Per valutare l‟esperienza soggettiva e le differenze nello stato di coscienza è stato somministrato il Phenomenology of Consciousness Inventory (PCI, Pekala, 1982, 1986, 1991).
Il PCI è un questionario retrospettivo autosomministrato completato in riferimento a particolari condizioni. Il compito è quello di compilare il questionario in riferimento ad uno stimolo precedentemente somministrato, meglio se entro venti minuti. I soggetti devono semplicemente leggere le istruzioni, non ci sono differenze significative se i
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soggetti hanno completato un test o una lezione di prova oppure sono stati precedentemente esortati a fare attenzione alla loro esperienza interiore. Di solito il periodo da analizzare retrospettivamente non supera i cinque minuti, ma il test può essere valido anche per periodi intorno ai venti minuti (Pekala, 1991).
Il test consiste di 52 item composti di due affermazioni di significato opposto, separate da una scala Likert a 7 punti (da 0 a 6). Segnare 0 equivale ad accettare totalmente un‟affermazione, segnare 6 equivale ad accettare totalmente l‟altra.
Questo test misura 12 dimensioni fenomenologiche della coscienza e 14 sub- dimensioni:
- Esperienza Alterata: è una scala principale che valuta il cambiamento percepito rispetto ad alcuni aspetti della percezione, si suddivide in quattro sub-scale: 1)
Immagine Corporea, una scala che valuta il grado in cui i soggetti percepivano il
loro corpo come se si espandesse nello spazio intorno a loro; 2) Senso del
Tempo, descrive il grado in cui il tempo appariva scorrere in maniera differente
dal solito, più lentamente o più velocemente; 3) Significati Inusuali, valuta quanto i soggetti giudicano l‟esperienza avuta come “spirituale”, “sacra” ecc; 4)
Percezione, valuta il grado di differenza soggettiva provata nei confronti della
percezione del mondo;
- Affetti Positivi: è una scala principale che valuta il grado di emozioni positive provate dai soggetti, è suddivisa in tre sub-scale che valutano il grado 1) di
Gioia, 2) di Eccitamento Sessuale e 3) di Amore provati;
- Affetti Negativi: è una scala principale che valuta il grado di emozioni negative provate dai soggetti, è suddivisa in tre sub-scale che valutano il grado 1) di
Paura, 2) di Rabbia e 3) di Tristezza provati;
- Attenzione: è una scala principale che valuta la variazione dell‟attenzione dei soggetti, è suddivisa in due sub-scale: 1) la Direzione dell’Attenzione che valuta se l‟attenzione era rivolta all‟ambiente esterno oppure all‟esperienza interna del soggetto; 2) l‟Assorbimento dell’Attenzione che valuta il grado in cui i soggetti ritengono di essere stati assorti e concentrati in quello che provavano;
- Immaginazione: è una scala principale che si riferisce alla quantità ed al tipo di immagini visibili ad occhi chiusi dai soggetti, si divide in due sub-scale: 1) la
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Quantità dell’Immaginazione che valuta l‟ammontare di immagini visibili ad
occhi chiusi; 2) la Vivezza dell’Immaginazione che valuta la vivezza delle immagini percepite ad occhi chiusi;
- Auto-Coscienza: questa scala valuta quanto i soggetti erano consapevoli di loro stessi;
- Stato Alterato di Coscienza: questa scala descrive la sensazione soggettiva di essere in uno stato di consapevolezza alterato rispetto al solito;
- Dialogo Interiore: valuta quanto i soggetti parlavano silenziosamente a loro stessi;
- Razionalità: questa scala valuta quanto il pensiero dei soggetti fosse chiaro, comprensibile e razionale o, al contrario, confuso ed irrazionale;
- Controllo Volontario: questa scala valuta la sensazione di controllo percepita su ciò che si presentava alla coscienza del soggetto;
- Memoria: valuta la capacità dei soggetti di ricordarsi ciò che hanno provato durante l‟esperienza considerata;
- Arousal: questa scala è una misura della sensazione soggettiva di tensione provata dal soggetto, sia muscolare che emotiva.
Nel test sono compresi cinque paia di item per valutare la replicabilità intraindividuale (Reliability Index, RI) cioè l‟accuratezza con cui è stato compilato il test. Questo parametro va da un minimo di 0 (totalmente affidabile) ad un massimo di 6 (totalmente inaffidabile). Se il valore di RI non supera 2 il test è considerato valido.
La consistenza interna del test è buona, con un coefficiente alfa che va da 0.69 a 0.92. Anche l‟Analisi delle Componenti Principali (PCA) supporta la stabilità delle dimensioni considerate.
L‟affidabilità test-retest invece è considerata scarsa, ma ciò è dovuto soprattutto al fatto che il PCI è un test di stato, che cambia da momento a momento.
Per quanto riguarda la validità, il test mostra differenze significative per stimoli diversi (MANOVA, paried t-test e Jennrich test) e nessuna differenza significativa per lo stesso stimolo somministrato a gruppi diversi (ANOVA e Jennrich test).
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L‟utilizzo di questo test mostra tuttavia numerosi limiti. Innanzitutto ci sono notevoli problemi teorici per quanto riguarda la definizione e l‟operazionalizzazione precisa di uno stato di coscienza.
Altri limiti sono dovuti alla scarsa quantità di item per scala, ai limiti nel campione di standardizzazione (solo studenti) e, ancora, a bias della risposta significativi che possono essere riferiti al contesto, all‟aspettativa ed alla consapevolezza dei soggetti di poter provare uno stato alterato di coscienza.
Per esplorare meglio l‟esperienza dei soggetti è stata condotta una breve intervista semi- strutturata della durata di circa dieci minuti.
Le richieste erano le seguenti:
- 1: descrivi com'era, durante la stimolazione, la percezione che avevi del tuo corpo (ad esempio pesantezza, leggerezza, annullamento delle sensazioni tattili e propriocettive ecc);
- 2: dai un giudizio globale sulla memoria che ti è rimasta della stimolazione (il ricordo può essere vivido, svanito ecc);
- 3: descrivi se, durante la stimolazione, hai provato emozioni particolari, come ad esempio gioia o rabbia, oppure se la tua esperienza era priva di emozioni, fondamentalmente calma e rilassata;
- 4: descrivi, se ne hai avute, le immagini mentali che vedevi ad occhi chiusi durante il periodo di stimolazione, la loro vivezza ed il loro contenuto;
- 5: prova a giudicare se lo scorrere del tempo, durante la stimolazione, ti è sembrato rimasto inalterato, oppure se è accelerato o rallentato;
- 6: descrivi verso cosa era diretta la tua attenzione, se alla tua esperienza interna, alle sensazioni ambientali oppure ad altro ancora;
- 7: fai un riassunto generale di tutte le sensazioni strane e inusuali che hai provato durante la stimolazione, così come di tutte le sensazioni che sono rimaste normali.
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