animofuroncontenti rimetterfiinBruto,
&
cheluioperaie fecondo cheglipiaceua. F.Quesìe fondiffi*
cilcojeda condurrein tantonumerodigente, difficili
a porre aeffetto , <& difficilidime aridurleabuon fine ,
ma
che fece Bruto nel vedergfanimivnitiì S. Vedendonei Configlielififattoprincipiodi ftabi-litàyi'accefetuttoallamortediCefare. F. Difegnamit quello luogodel configlio,&
poifeguitai S.\Quelluogo,douefiadunaronoinfieme, era fotto terranel m
palalo
dellaragione,era fabricatonda,&
ilfuolodi fotto tutto lauoratodiVorfido
>&
cofieranole fé-die d'intornofatteinmoltepolle. Di[opraera lavoU
tadiMufaicotutta lauorata , nel
me^o
dellaquale era [colpita l'imagine delSommo
Gioue, &appreff<i dintornoJìauonofcolpitc tutte l’imagini degliDei,&
Dee.Eraildetto locofiperragione acconcio, pollo in talparte,chedifuori nons‘vdiuamaicofaalcuna $ chedentrofifaceffie./Configlieri fivedeuontuttil'vno l'altro infaccia,
&
davna parte eraacconciohono-reuol fedia%locodell’Imperio,
&
ricontro aquelloilpergolodelDicitore,fipermodofatto>
&
(labiluo,chedu tutti erabenevdito chifacetialedicerie.F. Ho-ra chefeceBrutoìS.Voi chegl'hehbe datofinealfuo
D
fpar-\"\
4* LA FELICITA
furiare, c0*aCcoltatelelorrijpolìc
,
«
fece ventrivn
vitello,vn
agnello,&
vn montone,&
truffeilfan•£«e fatti, dellacarnene fece farftcrificio ,
eS^ corfaeratod [angue>nefece bereatutti#Con figlie-ri,poiprefeil turribulo delfuoco facro,
&
le relì-iquiedegli Oij, eJrdìfjecofi.Signori voigiurateper gtìDeidel Cielo,
&
periiSommo
Gioue,che vedeil tutto,c?*perSaturno padre fuo,
perCi£e/e /«<*
madre,perloDioMarie,perlo Dio Apolline,/ter Venere,perMercurio
,
perDiana,per Hercole
,per
loDio Vulcano, perlaDealunone
,
per7^etuono» perla DeaCeres;&•perloDio Bacco,perEo/o, Minerua, per/<*Dea
V
cfle,vltimamentepertutti gl'altriDei,&
Dee, per/o fiorato fangue,io leconcarità facrificatohtuettebevuto, checiòcheal pulentefitratterà terrete fecreto, [opral'affetto ches'bàdaeffequire,opererete tutta lavolitapoten-%a;F.ISenatorigiuraronoeglinoperche non
f
apendola cagione,iomicrederei,chenon hauefjemfatto nulla,S.An'gifuhìtochegl'hebbefinitoilparlare,tuttia
vnoa
vnopoferolemani[opra l'Altaredelfierifido, giurandodifareciòcheBruto dettohaueua:beneè vero, f&e/o pregarono chevolejfedichiarar tutto quel cheera da fare,&
lacagione, &•perche,&
dottederiuaua,cheatanto,e2r*/i/frettofacramento cron condotti. Tuttoquellodiceuan coloro+ chenon haueuanalcunaintelligenzadellacofa fuinfrà di loro tale,
&
fifatto fojpetto,cbel'vnoguardattain yìfol'altrofacendoalte,&
grandiffime imaginationi. F.C/tefece Bruto dopòil/acramentoìS.Vedendoftar cofrDI CESARE. *7
cofi
cmmoffo
> e£**affo attonitoilionfiglio fall(oprpilpergolo, cominciòvnadicentinquellaforma. Signori potentijfimifemprecofiauienc
,
cta dopò
U
turbamento,faputola faluteuolcagione,«ewcw
ri?pofjòy
&
pace. J'oi dinanzi agCocchilacbìa-_rezj>a di tutto quello,chefempre hannoinolìti anti-chi perlaìtfpublicaoperato,
&
fempredebuoni,&
danobili intellettidoniamo pigliareefjempio : però
' chelamaggiorparte jon mortiin battaglia, quelliper
vnmodo, &
quell* altriper vn*altro,&
quellitaliP
hannofatto per ingrandire lo flato di Ì\oma.Gl'altri più vicini a tempi nofìri , fontutti peri*
ti,
&
defirutti dalafuperbia,&
alterezzadi Ce -fare,&
ficomela Fortuna negòloroilvincer Ce*[are ,
&
aCelare diede for\a di vincerloro , ti*negò agliantichi nofìri,
&
acoloro,che Jon morti» tantagrada;forfè,an^ilotengocerto,che ce l*hà promefjeanoi,tqualifaremomemoriaperpetuanti*gloria altemponoftro. Vdite Signori, quella è
U
fama
eternadelnome
voHro, Vdite;Voipotetele*suare Cefare di terra,ticofiilprillarlo dellavitafa«
nar f[oma,ti*tuttoilmondoliberar dalia Tiranniaa jF.
Hoimè
che fìupore douetton metterqucfìeparole in coloro,chenonfapeuono cofa alcuna. S. Quando funominato Cefareditalmaniera,ilconfigliofi con-uertìin filentioyquafichetutti fojjerodiuentadombre.f- Inverità,chequellifongrancafi,ìqualivengono Tariffi
me
volte. S. Brutoquandovidelojtupore,che ajfahuagl*animiloro,firilcaldò nelpariare,&
dfje*Sedò
fiafaputodiquedotrattato}tutrifaremoinor*
Ii
a. Z,'t;AF ELI C
IT A
‘ti,'&quelliche dopò‘noiverranno• farannd rimpró-uératidailor figliuòli,condire: voibauertela
po
-tenga, i/ "w7r<2 /Ifcftjnegligentia
Spegnere il'Tiranno:1EgVè Signori venutoiltempo
dèlia fu afine. Gli
0
etfitndbinoflro'fa uore., via arm dìtamenèe;chelafortuna fari connoit&
peròliberà*toridellapatria, vniteui:tutticoni*animo miot
&
viti-^'tamenteallafedèpromeffà tuttiivoflrianimietitiuet*
(iteinvno:vnfi»vnfiaffètto:
&
scaltrivuol fauetlar1
cèfi 'alcunaintdlcaf>\cùnbreuefermones'appresti. percheiìtempii lungo'c'èvietato lo ilarmarcimot*
‘tocipotrebbeefierfifpettoinfimil loco. Jofono, 'difpo fio è attoperliberarla miaCittàdà lemanidei
Tiranno\Poifapete bemffimoilparentado frettoch'io bòcoti'Cefarc,
&
quantoio !'ongrandevèliacorte,&tbe
nonmifu mainegatocofaalcuna:fichequanto:àlla potenza,iononfòquanto io
mi
puffi effermag*
giore,nientedimancoper
amor
dellat{ePublica^&
'perdar pacealmiticomune,&• pernaritidilegame
'jcrUilecoloro che fono anebora danascere,iovoglio infilare,non [piamenteog'mgranelegga,
ma
tuttala tuiapotenza, e£“tuttomidono aquert'a imfrrefà. Et fécifoffi alcuno.ilqualetenefie d'efier reputato tradì-'trite\£onfideri bene,&
honfilaiciperquello penfier vantiingannar, pertibcbetraditore è colui che trd-difieilfào cont ine,&
ingannailpadre&&U
madre fua* QUefi'àf
iràchiamatilibertà, uberarione delta patria,&
non tradimento.Cefirefipuòdir veramen-teche babbi' commefioquèfiopeccato, perch'egliha
traditotifiocomunet egltm.vidà periti
monioi
nò\•
•
^
tiriDI CES4RE;
4*
flriCttÌadimdi{perficdtrè'a quello v'bàueteancor*
dare Signori nobilitimiquante Jono
k
vedoue,&
quanta fonOgl'orfani \\
&
quanti perluìfinvanno-mendicando. F. T^onpiu,chequeHo drittominefce
yn
terribilhuomo.S.QuiBruto cominciò a piangere dirotttimènte\&
intalmaniera,cheperdèlavoce»-
&
laparola. Ondetuttifuroncontentidìfeguitareilcontglio diBrutoi
&
quattrodiloro-elefiero an+cboraincompagniaefiequire tutto iltrattato,vnde qualifàtallio;
&
gl'altrideprimìdel Senato. F.O
'Cejaredifieleuato ingegno,
&
fiforteanimo,&
difiinuitocuore, eccoti s*apparecchiala morte , ecco che•vogliono fpegnereilfiordelmondo.
0
Cefareòfor-.tunato^&sfortunato Cefare.' X.Terminato fiabUa litofri loroadunqueiltrattato,primiìrdràente comin»
ciarono a penjaredidistruggerei
&
ahbafiarel'amorechegli portàuailpopolo;temendofortementedel fuo furore>
&
dell'àjfettioneche portaua a Cefaremeri*
tamente,
&
terminarondidircosì.CelarenonèImo-...
moda
Sìarfiinotìo,anp
èd'animo grande, cirgli antichi fuoifuron Troiani, diremoadunquech'egli -puoirubaretuttoiltheforo di 1\oma,&
(fogliarladella filabelle^a,
&
coneffòpafiàre in Frigia , per riedificarnuouamentèTroiat<&conla finabellagen»
te riempirla, queSìaè vnaoccafione,
ovna
fìntionc moltoal propofito,per far tumultonelpopolo, per-chefitalco/afijparide,nacquili era odionon picco-lo,&
gliverràtuttalaplebenimica. F. QiieStofkbuondifegno S, Migliorfà questaltro» chetano»
nellaprimamentela tòar(ero fialedoline. F. Questa
U LA FELICITA
Hè cofadafiordarfimai, in veritàche feVhaueffè•
r0
pofiainbocca amillemie pari,no»poteva ftar
me»
&'’io
ì
mà
che ne/eguìt S.^on
fitofio lofepperoledottm ne,chela fidivulgòperlitempli; pertutteteflra
*
de, ognicajapiccola,
&grande,& fò dettai
co-loritafibene,chetuttitrmeuonoche[offevero»&
la cortevdendotal novella,
&
riportandolaa Cefare,
/ofecedarfojpefo
, pìà>cfofu/co/xqj/inonfi poteva imaginare donde veniffe,&pvrglipareva
ma
bellainuentionc.F. lo fareientratoinfojpetto,
mà
che fece Cefare?S.Trimagl’entrò alquantoditimore^mà
purcifeceprouifionecon proibire* chencjfun cittadi-noporcaffèarme daoffenderò;fatuoacoloro,acui eradeputato’,
&
fuprettamente in tutto obedito. F. £poffbilechenoapparifjequalche parolagualche cenno^oche Cefarehuomo
fif
vegliatonons'accorgefle a qualcheatto,òfegnodiquettotrattato, S, Trulla,
ma
i Cieli furono quelli , che diedero principio a mofirarne fegnigrandmimi,&la
Fortuna nongli teneacelato cofaalcuna, chelaglipotejje /coprire•F. Quelli£-0carodifapcre,S, Ilprimofegnoapparì in terra diLauorosfottolaCittàdiCapuanelMonti:
Capo»ilqualfù Troiano,edificator della Città ,fece farnel fuotempo
m
f'epolcro,&•lofece afconder mol-tebracciaJòtto terra nelmonte Capuano,difopraalla qualpietra,che coprivailvafò,erme
frittem
inta-glio pìend*orolettereGreche,chefignìficauon quetto,
loCapolafciaquettofegnoaiJecoliche verranno:che qutfiofepolcrogiamainon debbaefier/coperto , per infinoatantocbeiprimoIrnpeuoaelmondonofimfcc
il
cor-DI CESARI. fi
ilcorjo dellafuavita,
&
CicomepercoluiilqualeèpoHo
quefto prodigo faràripienod'infinito tbeforo*cofidentrodì queftomonte»che produce naturalmente oro,
&
argentotpongo,&
dò periflangaqueftoPegnom
foma
dellafua fepoltura.FXkcne
pipoidiqut -Fio cafo,comefitronoegli?S. %Auennc cheneltempo deltrattatolefufattocontro a Cefare.chevn'huomodibuonacondìt ione diquel paefefaceua piantarein quellapartealcunifrutti^viti,per fare
ma
vigna%&cauando
cominciò atrouareoro,&
argento.La
nuouafifilandeperCapua,comenelmontefitrouauà thèforoinfinito9talchelagente vicor/e»
&
entrandoper forga dteau molto adentro,
&
trahendone oro afj'aijantoche perueneroallafepoltura, e£*credendole dicrouar dentrogranmarautglia,&gran
valuta,rfi*fcoperchìaronoil fepolcro,liquide era dentro pulito tuttodibianco
marmo
,&
cofa tantoanticamentefor-matale
maiper alcunodiquei tempi, sera veduto di fifattiIrtoori,Tqd
coperchio dal lato di dentro,crono
tener?
GrecheformatedforoJì comedifopra era ferino,&
dimufaico lavoratala figura del Capo,conla ftgnificatione deltempo,quando Capuapt,
edificata. Ditalnouità (lupimoltola gente. F.Quefte
\ fonbelli(fi
me
cofedavdire.S.Inqueftotempo,opoco(
inan^ihaueua mandatoCefarefeiImbafciadori aifuoi.
Trencipi delleprouinde» che doueffero venirea
Poma
, perche voleua far p irlamento:&
nelritornofu moftratolorolanuoua beiteladelfepolcroAaqua*
t
lecomprefa,ZTinterpretatoiver
fiGreci.pariarono
j, la nuoua aCejare> ilqualeadendoneprefefiupore,
Jofi>etto&*
u LA FELICITA
filanto.
Ma
comebuomo
digran cuore,&df
animo*ltiero>&inditio*,nonfifermointalpenderò,
&
co-me
fauio non temette augurio• Ilgiorno feguente ra-gionandodi talcofa conifuoiBaronidellacorte,
chia-mò
vnfuo cheUauafràilpa^o
,&
ilbuffone tratte-nendoiSignori,&
inqueifuoifuroridimatto haue-uamoltevolte dettoilvero,
&
pronofiicatolecofe auenire, Cefarelochiamò,&
ridendoglidiffe,cheti parediqueEiagrancofa nouamentetrouatadella fe -poltura(erainformatoilbaffone della cofadiCapua;
Bgli rijpofe fubitoparere/camente tirato dalJpiri
-to profetico. Signore io micredo,che voi non paleretequindeci giornidelprejentemefe diMariti• F.
0
che grancofafuquella9òioarifonarqueliti ca-foquaCiimponibile a credere. S. quefìeparolefile
-uaronmoltitifi,
&
aquellofuo profetarenon prelìa-ronotneorecchiarnefede.F
.0
fortunacomefeituan-datain finqui pro/pera,
&
reale,&
nelpiu carobi-fognocimanchiperle manti
0
inimica delbendel mon-do,nonfilamenti tu mutiCefared'intellftto,ma
non gli tafeicredereciòche per auguriogl*èpgmficato,&
per paroleapertamentedetto.
Mà
diBruto che atra in quefiicapìS.Era Brutoprefienteatutte le cofe det-te Ctfaregliportauatantoamoreycheogni cofacon ferina feco-,&
eglicomepiù fegm vedeua;più appiè-, caual*animocontroà Cejaretconofcendo chela Fortu-nafegli voltauainfauore,&
à Qefaretridanno.F.HortornaaiSenatori.S. IlgiornofeguenteBruto congregòiSenatori alloco/olito,
&
cominciom
quer Jiaformaa ragionare.•Signori lettori,&
Couerna-, tori
D
rCESARE.
j* v tori della'T(epubli.roidouete laperè, fowej^/iDeicì tuotiranola "viadella nofìra fulute,peròfi noifare+
trio pigri-,
&
codardiy&
divileanimo,fecondocheleicimoriràfa fronte,lacui volteràle(palley
&
quifeceintenderlortutto ilragionamentodelprodìgiodi
Cd*
pua3<&delpaz$oindouino:condire,enonèpiutem -poditardare >
&
giàfapete quelches'hada fare9adunque prendiamoconiglio ali*efpcditionei
&
almo-do,per darfineaWopera>
&
allintendimentodell* ani-monoflroper liberarlapatria. Vopinionidelmodo
deldarelamorteàCejarefurondiuerfe.alcunificon -tentauonoy ches'afjaliffequandofedeua a menfa, altri
quandogVandafje al tempio , molti voltnonché fi
ama^affe
quandoegliflaua aljacrifìcìo intento;eron diparere alcuni, cheficorrompevo
leguardie conìdanari,
&
conilthèforo,amatorio
dormendo.
%Alle qualipropone
,furijpoflomoltecofeperleppo
-fio,
&
incontrario,ondequafi eonfuftnonfapeuan figliarealcunpartito. F, Tqonhoiodetto>chefigran diimprefi foncattineda]mettereinordine, difficilid
effequire,
&
difficiliffimeavfeirnea beneìS.Era du-ratogiàilconfiglio dall*boradelprimofonno,ches'era vintoinfumeperinfino all'horadelmattutino , (era delmefe diMariti)&
fiandòintalerrore^,&
confa-fionejileuò fuCaf]ìos
&
difj'etalparole. Cariffimifia -tellinacui gli Di*hannoconcedutoocca(toney&
tempojche maianeffun paffatohannovoluto concedere, ne hannopotutotrarre
vn
defiderio talea fihenorato fine:a chefiatetantoinconfuftone,Ecconiquiprefin-H U
luogo, in quefio configlidotteyoijet e ,pofjiamo14 LA FÉUCltÀ
torlavita a Celare,
&
lamortealla Città,qual pih lmigliordìquefio:diquìacinque giorni fidebbedar ordinealnuouoofficiode Senatori, grCefare nevieti fingaguardieinquefiojecreto coniglio, efjendoadon«
que quafra noidifarmato>&filo,
&
noi molti,&
for-tiffaciliffima cofi è dargli lamorte,illuogoeJotto terra,
&
fiaper fifattomodo
ripofto,che perromo
-teche cifi facci, non faramai
per alcunodi fuori•pdito,Eglihà comandato,che nonfiportiarme,
&
voiinquel cambiobaunteafcofìi alcuni fìilctti,cht ageuolmentefiportancelati:quando è fiagionto qui franoi,ciaf unofiafranco nelcuore,