obbiettivo degli organizzatori del festival è stimolare il pubblico proponendogli continue

contaminazioni con altri linguaggi artistici. Non a caso durante la durata del festival in città non ci sono solo le inaugurazioni delle mostre ma anche concerti dal vivo che comprendono un ampio panorama musicale, live paintign, iniziative culturali come dibattiti e talk a ancora laboratori e workshop che concludono l'offerta formativa.

Tra quelle presenti all'ultima edizione del Festival ricordiamo le seguenti mostre. Graphic Journalism Di Claudio Calia, mostra dedicata all Grapichc Journalism e in particolare al suo progetto in

collaborazione con “ Un ponte per..”, associazione che promuove progetti di cooperazione e

informazione in paesi colpiti dalla guerra.55

Anatomia dell'Adolescenza di La Legione degli Artisti, collettivo di fumettisti e illustratori italiani che

segue progetti a più mani. Mostra celebrativa dell'illustratore e musicista Divide Toffolo, gli illustratori

coinvolti animano il panorama adolescenziale, tanto caro al cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti.56

Viaggio in Islanda di Guido Scarabottolo, illustratore tra i più conosciuti al mondo. Scarabottolo ci

mostra, attrverso le tavole della sua utima Grapich novel, il suo viaggio in Islanda. Ci trasporta quindi in

un mondo magico e onirico, dove non servono parole ma solo immagini.57

54 Milner E.,Una mostra celebra Dylang Dog. L'intervista ai curatori e il punto sul Treviso Comic Book Festival, Artribune, 19 Novembre 2017, http://www.artribune.com/editoria/fumetti/2017/11/una-mostra-celebra-dylan-dog-lintervista-ai-curatori- e-il-punto-sul-treviso-comic-book-festival/

55 Treviso Comic Book Festival, Graphic Journalism, (Ultimo accesso 05/06/2018), http://www.trevisocomicbookfestival.it/2017/?portfolio=graphic-journalism

56 Treviso Comic Book Festival, Anatomia dell'adolesenza-Legione degli artisti., (Ultimo accesso 05/06/2018),http://www.trevisocomicbookfestival.it/2017/?portfolio=anatomia-delladolescenza

57 Treviso Comic Book Festival,Viaggio in Islanda- Guido Scarabottolo, (Ultimo accesso 05/06/2018), http://www.trevisocomicbookfestival.it/2017/?portfolio=viaggio-in-islanda

Le ragazze dello studio di Diabolik curata dall'illustratore Alessandro Baronciani prende spunto dalla

sua Grapich Novel “ Le ragazze nello studio di Munari”. Ecco allora che a essere prese in considerazione non sono le illustrazioni del celebre ladro ma bensì quelle delle ragazze in retro copertina.58

Queste sono solo alcune delle mostre organizzate per l'ultima edizione del Festival, ma ci mostrano perfettamente come questo evento tocchi con l'arte del fumetto diversi temi.

Gli organizzatori del Festival amano mescolare il vecchio e il nuovo. Accanto a nomi sacri, che hanno fatto la storia del fumetto, sono in grado di associare nuove visioni innovativi bilanciando però alla perfezione queste due entità che vanno ad invadere la città di Treviso nei giorni di festival. Anche le location vivono infatti questo dualismo, gli spazi interessati posso essere musei cittadini, gallerie private, locati underground, bar e ristoranti, laboratori e hub.

L'offerta che il festival comprende mostre, laboratori per adulti e bambini, eventi e un ampia mostra mercato con editori, espositori di autoproduzioni e fumetterie. Gli stand della mostra mercato sono incentrati sulle case editrici e sulle autoproduzioni che contano più di 100 espositori.

Al Treviso Comic Book Festival piace definire le 'Autoproduzioni' la nuova linfa del fumetto italiano. Nel 2005 viene dato spazio a queste realtà ,all'interno del festival. Questa voglia nasce grazie

all'esperienza del Self comics, etichetta indipendente di fumetto italiano creata da Luca Vanzella e Laca Genovese. L'idea era quella di un fumetto libero, 8 pagine da mettere a disposizione in rete e scaricabili in pdf da chiunque. Questa esperienza conclusasi qualche hanno fa a messo in moto il mondo del self publishing, dando quindi anche agli organizzatori del Treviso Comic Book Festival modo di omaggiare questa etichetta e mostrare al pubblico come abbia influenzato la produzione fumettistica degli ultimi anni. Tutto questo si vedeva al Treviso Comic Book Festival in un momento in cui in Italia era completamente ignorato di grandi festival e che è invece stato capace di generare una vera e propria

scena indipendente nei 10 anni successivi.59

Il festival ha inoltre istituito il premio Carlo Boscarato dedicato alla memoria dello storico autore Trevigiano e assegnato alle migliori attività editoriali del settore.

Ma l'attività del Treviso Comic Book Festival non si ferma alla settimana di Festival. Hanno instaurato nel corso degli anni una serie di collaborazioni con Fondazioni, Associazioni Culturali e Gallerie trevigiane con cui organizzano mostre ed eventi legati al fumetto. L'ultima collaborazione nasce con la Fondazione Oderzo Cultura Onlus, che si occupa della salvaguardia e tutele del patrimonio artistico e culturale ad Oderzo (TV), nel 2018. La Fondazione si occupa, tra le altre cose della gestione e tutela della pinacoteca dedicata ad Alberto Martini, noto illustratore e pittore onirico trevigiano di inizio secolo. La Fondazione decide dunque di celebrare le opere di Martini facendole dialogare con il fumetto e in particolar modo con il personaggio di Dylan Dog. Nasce quindi, al trentennale della nascita del celebre detective dell'occulto, la mostra Dilan Dog negli incubi di Alberto Martini esposta a Palazzo Foscolo a Oderzo. La mostra oltre a illustratre le opere incisorie di Martini e le tavole originali dei numeri di Dylan Dog, anche una sezione con i lavori di 15 illustratori, che omaggiano con il loro stile e

58 Treviso Comic Book, Le ragazze nello studio di Diabolik a cura di Alessandro Baronciani.,( Ultimo accesso 05/06/2018) http://www.trevisocomicbookfestival.it/2017/?portfolio=le-ragazze-nello-studio-di-diabolik

59 Milner E.,Una mostra celebra Dylang Dog. L'intervista ai curatori e il punto sul Treviso Comic Book Festival,

Artribune, 19 Novembre 2017,http://www.artribune.com/editoria/fumetti/2017/11/una-mostra-celebra-dylan-dog-lintervista- ai-curatori-e-il-punto-sul-treviso-comic-book-festival/

la loro creatività il lavoro di Alberto Martini. Gli illustratori selezionati sono: Giulio Rincione, Elia Bonetti, Akab, Marino Neri, Gloria Pizzilli, Alberto Corradi, Ausonia, Luca Genovese, Rocco Lombardi, Paolo Gallina, Giorgio Pontrelli, Roberto Sakka, Andrea Settimo, Luca Zamoc, Nicolò Pellizzon.

Il sindaco di Oderzo, Maria Scardellato, nell'introduzione del piccolo catalogo della mostra dice:” Con questa mostra che sa unire l'arte del fumetto con quella del pittore onirico, precursore del surrealismo, Oderzo Cultura dimostra di aprirsi ad un nuovo target” e continua sostenendo che “ Grazie alla

collaborazione con la pluriennale esperienza dei giovani del Treviso Comic Book Festival, da poco conclusasi con l'ennesimo successo di pubblico ed eventi, Palazzo Foscolo aprirà le porte al genere del

fumetto con un personaggio tra i più celebri e amato da diverse generazioni di lettori.”60

Collaborazioni come queste risultano estremante importanti nel panorama artistico e culturale italiano. L'idea che una Fondazione scenda a patti con quella che, fino a pochissimi anni fa, era considerata un arte minore, fa ben sperare che aperture del genere avvengano sempre di più. Inoltre collaborazioni di questo tipo portano, a una realtà giovane come il Treviso Comic Book Festival, grande prestigio a livello nazionale. Gli organizzatori sono riusciti nel giro di pochi anni ad avere una credibilità tale da potersi permettere di cominciare a dialogare con realtà molto più radicate. L'ultima edizione del festival inoltre ha contato più di 30000 visitatori, 10 workshop, 18 mostre e 8 eventi collaterali.

Nonostante il Treviso Comic Book Festival sia relativamente giovane respetto alle manifestazioni analizzate fino ad ora e di impianto decisamente più underground, è stato in grado in soli 8 anni di far sentire la sua voce a livello nazionale e internazionale. Forte anche dei molti ospiti stranieri che hanno partecipato al Festival nel corso degli anni questa rassegna è cresciuta di importanza in pochissimo tempo, confermandosi sempre di più come l'evento più importante in Italia per quanto riguarda l'editoria e l'illustrazione per fumetto, secondo solo al Lucca Comix.

Le tre realtà, analizzate fino a qui, non sono certo rappresentative dell'intera offerta del panorama Italiano legato all'illustrazione. Ci sono moltissimi altri festival, fiere ed esposizioni che prendono in considerazione l'illustrazione e i vari campi di interesse. Questi sono stati analizzati per rapportarli al fenomeno Illustri, che a differenza di quelli appena analizzati, non è ne un festival legato ai fumetti ne all'illustrazione per bambini. Illustri infatti non si identifica come festival in base al suo campo di interesse. Nasce in maniera autonoma e in maniera autonoma si sviluppa nel corso degli anni. Illustri si propone semplicemente di far conoscere il lavoro dei talenti italiani, siano essi fumettisti, illustratori, artis design ecc.. O almeno questo è quello da cui è partito.

Immagine 1.61Logo illustri, concesso da Associazione Illustri

CAPITOLO III

Illustri 2013: Una mostra nata per caso.