Cesare Guerreschi, Marta Ghisi, Ilaria Seresin, Francesco Boz
1 - Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.)
A
causa del crescente interesse manifestato nei confronti del fenomeno del gioco d’azzardo patologico e delpotere invalidante di questa patologia, si è ritenuto opportuno effettuare questa ricerca per andare ad indi-viduare la presenza di un eventuale profilo di personalità sottostante lo sviluppo della dipendenza. Dall’analisi dei risultati è possibile notare delle caratteristiche comuni a tutti coloro che hanno sviluppato una dipendenza da gioco, nonché delle correlazioni significative tra la gravità di gioco e le caratteristiche di personalità. L’analisi qualitativa dei dati provenienti dai Sogs ha permesso di mettere in luce gli elementi caratterizzanti il giocatore tipo.
Psychodiagnostic evaluation of a sample of pathological gamblers
Because of the growing interest towards the phenomenon of pathological gambling and the power of this debilitating disease, a research study was conducted to identify the presence of a possible personality profile underlying the development of this addictive behaviour. The analysis of the results showed common characteristics of all those who have developed a gambling addiction, as well as significant correlations between the severity of the gambling problem and personality characteristics. The qualitative analysis of data from the SOGS has allowed us to identify elements that characterize the gambler type.
Parole chiave: Gioco d’Azzardo Patologico; Dipendenza; Personalità
Keywords: Pathological Gambling; Addiction; Personality
Date:inviato: 12/04/2012 - accettato: 05/09/2012
Contatti:Dott. Cesare Guerreschi
Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.) Via Siemens 29 - Bolzano 39100 tel.- fax: 0471-30049
Obiettivi ed ipotesi della ricerca
L
’intento dello studio è di effettuare una valutazionepsico-diagnostica di un campione di giocatori d’azzardo pato-logici, valutando la tipologia di gioco preferita, l’ammontare del denaro speso, la familiarità con il gioco e le modalità con cui vengono reperiti i soldi per giocare, nonché individua-re le caratteristiche psicopatologiche del campione e rilevaindividua-re eventuali differenze di genere. Si intende, inoltre, individuare la presenza di eventuali differenze nei profili di personalità (MMPI-2) in base al livello di gravità della patologia di gioco (SOGS) e infine indagare l’associazione tra i dati dei due stru-menti utilizzati MMPI-2 e SOGS.
Materiali e Metodi
Il campione è composto da pazienti con diagnosi di gioco d’azzardo patologico che sono stati in cura presso S.I.I.Pa.C. (Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive).
Il campione è costituito da 310 (87%) uomini e 47 (13%) donne per un totale di 357 pazienti. A causa della diversa di-stribuzione tra i generi, si è proceduto a creare un sottogrup-po appaiando i soggetti per età, 45 maschi e 45 femmine. Sono stati somministrati i seguenti questionari in fase di as-sessment:
Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2) (Butcher e collaboratori, 1989; validazione italiana a cura di Paolo Pancheri e Saulo Sirigatti, 1995), un test suddiviso in scale di validità, scale cliniche di base, scale di contenuto e scale supplementari che permette di indagare molte dimen-sioni della personalità, tra cui quelle che si ipotizza essere strettamente correlate alla dipendenza da gioco.
SOGS (Lesieur e Blume, 1987), il test più utilizzato su scala mondiale per effettuare lo screening di giocatori sociali, pro-blematici o patologici. In base al punteggio ottenuto si può evincere se il giocatore è problematico e quindi a rischio di sviluppare la dipendenza vera e propria (punteggio compreso tra 3-4) oppure se è già un giocatore d’azzardo patologico (punteggio maggiore o uguale a 5). Se il soggetto totalizza
da 0 a 2 punti non è un giocatore né patologico né a rischio. Si basa sui criteri diagnostici del DSM IV ed è un questiona-rio di autovalutazione che fornisce molteplici informazioni quali: il tipo di gioco privilegiato, l’ammontare dei soldi spesi per giocare, la presenza di familiarità dello stesso, la frequen-za dell’attività di gioco, il tempo speso al gioco, i mezzi per procurarsi il denaro necessario. Inoltre, fornisce informazioni sulla relazione del giocatore con il suo ambiente, in particola-re con quello lavorativo e familiaparticola-re e permette anche di valu-tare la consapevolezza o meno del problema.
Risultati
L’analisi della varianza univariata non ha rilevato alcuna dif-ferenza di genere nel punteggio totale dei questionari SOGS. Non si riscontrano differenze di genere nel livello di gravità del gioco patologico.
La tipologia di gioco messa in atto più frequentemente dal campione risulta essere il videopoker/slotmachine, sia per le femmine sia per i maschi, con una percentuale che supera il 50%. Al secondo posto, come preferenze di gioco si è riscon-trato per le femmine il gioco del Lotto e Superenalotto, men-tre per i maschi le scommesse sportive. Al terzo posto si è rilevato per le femmine il Gratta e Vinci, mentre per i maschi Superenalotto e scommesse ippiche.
Si rileva che la maggior parte dei giocatori patologici di en-trambi i generi è arrivato a giocare più di 10.000,00 € al gior-no.
Nelle femmine emergono padri giocatori, per i maschi è risul-tata una familiarità con persone importanti della loro vita (zii, cugini o in generale altri parenti).
Per quanto riguarda le modalità con cui i giocatori reperisco-no il denaro da poter giocare, al primo posto, è emersa, per entrambi i generi, la vendita di titoli e obbligazioni in posses-so. Molto presente è inoltre la decisione di rivolgersi ad usurai e infine di vendere proprietà e oggetti personali o di famiglia. Dall’analisi dei dati dei questionari MMPI-2 dei due gruppi omogenei non emergono valori medi che superino la soglia di significatività (> 65), né per i maschi né per le femmine, ad esclusione della scala MAC-R=66,77 per i maschi. Tuttavia, per quanto riguarda le scale cliniche di base i valori medi più elevati vengano ottenuti nelle scale D e Pd.
Il confronto tra i due gruppi, maschi e femmine, attraverso un’analisi della varianza univariata (ANOVA) mette in luce delle differenze nella scala L, per cui le femmine tendono a distorcere maggiormente le risposte rispetto ai maschi per cercare di fornire un’immagine positiva di sé.
La scala Sc mostra delle differenze significative, evidenziando che le caratteristiche appartenenti allo spettro psicotico sem-brano appartenere maggiormente alla sfera femminile piutto-sto che a quella maschile.
Nelle scale di contenuto vi è una differenza statisticamen-te significativa tra maschi e femmine nella scala ASP (com-portamenti antisociali), ad indicare che i giocatori d’azzardo
patologici di sesso maschile presentano maggiori comporta-menti antisociali rispetto alle giocatrici femmine, nonostante nessuna delle due medie superi il cut-off di 65. I punteggi più elevati vengono raggiunti per entrambi i generi nelle scale ANX e DEP.
Nelle scale supplementari il punteggio medio più elevato, che supera il cut-off di 65 viene raggiunto dai maschi nella scala MAC-R di alcolismo. Da notare anche punteggi abbastanza elevati alla scala PK. Inoltre, i valori significativi ottenuti dal confronto delle scale MAC-R, APS e AAS sono indicativi di punteggi più elevati per i maschi rispetto alle femmine. Emerge una correlazione positiva debole tra SOGS ed MMPI-2 nella scala Sc (schizofrenia) e una correlazione posi-tiva moderata nella scala Ma (ipomania).
Per quanto riguarda le scale di contenuto si può notare una correlazione significativa moderata nella scala CYN (cinismo) e una correlazione significativa moderata nella scala ASP (comportamenti antisociali).
Infine, si può notare, analizzando i risultati delle scale supple-mentari che il campione presenta una correlazione statistica-mente significativa moderata nella scala MAC-R (Scala Mac Andrew di alcolismo).
Conclusioni
Alla luce dei risultati emersi nel presente lavoro è possibile affermare, in linea con i dati di letteratura, che alcune della ca-ratteristiche tipiche del giocatore d’azzardo patologico sono la presenza di sintomi depressivi, comportamenti di tipo anti-sociale e comorbilità con l’utilizzo di sostanze.
Tali risultati sono in linea con quanto rilevato da Morandi e collaboratori (2006) che hanno riscontrato elevazioni delle scale D, Pd e MAC-R; da Graham e Lowenfeld (1986), i quali hanno individuato, nei giocatori patologici, punteggi elevati di sociopatia e depressione nonché nella scala MAC-R; anche Grall-Bronnec e collaboratori (2010) hanno rilevato una co-morbilità con la depressione maggiore, l’abuso di sostanze e i disturbi di personalità appartenenti al cluster B. Ulteriori studi in cui è possibile riscontrare la presenza di caratteristiche di tipo depressivo, antisociale e la comorbilità con l’abuso di so-stanze sono quelli di Gonzàlez-Ibànez (2005), di McCornick e Taber (2004), di Kofoed e collaboratori (1997), di Roston e collaboratori (1965) e di Skokauskas e collaboratori (2003). Tali caratteristiche sono riscontrabili altresì empiricamente in quanto la maggior parte dei giocatori giunge presso i servizi nella fase di gioco in cui hanno perso tutto il denaro e la con-dizione economica risulta essere disastrosa. I sintomi depres-sivi appaiono una possibile conseguenza della situazione in cui si vengono a trovare (mancanza di denaro, relazioni sociali e familiari compromesse, difficoltà lavorative ecc.), tuttavia non si può affermare con certezza che questi siano una con-seguenza e non una causa. Il sintomo depressivo non deve essere trascurato poiché è possibile che questo si acuisca con il cessare forzato del comportamento di gioco. Per quanto
ri-guarda il comportamento antisociale spesso, nella storia della maggior parte dei giocatori, soprattutto maschi, si riscontra-no episodi di furti, violenza, esplosioni di rabbia. Bisogna ri-cordare che il gioco d’azzardo patologico è una dipendenza di conseguenza, come molte persone affette da una dipendenza, anche il giocatore si ritrova a perseguire i propri obiettivi di ricerca di denaro per giocare, anche attraverso mezzi illeciti. La comorbilità con il disturbo di dipendenza da sostanze è abbastanza evidente e viene altresì riconosciuta e ammessa dai giocatori stessi. Da questo studio è emersa, tra le carat-teristiche che accomunano i giocatori patologici, la presenza di sintomi d’ansia (ANX) e di sintomi tipici del Disturbo da stress post-trumatico (PK). Tali dati sono in linea con quanto rilevato da Petry e collaboratori (2005), che hanno individua-to la presenza di un disturbo d’ansia nel 61% del loro campio-ne e da Winslow e collaboratori (2010), che hanno riscontrato che l’ansia era uno dei disturbi più comunemente osservati nel gruppo patologico. Morandi e collaboratori (2006) hanno riscontrato un’elevazione importante nella scala PK.
Le correlazioni emerse tra i due strumenti rafforzano l’ipotesi per cui a livelli di gioco d’azzardo patologico sempre più gra-vi, misurate attraverso il SOGS, corrispondono le caratteri-stiche fino ad ora trattate, misurate attraverso l’MMPI-2. Nel presente studio, è emerso che all’aumentare della gravità del gioco patologico i pazienti presentano un maggior numero di caratteristiche di tipo antisociale, disturbo come già accen-nato in comorbilità col gioco d’azzardo patologico. Infine, si può notare, analizzando le correlazioni con scale supplemen-tari che il campione con elevati punteggi SOGS presentano, in misura maggiore, quelle caratteristiche di personalità che sono tipicamente alla base dello sviluppo di una dipendenza e
tendono a riconoscere di avere dei problemi nella sfera delle dipendenze da sostanza.
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Contributi originali
diagnosi