5. LA TRILOGIA LATINA
5.3 Una storia da ricordare: Happy Together (Chun Guang Zha Xie, 1997)
Happy Together 春光乍泄 segna una tappa fondamentale nella carriera di
Wong Kar-wai, per quanto possa essere considerato un film che tratta dell’esilio di due giovani amanti, un tema che emerge, per la prima volta, nel cinema di Wong (se ignoriamo le avventure di Yuddy nelle Filippine in Days of Being Wild, l’esilio non è il tema principale). Il 30 giugno 1997 Hong Kong cesserà di essere colonia del Regno Unito per diventare una Special Administrative Region della Repubblica Popolare Cinese. Alcuni registi indipendenti esprimono le proprie preoccupazioni per un paese che si sta dissolvendo. Wong Kar-wai, invece, in modo spiazzante, decide di lasciare Hong Kong e di girare un film ambientato in Argentina, nella parte opposta del mondo, in un paese che il regista non ha mai visto.92
Happy Together racconta la storia di due giovani omosessuali, Lai Yiu-fai,
con la testa sulle spalle, e Ho Po-wing, un ragazzo spensierato, infantile ed egoista, che vivono una storia d’amore difficile, segnata da frequenti litigi e separazioni e altrettanti riavvicinamenti. Durante una di queste crisi, i due amanti decidono di partire per l’Argentina, per vedere le cascate di Iguaçu. Arrivati a Buenos Aires si separano nuovamente: Ho inizia una vita inebriante tra locali notturni e amanti occasionali, mentre Lai si chiude nella solitudine e nella nostalgia, e sognando di ritornare a Hong Kong lavora come usciere in un tango bar, dove una notte incontra di nuovo il suo ex amante. Ho vorrebbe ritornare con Lai, ma quest’ultimo, geloso dei suoi continui tradimenti, lo tiene a distanza, fino a quando una sera Ho si presenta a casa sua con le mani spezzate, dopo essere stato maltrattato per aver rubato un orologio. Lai, dispiaciuto e impietosito, gli offre il suo letto, curandolo con dedizione, e i due ricominciano93, così, la loro storia. Per paura che Ho possa nuovamente lasciarlo, Lai gli nasconde il passaporto, così da impedirgli di partire. Dopo essere stato licenziato dal tango bar per aver aggredito l’uomo che aveva spezzato le mani a Ho, Lai trova lavoro in un ristorante cinese, dove conosce Chang, un ragazzo di
92 Happy Together è girato in Argentina, un paese molto lontano da Hong Kong, e il senso dell’esilio è
ancor più evidente. È il primo film di Wong Kar-wai girato interamente in un luogo straniero, “un luogo sconosciuto, in cui si può cominciare da capo”. Stephen Teo, Wong Kar-wai, London British Film Institute, 2005, p. 98.
93 In questo film, il continuo ritorno dell’imperativo ricominciamo viene usato spesso, soprattutto da
Leslie Cheung, che interpreta il ragazzo spensierato Ho Po-wing. Questa continua ripetizione fa parte del modello cinematografico di Wong Kar-wai.
Taiwan, con il quale instaura da subito un legame d’amicizia. Ho intanto, dopo essere guarito, riprende la sua vita disordinata, facendo ingelosire ancor di più Lai. Dopo aver chiesto più il volte il passaporto, ma senza esito, Ho decide di lasciare definitivamente il compagno. Nel frattempo Lai approfondisce l’amicizia con Chang, ma quest’ultimo lascia Buenos Aires per raggiungere Ushuaia, il luogo più a sud del mondo, lasciando Lai solo. La solitudine lo spinge a vivere una vita disordinata, cercando compagnie sessuali in bagni pubblici o nei cinema. Sempre più forte è il desiderio di comunicare con il padre, il quale lo aveva aiutato a trovare un impiego a Hong Kong, ma prima di partire aveva rubato del denaro dal luogo di lavoro. Così decide di scrivergli una lunga lettera in cui gli chiede di perdonarlo. Dopo aver messo da parte un po’ di soldi, Lai decide di intraprendere il viaggio tanto desiderato alle cascate di Iguaçu, non prima di aver lasciato sul tavolo della sua stanza il passaporto di Ho. Poi inizia il suo lungo viaggio verso Hong Kong. Intanto Ho recupera il suo passaporto e si rende conto che non rivedrà mai più Lai. Quest’ultimo decide di fermarsi a Taipei: in un chiosco riconosce, appesa a un muro, la foto di Chang nella Terra del Fuoco e capisce che si tratta dei genitori del ragazzo. Prima di ritornare a casa, Lai prende con sé una foto di Chang.
Happy Together è stato considerato da molti critici come un film
sull’handover e lo stesso Wong è costantemente ossessionato dalla questione dell’1 luglio 1997. Il modo migliore per riflettere su Hong Kong nell’imminenza dell’handover è farlo da un punto di vista lontano, che sembra quasi rovesciato, quello dell’esilio e della nostalgia. Il tema dell’esilio è collegato alla scadenza del 30 giugno 1997 che fa ombra su molte vite di Hong Kong, soprattutto sugli omossessuali, i quali sono molto preoccupati per i loro diritti civili e individuali. Ecco perché Wong Kar- wai ha convinto Leslie Cheung, a lungo identificato come omossessuale, ad apparire in Happy Together, poiché “Hong Kong doveva produrre un film reale omossessuale prima del 1997”.94 Nel fare questo tipo di film, Wong Kar-wai concretizza la questione del 1997 descrivendo due uomini di Hong Kong che scappano dalla realtà temporale della città per trovare posto in un altro luogo, in un altro tempo. Il distacco dalla madrepatria deve essere immediato, infatti, le prime inquadrature non mostrano la partenza dei due giovani, ma raccontano subito l’arrivo. Ancora prima di conoscere
94 “Hong Kong needed to make a real gay film before 1997.” Stephen Teo, Wong Kar-wai, London,
i personaggi del film, vediamo i loro volti e i loro nomi sui passaporti britannici in imminente scadenza, così come la nazionalità dei loro intestatari (un agente doganale punta il dito sulla scritta Nationality: British National – Overseas).
Il desiderio e la paura del ritorno sono accresciuti dall’esperienza della distanza: questa condizione emotiva non coinvolge solamente i personaggi in Happy
Together, ma anche la troupe che sta girando il film. L’esilio di Lai è, probabilmente,
il riflesso dell’esilio di una troupe che sopporta questa situazione di sradicamento, e a sua volta la troupe è il riflesso di una comunità che cerca di integrarsi in un posto nuovo e si interroga sulle proprie radici e sul proprio futuro. Per la prima volta il regista sceglie di ricorrere a materiali di repertorio, inserendo le immagini di un telegiornale del 19 febbraio 1997, dove si annuncia la morte di Deng Xiaoping, il grande patriarca della Cina postmaoista.95
Il tournage di Happy Together è molto difficile, com’è raccontato anche nel documentario Buenos Aires Zero Degree del 1990. I fattori che conducono al ritardo sui tempi della lavorazione del film sono molteplici: i problemi di salute del regista, che viene ricoverato in ospedale per due settimane, le difficoltà economiche (la produzione locale iniziò a chiedere più soldi per le riprese in alcune aree, minacciò il regista, avvisandolo che se gli attori si fossero avventurati per le strade, sarebbe accaduto un brutto incidente), il disimpegno di Leslie, che fu costretto ad abbandonare l’Argentina per intraprendere il suo tour internazionale di concerti, ma soprattutto l’incertezza progettuale di Wong Kar-wai. L’idea iniziale era quella di riprendere Tony Leung (Lai Yiu-fai) che arriva nell’aeroporto di Buenos Aires, in cerca del padre che si trovava in difficoltà. Quest’ultimo era venuto in Argentina per cercare una persona che amava, e questa persona era un uomo, Ho Po-wing. Il progetto, però, cambia fisionomia, causato, anche, dall’allontanamento di Leslie Cheung, che costringe il regista a rivedere la struttura del racconto. Ciò che premeva a Wong era conoscere bene il luogo, i suoi abitanti, le loro abitudini, il loro lavoro. È proprio in questo momento di incertezza che Wong pensa a due nuovi personaggi: il giovane ragazzo di Taiwan, Chang Chen, e una donna, Shirley Kwan, che intreccia un legame sia con Lai che con Chang. La scelta finale, tuttavia, sarà quella di eliminare il
95 Deng Xiaoping (22 agosto 1904 - 19 febbraio 1997) era stato l’artefice per la riconsegna di Hong
Kong alla Cina, e la sua morte si intreccia in maniera simbolica con l’handover, quasi a ribadire che sia per la Cina Popolare sia per Hong Kong il 1997 chiude un’epoca e ne apre una nuova piena di interrogativi.
personaggio di Shirley Kwan e un secondo personaggio femminile, un’infermiera, che si innamora di Lai. Questo spiega la volontà del regista di non aprire un confronto tra l’omosessualità e la dimensione eterosessuale: la conseguenza è che, per la prima volta, nel cinema di Wong Kar-wai le donne sono completamente assenti.96
Lo spettro della memoria
Il 1997 rimane una delle questioni molto vicine a Hong Kong, ma anche allo stesso regista Wong Kar-wai. Lo spazio in Happy Together è Buenos Aires, dove il tempo è qualcosa di perduto, in cui le stagioni sono invertite, il presente e il passato sono mescolati da immagini in bianco e nero, che riportano alla memoria, a immagini dai colori caldi del presente. Questo viaggio tocca gli aspetti profondi di una relazione, attraverso il ricordo che ne ha uno dei due, Lai Yiu-fai.97
Il regista sceglie di girare a Buenos Aires non soltanto perché è un paese che si trova nella parte opposta a Hong Kong, ma anche perché Wong è motivato dall’amore per il tango e soprattutto dalla passione per la letteratura sudamericana. Egli, infatti, viene ispirato dal romanzo di Manuel Puig The Buenos Aires Affair, poi non utilizzato per la sceneggiatura, ma Stephen Teo ritiene che sia stato influenzato, anche, da un altro romanzo di Puig, Il bacio della donna ragno, e soprattutto da Il gioco del
mondo, un racconto dell’argentino Julio Cortázar.98
The Buenos Aires Affair è la storia di due individui tormentati dalla loro vita e
dal loro passato. Sono un uomo e una donna alla ricerca dell’amore, ritratti nell’incapacità di allontanarsi dalle scene vissute nel passato, alle prese con un terribile senso di colpa e pervasi da una serie di ansie sessuali. Wong trasforma il romanzo in una storia di due individui di Hong Kong basata sull’amore impossibile
96 Dal documentario Buenos Aires Zero Degree: The making of Happy Together, diretto da Kwan Pun-
leung e Amos Lee, Hong Kong, Jet Tone Productions, 1999.
97 Nel documentario Buenos Aires Zero Degree, Wong Kar-wai racconta che l’idea iniziale era quella
di narrare la storia di due persone, ma a causa delle restrizioni di tempo, dovette focalizzarsi di più su uno dei due personaggi, in questo caso Lai Yiu-fai, interpretato da Tony Leung.
98 Stephen Teo, Wong Kar-wai, London, British Film Institute, 2005, p. 103. Il titolo originale è
Rayuela, pubblicato nel 1963 e considerato uno dei romanzi più influenti della letteratura ispano- americana contemporanea. La rayuela (da raya che in spagnolo significa “linea”, “striscia”) è un antico gioco per bambini che consisteva su un tracciato di caselle disegnato per terra. Il primo giocatore lanciava la prima pietra nella casella 1 e con un piede solo, il destro, andava nella casella 2 ed effettuava poi il percorso con un piede solo in corrispondenza delle caselle 3 e con due piedi nelle caselle 4/5 e 7/8. I giocatori dovevano fare attenzione a non toccare mai le righe o a mettere il piede fuori. Durante il percorso di ritorno dovevano raccogliere la pietra depositata nella casella 1 e continuare a giocare, scagliando la pietra sulla casella 2. Ad ogni giro conquistava una casella: chi possedeva una casella poteva utilizzarle nel percorso, al contrario di chi non le aveva. Man mano che si occupavano le caselle, il percorso diventava sempre più difficile.
tra due esseri umani, concentrandosi non tanto sulla patologia sessuale, che nel romanzo di Puig ossessiona i due protagonisti, quanto nel concentrare l’attenzione sulla comunicazione tra i due giovani amanti.
Il gioco del mondo racconta la storia di uno scrittore argentino, Horacio
Oliveira, che si trova a Parigi, e una donna, La Maga, emigrata dall’Uruguay insieme al figlio Rocamadour, che vive alla giornata e tenta una breve carriera da cantante. I due iniziano la loro relazione, che risulta difficile perché Oliveira non sopporta la presenza del piccolo. La vita di La Maga subisce un brutto colpo quando il figlio muore dopo una lunga malattia. Da quel giorno in poi sparirà e Oliveira si sentirà colpevole della sua scomparsa. Lo scrittore decide di ritornare a Buenos Aires e cade in una crisi spirituale del suo essere, della sua esistenza e ossessionato costantemente dalla presenza nella sua mente della donna, che lo ha lasciato.
In Happy Together, Parigi sostituisce Buenos Aires, la quale prende il posto di Hong Kong. Le due città, Buenos Aires per Lai Yiu-fai e Ho Po-wing, Parigi per Oliveira e La Maga, sono luoghi dove le persone possono innamorarsi, ma rappresentano al tempo stesso una mancanza, un vuoto e l’impossibilità di trovare la felicità.
Il film è ambientato nel periodo compreso dal maggio del 1995, quando il protagonista arriva in Argentina, al febbraio del 1997, quando Lai Yiu-fai si sveglia in una camera d’albergo a Taipei e alla televisione viene annunciata la morte di Deng Xiaoping.
Il titolo Happy Together è stato ripreso da una canzone dei Turtles, che si può ascoltare nel finale, nella versione di Danny Chung. Il titolo definitivo si riferisce con ironia alla coppia, ma anche a se stessi e al proprio passato. Inoltre può essere considerata, anche, come la “speranza che tutti potranno essere felici dopo il 1997, anche se nessuno potrà mai dare una risposta su cosa veramente accadrà dopo l’1 luglio 1997”.99 Anche il sottotitolo usato per la promozione, Story about Reunion, può sembrare ironico, perché racconta un congedo, più che un incontro. In questo caso la
reunion fa riferimento al ritorno a casa, il ricongiungimento con l’altro a partire con il
proprio io.
99 “We could all be happy together after 1997, but no one can give a decisive answer as to what will
really happen after July 1, 1997”, cit. in Stephen Teo, Wong Kar-wai, London, British Film Institute, 2005, p. 100.
Un altro aspetto importante è che Happy Together riflette anche la vita dello stesso regista, in termini di distacco e sradicamento dalla madrepatria. Il film è una protesta riguardo al tempo, che viene azzerato completamente, ma produce, anche, il sentimento di esilio, di esistenza di Wong Kar-wai dovuto al suo essere estraneo come shanghaiese in una Hong Kong cantonese e la sua reputazione di enfant terrible dell’industria cinematografica della città. Proprio Buenos Aires diventa la città in cui Wong realizza il sentimento di esilio, un tema caro al regista sin dai primi anni della sua carriera. Egli descrive, quindi, Buenos Aires come “il paese di grado zero, in cui non c’è né l’est né l’ovest, non c’è il giorno e non c’è la notte, non è né freddo né caldo, qui ho compreso il sentimento dell’esilio”.100 In questo suo viaggio, egli ha scoperto varie cose che solo gli esiliati possono provare: la barriera delle lingue, quello che si prova a vivere in un paese dove non si comprende né la televisione, né i giornali, né la radio, il sentimento di erranza quando bisogna ricostruire la propria casa altrove.101 La scelta di questa città argentina deriva dal fatto che Wong voleva fare un film ispirandosi al romanzo di Manuel Puig.
Il sogno di un amore perduto e l’amicizia tra Lai e Chang
In Happy Together assume importanza la dimensione del ricordo, come nei due film citati nei paragrafi precedenti, Days of Being Wild e In the Mood for Love. La memoria di Lai Yiu-fai racconta una perdita, una mancanza e si configura come un’avventura, nel verso senso della parola: andare verso qualcosa che verrà. I tempi verbali usati dalla voce over di Lai per regolare il racconto sono il passato remoto e l’imperfetto, ossia i tempi di una memoria lontana dagli eventi. Tuttavia il regista abbandona l’immagine del passato remoto (gli anni Sessanta di Days of Being Wild) e le voci di un presente veloce, ma anche metaforico di Hong Kong Express e Angeli
Perduti: il tempo che controlla meglio l’intero film è piuttosto l’imperfetto. La
distanza temporale della voce over è accentuata, anche, dai passaggi tra immagini a colori e in bianco e nero. Le prime inquadrature, infatti, mostrano i due giovani amanti in una camera da letto, ridotta all’essenziale, spoglia e resa ancor più squallida dagli specchi graffiati e anneriti dal tempo. Le scene sono girate con colori caldi e un’illuminazione contrastata, che si ripeterà per buona parte del film, ma quando Lai
100 Si veda il documentario Buenos Aires Zero Degree: “a land of zero degree, with neither east nor
west, has neither day nor night, which is neither cold nor warm, I learned the feeling of exile.”
inizia a ricordare, si passa al bianco e nero, il colore del passato. Quest’ultimo si annulla, lasciando il posto al colore dell’umidità delle cascate argentine, su cui si sofferma la macchina da presa, accompagnate dalla voce di Caetano Veloso in “Cucurrucucu Paloma”, un’atmosfera tranquilla che si ripete alla fine del film.
Happy Together non racconta il viaggio di Lai e Ho verso Iguaçu, le cascate
sono visibili già all’inizio del film, senza ancora essere raggiunte, come il ricordo di qualcosa che non è ancora stato visto.102 L’attenzione è tutta sulla storia di un amore distruttivo, in cui uno dei due torna di volta in volta ripetendo l’ossessivo
ricominciamo, mentre l’altro tenta di rifarsi una vita. È proprio nell’inquadratura
iniziale che vediamo la prima crisi tra i due: Ho decide di abbandonare il compagno appena arrivati in Argentina. La separazione trasforma Lai, che non smette di amare Ho, ma cerca di tenerlo a distanza. Il contrasto tra l’istinto emotivo e la razionalità che pervade Lai si esprime in chiave spaziale, in cui vediamo Ho all’interno del locale che amoreggia e Lai all’esterno che guarda, ma anche con la musica (figg. 34-35), con l’alternarsi del tango triste e appassionato (la musica infradiegetica dall’interno) e il jazz-rock di Frank Zappa (la musica extradiegetica dell’esterno).
3
4 35
Il primo tentativo di ricominciare riguarda l’infermità di Ho, che lo rende dipendente da Lai. L’immagine di Ho sanguinante sulla soglia della stanza dell’Hotel Revera permette a Lai di ricominciare, accogliendo la richiesta di Ho. La storia, quindi, riparte da zero, passando da uno stato emotivo in bianco e nero, a una prima immagine a colori che ritrae i due amanti intimi all’interno di un taxi.103 Il tentativo cruciale di riavvicinamento tra Lai e Ho si ha quando i due ballano il tango nella cucina dell’hotel. Wong Kar-wai inquadra in campo totale, chiuso dalle pareti della
102 Il ricordo di qualcosa che non è ancora stato visto, come la California in Hong Kong Express. 103 L’immagine dei due protagonisti all’interno di un taxi è ripetuta con uguale intensità anche in In the
cucina e privo di fuori campo, i due amanti stretti in un tango appassionato (fig. 36).
36
Dopo la guarigione, Ho inizia a cercare distrazioni, anche con altri uomini, mentre Lai ricomincia a vivere con l’ansia dell’abbandono e della gelosia. Lai ricorda in voce over quel periodo in cui accudiva il suo amante, riconoscendolo come il migliore del loro rapporto. Le immagini in bianco e nero sono legate a un amore che si compie quasi a insaputa dell’altro: Ho dorme ed è ignaro degli sguardi e dei gesti pieni d’amore che gli riserva il suo partner. L’imminente abbandono da parte di Ho è annunciato da alcune inquadrature che costituisce un’estetica della sparizione: Ho è ripreso di profilo in campo totale, seduto al tavolo che guarda fuori dalla finestra.