STRATEGIE PLACE-BASED: UNA SPERIMENTAZIONE PER ALIANO
1. Valori e valutazion
I piccoli comuni costituiscono una realtà territoriale significativa e possono svolgere un ruolo essenziale per lo sviluppo del sistema economico e spaziale. Per i numerosi conflitti e l’incertezza ad essi connessi, nonché per le potenzialità trasformative che po- trebbero indurre, richiedono un impegno programmatorio e progettuale di particolare complessità, in cui la valutazione può essere di supporto per guidare il processo deci- sionale, costruire le scelte, confrontare le opportunità alternative, e valutare gli impatti sia in fase ex ante che ex post.
Coniugare il punto di vista economico-valutativo con quello della programmazione e della progettazione/pianificazione rappresenta una sfida ed, allo stesso tempo, un’e- sigenza per osservare ed interpretare le trasformazioni secondo un approccio integrato e interdisciplinare che permetta di ripensare i valori che connotano e configurano i luoghi.
L’attenzione ai sistemi di relazioni tangibili e intangibili che caratterizzano il terri- torio permette di ricondurre la frammentazione dei fenomeni di urbanizzazione e la debolezza dei processi di sviluppo economico e sociale ad una maggiore integrazione a scale differenti, in cui i piccoli comuni, per la molteplicità dei valori coinvolti, posso- no essere il contesto in cui integrare i diversi approcci disciplinari (economici, sociali, ecologici, ambientali, architettonici, urbanistici, ecc.). I piccoli sistemi urbani e rurali si delineano nell’interazione tra la forma fisica del territorio, le relazioni economiche e sociali, e la qualità dello sviluppo locale, in grado di innescare sinergie e conflitti tra componenti tangibili e intangibili. La complessità dei sistemi in esame si confronta con la struttura del territorio e dei processi urbani, economici, sociali ed istituzionali, evidenziando potenzialità e criticità, riconoscendo paesaggi molteplici e dinamici che si commisurano con traiettorie di sviluppo a diverse velocità.
Si delinea un concetto di territorio inteso come “luogo”, contesto multidimensionale di relazioni materiali e immateriali, da cui è necessario partire per strutturare program- mi e progetti mirati, attenti ai bisogni reali rilevati, in grado di fornire risposte adeguate attente alle specificità locali, in grado di comprendere le dinamiche economiche, sociali e culturali, ma anche di interpretarne le trasformazioni in atto. In questa prospettiva la comprensione delle possibili trasformazioni deve tener conto delle peculiarità di ciascuna, individuando nei valori complessi, tangibili e intangibili, il punto di vista da cui guardare processi, trasformazioni ed effetti. Risulta, pertanto, necessario sviluppare approcci e metodi di valutazione adattivi in grado di integrare saperi eterogenei, di in- teragire con le specificità di contesti complessi e di cogliere i valori locali, associati alle particolari dimensioni di un sistema multi-scalare.
La valutazione si delinea, pertanto, come un processo di apprendimento multidimen- sionale, dinamico, incrementale e ciclico, in cui si combinano tecniche di valutazione integrate con tecniche di partecipazione pubblica nell’intento di delineare strategie di intervento condivise e trasparenti.
Un approccio per valori complessi permette di supportare la strutturazione di un pro- cesso decisionale integrato, orientato all’elaborazione di obiettivi strategici ed azioni in grado di creare “nuovi valori” a partire dalla pluralità della conoscenza e dalle specificità del contesto. La realtà locale, con le sue caratteristiche normative, spaziali, temporali, culturali, sociali e cognitive, diventa il luogo in cui individuare e strutturare le possibili risposte di pianificazione e progettazione.
In coerenza con un approccio decisionale integrato, pensare per valori complessi (Ke- eney, 1992) implica l’inclusione di una prospettiva multidimensionale, che tenga conto dei valori materiali e immateriali, hard e soft, oggettivi e soggettivi, d’uso, di non uso e intrinseci, e le loro relazioni sinergiche e complementari, nell’intento di formulare “azioni situate” (Cerreta et al., 2010).
Affrontare le sfide strategiche dello sviluppo umano sostenibile implica considerare la complessità dei diversi punti di vista, degli interessi e delle preferenze dei deci- sion-maker e degli stakeholder, considerando le risorse esistenti e le diverse forme di capitale (umano, sociale, economico, ambientale, manufatto, culturale, ecc.), i loro lega- mi e le loro reciproche relazioni. In questo contesto decisionale, approcci integrati adat- tivi possono aiutare a generare risultati condivisi, trasparenti, efficienti ed efficaci e, allo stesso tempo, sono in grado di operare in uno spazio multidimensionale e transdiscipli- nare (Wiek e Walter, 2009). Includere il concetto di integrazione implica tener conto di dimensioni differenti che hanno bisogno di essere definite ed esplorate; coinvolge processi e relazioni verticali e orizzontali, diffusi, fluidi e multi-direzionali piuttosto che rigidi, gerarchici e unidirezionali, collegati a differenti forme di sviluppo spaziale (Allmendinger e Tewdwr-Jones, 2006). Nell’ambito delle valutazioni, il concetto di integrazione può essere inteso come un’opportunità per considerare le interazioni dina- miche tra le differenti dimensioni del contesto, in grado di esplorare e costruire nuove relazioni tangibili e intangibili. Inoltre, le specificità locali suggeriscono un appropriato approccio integrato strettamente connesso alla natura del processo decisionale in esa- me ed al modo di strutturarlo e guidarlo (Leknes, 2001; Mayer et al., 2004). Pertanto, un qualunque problema decisionale connesso alle trasformazioni territoriali richiede un’opportuna prospettiva multidimensionale, che permetta di comprenderlo ed inter- pretarlo, rendendolo un processo decisionale situato, in cui il pensiero strategico possa suggerire nuove alternative, a partire dalla consapevolezza dei valori esistenti. In questa prospettiva, i valori non soltanto guidano la costruzione di opportune alternative, ma supportano anche l’individuazione di “situazioni decisionali”. Allo stesso tempo, ri- conoscere i valori esistenti è strettamente connesso all’individuazione di opportunità decisionali e guida il processo di elaborazione strategica. In coerenza con una visione multidimensionale del valore, è possibile integrare valori appartenenti a diverse e mol- teplici dimensioni, considerando sia i valori tangibili che intangibili, hard e soft, ogget- tivi e soggettivi, d’uso, di non uso e intriseci (Fusco Girard e Nijkamp, 1997), e le loro relazioni complementari e sinergiche.
Un processo decisionale integrato può supportare l’elaborazione di obiettivi strate- gici, azioni e microazioni, in grado di creare nuovi valori a partire dalla pluralità di conoscenza e di specificità del contesto, rispondendo all’esigenza di sviluppare modelli adeguati alle situazioni contingenti, facilitando lo sviluppo e l’istituzionalizzazione di sistemi di valutazione complessa e multi-metodologici, che siano in grado di conside- rare obiettivi specifici e di relazionarsi a contesti locali complessi.