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et tuttitgiouamfacendoaUegre^a'càncanto,etfeftaé Dinanzia CeffateeronotuttiiTrèncipì,

&

iBaroni,

cbè cronoflati prefinell’affédio,

&

nelle battaglie

J Et

cofiandando<tenneroilcaminouerffoilColiffeo ;*

nelqual luogoffcejeCeffatedel 'carro^

&

intròdentro

con molta rmerenda: ringr* tiandogliDeidi tanta*

vittoria. Oltre aquelìo,eiffecedono agliSacerdotidii quel tauallo,fopradel qualebdueua fempre^com^

battuto;

Haueua

quelloanimale un corno nella fronte ( cofamonflruofa)

&

con efo ferina torribilmente',>

eradipelo baio,

&

haueuadue code.F. Ouettffardi, grancojaafarlecredere,ondeffe

:tumn

mtlà'bànfèjè-*

mafie

?

apena mipotrebbeentrate nella ffantoffa,A)Nk\

fegutta. S.DonòaiSacerdoti apebora- ruttili prigioni, inhonoredi tutti gli Dei,

&f

tto folcàiBfaMhtio: rimontò nel Carro . fotiO'ìfycv'tYipbfale

,

qualehaueuafattofave

Ù

popolo-inbonov^ytiCefàY&,'t

&

erapottofriil

Vaialo

mangiari:,

&

ii^CoQfto'',\ Taffdto ebe gl'bebbe Parco,dìjje>Crfarecontj

colpi-ta /duella. .^) ó-:•••i ? »j

D

E

GLI D V

E

TRIONFI :«E'CATI,

siemo a v

n o.Volendoinferirebbeiator\éhc* glinegaronotalehonore >per /'acquisto della Pian-sia,fonmorti.Effluendoilcamino

amuònr^C^m»

w\ £

*5 pìdogliQ

.

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I

C E

S

VR E. *9

{,pìdovlio,

& mini

'&nifi afede®/opratifiggio de

:iDittatori,<2* *«

Mi

luogofppofiò lanotte, la le-mentemattina fé ne tornòajlefitebabttatiom.f.

Ufiimotrionfo è Rattoquelloprimo,

&

dettodate

X^oltofuccintammefiaqual cofami piacemolto per nonmifastidirecon longbeciancie;hor figuitadelfr*

condqTrionfo. , V.

$. TerlauittoriadiThefagliahebbeCefare ilfecondò trionfo iUqual^ /apparecchiòallaMinerua 3dotte

andandoCefare iTonteficilo coronaronodicorona d’%orp,

&

gli-pofroindojjouno FUmento bianco»

un drappo Turchefco ivibainopontificale . Dipoi montò(opra un/eflrieroyilquale eradifinato apor tareifacrificij al

tempio^

alcunomainò fdiiuifopra fretto.Oucflo era copertodipurpura

miglia /òprailcapo,

&

tuttaUperfonaCefare, i

ficerdo-jti.pprtauoiiounpadiglione difitaitermiglia,

&

coni

fftmnarijdefacrificq.yet con i/opraiettibonorigionfe*

4XQÌnCàpidcglÌQ.yet alfainednjeCefarequelleparole. c

honorh. Of cocente travaglio:

quafi dicendo

/

Glioma diche

m

faihonore{de1a

terra copertanft campodiTeJagliOyddla carne delfangue ,detitoii

&

mici Cittadini. Dopòquefto

\jcdete nellafidia de Confeglitri,

&

poifine tornò

.allefueca/e,F.

E

mipar uederetutpafoniainfefla^

e£*allegrerà fina chefudeicittadinidiJ\pma,S, Si partironodeliaCitta,

ma

lafciamifiguir,

&

finire i

trionfi) chetu.udir aiuncafomirabilediCatone>

&

uua prudenzagraudifòitnadiCefare»F. lotafcolto

S. Ctnquam dunquegiorni fletterò a darlititerzo

C

i trionfo

* %sl

30

LA Ve licita

trionfoptr'la ritorta diLibiaj

&per

quetto filettò

"dicafafuaintalmarnerà. Quatto caualliportaitano vnafedia\tuttalauorata aoro;nellaqualeCefareretti

-toft dimantod'oroytuttoricamalo dilauoro nobihffìmo

&

belliffime .

Vn

cauaglieri poigli portauarno fleti-dardo foprailcapotutto d'oro,con yrijtquila nerau:

coftcon moltitiromentiaccompagnatodatuttiinobili Cauaglieridiì{oma,andòinCampidoglio,

&

arriua

-tofipofe nella tedia de Senatori ylaqualedegnamenteL*

baueuaacqui/lata-,

&

nellofcenderdiquellaparlò in quettaforma.

grande fv la potenza de 'Miei commilitoni.

F. Che vo-gliamonoi dire,chefignificajfequellomotto. S. Cre-do chefiricordalediquelli Elefanti, che per finge-gnode CauaglierifuronoJpauentati[faffimigliando le vittorie,comefarebbe delFj tuba,a\Cartagint~i.

F, Batta quetto ,

va

purfeguitaridodetrioni

fi bre-uemente. Seigiornidopòilter^o triomfo fu fatto raltro,

&

cominciòaltempiodi"Panteon, luogo dedi-catoa tuttigli'Dei.QuìuiCefarefaltjbpra vncarro d'auoriocandidiamointagliatocontikifìorie Troia-ne;tiratoda quatro Elefanti tutti coperti di candi-doarmeliino Indoffobaueuavnvettimento lauora

-toa ago congranfaticai induflria,

&

marauiglia,il

quale portamentoaltieroricamòla Bucina^tmos,per l'amore chelaportaua aCefare .

Andò

Cinnittifirno CefareinCampidoglio contalehonore,

&

conil

laué-rointetta:Etnel falite diCampidoglio arditamentta formòquette parole .

'andai, vxddi

, èt

vinsi,

F,\4ttcbl)ra haurei carofinterpretation di

\

DI CESARE. $i

!dìqueflo dire. S. Lodiffe queflo,percheintermine dìpoche borefuronvìntigl’

Armeni &il

torBj.

dr

quifipofe afedere nelfeggio de

Tremi

, iqualigià fcrifferoalt{èd’Armenia, drloconfortarono a

com-battere conCefare ,

&

ejferlicontro, F. Horfegui

-tal'vltimo trionfo, drpoicipofferetnoalquanto.

S

,

Ilquinto,dr vltimotrionfo fiprincipiò in

Campo Margo

, perchein talluogo

Tompeo

haueuanegato piuvolteiltrionfo à Cefare,

&.

quiuifallCefare.

f

oprailcarro> iVquale era copertodiporpora><& fo-pracopertocon

vn

padiglioned’oroeoaAquilenere, intornoal padiglionependeuanomolte carte bianche% nel

me^o

dellequali eronofrittelettere d’oro inqut*

fie

modo

.

comanda

,

it come segno*

resarai vbidito

drconidettihonori andòinCampidoglio,

&

al pafjare dellafirada apie delCampidoglioglifumefiofottoilcarro(ilqualeera tiratoda quattrodestriericorrenti)

vn

giganteprefo daCefarenellebattaglie , drfottoilgranepefo del trionfo morì ,

dr

arriuatoal luogo feddett ne ta Imperiaifedia,F.

Noh

eraeglivncoftumein !{onia>

chequandovnotrionfaua , ogniperfona potèuà in difregiodel trionfator dire quelcheglipiaceua ì

Sì Erabencoteftav/an^a, accioche nonfieleuajjèroin fuperbia,

ma

ncjjunoeraarditofar quetto aCefare.

F. Fu pur vnochedifje , Diotifluì

Re

in a. s.

Tu

Jtipurveloaffi

ma

aportareilmale , eifenerifebene anchora.

F

. Horfèguita. S. Allhoiaglìfu

poHo

la corona lmperiateyacciogheficonofcejjc,che Cefare era Signorede

iBjidr

delmondo* F*

Qui mi

credo, che

LA FELICITA

ficominciafféildirnoi anuvolo,cheprimas*eradetti

ferripre.S.Qnijlc nonfoncofe dimoltaimportanza.

S/abìljronbCe/aregeneraleSignorfditutti gl’officif dil\oma,

&come

Signorelormeriuono,

&

temeuo

no;

&in

questafediapigliaua tuttiitributi,onde

a

lui fidaliaognib,onore, ogni potesti,etognifignoria.

F..

Mi

partempodipefarci.S. Volentieriy

ma

prima

iotiuoidir dìCarone quel,cheio tiprornielli>in quat-tro parole QuandoJSefare fittornatoih t\oma9

C

a*

tonefen andòin.Africa,nellaCittàd'etica,

&

feti

-tendo( ficometurapportaiprettamente)ilgrande bonorelilqualebaueuarìceuutoCefare a t\oma; co-minciòilcuor fuoadalterarlimoltodiquctto cafo,&*

conuarijt

&

altipenfieri riuolgeua lafuamentedel

continuo,

&

imaginandofidiuerfimodiper nuocere

a

Ce/are,firijolui ditentarne uno,

& H

maggiore

Chiamo adonqueCatone ifuoifigliuolinatidi

Mar-tiai

&

conaffitiparole gli confortò,che nonfi douef-ferofdegnare d'andarealfermtio deiSignori

,

per-chelagiouentulocotnportaua,

&

ristringendoilpar

«

larediffc. loperiltempopaffutohofatto molti pia-ceri,

&

molti feruitijaCefare:

&

bòra fintocb’eglì premiabonoratamenteognunoche

menta

;io/pera dimeritar molto coneffo:però andrete alui,

&

da

miapartedirete.Catone padrenoflroci

manda

auoi, conoffendo d’bauerui/erutto,

&

cff'eruittatotempre

.amicoicheuoicipremiate tanto9quantoeglibà meri-tato uerjola perfona uottra.Ubidirono igiouinial padre.F.

Mi

puntettnagrand'attutia quelladi Cato-ne*

&

ungrandifiimoamore,\he portanaallapatria^

. - J*- ~ quando

*•-

A * **

*

di cesare; yj