Il secolo XXI comporta una maggiore professionalità de- gli scrittori, così come una visibilità sociale ogni volta più accentuata degli illustratori. La narrativa emerge come il genere per eccellenza nel settore letterario per adole- scenti e, all’interno di questo, il romanzo giovanile co- stituisce la produzione più rilevante.
Tuttavia nelle ultime decadi si sviluppa anche l’album, che amplia le sue frontiere per rivolgersi ai giovani at- traverso case editrici come Ekaré o Pequeño editor, la cui
4. A.O. Rodríguez, Literatura infantil y juvenil latinoamericana. De los oríge-
nes a los años 1970: algunos hitos y tendencias, in Actas y memoria del CILE- LIJ Primera Parte: De dónde viene la LIJ iberoamericana, Fundación SM y Go-
bierno de Chile, Madrid 2010, p.72.
5. Nel 1964 si creano le condizioni per dei colpi di stato in Brasile e in Bolivia,
seguiti da altri governi dittatoriali come quelli del 1968 in Perù, del 1972 in Ecua- dor, del 1973 in Cile e Uruguay, o del 1976 in Argentina.
6. M.A. Díaz Rönner, La aldea literaria de los niños, Comunicarte, Córdoba (Ar-
gentina) 2011, p. 270. Anche se Díaz Röner si riferisce in modo specifico al caso argentino, possiamo attribuire questa denominazione alla situazione vissuta du- rante quegli anni in vari paesi dell’America Latina, come per esempio, Brasile, Colombia, Messico o Venezuela. Nonostante, in altre nazioni come Bolivia, Ecuador o Uruguay, questo boom non si produrrà fino agli anni ‘90.
7. In alcuni casi non si abbandona, tuttavia, lo stile realistico, attento alla critica
sociale, che rintracciamo in alcuni testi come Mallko di Gastón Suárez o Cuen-
tatrapos (1984) di Víctor Carvajal.
collana “Incluso i grandi” è pensata per ogni tipo di pub- blico. Questo tipo di libri affronta, grazie al dialogo tra te- sto scritto e immagine, temi complessi, come l’esclu- sione (De noche en la calle, 1999), la mancanza delle libertà (La composición, 2001), la ricerca della felicità (El árbol de lilas, 2006) o la necessità di conoscere se stessi (Ser y parecer, 2005) con proposte estetiche che scom- mettono sulla sperimentazione e invitano il lettore a svi- luppare le proprie competenze letterarie.
La produzione si moltiplica e si offre una maggiore diver- sificazione di temi, di tipi di personaggi e di stili destinati ai giovani. Incontriamo così, nei cataloghi, racconti di mi- stero e di fantasia epica come La saga de Los Confines – trilogia di Liliana Bodoc (2000-2004) – assieme alla fiction psicologica, in cui i personaggi si costruiscono la propria identità durante la narrazione, come nell’ultima opera di Francisco Hinojosa, Con los ojos abiertos (2015). Si propongono ulteriormente testi realistici che affrontano questioni sociali e storiche come la guerra, le dittature, le migrazioni interne, dalla campagna alle grandi città e an- che in altri paesi (Pisos, 2005), temi che invitano alla ri- flessione e alla conservazione della memoria.
Si realizzano anche recuperi editoriali di testi considerati classici della letteratura giovanile dei diversi paesi. Ciò manifesta una presa di coscienza chiara della propria sto- ria e del cammino percorso fino ai nostri giorni.
Di fronte al sintetico panorama tracciato con le riflessioni precedenti, ne proporremo qui un paio conclusive riguardo alle principali sfide che il settore della letteratura giovanile latinoamericana dovrà affrontare nei prossimi anni. In primo luogo, l’aumento della produzione editoriale e la rapidità con la quale i testi entrano ed escono dai punti di vendita obbliga a ripensare la costituzione dei catalo- ghi e del corpus di lettura, e a riconoscere l’importanza ca- pitale che acquisiscono i criteri di selezione, così come la funzione della critica e dei mediatori della lettura. Anche se consideriamo necessario un processo di rinvigorimento dell’apparato critico, non può essere trascurata l’opera svolta in questo senso dalle riviste specializzate nel set-
tore (Babar, Barataria, Cuatrogatos, Había una vez, Ima- ginaria…) e da organismi come il Banco del Libro, Fun- dalectura e le sezioni dell’Ibby corrispondenti ai diversi paesi latinoamericani.
In secondo luogo sembra indispensabile una maggiore co- noscenza e circolazione degli autori e delle opere oltre le frontiere nazionali. In questo compito è fondamentale il raccordo tra gli editori e le riviste nella divulgazione e pubblicazione delle opere attraverso i distinti paesi del continente, così come l’organizzazione di incontri di ca- rattere internazionale che danno la possibilità di diffon- dere e analizzare il lavoro portato a termine nelle nazioni vicine. In questo senso celebriamo l’instaurazione di ini- ziative, come le riunioni organizzate dalle sezioni distac- cate di Ibby dal 2009, o il Congreso Iberoamericano de Lengua y Literatura Infantil y Juvenil (CILELIJ) la cui prima edizione si realizzò nel 2010 a Santiago nel Cile, dal momento che questi tipi di incontri costituiscono va- lide opportunità per conoscere la letteratura giovanile sviluppatasi nei distinti paesi dell’America Latina.
Martina Fittipaldi Universidad Nacional de Salta, Argentina
BIBLIOGRAFIA
Actas y memoria del CILELIJ, Fundación SM, Madrid 2010
Bajour C., Luces en movimiento: ciertos faros en la literatura
infantil argentina del siglo XX, in Robledo, H.B. (Ed.), Hitos de la Literatura Infantil y Juvenil Iberoamericana, SM, Bogotá 2013, pp. 13-28
Díaz Rönner M.A., La aldea literaria de los niños,
Comunicarte, Córdoba (Argentina) 2011
Hanán Díaz F., “Literatura infantil latinoamericana” en
Encuentro internacional de escritores: “La literatura infantil y juvenil en escena”, Quito, 17-19 maggio 2011. in:
http://www.dondevivenloslibros.com/2011/08/literatura-infantil- latinoamericana.html
Rodríguez A.O., Literatura infantil y juvenil latinoamericana.
De los orígenes a los años 1970: algunos hitos y tendencias, in Actas y memoria del CILELIJ Primera Parte: De dónde viene la LIJ iberoamericana, Fundación SM y Gobierno de Chile, Madrid 2010, pp. 66-75
Referencias primarias
Andruetto M.T., El árbol de lilas, Comunicarte, Córdoba
(Argentina) 2006
Bodoc L., La saga de los confines: I. Los días del Venado; II. Los
días de la Sombra; III. Los Días del Fuego, Norma, Bs. As. 2000-2002-2004
Lago A., De noche en la calle, Ekaré, Caracas 1999 Luján J.; Isol (il.), Ser y parecer, SM, México 2005 Skármeta A., La composición, Ekaré, Caracas 2001
Francisco Hinojosa (1954).
1. V. Quiñones, Panorama de la littérature africaine de jeunesse, in www.joie-
parleslivres.com, 2/2004.
2. Per entrambe le soluzioni si impiegano sia le numerose lingue locali, più di
800, sia il francese e l’inglese, ossia le lingue delle due maggiori nazioni colo- nizzatrici.
3. Il neologismo fu coniato nel 1935 da Aimé Césaire che lo pubblicò in un ar-
ticolo apparso nella rivista L’etudiant noir.
S
i può affermare che la letteratura giovanile esista findalla notte dei tempi anche nel vasto continente Africano, attraverso le conte, i proverbi, i miti, le leggende, gli indovinelli, i canti; queste forme di narra- zione orale hanno creato un sostrato culturale molto so- lido che se è rimasto vivo principalmente nei villaggi, è invece stato soppiantato nelle città dalla cultura dei colo- nizzatori. «La colonisation européenne bouleverse bru- talement et profondément le continent, sa culture, la vie de sa littérature qui devra désormais partager ses rôles avec l’école venue de l’étranger»1.