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Papa Urbano VI, non potendo pagare al Comune di Genova 60.000 fiorini d’oro, prezzo pattuito per il nolo delle diec

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B 10 17 Con la città di Genova.

17 Papa Urbano VI, non potendo pagare al Comune di Genova 60.000 fiorini d’oro, prezzo pattuito per il nolo delle diec

galere genovesi che hanno liberato lui ed i suoi cardinali dall’assedio nemico nel castello di Lucera, a mezzo di quat­ tro suoi commissari cede al Comune suddetto alcuni borghi e castelli con i relativi diritti temporali, appartenenti rispet­ tivamente ai Vescovati di Albenga, Noli e Savona, riservan­ dosi la facoltà di riscattarli al prezzo di 60.000 fiorini.

Cop. infor. sec. XV, ricavata da altra autent. d el 2-9-1434 in un qu ader. cart. Cop. infor. sec. XVI in un quad. cart.

Cop. infor. sec. XVII in un quad. cart. Jurium II, col. 1042-50.

1386, mar. 20 Venceslao, re dei Romani, esprime il suo plauso ai Genovesi che hanno liberato il papa Urbano VI dall’assedio di Carlo III di Durazzo e li esorta a difendere sempre il Sommo Pon­ tefice.

Cop. infor. cart. sec. XVIII.

1386, nov. 22 II Procuratore di Pietro IV, re d’Aragona, di Sardegna e C or­ sica, e quelli del Comune di Genova approvano gl’inseriti articoli coi quali viene regolato l’esercizio della navigazione dei rispettivi paesi, il risarcimento dei danni che con essa nel futuro potranno essere arrecati dai sudditi dell’uno a quelli dell’altro, etc.

Orig. membr. 78 x 68; annot. dors, della data e d e ll’ogg. Jurium II, col. 1082-96.

L ’Arcivescovo di Genova nomina suo procuratore Domenico Fieschi, arcidiacono, per permutare con il Comune di Genova alcune case danneggiate del palazzo arcivescovile con alcu­ ni luoghi della Compera Grande dei Veneziani.

Orig. membr. 32,5 x 22,5.

Il Legato pontificio in Toscana invita il governatore genovese del territorio di Corneto a restituire il territorio suddetto, consegnandolo a Matteo Orsini, commissario apostolico.

Orig. membr. 32,5 x 4 4 , lacunoso nella parte prim a ed ultim a privato d el sig. 1387, mag. 27 Giovanni di Mezzano, podestà dei Genovesi in Pera, e nel­ l’impero di Romania, Gentile Grimaldi e Giannone del B o­ sco, ambasciatori genovesi, e gli ambasciatori di Ivancho, principe bulgaro, stipulano il presente trattato di pace rim et­ B. 10/23 j VO- 1386, die. 16 B. 18 A/98 1386, ... 1 B. 10/24 - 131 -

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tendo vicendevolmente le offese ricevute dai rispettivi sud­ diti. Il console genovese avrà nel territorio del predetto Ivan- cho un’area sufficiente per costruirvi una loggia ed una chie­ sa, nei casi contemplati potrà amministrare giustizia anche fra i suoi connazionali e gli indigeni; i Genovesi godranno pro­ tezione e sicurezza nelle persone e negli averi anche nel caso in cui la presente pace sarà rotta, potranno esportare qua­ lunque merce dal territorio suddetto, etc.

C op. autent. sec. XV in un quader. mem br. conten. pure i doc. n. 676 e n. 677.

B

ergrano

,

Docc. di Pera,

pp. 145-6.

1387, giù. 8 Murad I, glande ammiraglio della Turchia, Gentile Grimaldi

B. 10/25 e Giannone del Bosco, ambasciatori del Comune di Genova,

confermano le convenzioni precedent. stipulate tra i rispet­ tivi Stati.

I Saraceni, sudditi della Turchia, avranno esenzione d im­ posta in Pera per l’importazione ed esportazione delle merci; i Genovesi avranno libertà di commercio in Turchia, ma pa­ gheranno le consuete imposte e solo per 1 esportazione delle granaglie pagheranno gli stessi dazi che pagano i Saraceni, i Greci, i Veneti e gli altri più favoriti.

I due contraenti infine si promettono reciprocamente la resti­ tuzione degli schiavi rifugiatisi dal territorio dell’uno in quello dell’altro.

Cop. infor. sec. XV nel quader. membr. di cui al n. 675.

B e l g r a n o , Docc. di Pera,

pp. 146-9;

- M a n fr o n i,

pp. 718-9.

1387, ag. 12 Gli ambasciatori dell’imperatore dei Tartari e quelli del Co-

B. 10/25 mune di Genova stipulano la pace, rimettendo vicendev. le offese ricevute dai rispettivi sudditi, confermando i preced. trattati stipulati fra i rispettivi Stati.

Cop. infor. sec. XV n el quader. membr. di cui al n. 675.

1389. apr. 4 I I Comune di Grasse ratifica l’inserito atto del 23-12-1388, sti- B. 10/28 pulato tra il suo ambasciatore ed il Comune di Genova, col quale vengono confermate e prorogate per altri ventinove anni alcune precedenti convenzioni relative a franchigie che reciprocamente i cittadini dell’uno godono nel territorio del­ l’altro.

Orig. membr. 52 x 35; annot. dors, della data e dell'ogg.

1389, apr. 4 II Comune di Grasse nomina un procuratore per presentare B' 10/29 a quello di Genova la ratifica di cui al n. 678.

Orig. membr. 2 2 x 3 1 .

B^ìo T 12 Giovanni I, re del Portogallo e di Algarve, promette ad Am­ brogio De Marini, ambasciatore genovese, di pagare in tre

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anni, mediante cessione dei dazi dovuti dai Genovesi sulle merci che trasporteranno a Lisbona, la somma di L. 2.207.425 lire per la sottrazione di merci caricate su due navi genovesi, perpetrata da sudditi portoghesi e per le spese in conse­ guenza sostenute dagli ambasciatori genovesi.

Orig. membr. costituito da due pezzi incollati, 1 4 9 x 6 1 ; trac. sig. pen d.

1389, giù. 23

B. 18 A/99 Il Nobile Ramazzotto di Niella del Tanaro nomina un pro­

curatore per riscuotere duecento genovini d’oro dovutigli dal Comune di Genova.

Orig. membr. 2 5 x 1 7 ; annot. dors, data ed ogg.

1*0. 28 II procuratore di Giovanni I, re d’Aragona, e quello del C o­ mune di Genova rinnovano il trattato del 22 novembre 1386, aggiungendovi nuovi articoli relativi al risarcimento dei dan­ ni vicendevolmente subiti dai rispettivi sudditi durante que­ sto intervallo di tempo.

Orig. membr. 7 5 x 8 1 ; annot. dors, della data e delVogg.

Giovanni I, re d’Aragona e Corsica, ratifica l’inserito atto di cui al n. 682.

Orig. membr. 82,5 x 6 8 ; annot. dors, data ed ogg.; trac. sig. pen d. 1390, mar. 29 B. 10/32 1390, ott. 7 B. 10/33 1391, mar. 22 B. 10/34

Carlo I, Duca di Leucade, Conte di Cefalonia, Maddalena sua madre, Teramo Cicala, ambasciatore genovese, ratificano i patti stipulati il 2 dicembre 1389 fra il procuratore dei pri­ mi ed il Comune di Genova.

Orig. membr. 27,5 x 24; annot. dors, data ed ogg.

Lodovico II, re di Gerusalemme, di Sicilia, etc. ratifica l’in­ serito patto stipulato tra i suoi procuratori e quello del C o­ mune di Genova col quale egli, riconoscendosi debitore verso i Genovesi della somma di fiorini 45.753 e mezzo per m erci ad essi sottratte dalle sue navi, promette di pagare ottomila fiorini all’anno fino alla estinzione totale del debito, all’uopo ipotecando i proventi di alcune imposte che riscuote a N apo­ li, e dichiarandosi pronto ad aumentare la somma suddetta per risarcire gli altri danni arrecati ai Genovesi dai suoi sud­ diti, su semplice attestazione del Doge di Genova.

Orig. membr. 3 7 ,5 x 5 1 ,5 ; annot. dors, data e ogg.; trac. sig. pen d. Cop. infor. sec. XV su perg. 4 3 x 3 5 ; annot. dors, data e ogg.

[1391], mar. 31 B. 10/35

Lodovico II, re di Gerusalemme e di Sicilia, volendo m ante­ nere la vecchia amicizia col Comune di Genova, com anda al Capitano, ai Patroni delle sue navi ed a tutti i suoi ufficiali di non arrecare alcun danno o molestia ai Genovesi ed alle loro merci.

Orig. membr. 19x17; annot. dors, data ed ogg.; trac. sig. ader.

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1391, ott. 17 B. 10/36 1392, ag. 27 B. 10'3 7 l i t

Il procuratore del re di Tunisi e di tutta la Barberia e gli ambasciatori del Comune di Genova rinnovano per altri dieci anni il trattato di pace del 18 agosto 1384, fissando le condi­ zioni per il riscatto dei rispettivi prigionieri, per alcuni dei quali i Genovesi dovranno pagare al re di lunisi il prezzo qui concordato, ed il modo in cui il predetto re possa otte­ nere la soddisfazione del credito che vanta verso il fu Simone Leccavello, genovese.

Orig. m em br. 46,5 x 32 gravem, deter. dall’um ido n ella parte centrale.

Martino I, d’Aragona, e Maria, re e regina di Sicilia, Mar­ tino II, padre di Martino I, ed i procuratori del Comune di Genova, confermano e ratificano l’inserito patto stipulato tra Manfredi, re di Sicilia, ed il Comune di Genova nel giugno 1261 (vedi n. 354).

Cop. infor. cart. incom pl. s e c X V I ; Estr. infor. sec. XV111.

Jurium II, col. 1200-2.

1392, ... Enrico III, re di Castiglia, Leon, Siviglia e Cordova, con- B 10 .38 ferma ai Genovesi le immunità ed i privilegi concessi dai suoi predecessori, promettendo di pagare 90.000 doppie d’oro per i danni ad essi arrecati da Francesco de las Casas di Siviglia.

Orig. mem br. gravem, deter., spezzato in du e, 76 x 67.

1395, gen. 9 I I Comune di Genova nomina i suoi procuratori per trattare

1395, mar. 13 CQn quejij Carlo VI, re di Francia, e cedere la signorìa 1395, lug. 27

B. 10/39, 40, dello Stato genovese al predetto re. 41 T re min. cart.

1395, ag. 24 u Comune di Genova nomina suoi procuratori Emanuele Grillo e Martino Giustiniani per trattare col Duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, la conquista della Sicilia.

Orig. membr. 39 x 24,5 ; annot. dors, data e ogg.; « carta in cisa».

26 Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, ed i procuratori